Mishal
Helen si risvegliò in una grotta con la testa che martellava. Si alzò confusa dallo scomodo giaciglio e uscì dalla grotta scostando le frasche che fungevano da porta. Intontita, camminò per qualche metro alla ricerca del suo... rapitore? Salvatore? Alla ricerca di qualcuno insomma. E lo trovò. A qualche metro di distanza c'era una cascata naturale che sfociava in un laghetto di acqua cristallina. E lì, immerso nell'acqua fino alla vita, c'era un ragazzo. I capelli ramati, la pelle del colore del cuoio, gli occhi verdi, era così... strano. Non solo per l'aspetto particolare, ma perché Helen sentiva in qualche modo di appartenergli; sentiva uno strano senso di famigliarità che le faceva girare la testa, come se... come se lei appartenesse a lui e lui appartenesse a lei. Quando la vide, il ragazzo sorrise e arrancò verso la sponda del laghetto, uscendo... completamente nudo. Arrossendo, Helen gli diede le spalle mentre lui si rivestiva con i vestiti che aveva nascosto sotto un masso. Rise intenerito dal comportamento della ragazza e, una volta rivestito, le diede il permesso di voltarsi. Helen obbedì e lo osservò in attesa.
《Presumo tu ti stia chiedendo cosa tu ci faccia qui e chi sia io》aveva un accento strano, orientale avrebbe detto Helen ma diverso da qualsiasi accento avesse mai sentito. Aveva una voce armoniosa, ma parlava come se fosse una lingua a lui straniera imparata a fatica e che parlava solo se costretto; inoltre, notò la ragazza, pronunciava la s come i serpenti.
《Mi sto chiedendo molte cose a dire la verità. Dove sono, per esempio, o come ci sono arrivata. Ho dei ricordi confusi e...》
《Ti ricordi di un drago vero?- Helen annuì sentendosi una stupida, ma il ragazzo annuì sorridendo soddisfatto -almeno l'hai visto abbastanza chiaramente da riconoscerlo. Meglio di niente》
《Di che parli?》
《A tempo debito ti spiegherò tutto. Ti chiedo di fidarti di me, anche se non è facile e lo capisco》
《Non mi sembra di avere scelta》
《Vero anche questo. Appena i tempi saranno maturi, ti racconterò ogni cosa》
《Puoi iniziare dicendomi il tuo nome o devo aspettare anche per quello?》
《Il mio... oh sì, certo, che maleducato, perdonami- fece un leggero inchino -mi chiamo Mishal》
《Io...》
《Helen. Lo so- sorrise pronunciando il suo nome, come se gli riportasse alla memoria bei ricordi 《è un bel nome》
《Puoi dirmi dove siamo?》
《Ti dirò tutto quello che posso. Devo confessarti che sono stupito della tua calma. Nei tuoi panni probabilmente sarei andato nel panico》fece un sorriso ironico e una piccola risata. In realtà anche Helen era stupita di sé stessa, tuttavia si sentiva al sicuro, sentiva un istinto interiore che le diceva di fidarsi di quel ragazzo. Quando glielo spiegò, lui si limitò ad aumentare il suo sorriso e a scrollare le spalle.
《Per quanto riguarda il luogo in cui ci troviamo, non è importante. È solo una meta, una tappa di un viaggio》
《E dove dobbiamo andare? Quanto manca?》
《Oh non manca molto》Mishal le si avvicinò e le scostò una ciocca di capelli dal viso 《quanto al dove, è semplice. Ti sto portando a casa mia》
《In mezzo alla foresta?》
《Molto fiabesco non ti pare?》fece un ampio sorriso e allargò le braccia che, notò Helen, erano colme di bracciali 《avevo bisogno di recuperare le forze, ma il grosso del tragitto l'abbiamo già fatto. Se non ti disturba salirmi in groppa...》
《Eh?!》
《Oh avanti, l'hai già fatto》
《Vuol dire che...》
《Sì, ero io il drago》
Helen rimase un attimo interdetta, ma poi si sorprese ancora di più perché la cosa non la sorprendeva poi tanto. Era come se stesse riascoltando una storia che le narravano da bambina, che non ricordava ma che le suonava già nota.
Ma tutto ciò non aveva senso.
《Non ci conviene rimanere esposti a lungo- intervenne Mishal -mi stanno cercando. Questa foresta ci nasconderà per un po', ma ci conviene andare》
《Oh ehm sì giusto. Allora, come funziona questa cosa della trasformazione in drago enorme?》
《Devo essere nudo- Helen arrossì- facciamo così. Tu vai dietro quel albero, io mi spoglio e mi trasformo, poi ritorni e mi sali in groppa ok? Puoi farmi il favore di raccogliermi i vestiti e tenermeli per dopo? Grazie, molto gentile》
E così Helen si era ritrovata in groppa ad un drago dalle squame del colore del rame, aggrappata a lui cercando di non cadere e con dei vesti appallottolati in grembo. Non vedeva praticamente niente a causa delle nuvole che li circondavano, ma quando Mishal iniziò a discendere riuscì a distinguere il luogo verso cui erano diretti.
