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IWAOI

QUESTA STORIA SI SVOLGE QUANDO ENTRAMBI HANNO 18 ANNI

- Shittikawa, ti ho già detto che non mi serve un regalo di San Valentino- sospiró Hajime, ben sapendo che le sue proteste erano inutili: quando Oikawa si metteva in mente una cosa, niente poteva farlo desistere.

- Infatti non è un regalo solo per te, Iwa-chan; fidati- rispose Toru, trascinandolo dalla cucina al soggiorno.

Iwaizumi sospiró nuovamente: non sarebbe riuscito a fargli cambiare idea, per cui decise di assecondarlo.

- Cosa devo fare?- gli chiese, e Oikawa sorrise.

- Siediti sul divano e goditi lo show- rispose Toru, facendolo sedere al centro del divano.

Iwaizumi si sedette, incrociando le braccia e ossevando il suo ragazzo spostarsi al centro della stanza.

Toru aveva applicato un paio di modifiche al soggiorno: aveva spostato i mobili ai lati, abbassato la tapparella e lasciato solo alcune candele a fare luce.

Iwaizumi aveva pensato che le modifiche fossero finite li, ma si era dovuto ricrede quanto il castano aveva acceso una lampada, che si trovava alle spalle del moro, la cui luce rossa illuminava praticamente solo il punto in cui c'era Oikawa, al centro della stanza.

- Shittikawa, se è un altro dei tuoi spettacoli per dirmi di ammirare tutta la tua bellezza, ti prendo a calci- dichiaró Hajime.

- Non preoccuparti Iwa-chan, sarà qualcosa di molto, molto più piacevole- Toru prese il telecomando dello stereo e lo accese, lasciando partire della musica che Iwaizumi era certo di aver sentito in parecchi film in cui erano presenti degli strip-club.

Capí improvvisamente quale fosse l'obiettivo di Oikawa... E il motivo per cui indossasse una vestaglia.

Oikawa si vestiva spesso in modi strani, aveva sempre qualcosa in mente, per questo fino a quel momento non si era fatto molte domande.

Lentamente, Oikawa si portò le mani sulla vestaglia, aprendola sotto lo sguardo attento del moro.

Iwaizumi deglutì quando vide l'outfit del suo ragazzo: indossava un top smanicato, con una cerniera sul davanti, che risaliva fino al collo e lasciava scoperta la pancia; i suoi pantaloni erano aderenti, davvero molto aderenti, e lasciavano vedere le sue curve.

Il moro serrò le labbra, stringendo appena le gambe; quel ragazzo gli aveva sempre fatto un effetto fin troppo forte, anche solo osservare la sua pelle candida, o le sue labbra perfette, o il suo fisico incredibile... Quel ragazzo gli faceva completamente perdere il controllo.

E Oikawa lo sapeva bene; con un sorriso si voltò, abbassando le braccia e continuando a coprire con la vestaglia solo la parte dal suo fondoschiena in giù.

Iwaizumi tenne lo sguardo su quella zona, impaziente; Oikawa si voltò a fargli un sossisetto, prima di lasciare cadere la vestaglia con un gesto teatrale.

Si portò le mani sui fianchi, facendole scendere delicatamente fino alle natiche, carezzandole dolcemente.

Iwaizumi deglutì nuovamente, trattenendo l'impulso di raggiungere il suo ragazzo e fare finire quella scena per portarselo in camera.

Ma per suo rispetto, e perché voleva sapere cos'avesse in mente, decise che non era ancora arrivato il momento di assalirlo.

Oikawa fece un sorriso malizioso e si tirò leggermente giù i pantaloni, facendo vedere ad Iwaizumi che sotto non indossava niente.

Il castano si voltò e lentamente, accarezzandosi i fianchi, iniziò a camminare verso Iwaizumi.

Sempre con lentezza, gli si sedette in grembo; avvicinó le labbra a quelle del moro, mentre delicatamente gli sfilava la maglietta.

Lanciò uno sguardo al suo top, invitando Iwaizumi con lo sguardo; il moro non se lo fece ripetere due volte e si chinò, prendendo la cerniera del top tra i denti.

La tirò giù lentamente, scoprendo la pelle candida del ragazzo, sfiorandola appena con i capelli e provocando ad Oikawa un lieve ed eccitante solletico.

Arrivato alla fine, Iwaizumi continuó a scendere lungo il corpo del ragazzo, stuzzicando con la lingua la linea centrale dei suoi addominali.

Oikawa inarcò appena la schiena, spingendo il suo corpo verso Iwaizumi, che risalì con la lingua fino al volto del castano.

Prima che potesse posarsi sulle sue labbra però, Oikawa si alzò, allontanandosi di qualche passo; si lasciò scivolare il top di dosso, dopodiché si voltò.

Si portò nuovamente le mani sui fianchi, iniziando a muoverli a tempo di musica, mentre con una lentezza che ad Iwaizumi parve infinita iniziò ad abbassarsi i pantaloni.

Il moro rimase completamente catturato dalla pelle che veniva pian piano scoperta; osservò la curva perfetta delle sue natiche, le sue gambe che lasciavano intuire la sua vita da sportivo, ma non erano esageratamente muscolose.

Anche se arrossata dal caldo e dalla luce, la sua pelle sembrava comunque rispledere di una purezza che Iwaizumi sapeva essere solo apparente.

E lui amava alla follia anche i lati per niente puri di quel ragazzo, anzi, forse era perché amava soprattutto quelli che Oikawa stava così bene con lui.

Il castano si chinò appena in avanti, lasciando bene in evidenza le natiche, mentre si liberava del tutto dei pantaloni.

Fece passare le mani sul suo corpo, il volto girato verso Iwa-chan, sfiorandosi le zone più sensibili, ma senza voltarsi per fare vedere l'erezione che il moro era certo stesse crescendo tra le gambe di Oikawa... Ed era ancora più evidente tra le sue.

Oikawa si fece passare la lingua sulle labbra, e Iwaizumi conosceva bene il significato di quel gesto; si alzò e, spinto dall'atmosfera sensuale ma comunque calma presente nella stanza, decise di non assalirlo subito ma di avvicinarsi lentamente.

Lo abbracciò da dietro, carezzandogli delicatamente il ventre con le dita, e si chinò a lasciarli una scia di baci a lato del collo.

Oikawa spinse leggermente la testa all'indietro, poggiandola sulle spalle del moro, e le sue mani si spostarono ad abbassare i pantaloni del ragazzo.

I suoi movimenti erano delicati, sfiorava appena la pelle del moro con la punta delle dita, come per dargli solo un breve assaggio di ciò che sarebbe successo.

Oikawa si spostò leggermente in avanti e Iwaizumi lo seguì, alzando appena le gambe per lasciare cadere a terra i suoi indumenti.

Il castano mise le mani su quelle del ragazzo alle sue spalle, che teneva ancora sul suo ventre, e si appoggiò completamente a lui, sorridendo nel sentire l'evidente erezione del moro premere sul suo corpo.

Iniziò a muoversi dolcemente a ritmo della musica, strusciando appena il fondoschiena contro il membro del più basso, che lo seguì in quei movimenti, continuando a lasciare baci sul collo del più alto.

Continuarono a danzare, lentamente, stretti l'uno all'altro, i loro corpi che si chinavano a vicenda, ma loro continuavano solo a sfiorarsi, mentre intorno a loro l'aria si faceva sempre più calda, il desiderio stava iniziando ad essere quasi palpabile.

Oikawa allungò il braccio, facendolo passare attorno al collo del moro e voltandosi leggermente.

Iwaizumi continuó a baciargli il collo, scendendo verso il petto; Oikawa chiuse gli occhi, beandosi di quel tocco, mentre rilasciava dei lievi sospiri.

Decidendo che era arrivato il momento di spezzare quella calma, Oikawa avvicinó le labbra all'orecchio di Iwaizumi.

- Ti amo- sussurró.

Mai quelle parole al moro erano sembrate tanto sensuali, scossero tutto il suo corpo e gli fecero capire che era arrivato il momento.

Afferrò i fianchi di Oikawa, facendolo girare verso di lui; il castano intrecciò le mani dietro al collo del più basso e fece un piccolo sorriso.

Lentamente, i due ragazzi si avvicinarono; i loro respiro iniziarono a mischiarsi, i loro corpi emavano calore e voglia di entrare ancora più in contatto, si desideravano con tutti loro stessi.

Si fermarono con le labbra a pochi millimetri uno dall'altro, fissandosi negli occhi.

Dopo un paio di secondi, si avventarono l'uno sull'altro: le loro labbra iniziarono a divorarsi a vicenda, cercandosi come se fosse l'unica cosa che riuscivano a fare; le loro lingue entrarono in contatto, mentre i loro corpi si stringevano sempre di più.

Iwaizumi portò le mani sul fondoschiena del moro, che aveva invece una mano tra i capelli del più basso e l'altra che si muoveva sul suo petto.

Il moro lo fece sollevare e Oikawa si aggrappò a lui, stringendo le gambe attorno alla sua vita, e sentì poco dopo la sua schiena sbattere contro il muro.

Iwaizumi iniziò a scendere con i baci, lasciando dei morsi sul petto del castano, che ansimava sempre più forte.

- Iwa-chan, mi sono preparato prima- gemette Toru - facciamolo ora- non sarebbe più riuscito a resistere, desiderava troppo quel ragazzo.

