HAKKAITSUYA
QUESTA STORIA SI SVOLGE QUANDO ENTRAMBI I PERSONAGGI HANNO 18 ANNI
- Taka, sicuro che non posso entrare in stanza?- chiese Hakkai, incuriosito; il suo ragazzo si era chiuso in bagno, e ancora non accennava ad uscirne.
- Ancora un attimo- gli rispose Takashi, mentre finiva gli ultimi preparativi.
Hakkai annuì e fece un respiro profondo; sapeva che a volte il suo ragazzo tratteneva alcuni dei suoi istinti, e aveva deciso che quella sera lo avrebbe lasciato sfogare.
Ma prima doveva capire cos'avesse in mente il maggiore.
- Bene, puoi entrare- affermò Takashi.
Hakkai aprì la porta, ed una pioggia di petali gli cadde addosso, insieme al profumo di un bagnoschiuma dolce.
Il suo sguardo venne catturato subito dalla vasca da bagno circolare a lato della stanza: il bordo era stato decorato con delle candele, mentre l'acqua era stata riempita di petali di fiori.
Mistuya era seduto sul bordo, con indosso solo un accappatoio, e Hakkai era certo che non avesse altro sotto perché l'accappatoio era leggermente aperto di lato e lasciava vedere un lato della gamba del ragazzo fin quasi alla natica.
- Buon San Valentino, Kai- disse Takashi, alzandosi ed andando verso di lui.
- Taka... È bellissimo...- sussurró Hakkai con un sorriso; il suo ragazzo era davvero incredibile.
- Mai quanto te- affermò il maggiore, mettendosi in punta di piedi e dando un lieve bacio sulle labbra al suo ragazzo.
Hakkai si ritrovó ad arrossire e Mitsuya fece lo stesso.
- Mi raggiungi?- chiese, voltandosi e lasciando cadere l'accappatoio.
Lo sguardo di Hakkai finì sulle natiche del maggiore e si passò la lingua sulle labbra, mentre anche lui iniziava a spogliarsi velocemente per raggiungere il suo ragazzo.
Entrarono entrambi nella vasca da bagno e Hakkai ridacchiò quando i petali iniziarono a fargli il solletico.
- Come hai fatto?- chiese, alzando lo sguardo sul ragazzo di fronte a lui.
- Ho sminuzzato i fiori delle ragazze che me li hanno mandati; hanno lasciato biglietti con scritte come "spero ti rendano felice", per cui li ho usati per essere felice con il ragazzo che amo- raccontò Takashi.
- Per una volta, sono quasi felice che tu abbia tante persone che ti ammirano fin troppo- ridacchiò Hakkai, facendo ridere il suo ragazzo.
- Grazie Taka, è davvero bello. E a proposito... Volevo dirti una cosa- affermó, diventando più serio.
Anche Mitsuya si fece serio e annui, in attesa che parlasse.
- Ecco Taka, tu sei un ragazzo davvero gentile ed altruista, e conoscendo il mio passato hai sempre cercato di farmi sentire a mio agio. E so che per questo in certe occasioni hai... Trattenuto i tuoi istinti. Perciò oggi vorrei che ti lasciassi andare- affermò.
- Che cosa intendi?- gli chiese Takashi, leggermente confuso.
- Bè, so che ogni tanto ti piacerebbe provare a farlo... Più violento... Ma dato quello che è successo con Taiju stai attento a non farmi male... Però se ecco, se vuoi portare tipo... Ad usare il tuo frustino...- Hakkai diventó completamente rosso mentre parlava.
- Il frustino? L'ho dato a Baji e Chifuyu, anche se dubito lo useranno- affermò Takashi.
- Eh? Come mai?- gli chiese Hakkai, sorpreso.
- Perché non era mia intenzione usarlo stasera... In realtà, pensavo di non usarlo ancora per un po'- ammise Takashi.
- Perché? Se è per me...- mormorò Hakkai.
- Kai, se pensassi che sei pronto te l'avrei proposto; ti stai riprendendo pian piano, ed io non ho fretta, per cui non è necessario che ti sforzi- dichiaró Takashi.
- Ma Taka...-.
- Guarda che a me piace molto anche come lo facciamo, dovresti saperlo; e poi...- Takashi si tirò leggermente su, andando verso il minore, e si sedette a cavalcioni sulle sue gambe - se proprio ci tieni, non mi serve il frustino, posso benissimo usare queste- gli sussurró all'orecchio, muovendo una mano tra le coscie del suo ragazzo.
Hakkai sussultò appena, sentendo la sua eccitazione crescere leggermente.
- Sicuro?- mormorò.
- Ne sono più che sicuro. C'è un momento per ogni cosa... E adesso, voglio solo fare l'amore con il mio ragazzo- affermò Takashi, avvicinandosi a lui e premendo le labbra sulle sue.
Hakkai sorrise, e per fargli capire che era più che d'accordo lo strinse a sé, scivolando con una mano fino al fondoschiena del maggiore.
- Ti amo- sussurró, ossevando quel ragazzo ai suoi occhi così perfetto.
Mitsuya ricambiò il sorriso, dopodiché si avvicinó al suo orecchio.
- E io ti scopo- sussurró, ed il corpo di Hakkai venne scosso da un brivido.
Afferrò le natiche del ragazzo, tirandolo di più verso di sé e facendo scontrare i loro bacini.
- Pensavo di essere io a scoparti- sussurró, infilando un dito nella sua apertura.
Mitsuya gemette leggermente, gettando appena la testa all'indietro.
Hakkai lo guardò: ci era sempre andato piano, per evitare di fargli male, però forse...
Inserí anche un secondo dito e Mitsuya rilasciò un gemito; di solito Hakkai ci andava sempre piano, quei gesti lo avevano preso completamente alla sprovvista.