Dire "casa" era riduttivo. Quello era un castello vero e proprio grande abbastanza da permettere ad un drago di planare all'interno del tetto aperto senza problemi. Helen si guardò intorno estasiata. Le pareti di mattoni erano nere e ricoperte di cenere, come se fossero stati bruciati da... da un drago pensò con ironia.
Mentre si guardava intorno estasiata, Mishal si era ritrasformato.
《Potresti ridarmi i miei vestiti?》
《Oh sì giusto scusa》si voltò tenendo gli occhi e porgendo i vestiti al ragazzo, riaprendo poi gli occhi quando le diede il permesso.
《Hai intenzione di dirmi qualcosa o devo rimanere con il dubbio?》
《Non posso ancora dirti nulla, sono spiacente. Però posso mostrarti dove dormirai》
《Quindi dovrò rimanere qui a lungo?》
《Tutto il tempo necessario》
《E la mia famiglia, la mia vita?! Saranno preoccupatissimi, probabilmente avranno già denunciato la mia scomparsa e...》
《Ah già. Questo posso dirtelo, anzi, meglio che te lo dica subito》tossì mordendosi il labbro 《quella gabbia verde... faceva parte di un incantesimo. Vedi, uno stregone per diventare più potente in maniera rapida ed efficace ha bisogno di sacrifici umani. Quel incantesimo crea una gabbia intorno ad una determinata area, e chi si trova al suo interno viene... cancellato. Nessuno si ricorda più della persona, il suo nome viene cancellato ovunque, come se non fosse mai esistito. È un incantesimo molto potente e...》
《Ma perché? Perché?! Perché proprio io, perché mi hai salvato, perché...》
《Calmati- le posò le mani sulle spalle scuotendola -è possibile invertire l'incantesimo. È per questo che sei qui. Una volta ucciso lo stregone, gli effetti dei suoi incantesimi si annullano. Le persone non ritornano in vita, ovviamente, ma puoi ritornare alla tua vecchia vita. Devi solo aiutarmi》
《Cosa devo fare?》
《Aspettare. E fidarti di me. Ti tirerò fuori da qui, te lo giuro》
《Me ne faccio poco dei tuoi giuramenti. Ma non penso di poter fare altro. Se avessi bisogno sai dove trovarmi》
《Certo. Ti porto in camera tua, dovresti trovare qualche abito di ricambio, spero di aver azzeccato la misura》
La condusse lungo corridoi riccamente decorati con quadri, sculture, affreschi... tutti che raffiguravano persone, suoi antenati probabilmente, circondati dalle fiamme o trasformati in draghi.
Mishal schioccò la lingua sul palato.
《Odio tutte queste decorazioni. Oltre ad essere incredibilmente cupe, sono anche pacchiane e brutte. Ho provato a toglierle, ma sono troppe. Mi dispiace che tu debba vedere tutto questo cattivo gusto》
Helen trattenne un sorriso.
《Figurati, ho visto di peggio》
《Bah, non penso ti interessi la storia di questo posto. È della nostra Famiglia da secoli e millenni e blablabla. Camera tua è questa, c'è annesso un bagno e la sala da pranzo è qui davanti, quindi non puoi sbagliarti. Per qualsiasi cosa, urla il mio nome, prima o poi ti sentirò. Domande?》
《Chi... come si regge in piedi questo posto? Voglio dire, chi cucina, pulisce e fa i lavori di ristrutturazione? Questo castello è antichissimo, enorme e in mezzo al nulla, una persona sola non potrebbe mai occuparsene da solo, come...》
《Oh, c'è la servitù. È un incantesimo fatto proprio quando costruivano questo posto. È come se si pulisse e rifornisse da solo. Per cucinare... be', qualcosa so fare. Il resto fa da sé. Di solito lavorano di notte, quindi non te ne accorgerai nemmeno. Non è qualcosa di stupefacente, questo tipo di incantesimi erano molto in voga tra le Famiglie secoli fa. Sono molto pratici》
Helen invece era stupefatta. Improvvisamente le si era aperta una porta su un mondo che aveva sempre sognato. Un mondo fatto di magie e avventure.
《Be', immagino tu sia stanca. Io lo sono. La cena è... ti vengo a chiamare quando è pronto, va bene?》
《Va bene. Grazie》
《Grazie a te di non essere scappata via urlando. A più tardi s... Helen》Mishal sorrise affabilmente e se ne andò.
La ragazza entrò nella sua camera, una stanza circolare con un grande letto al centro, un armadio dal lato opposto della porta, una scrivania affianco all'armadio, il resto delle pareti era ricoperto di librerie ricolmi di libri, nuovi e antichissimi, molti in lingue e caratteri sconosciuti ad Helen. Tutti i mobili erano di legno scuro, le pareti di mattoni bruciati come il resto del castello. Fu grata non ci fossero quadri o statue lì dentro. Sarebbe stato inquietante dormire con il tuo bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bisnonno che ti osserva. Helen si buttò sul letto, ma nonostante fosse così morbido da farle sembrare di affondarci dentro, non riuscì ad addormentarsi. Così si alzò e andò a cercare qualcosa da leggere in una lingua che conoscesse. Prese tutti i libri che avrebbe potuto leggere e li posò in una pila affianco al letto. Prese il primo e cominciò a leggere.
Lesse a lungo, per tutto il pomeriggio, fino a quando Mishal non venne a chiamarla per la cena.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro