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KUROKEN

San Valentino. Il giorno più romantico dell'anno, da passare con la persona che si ama, un'occasione per dichiarare i propri sentimenti e mangiare tanto cioccolato... Per Kenma, era un'ottima scusa per evitare di uscire e incontrare persone.

Infatti, con la scusa che fuori c'era troppa gente, era rimasto in casa tutto il giorno a giocare ai videogiochi; tanto lui e Kuroo vivevano insieme da quando aveva iniziato l'università, quindi poteva farlo senza problemi.

- Senti, è vero che ho detto che non ci serve un giorno per dimostrarci quanto ci amiamo... Ma ne ho ancora per molto?- chiese Tetsuro, sedendosi sul letto di fianco al biondo.

- Ti ho chiesto se potevo mettermi a giocare o se avessi intenzione di fare qualcosa- gli fece notare Kenma, semidraiato con la schiena contro il muro.

- Due ore fa- ribattè il moro.

- Appunto, ho ancora almeno un'ora di gioco filata- dichiaró Kenma.

Kuuro alzò gli occhi al cielo: dopotutto, conosceva bene Kenma quando si era messo con lui, e amava ogni suo lato, anche quello del gamer ossessionato.

Lo osservò, ed un sorriso malizioso gli comparve sul volto: gli era improvvisamente venuta un'idea.

- E va bene, continua pure a giocare- allungò la mano, poggiandola sulla coscia di Kenma, gesto non difficile dato che il minore non indossava i pantaloni.

- Kuuro, non puoi aspettare un attimo?- chiese Kenma, senza distogliere gli occhi del gioco.

- Non preoccuparti, non mi serve la tua collaborazione: ci penso io. Così entrambi facciamo qualcosa che ci piace- dichiaró Testuro, mentre si sfilava la maglietta.

- Non parlare come se fare sesso con te non mi piacesse- commentó Kenma, sempre guardando il videogioco.

- Oh so bene che ti piace, per questo sarà divertente- affermò il moro.

Kenma decise di non rispondere; gli capitava spesso di lasciare conversazioni in sospeso mentre giocava, e sapeva che a Kuuro non dava fastidio.

Sapeva che non avrebbe mai lasciato perdere qualcosa di importante per lui.

- Bene, iniziamo-.

Kenma era in un momento tranquillo del gioco, per cui si arrischiò ad alzare lo sguardo.

E si maledisse subito per averlo fatto: Kuuro era completamente davanti a lui, si reggeva sulle sue ginocchia, troneggiando sulla figura di Kenma, decisamente più minuta rispetto alla sua, in tutta la sua imponenza.

E con tutta non intendeva solo l'altezza, i muscoli scolpiti e gli addominali da urlo, ma anche ciò che aveva in mezzo alle gambe e che stava iniziando a risvegliarsi.

Kenma deglutì a vuoto, poi cercó di assumere un'espressione indifferente e tornò a guardare il gioco.

- Fai come preferisci- disse.

Kuuro sorrise, felice di avere avuto piena libertà.

Si chinò, facendo attenzione a non intaccare la visuale di Kenma, ed iniziò a lasciargli una scia di baci lungo il collo.

Il volto di Kenma rimase impassibile, gli occhi ben piantati sullo schermo, concentrato sul gioco; eppure, Kuuro poteva avvertire il suo corpo fremere sotto il suo tocco.

Sorrise: sapeva bene che, per quanto la mente del biondo fosse concentrata sui giochi, tutto il resto, compreso il suo cuore, erano rivolti verso di lui.

Iniziò a lasciare una scia di baci delicati lungo il suo collo, mentre una sua mano si insinuava sotto la maglietta del biondo, sfiorandogli il ventre, risalendo piano, alzandogli la maglietta, fino al suo petto, dove si soffermò a toccare i suoi capezzoli.

Kenma ringrazió con tutto sé stesso di aver scelto un gioco che conosceva a memoria, perché stava davvero iniziando a perdere il controllo del suo corpo; lo sentiva fremere, e avvertiva anche il suo membro crescere nei suoi boxer.

Cercò di fare finta di niente e continuó a giocare, azione che gli riuscí ancora più difficile quando Kuuro, invece della mano, iniziò ad usare la lingua intorno al suo capezzolo, mentre la mano scendeva a stuzzicare i boxer del più basso.

Tastò la sua erezione da sopra, sentendola ingrandirsi ancora di più, prima di infilare la mano sotto al tessuto ed iniziare a stuzzicare direttamente la pelle del biondo.

Kenma ansimò appena e Kuuro tornò con le labbra sul suo collo, solleticandogli appena il volto con i capelli.

Con l'altra mano, il moro afferrò la gamba di Kenma, tirandolo leggermente verso di lui e premendo la sua erezione contro quella del biondo.

A Kenma sfuggì un lieve gemito e si affrettò a conficcarsi i denti nel labbro inferiore, come per eliminare ogni prova del piacere che si stava espandendo nel suo corpo.

Kuuro non potè fare a meno di sorridere, ben conscio che quella reazione fosse più forte di quanto il biondo volesse mostrare.