- Sei davvero perfetto- sussurró Hajime, facendo riappoggiare i piedi del ragazzo al terreno e facendolo voltare.

- Certo che lo sono Iwa-chan, tu lo sai bene- affermò Toru, poggiando le mani sul muro e sporgendo il bacino all'infuori.

Iwaizumi gli poggiò le mani sui fianchi, allineandosi alla sua apertura, e si chinò in avanti, baciando la schiena del castano, risalendo lungo il suo corpo, lungo il collo, fino ad arrivare all'orecchio.

- Ti amo anch'io- sussurró, prima di penetrarlo.

Oikawa gettó la testa all'indietro, iniziando a gemere, con un lieve sorriso sulle labbra.

- Sei davvero bravo, Iwa-chan- gemette, mentre il moro iniziava a muoversi dentro di lui.

Iwaizumi sapeva che la sua bravura era dettata dal fatto che ormai sapeva perfettamente come muoversi con Oikawa: sapeva dove volesse essere toccato e come, sapeva dove gli piaceva essere baciato, stuzzicato, quanto forte andare, che ritmo adottare in base alle reazioni del castano.

Si chinò a baciargli la zona tra il collo e la spalla; allungò una mano, iniziando ad accarezzargli l'interno della gamba, risalendo sempre di più, ma senza mai arrivare a toccare la sua erezione.

Oikawa assecondò i movimenti del bacino del moro, da un lato pregando che lo toccasse di più, dall'altro sapendo bene che non lo stava facendo proprio perché sapeva quanto lo eccitasse quella sua mancanza.

Sentì le labbra di Iwaizumi farsi più sicure sulla sua pelle ed inarcò appena la schiena.

- Ah... Lì... Così...- gemette, mentre il moro aumentava pian piano il ritmo.

L'altra mano di Iwaizumi risalí il corpo del castano, arrivando fino ai suoi capezzoli ed iniziando ad accarezzarli dolcemente.

- Iwa-chan...- mugugnó Toru - sei sempre il migliore-.

Iwaizumi sorrise: amava fargli quell'effetto, e amava sentire la sua voce piena di piacere.

Aumentò il ritmo dell spinte, facendo passare il braccio attorno alla vita di Oikawa e tenendolo stretto a sé, mentre con l'altra mano continuava a stuzzicargli l'interno coscia.

- Gemi per me- gli sussurró all'orecchio, spingendosi più forte.

Oikawa sorrise e gettò la testa all'indietro.

- Iwa-chan... Ah... Continua... Ah... Così... Si...- gemette.

Iwaizumi iniziò ad aumentare le spinte, e Oikawa capí che stavano per arrivare al limite.

- Ah... Ah... Si... Iwa... Ah!- iniziò quasi ad urlare mentre il moro aumentava ancora la velocità.

Iwaizumi portò finalmente la mano sull'erezione dell'altro, iniziando a stimolarla con forza, mentre con l'altro braccio ancora lo teneva stretto a sé.

Gli morse il collo, facendogli rilasciare l'ennesimo urlo; Oikawa stava iniziando a perdere totalmente la testa, aveva affidato completamente il suo corpo ad Iwaizumi, che non esitó a prendersene cura, continuando ad aumentare la sua velocità al massimo.

Iwaizumi alzó la mano del braccio che teneva attorno alla sua vita, facendogli voltare la testa verso di lui.

Si fissarono, perdendosi entrambi ad osservare il volto arrossato ed ansimante dell'altro, prima di unire le loro labbra con foga.

Oikawa sotto quella passione sentiva di stare per cedere; ma la spinta finale venne dalla voce del suo ragazzo.

- Solo io ti amo così- sussurró Hajime sulle sue labbra; una frase semplice, ma che scatenò in Oikawa un uragano che lo portò a rilasciare un ultimo urlo mentre riversava fuori dal suo corpo tutto il suo amore.

Infilò la lingua nella bocca del moro, giocando con la sua in modo sensuale, serrando le natiche attorno al membro del più basso e portando anche lui a venire.

Iwaizumi rilasciò un gemito sommesso, riversandosi completamente dentro il ragazzo che amava.

Si staccarono l'uno dell'altro, guardandosi negli occhi, entrambi ansimanti e con un live sorriso sulle labbra.

- Come sei stato romantico oggi, Iwa-chan-.

- Regalo di San Valentino, non aspettartelo sempre- borbottò Hajime, mentre usciva da dentro di lui; gli tenne un braccio attorno alla vita, per accetterei che non cadesse a terra.

- E invece a te... Piacerebbero altre scene come quella di prima?- chiese Toru con un sorriso furbo.

Iwaizumi si passò la lingua sulle labbra.

- Sei decisamente lo spettacolo che preferisco-.

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