Capitolo 33
Mina
Cosa diavolo stava succedendo a Kira?
Da quando era svenuta, ormai più di un'ora fa, non era capitato nulla, mentre ora...
La sua pelle si stava arrossando, come se fosse esposta ad un'alta temperatura, e le sue labbra si muovevano a scatti, come se fosse impegnata in un dialogo concitato.
Non sapendo che fare avevo trasportato il suo corpo inerte in un lato dello studio e, sotto la testa, le avevo posizionato il suo zaino, in un incerto tentativo di farla star comoda.
《Non mi piace aspettare con le mani in mano...》borbottai, ingiustamente.
Sapevo che Kira stava rischiando la sua vita per riportare a casa la nostra famiglia ed i nostri amici, però...
Mi sentivo inutile.
Non possedevo poteri grandiosi, come quelli di mio fratello, né ero una formidabile guerriera come lei...
Io...
Uno strano rumore mi fece drizzare le orecchie: mi rialzai di scatto ed allungai la mano destra verso la cintura dove portavo il pugnale.
Diedi un'occhiata in giro senza vedere alcuna minaccia e questo mi lasciò confusa e perplessa.
Io l'avevo udito davvero quell'insolito suono, a metà fra un fruscìo ed un colpo.
Non me l'ero immaginata.
Kira
Quell' essere era semplicemente spaventoso.
Mi sovrastava di parecchi metri, ma non era quello il problema.
Per nulla.
La sua aura era soverchiante e terrificante: mi sfiorava la pelle come la carezza della Morte, lasciandomi gelata e tremante.
《Allora, piccola mortale? Qual'è il motivo della tua visita?》domandò com voce potente, senza muovere la bocca.
La carne scivolava dalle sue ossa ad una lentezza estenuante, ma i suoi occhi ardenti e maligni rimanevano fissi su di me.
Ne avvertivo il peso.
Aprii la bocca per rispondere alla sua domanda eppure non riuscii ad emettere alcun suono.
Non avevo mai provato una paura di quel genere.
Ero in ginocchio, con la testa china per non incrociare il suo sguardo, mentre intorno a noi il magma bollente fagocitava le rocce, iniziando a sciogliere anche la mia.
Mina
Non può essere...
Avevo eseguito un rapido sopralluogo in cerca di un'altra botola od un pertugio da cui una persona poteva entrare, però non trovai alcunché.
L'unica spiegazione possibile era che il rumore, quel suono così innaturale, provenisse dai piloni di acqua torbida al centro della stanza.
Scoccando un'occhiata a Kira, giusto per accertarmi che stesse bene, per quanto poteva almeno, iniziai ad avanzare verso quei cilindri di vetro, continuando ad impugnare il coltello.
Probabilmente agli occhi di uno spettatore esterno sarei apparsa come una pazza paranoica, ma avvertire sotto le dita l'elsa fredda del pugnale mi faceva sentire molto meglio.
Arrivata alla meta, poggiai la mano sinistra, a palmo aperto, sulla superficie di un pilone e percepii calore e... vita.
Accidenti!
Kira
Dovevo reagire.
Dovevo muovermi.
Dovevo trovare la grotta della mia visione.
Dovevo fare un sacco di cose ma, alla fine, non riuscii a fare nulla.
《Hai perso la lingua? Basta così poco?》La voce roboante di Colec riverberò dentro di me, facendomi tremare in maniera incontrollata.
Tutto intorno a me si stava sciogliendo, distrutto dalla potenza del Guardiano, eppure io ero...
Bloccata.
Inerme di fronte a quello sfoggio di potere.
Non mi era mai successa una cosa del genere...
Io...
Ero sempre stata quella impulsiva, quella testarda, quella che non si arrendeva mai, però...
Ora che mi trovavo al cospetto di Colec, io non riuscivo a fare nulla: lui era indubbiamente più forte di me, ma io avevo già gettato la spugna ancor prima d'iniziare a combattere.
Perché?
《Sei tu la vigliacca... Hai fatto tutta questa strada e guardati adesso...》Il suo tono divenne beffardo e cinico.《Sei piccola ed insignificante... Vorresti salvarli eppure...》
Colec si mise a ridere in maniera sguaiata ed inquietante mentre non riuscii quasi a respirare.
Dannazione...
Ha ragione lui...
Mina
Accostai il volto al vetro ed un occhio giallo cupo, con la pupilla verticale, mi scrutò per un infinito attimo.
Oh, cavolo...
Arretrai, spaventata da ciò che avevo intravisto, ed iniziai a temere il peggio.
Eravamo in una specie di bunker, lo studio di Nikolas era sperduto nei meandri della terra, e non avevamo molte vie d'uscita, in più...
Non potevamo andarcene.
Kira era ancora incosciente: non poteva combattere né io potevo abbandonarla.
L'unica scelta possibile era lottare e sperare che lei si sbrigasse a tornare da me.
《Fatti sotto, qualsiasi cosa tu sia!》ringhiai in tono feroce, rivolta al cilindro di vetro dov'erano apparse numerose crepe.
Kira
Credevo che non sarebbe mai successo.
Non a me, almeno.
Eppure sapevo con assoluta certezza che quello scontro, quella battaglia, non l'avrei mai potuta vincere.
Colec era imponente e mostruoso, possedeva un'aura incredibilmente potente, e sicuramente nessuno era mai riuscito a sconfiggerlo.
Come potevo io, una donna mortale, combattere contro di lui?
Come potevo solamente pensare di riuscire a salvare qualcuno quando il mio stesso corpo, il mio stesso animo, si rivoltava contro di me?
《Non puoi...》
Mina
Accidenti...
Ero a bocca aperta sia dal terrore che dall'ammirazione: quella... cosa era stupenda e letale.
Un immenso serpente marino, dalle squame verde smeraldo e con due occhi gialli ed intelligenti, ruppe il cilindro di vetro, riversando fuori litri e litri di acqua gelida e torbida.
Mi fissava, leccandosi di tanto in tanto le labbra con la lingua viola e biforcuta, ed io feci altrettanto: mi era quasi impossibile distogliere lo sguardo.
Quasi.
La coda ebbe un guizzo ed io riuscii a spostarmi dalla sua traiettoria giusto due secondi prima che l'uncino posto sulla punta si conficcasse nel mio petto.
Oh, cavolo...
Non riuscii neppure a tirare un sospiro di sollievo che subito il serpente tornò all'attacco, mostrandomi le zanne rosse come il sangue.
Ed ora?
Che faccio?
Provai a pugnalarlo, ma la lama d'acciaio non riuscì a bucare la pelle squamata del rettile. Rotolai lontano da lui, riflettendo freneticamente sulle poche opzioni a mia disposizione.
Fuggire era fuori discussione.
Ucciderlo, a quanto pareva, poteva risultare difficile, se non impossibile.
Potevo solamente saltellare di qua e di là, sperando che Kira si svegliasse presto.
Con quel pensiero in testa, le scoccai un'occhiata per accertarmi che stesse bene e quasi svenni dall'orrore.
Kira, il suo corpo, stava...
Scomparendo...
Angolo dell'autrice:
Salve!!! 😀
Mi dispiace di aver usato due punti di vista in uno stesso capitolo, ma i due avvenimenti si svolgono in contemporanea quindi... 🤗
Purtroppo vi annuncio che Sangue di Lupo sta giungendo al termine 😟
Ma ho già iniziato a pubblicare un nuovo fantasy! 😉
Buona lettura!
Alla prossima!🌟
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