71 - Jude Law
Bruno si fermò in palestra per sfogare la rabbia. Era la prima volta che, prendendo a pugni quel sacco da boxe, non pensava al padre. Era concentrato su Cecilia, su Nicola, su quello che provava, su quello che lo spaventava. Su sé stessa e sulla sua codardia. Perché per lui era così difficile affrontare i suoi veri sentimenti, perché aveva così paura di lasciarsi andare? Perché doveva per forza pensare alla possibile sofferenza futura e non poteva invece concertasti sulla felicità del presente?
Bruno non lo sapeva e non sapeva nemmeno come uscire da quella situazione. Aveva provato a distrarsi con altre ragazze, aveva provato a relegare i suoi sentimenti in un angolo, aveva provato anche a trattare male Cecilia. Eppure lei continuava a tornare prepotentemente nei suoi pensieri. Quando dormiva, quando studiava, quando si allenava, persino quando baciava altre ragazze.
Era una novità per lui e non era in grado di gestirla. Tuttavia, era stanco di continuare ad arginare tutte quelle emozioni, sentiva che la diga stava per cedere e presto sarebbe stato travolto dall'inondazione che portava il nome di Cecilia.
Doveva trovare una soluzione prima di allora.
Rincasò tardi, quando l'ora di cena era passata e lui l'aveva saltata, assorbito com'era dalle sue questioni. Aprì la porta di casa con un sospiro stanco e i muscoli delle braccia che dolevano per lo sforzo a cui erano stati sottoposti.
Varcando l'ingresso, Bruno sentì la televisione accesa e scorse sua madre sul divano, in compagnia di qualcuno. Lei e Sergio erano seduti vicini, lui le cingeva le spalle con un braccio e ridevano di qualcosa che si erano appena detti. Bruno avanzò e salutò con educazione entrambi, i suoi occhi caddero sulla scena allo schermo, che mostrava Jude Law e Cameron Diaz a letto, in biancheria intima, subito dopo aver fatto l'amore.
"Sei una cosa fantastica" stava dicendo Jude Law a Cameron Diaz e Bruno capì di essere arrivato nel momento sbagliato. L'imbarazzo di Sergio e Linda si poteva intuire anche senza vedere i loro volti.
"Sì" gli rispose Cameron Diaz "che rottura di palle" aggiunse.
Jude Law si mise a sedere sul letto, guardando Cameron Diaz e disse: "Dì la verità, devi venire a Londra spesso per lavoro, no?"
Cameron Diaz ricambiò lo sguardo e rispose: "A Londra? Mai"
Allora lui si sporse verso di lei e chiese: "A New York?"
"Non proprio" si rattristò lei "ma è più facile, tu ci vai spesso?"
"Di rado" ribatté lui con una smorfia.
Bruno, che si era fermato qualche secondo in salotto, si congedò dai due innamorati sul divano e si diresse verso la sua stanza con lo zaino sulle spalle.
Lasciò la porta aperta con l'intenzione di andare presto in bagno, così sentì ancora la conversazione che si stava svolgendo alla televisione.
"Le storie a distanza possono funzionare, dai" stava dicendo Jude Law con una certa supplica nella voce.
"Davvero?" chiese lei con una risata ironica "io non riesco a farne funzionare una vivendo nella stessa casa"
"Quindi questa potrebbe essere una buona soluzione per te" dichiarò speranzoso l'uomo.
Cameron Diaz si lasciò sfuggire una risata, poi un sospiro, infine disse: "Oh mamma"
Bruno si perse poi pezzi di dialogo perché cominciò a disfare lo zaino togliendo le cose della palestra. Afferrò poi dei vestiti puliti e si spostò verso il bagno per farsi la doccia che non era riuscito a fare in palestra.
Quando uscì dalla sua stanza, vide nuovamente la televisione e sentì quello che gli attori stavano recitando.
"Sono innamorato di te" disse Jude Law con tono serio, provocando una certa sorpresa in Cameron Diaz "perdona la brutale dichiarazione, ma... per quanto problematica questa storia possa essere, mi sono innamorato... di te. E non provo questo perché stai per partire, né perché mi piace sentirmi così! Anzi, in realtà non mi piace o non mi piaceva prima che tu parlassi. Non so capire la logica di questa cosa, io so solo... che ti amo. È incredibile quante volte lo sto dicendo."
Bruno entrò nel bagno, accese l'acqua della doccia, si spogliò e entrò sotto al getto caldo, lasciando che il suo corpo si rilassasse sotto quel tepore piacevole. I suoi capelli si bagnarono, aderendo alla sua testa e alla fronte, i suoi muscoli si sciolsero e il suo respiro si fece più tranquillo. Tuttavia, il suo cuore non smise un secondo di battere meno forte. Nella sua testa rimase cristallino il discorso di Jude Law: mi sono innamorato... di te. E non provo questo perché stai per partire, né perché mi piace sentirmi così! Anzi, in realtà non mi piace o non mi piaceva prima che tu parlassi. Non so capire la logica di questa cosa, io so solo... che ti amo.
Un sospiro rimase incastrato nella sua gola, un vortice di pensieri e emozioni gli invasero la mente e, infine, tutto smise di confondersi e solo un chiaro, nitido pensiero rimase: era innamorato di Cecilia.
Era pazzamente innamorato di Cecilia.
Bruno abbandonò la testa contro il muro dietro di lui e sospirò affranto. La diga aveva ceduto e, la cosa più assurda, era che la colpa era tutta di uno stupido dialogo di Jude Law.
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