[Prologo] ▪️Mi prendi per il culo?▪️
Naruto ansimò, mentre le fronde dei cespugli gli graffiavano il viso provato.
«Prendetelo, è andato di là!»
Con un balzo, saltò un albero caduto e si abbassò subito dopo, schivandone un altro che non si era del tutto sradicato. Le voci e lo scalpiccio alle sue spalle si fecero sempre più vicine.
«Non può sfuggirci, ormai è nostro!»
Naruto alzò lo sguardo, le immense querce della foresta non erano in grado di coprire la luna, piena e luminescente: pregò l'enorme satellite per la sua salvezza, ma la distrazione lo fece inciampare in una radice particolarmente sporgente.
"Mi prendi per il culo?" Iniziò a rotolare nella steppa, sbattendo ovunque e imprecando a denti stretti. La sua folle corsa si fermò solo quando un albero si mise in mezzo, facendogli sbattere il viso sulla sua dura corteccia; un dolore acuto gli percorse il volto, concentrandosi sul naso, che prese a sanguinare.
Stordito e disorientato com'era, Naruto fu anche abbastanza reattivo: si nascose dietro quello stesso albero che lo aveva ferito, tenendosi il naso sanguinante.
Ma l'odore del sangue attira i predatori, e lui ne stava perdendo parecchio: la ferita sul fianco non contribuiva, imbrattandogli i vestiti e spargendo nell'aria la sua condanna a morte.
«Stai sanguinando, piccolo bastardo... Ti sei scavato la fossa da solo.» Una voce graffiante e minacciosa provenne da dietro di lui.
Naruto si irrigidì, e trattenne il respiro voltandosi piano: tre uomini enormi, con zanne acuminate e denti come rasoi lo scrutavano famelici, gli occhi blu che brillavano nell'oscurità del bosco. Omega. E anche molto arrabbiati.
"In che guaio mi sono cacciato, questa volta?" Dannazione, non avrebbe dovuto rubare quelle provviste... Stava per pagare le conseguenze di un gesto dettato da una fame vorace, non molto giusto. La verità era che si era trovato nei paraggi di quei tre, e aveva adocchiato subito la borsa da viaggio da cui proveniva un invitante profumo di carne: dopo giorni di digiuno totale, era già tanto che non era saltato addosso al cibo, ma aveva aspettato pazientemente il momento giusto. Peccato che Naruto facesse schifo, nella discrezione, e si fosse fatto scoprire praticamente subito: in bocca le provviste era schizzato via, senza calcolare che le sue vittime erano in piene forze, al contrario di lui.
Lo sapevano tutti che il carattere degli Omega, o esiliati, era sempre tendente alla violenza: non ci voleva molto a capire perché fossero allontanati dal branco, o perché lo abbandonassero.
«Sei morto.»
Era in trappola. Non avrebbe mai potuto cavarsela, non così... Accidenti, era davvero la sua fine?
Che succede?
Naruto sobbalzò, avvertendo chiaramente la sua forza interiore destarsi, in un gorgoglio di stomaco. Una familiare nausea gli attanagliò e viscere, e lui la accolse con gioia, perché significava una cosa sola: la sua volpe era sveglia, finalmente.
"Kurama... Siamo nei casini." Lo avvisò subito.
Come se fosse una novità, la voce profonda del suo mostro interiore assunse un tono ringhiante, ma non ostile. Non sono abbastanza forte per prendere il tuo posto, quindi combatterai tu.
Il biondo deglutì, alzandosi in piedi con una certa fatica e tenendosi il fianco ferito. Gli Omega gli ringhiarono contro, mettendosi in chiara posizione d'attacco: in un macabri scricchiolio di ossa, iniziarono a mutare forma. I capelli si allungarono, le orecchie si ritirarono e il viso mutò, in agghiaccianti gemiti e ringhi; tre enormi lupi neri, di stazza preoccupante, erano pronti a fare di lui carne da macello. Erano affamati, la grande e schifosa quantità di bava che colava dalle loro fauci ne era una prova.
"Quanto tempo ho?"
Cinque minuti al massimo, dopodiché perderemo i sensi. Preoccupati di scappare, non di batterti, mi raccomando.
«Ricevuto...» Mormorò Naruto, facendo un passo indietro.
Ci volle un momento. Gli Omega gli corsero incontro, nell'esatto momento in cui lui spiccò un balzo di lato, rotolando nella boscaglia e trovando riparo dietro una roccia. Ringhiò, mentre un formicolio più che familiare partiva dalla punta dei piedi e lo circondava totalmente: ecco, c'era quasi...
Un Omega gli saltò addosso, iniziando a mordere ogni cosa che gli capitava sotto mano: Naruto gridò, quando le zanne del lupo si conficcarono nel suo braccio destro, in una scossa di dolore bruciante. Gli altri due raggiunsero il compagno, ma il biondo glielo scagliò addosso, per poi tirarsi su e iniziare a correre nel buio.
"Kurama, perché non riesco a trasformarmi? Questi mi ammazzano."
Non ne ho idea, persino il tono della volpe assunse una sfumatura preoccupata. Riprova.
E Naruto riprovò davvero tante volte, durante la fuga. Più o meno, accadeva sempre la stessa cosa: gli Omega lo ferivano, mordendolo e graffiandolo, poi lui se ne liberava e tornava a correre, per essere raggiunto poco dopo. Continuarono così per qualche tempo, finché il ragazzo non perse le forze. Cadde in ginocchio all'ennesimo assalto, sputando un grumo di sangue scuro, poi si abbandonò al terreno fangoso a faccia in giù, senza più forze. Era ricoperto di morsi e graffi, alcuni dei quali molto profondi, che ci avrebbero messo davvero molto per autoguarirsi. In sostanza, quella era la sua fine.
"Mi dispiace... Kurama... Non riesco a muovermi."
«Finalmente ti sei stancato. Sei nostro, ora.» Grugnì un Omega. Erano tornati umani, ormai per quel moccioso non c'era più nulla da fare.
E Naruto stesso ne era consapevole. Non c'era una singola parte del corpo che non gli facesse male in qualche modo: i morsi bruciavano come argento vivo sulla sua pelle, quegli infami avevano persino infierito sulle ferite che gli avevano già inflitto. Ormai, era più morto che vivo. Non c'era speranza per lui, anche se lo avessero lasciato in pace, il suo destino era segnato.
Tentando di non piangere, Naruto si morse il labbro spaccato, con un gemito.
Alzati immediatamente! La voce tonante di Kurama lo spaventò, ma non riuscì neanche a sobbalzare, tanto era debole.
Alzati, ho detto! Mi hai sentito, moccioso di merda? Non puoi morire!
"Non... Non ce la faccio. Mi dispiace, Kurama, noi... stiamo morendo."
Fottiti! Devi alzarti, Uzumaki, e fare il culo a quei tizi. Sono delle nullità, non ci avrebbero fatto neanche un graffio, se non ti fossi impegnato per evitarlo!
«Lasciamolo qui, questo ormai è andato.»
«Già. Muori da solo, schifoso verme.»
«Addio, ladruncolo del cazzo.»
Li senti? Si credono chissà chi. Ma c'è chi ti ha ridotto molto peggio, e lo sai che alla fine li hai fatti fuori. Muovi il tuo culo da moccioso e alzati! O sei troppo rammollito per fare qualcosa che non sia commiserarti come una checca?
Naruto sbattè un pugno sul terreno, con un debole ringhio.
Non vorrai mica abbassarti al loro livello, spero. Sono spazzatura, e tu ti sei fatto picchiare da loro! Naruto, mi fai vergognare di essere la tua volpe interiore.
Con fatica, si resse sui gomiti, senza più tossire sangue ma con la gola bruciante.
Così, avanti... dimostra che sei più forte di loro. A meno che tu non sia davvero così debole.
«Io...» Grugnì, tornando sulle ginocchia e ansimando come se gli costasse sangue. In effetti, era così.
«Non sono...» Il grugnito divenne un ringhio, che fece voltare gli Omega. Sgranarono gli occhi.
Naruto si alzò in piedi, a testa bassa e con le braccia penzolanti. Intorno a lui, si distese un'aura rossastra, che prese una vaga forma animale: un vento freddo iniziò a soffiare nella foresta, uno stormo di corvi gracchiò nervosamente e volò via.
«Debole.» Il ringhio, così, divenne un ruggito terrificante, che fece tremare la foresta e i suoi abitanti, compresi i tre assalitori: i loro occhi si tinsero di terrore, alla consapevolezza di cosa avevano davanti.
Ossa spezzate, artigli cresciuti e sguardo di sangue: un'immensa creatura arancione li guardava febbrile, coperta del suo stesso sangue. Nove folte code vorticavano minacciosamente, i suoi occhi erano di un rosso penetrante, la pupilla verticale era accesa di una luce che prometteva vendetta.
«Kitsune...» Mormorò uno dei tre, terrorizzato, e fece un passo indietro.
"Avete pesato il moccioso sbagliato, stronzi." Pensò Naruto, gli occhi di rubino brillanti di rabbia.
Hai due minuti, se va bene. Prendili a calci in culo.
"Non c'è bisogno che tu me lo dica, Kurama."
Con un ruggito agghiacciante, la kitsune si lanciò all'attacco.
Zona Autrice:
Mi annoiavo.
Il capitolo di URFDO non è ancora pronto e io non ho tempo di finirlo, sono desolata :(
Ho iniziato a scrivere questa storia pochissimo tempo dopo l'altra, e devo ammettere che ha avuto diversi nomi: Beware of the fox, Il lupo e la volpe, Into the woods, Warrior Soul... Alla fine ho optato per quest'ultimo in italiano, praticamente tutte le mie storie hanno titoli del genere XD
Dunque, perché ho scelto questa se ho così tante altre opzioni? Semplice, Anima Guerriera vanta ben 12 bozze, il che significa che sarà una sorta di "tappabuchi" in caso di mancato aggiornamento di URFDO. So che è brutto da dire, ma non voglio proprio lasciarvi senza nulla.
Inoltre! Io e Vanessa_Butterfly_ abbiamo aperto un Gruppo Telegram a tema Sasunaru, se volete partecipare non esitate a contattarci in privato, e nel giro di poco sarete dentro!
Per chi non lo sapesse, non è necessario il numero di telefono, la vostra privacy è al sicuro u.u
Il gruppo in questione potrebbe essere un'idea carina per parlare di più faccia a faccia, senza contare il traffico di fan art, foto, idee, contest e possibili spoiler riguardanti le storie di ogni scrittore presente! Fatevi avanti in tanti eh :)
POST SCRIPTUM: KURAMA IN QUESTA STORIA VI FARÀ MORIRE DAL RIDERE, HO RIVERSATO IN LUI TUTTO IL MIO SARCASMO, FINO ALL'ULTIMA GOCCIA.
Non sto scherzando, né mi sto vantando di qualcosa, vi dico solo che ogni volta che rileggo le battute tra Naruto e il nostro Kyuubi rido da sola come una stupida, OGNI VOLTA. E il contesto dovrebbe essere serio, lol.
Quindi... Il mio ultimo avvertimento prima di lasciarvi è...
Preparatevi XD
Sayonara!
- C_AndyMou
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