Fece strusciare leggermente le loro erezioni insieme, mentre mordicchiava il collo di Kenma, beandosi dei lievi ansimi rilasciati dal biondo.

Allungò la mano libera verso il comodino ed iniziò a tirare fuori il lubrificante, lasciandolo vicino a sé sul letto.

Si tirò su, spostandosi più in basso; poggiò entrambe le mani sui boxer di Kenma, sfiorandogli lentamente le gambe mentre gli tirava giù i boxer, facendo attenzione a non lasciare neanche un pezzo di quella pelle candida che non fosse stato toccato da lui.

Kenma si beó di quel tocco; rimanere concentrato sul gioco stava diventando più difficile, ma era una sfida che doveva vincere contro sé stesso.

Kuuro gli tolse definitivamente i boxer e si chinò, allargandogli le gambe ed iniziando a lasciargli teneri morsi e baci all'interno della coscia.

Il biondo si morse con forza il labbro, mentre sentiva brividi di eccitazione sempre più forti che lo scuotevano nei punti in cui il suo ragazzo lo toccava.

Kuuro continuó a segnargli l'interno delle cosce, lentamente, come se non avesse alcuna fretta, come se Kenma non stesse impazzendo per colpa di quella lenta tortura.

Sempre con calma, Kuuro si portò al suo fianco e lo sollevò delicatamente, facendolo voltare.

Kenma appoggió i gomiti sul cuscino, le dita che si muovevano agilmente sulla console, lo sguardo concentrato.

Kuuro si chinò, spostandogli i capelli dal collo ed iniziando a baciarlo sul retro, ben sapendo quanto Kenma fosse sensibile in quel punto nascosto.

Scese con i baci lungo la sua schiena, percorrendo con le labbra tutta la sua colonna vertebrale, fino ad arrivare al fondoschiena dell'altro.

Gli poggiò una mano sulla natica, carezzandola lentamente, e con la lingua iniziò a stuzzicare la sua entrata.

Kenma ansimò leggermente, serrando appena le gambe; gesto che gli fu impedito da Kuuro, che poggiò le mani tra le sue cosce, tenendogliele ben separate mentre continuava il suo lavoro con la lingua.

Il biondo ringrazió che il materasso sotto di lui fosse morbido, e gli impediva perciò di provare troppo dolore nell'avere bloccata contro di esso la sua erezione sempre più evidente.

Kuuro si tirò leggermente su, rimanendo in ginocchio tra le gambe del minore; prese il lubrificante e lo avvicinó all'entrata del ragazzo.

Sapeva che Kenma era molto sensibile al dolore, e andava preparato a lungo; in quel momento, ringrazió quel particolare.

Mise del lubrificante direttamente nell'apertura del biondo, osservandolo colare delicatamente, mentre Kenma serrava le labbra nel sentire il liquido caldo dentro di lui.

Kuuro si mise il lubrificante anche sulle dita, per poi inserirle con delicatezza nell'apertura del minore.

Iniziò a compiere dei lievi movimenti circolari, arrivando sempre più a fondo, toccando ogni centrimetro presente all'interno del suo ragazzo, come per non lasciare libero neanche un punto.

- Kuuro, se ne metti così tanto, poi non ci stai più- mormorò Kenma, cercando di non fare sentire quanto quella situazione lo stesso eccitando, e quanto stesse iniziando a diventare impaziente.

Kuuro sorrise e si chinò in avanti, poggiando la mano libera vicino al fianco di Kenma per tenersi su ed avvicinando le labbra all'orecchio di Kenma.

- Vorresti che ci fossi io dentro di te?- sussurró.

Kenma si sentì arrossire, ma finse indifferenza.

- Dovevi fare tutto tu no?- commentó.

Il sorriso del moro si allargò.

- Non preoccuparti, non mi tirerò indietro- Tetsuro lasciò altri baci sul collo del biondo, che non potè evitare dei pesanti sospiri, mentre continuava a prepararlo.

Una volta che l'altro fu pronto, Kuuro gli poggiò delicatamente le mani sui fianchi, carezzandoli con dolcezza; li afferrò, senza usare troppa forza, facendo sollevare il bacino al minore.

Gli aprì delicatamente le gambe e, tenendosi ai suoi fianchi, lo penetrò con calma e delicatezza, com'era solito fare.

Kenma iniziò ad ansimare più forte, il piacere che si espandeva dentro di lui con un'intensità sempre maggiore, mentre il suo ragazzo si sistemava comodamente dentro di lui.

Kuuro si chinò, facendo aderire il suo petto alla schiena del minore.

- Stai vincendo gattino?- sussurró, lasciandogli un bacio sulla guancia.

- Certo- rispose Kenma, con una certa fatica, dato che intanto il moro aveva iniziato a muoversi dentro di lui.

Kuuro portò una mano sull'erezione di Kenma, iniziando a massaggiare la zona intorno.

Kenma si morse con forza il labbro.

- Pensavo fossi veloce- commentó.

- Posso esserlo, ma dato che sto facendo tutto da solo lasciami decidere il ritmo no?- commentó Tetsuro, continuando a lasciargli dei baci sul collo.

