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Epilogo

Bea

"Sì, ho capito mamma! Jolene è  molto dispiaciuta di averti chiamata nonna, ma devi comprendere che non ha ancora due anni e già capire che tu sei la nonna, è  un traguardo per lei, col tempo imparerà a chiamarti zia, come ha imparato Iris.
Come fa ad essere più  difficile far ragionare mai madre piuttosto che gestire due bambine? È questo che mi chiedo mentre mai mamma è  sconvolta al telefono che ribadisce che è troppo giovane perché, per il mondo, lei vesta i panni di una nonna!
Lei è sconvolta, ma io che dovrei dire? In cinque anni sono passata dall'essere agente dell'FBI sotto copertura a mamma di due splendide bambine, direi che la parte più travolgente è  toccata a me, tralasciando il fatto che il padre delle mie figlie è Ellis, solo quello, come aspetto sconvolgente, vale il doppio dei punti, in un'ipotetica classifita dei cambiamenti  da gestire.
Da quando l'ho rivisto, al matrimonio di Sara, la mia vita ha subito infiniti cambiamenti, ora sono: una sorella, un'amica, una mamma, una moglie, un'amante, una casalinga, una consulente per la CIA, una nuora, una cognata, una zia...sono tante cose e ne sono stata tante altre, persino una sposa!

La scoperta più bella, tra tutte queste nuove esperienze? Rivedermi nelle mie figlie, ed amarle oltre ogni limite ed incondizionatamente, e riconoscere lo stesso tipo di sentimento in Ellis. Essere genitori e condividere questo con mio marito, per me era inimmaginabile, vista la mia esperienza di figlia illegittima e non riconosciuta.

Quando ci siamo spostati, quella domenica di maggio di cinque anni fa, mentre scendevo la scalinata nella scogliera, che separa il giardino della casa di Malibu dalla spiaggia, per raggiungere e sposare Ellis, mi sentivo serena e mi sembrava di chiudere un cerchio, nell'unirmi a lui in modo così ufficiale, davanti alle nostre famiglie ed ai nostri amici. Invece ho scoperto che la vita e l'amore non si possono tradurre in forme geometriche, soprattutto in un cerchio chiuso, perché  l'amore evolve e muta e segue percorsi e prove imprevedibili e, soprattutto, non si può  limitare o racchiudere, quando si ama lo si fa senza limiti e condizioni.

Ellis


Ho sempre pensato di non avere bisogno di niente, ho avuto tutto nella mia vita. Sono nato in una splendida famiglia che mi ha cresciuto, senza drammi o traumi, tralasciando le mie sorelle, comunque è una cosa rara.

Se mi guardo intorno, se guardo tra i miei amici, i miei compagni di lavoro, i ragazzi che hanno accompagnato i momenti più importanti della mia vita, da quando ne ho memoria, io forse sono stato il più fortunato di tutti. Ho potuto e posso continuare a fare un lavoro che è in realtà la mia passione, la musica. Ho viaggiato ovunque e, diciamocelo, ho avuto molte esperienze, anche col gentil sesso. Quindi non mi sono mai concesso di desiderare di più. Stavo bene come stavo, vivendo il momento godendomela al massimo.

Non avevo la minima idea di quello che mi aspettava in realtà.
Non immaginavo di essere tanto fortunato da incontrare, per ben due volte, l'amore ed il senso della mia vita, Bea. Certo il percorso è stato in salita ed a volte lei è davvero ma davvero insopportabile, però semplicemente,  io ho bisogno di amarla.
Ora, mi guardo intorno e l'unica cosa che vedo, sento e percepisco è l'amore, in ogni gesto, risata, rumore, colore.

L'amore è negli occhi di mia moglie quando li vedo aprirsi al mattino e li punta nei miei, nella famiglia che abbiamo creato, nelle famiglie da cui proveniamo e nella famiglia che ci siamo scelti.

Ok, lo ammetto, spesso mi faccio distrarre dal suo corpo caldo di fianco al mio, e passerei molto più tempo a letto con lei, al posto di fare altro ma non è colpa mia se sono totalmente preso da lei e la desidero anche quando è acida e mi comanda a bacchetta. Anzi forse è proprio questo che mi attira di lei, la mia sfida, ogni giorno, è riconquistarla, anche ora, soprattutto adesso che la guardo mentre prepara il pranzo alle nostre principesse.

Ebbene sì, Bea cucina, ma solo per le sue bambine, io mi devo arrangiare e ne devo preparare anche per lei ovviamente, perché altrimenti va a finire che mi adagio e non la vizio più, dice lei. Ma dico io, potrebbe mai succedere? Impossibile, ma è stimolante lasciarglielo credere. Un'altra cosa molto spassosa, e molto facile da fare, è far ingelosire mia moglie, come alla festa per il terzo compleanno della piccola Iris quando aiutavo l'animatrice a scaricare gli scatoloni, pieni di giochi, dal suo furgone. Mi sono sentito dire che sono sempre un fannullone a parte quando vedo una gonnella. A parte che a mia difesa, l'animatrice portava i pantaloni, comunque è stato bellissimo litigare con Bea, scambiandoci frecciatine mano a mano che passavano le ore, concludendo la giornata con due bambine stanche ed addormentate e lei con le guance rosse che aiutava al posto mio l'animatrice a caricare gli scatoloni, pur di tenermela lontana.

"Amore, hai tenuto il numero dell'animatrice, vero? È stata molto brava con i bambini, la possiamo chiamare anche alla prossima festa" ho suggerito una volta rientrati in casa.

"Potremmo portarla con noi anche durante il prossimo tour che dici? Così potrebbe intrattenere i bambini di tutti!" Ribatte a denti stretti  e con i lampi negli occhi.

"Idea fantastica!" Le ho risposto assecondandola.

"Fantastica un corno! Io sono fantastica, e tu non mi meriti!" Mi risponde riordinando il disastro che c'è in cucina dopo la festa.

"Verissimo!" Rispondo avvicinandomi a lei sorridendo.

"Lo so cosa stai facendo Horn! L'hai fatto apposta per farmi arrabbiare! Non pensarci nemmeno, non ti avvicinare perché mordo!" Mi dice minacciandomi con una paletta per dolci.

Io le afferro le mani e lecco la paletta.

"Mmmh! Buona questa crema, ne è rimasta dell'altra?" Chiedo provocante, mentre le afferro i fianchi e l'attiro a me.

Lei non risponde alle mie provocazioni e cerca di divincolarsi, ma io la stringo più forte e la bacio a sorpresa sulle labbra, lei cerca di respingermi ma poi si lascia andare contro il mio corpo e risponde al bacio con ardore e mordendomi il collo.

"Perché mi fai infuriare?" Mi chiede sospirando sulle mie labbra.

"Perché se possibile, quando ti arrabbi, sei ancora più bella!" Ed è dannatamente vero.

Lei sorride al mio complimento e mi abbraccia più forte. 

"E pensare che generalmente sei un cretino, eppure quando esci con queste frasi mi sorprendi e, soprattutto, mi convinci che sposarti non è stata poi una pessima idea!" 

"Ah, non è anche per i soldi?" Le do corda.

"Uno con i soldi lo rimedio quando voglio! Ma mi hai vista?"

"Forse allora è perché sono un aitante chitarrista famoso?" E sottolineo l'aitante contraendo i pettorali e facendola ridere.

"Ma per favore potrei rimorchiarmi il primo cantante che passa, molto più in vista di un chitarrista come te..." mi denigra lei, però poi aggiunge: "Anche se forse, meglio che resti con te, avrei il doppio da fare a scansare le ammiratrici con un cantante" afferma pensierosa facendomi la linguaccia.

"Quindi tutto sommato sei felice?" Le sussurro fissandola negli occhi.

"Sì, sono felice, anche se ho sposato un cretino!" 

"Siamo fortunati allora se Iris e Jolene hanno preso da te" e lo dico sinceramente.

Le nostre due figlie sono due copie sputate di Bea. Stessi occhi, stesse mani, stesse gambe, stessa lingua tagliente e prepotenti come lei, ed io, inutile a dirlo, sono la loro vittima preferita. Riescono a corrompermi col minimo sforzo, mi si arrampicano addosso come piccoli koala, due baci e sono perduto. Non voglio pensare a quando saranno grandi, il primo ragazzino che si azzarda ad entrare nella proprietà ed io non risponderò delle mie azioni.

So bene a cosa pensano i maschietti e le mie bambine non si toccano! Sto digrignando i denti al solo pensiero!

"Sì, siamo proprio fortunati! A tal proposito hai pensato a quella cosa?" Mi chiede riportandomi alla realtà.

"Quale cosa?" Fingo di non ricordare.

"Dai, cretino! Voglio un altro bambino! Anzi ne voglio altri, al plurale! E non voglio aspettare troppo tempo tra uno e l'altro, è bello che crescano insieme"

"Altre figlie vorrai dire! Perché ormai sono rassegnato al fatto che il mio destino è quello, prima le mie sorelle, poi tu, ora le piccole, non l'avrò mai vinta con voi!" Esclamo fintamente sconsolato.

"Ecco vedi, sei nato per questo! Allora è un sì?" Mi chiede con quella luce negli occhi. 

"Sarà sempre sì, con te, per te!" Le rispondo offrendole il mio cuore.

"Grazie, amore"

The end

E così si conclude anche questa avventura!
Spero che la storia di Bea ed Ellis sia riuscita a strapparvi sorrisi o lacrime, spero che qualcosa, dopo aver letto di loro, rimanga.
Semplicemente grazie ♥

Valentina

Ps: a presto con l'e-book di Wild!

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