••CAPITOLO IX
30 novembre 2016
Appena sveglia si guarda allo specchio perché si sente strana, le occhiaie, ciò che odia di più.
Corre in bagno per andare a prendere una crema apposta e la applica sul viso.
Dopo di che si lava la faccia e i denti.
Si veste e si incontra con Ashley per andare a scuola.
Nelle ore di lezione Alice continua ad appoggiarsi sul banco e si addormenta, non ne può fare a meno.
Ogni volta la sua vicina di banco, Avril, cerca di svegliarla.
Durata l'ultima materia va verso di lei Sarah e le chiede:
«Alice ma va tutto bene? Ti vedo strana, ormai ti conosco e so quando c'è qualcosa che non va»
«No no va tutto bene solo che stanotte non ho dormito niente, non ti preoccupare amo» risponde, con una faccia stressata e con un sorriso finto.
«Si ma non riesco a vederti cosi.. prendiamoci una boccata d'aria, vieni» e la porta fuori.
«Grazie ma sto bene davvero»
E mentre sono fuori incontrano Mattew che è ritornato dalla Spagna.
«Ciaoo ragazzeee»
«Ciaoo» e rivolgendosi ad Alice le chiede con una voce bassa avvicinandosi all'orecchio:
«Ma chi è questo?»
«È Mattew un mio amico dalle medie»
«Ah piacere Sarah»
«Piacere mio»
Appena Sarah inizia a parlare per fare conoscenza, Lena esce andando verso di loro per dirle di rientrare in classe.
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All'uscita ripensa alla data di oggi, è il 30 novembre e domani è il compleanno di Mattew.
Riflette e decide di chiamare Ashley e organizza la stessa festa di ieri, ma senza invitare Sarah, la conosce ormai da troppo non beve e mai lo farà.
Il tempo di chiudere la chiamata che giunge a casa, dopo aver salutato la sua migliore amica già da prima.
Sua mamma le comunica di aver trovato lavoro.
«Mi hanno accettata come hostess di volo!»
«Che bello mamma.. ma quindi non ci vedremo più spesso vero?»
«No mi dispiace ma prometto che qualche giorno libero lo passeremo insieme»
«Ci conto»
Finisce di compilare gli ultimi fogli per l'assunzione e ad Alice, che rimane a fissare sua mamma, le scende una lacrima ma se la asciuga velocemente.
Poi si mette a studiare e nel mentre sente il telefono vibrare.
È suo padre:
«Ciao, ascolta vero che vuoi venire a vivere da me? Ti prego ti voglio bene e sei la mia unica speranza..»
«Ma cosa stai dicendo papà? Che ti sta succedendo? Mi fai paura e di certo se voglio stare con mamma non mi puoi obbligare a trasferirmi da te capito?»
«Te lo chiedo per favore»
«No non voglio»
«Senti sono tranquillo ora e sai che se mi fai arrabbiare ti metto in punizione»
E allora per la rabbia gli stacca il telefono in faccia e si rannicchia nel divano. Pensa solo di aver fatto bene finché suona il campanello.
Trova una scatola di cioccolatini e una lettera.
Da Mattew: Questi sono piccoli gesti che spero ti facciano sorridere almeno un po, visto che oggi mi sento dolce ti ho comprato dei cioccolatini! AHAHAH dai ci vediamo a scuola, a domani.
Tutta felice lo chiama e gli dice:
«Eii vieni da me cosi mangi i cioccolatini anche tu!»
«Sicura?» facendo un piccolo ghigno
«Sisi e muoviti scemo prima che si sciolgono»
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Iniziano a parlare mangiandoli in successione finché ne rimane soltanto uno e morti ancora di fame dopo un lungo sguardo di sfida decidono di fare metà.
Scende dal piano di sopra sua madre e appena li vede insieme:
«Ma questo bel ragazzo?»
Molto in imbarazzo dico:
«È un mio amico mamma»
«Ah si?» con una faccia pervertita
«Si ora ti dispiace andare in un'altra stanza?» risponde con il cuore a mille
«Si vi lascio soli»
Si alza e dice ad Alice che doveva andare via, perciò la saluta ed esce veloce con un leggero rossore nelle guance per il panico e per l'imbarazzo.
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