Kenma non rispose; ormai, gli bastava sentire il fiato del moro sulla pelle per sentirsi invadere da nuove scariche di piacere.

Lo sentiva affondare dentro di lui con lentezza, la sua mano che carezzava la sua zona pubica senza mai raggiungere il punto fondamentale, come se volesse fargli avvertire che non aveva fretta, che lui aveva tutto il tempo del mondo per farlo.

E Kenma sapeva bene che Kuuro avrebbe potuto resistere così per ore... Ma lui no, e doveva trovare in fretta una soluzione prima di impazzire.

Ma non poteva arrendersi, non era così facile fargli rinunciare ai videogiochi.

Osservò il gioco che aveva di fronte, ed improvvisamente gli venne in mente la soluzione.

Le due dita iniziarono a muoversi più velocemente, l'omino sfrecciava sullo schermo con una velocità mai vista prima, ma che gli occhi di Kenma riuscivano a seguire perfettamente.

Kuuro capí cos'avesse in mente il suo ragazzo, così aumentò anche lui il ritmo, come a seguire quello del minore.

Kenma iniziò ad ansimare, fregandosene se l'altro lo sentiva: doveva concentrarsi solo sul gioco.

Più lui aumentava la velocità, più i gesti di Kuuro si facevano forti, i suoi baci diventavano lievi morsi, ed i gemiti del minore si facevano sempre più forti.

Ancora, mancava ancora poco. Ancora poco e...

Finalmente, la vide: la bandierina del traguardo; era arrivato.

Cercando di metterci più nonchalance possibile, salvò il gioco e poggiò la console sul comodino.

- Se vuoi, ho finito- dichiaró tranquillamente.

La sua schiena finì contro il materasso, le sue braccia strette attorno al corpo del moro, le loro labbra che si cercavano freneticamente, unendosi e separandosi velocemente, seguendo il ritmo delle spinte di Kuuro che aveva raggiunto una velocità impressionante.

Il moro sapeva bene che Kenma si stancava facilmente, per questo negli anni aveva iniziato ad andare sempre più veloce, per fare godere al minore ogni secondo di quei momenti.

Lo bació con una passione che Kenma non gli aveva visto metterci in nient'altro: ma dopotutto, lui era sempre stata la cosa a cui teneva più al mondo.

Kuuro lo accarezzò dolcemente, come per ricordargli quanto fosse importante, come per ricordargli che c'era lui a prendersi cura di Kenma e dei suoi desideri.

Il minore si strinse a lui, la passione che si faceva largo sempre più pressante nel suo corpo, mentre Kuuro si muoveva con una velocità sempre maggiore, ogni tanto usando una mano per stuzzicare la sua erezione in modo da accrescere maggiormente quel piacere.

Kenma iniziò ad urlare dal piacere, e Kuuro capí che stava arrivando al culmine.

Uní le loro labbra in un bacio più lungo dei precedenti, mentre si spingeva ancora più in fondo dentro il ragazzo, aumentando anche la forza che usava sulla sua erezione, fin quando non si sentì sporcare la mano da un liquido caldo.

Kenma sentí il suo corpo contrarsi, per poi rilassarsi; Kuuro gli diede un bacio sulla fronte ed aspettó un attimo.

- Vuoi finire? Devo fermi una doccia- borbottò Kenma.

Kuuro sorrise.

- Come desideri gattino- riprese a muoversi dentro il biondo, che nonostante la stanchezza aveva ancora abbastanza forza per gemere.

Pensava che Kuuro si sarebbe limitato a finire, invece il moro afferrò nuovamente la sua erezione, iniziando a stimolarla con la mano.

Kenma sbarró gli occhi.

- Kuuro, cosa... Ah...- Kenma gemette appena, mentre il piacere iniziava di nuovo a farsi largo in lui.

- Kuuro- gemette.

Il moro sorrise.

- Ti avevo detto che oggi avrei fatto tutto io no?- commentó.

- Si ma... Ah... Kuuro...- gemette il biondo.

- Dimmi- rispose Tetsuro, un sorrisetto in volto.

Kenma non riuscí a rispondere ed inarcò la schiena, riprendendo a gemere; il ritmo di Kuuro riprese ad aumentare, l'erezione di Kenma che si faceva sempre più grande nella sua mano, seguendo il ritmo del suo respiro sempre più pesante.

Kuuro si chinò a baciare il biondo, che con sua sorpresa fece entrare subito le loro lingue in contatto; non esitó due volte a ricambiare il bacio mentre aumentava ancora la velocità, riportandola al livello di prima.

Questa volta, quando Kenma venne si portò deifro anche il maggiore, che si riversò dentro il suo fidanzato come un fiume in piena.

Kenma serrò le natiche, come a non volersi perdere neanche una parte dell'amore del moro.

Si lasciò ricadere sul letto, il cuore a mille e la respirazione accelerata.

- Ti odio- gemette, facendo ridere Kuuro.

- Ti amo anche io gattino- affermò, chiamandosi per dargli un bacio.

A Kenma sfuggì un piccolo sorriso: si, lo amava alla follia.

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