- Kai, mettilo dentro- lo pregò.
Quando il suo ragazzo lo guardava in quel modo e usava quella sicurezza, lo faceva impazzire; e grazie anche all'acqua e alla posizione in cui era, si sentiva già più che pronto.
Voleva solo sentire il ragazzo che amava dentro di sé.
- Così presto?- commentó Hakkai, aprendogli leggermente le gambe con l'altra mano e passandoci la mano in mezzo.
- Kai- gemette Takashi, stringendo con forza le sue spalle.
Hakkai si chinò, iniziando a baciargli il petto, mentre con la mano accarezzava la sua coscia, sfiorando ogni tanto il suo membro.
- Kai, non mi sfidare- Takashi allungò la mano, iniziando a stimolare l'erezione del minore, fissandolo negli occhi con sguardo deciso.
Hakkai si morse il labbro, sciogliendosi completamente di fronte a quello sguardo irresistibile.
- Sei bellissimo- sussurró, e Mitsuya arrossí leggermente.
- Questo è scorretto però- borbottò, facendo ridere il minore.
Mitsuya lo osservò: la tenerezza di quel ragazzo era infinita, ogni volta non riusciva a non intenerirsi di fronte a quello sguardo che lo osservava con tanto amore.
Poggiò le mani sulle sue guance e lo baciò con una dolcezza infinita; Hakkai tornò con entrambi le mani sulla sua schiena, accarezzandola dolcemente mentre ricambiava il bacio.
- Andiamo in camera? Così siamo più comodi- sussurró Takashi.
Hakkai annuì; tenendo stretto a sé il suo ragazzo si alzò, uscì dalla vasca e, facendo attenzione a non scivolare, si diresse in camera da letto.
- Lo sai che ti amo?- sussurró Takashi, baciandogli dolcemente la guancia durante tutto il tragitto.
Il minore lo strinse più forte.
- Ti amo anch'io- sussurró, lasciandogli un bacio sul collo mentre entrava nella stanza.
Uní le labbra con quelle del suo ragazzo mentre lo adagiava delicatamente sul letto, una serie di baci dolci con cui assaporava dolcemente le labbra di quel ragazzo di cui non si sarebbe mai stancato.
Nonostante stessero insieme da anni, il suo sapore ed il suo profumo continuavano a piacergli sempre di più ogni volta.
Iniziò a muovere le mani delicatamente sul suo corpo, sfiorandone ogni centrimetro, mentre Mitsuya lo accarezzava dolcemente a sua volta.
Ogni gesto del maggiore faceva sentire Hakkai amato, desiderato, voluto, gli faceva amare quel contatto fisico di cui a lungo aveva avuto paura.
Le labbra di Mitsuya si serrarono dolcemente attorno alla vita del minore, come ad andare incontro ai loro desideri; dopotutto, sapevano perfettamente cosa desiderasse l'altro ed in quale momento.
E in quel momento, desideravano entrambi unirsi; non solo per l'eccitazione, ma per il desiderio che avevano di unirsi, di sentirsi vicini, di sapere che erano insieme.
Hakkai gli accarezzó delicatamente le natiche, con un tocco dolce che eccitava Mitsuya più di qualsiasi altro tocco.
Perché non c'era cosa migliore per lui dell'amore che quel ragazzo gli provocava ogni giorno.
Hakkai scivolò dentro di lui, con una dolcezza tale che se non fosse stato per l'eccitazione a Mitsuya sarebbe sembrato qualcosa di completamente normale.
Perché il loro non era un semplice fare l'amore: i loro corpi sembravano fondersi insieme, li muovevano contemporaneamente senza neanche farlo apposta.
I loro respiri si mischiavano, le loro labbra unite che non sembravano volersi staccare per nessun motivo.
Hakkai si muoveva dentro il suo ragazzo con movimenti ampi, lenti, che arrivavano fino in fondo, come a raggiungere l'anima del ragazzo che tanto amava, quel ragazzo a cui, ogni volta che si avvicinava, voleva trasmettere tutti i suoi sentimenti.
Mitsuya era stretto a lui, si teneva al minore come per non lasciarsi sfuggire per nessun motivo quel ragazzo con cui aveva lottato tanto.
Solo con lui si sentiva completo; mentre lo sentiva affondare dentro di lui, sentiva l'amore crescere, conquistarlo completamente, mischiarsi all'eccitazione creando un mix di emozioni che lo mandava completamente fuori di testa.
Le loro lingue si incontrarono delicatamente, sfiorandosi gentilmente, come se si stessero conoscendo in quel momento; o meglio, riconoscendo, dato che ormai si amavano da anni.
Mitsuya accarezzó il corpo del ragazzo, delicatamente, come a infondergli lo stesso amore che il minore riversava dentro di lui.
Non gli interessava andare forte, non finché aveva l'opportunità di fare l'amore con lui.
Hakkai fece passare le braccia attorno al corpo del maggiore, stringendolo più forte a lui, mentre i loro respiri diventavano sempre più affannati.
Le spinte iniziarono ad aumentare, Mitsuya seguiva tranquillamente quel ritmo, assecondando i movimenti del suo ragazzo senza esitazione.
Le loro labbra si staccarono appena perché i due ragazzi avevano bisogno di riprendere fiato; iniziarono entrambi ad ansimare, emettendo ogni tanto dei lievi gemiti, le labbra a pochi centimetri di distanza, pronte a riunirsi ad ogni occasione.
Il ritmo aumentó nuovamente ed i due ragazzi si fiondarono di nuovo l'uno sull'altro, unendo le loro lingue, i loro corpi scossi da piccoli tremiti, le loro labbra che si univano in modo più passionale rispetto a prima, mentre entrambi i ragazzi arrivavano al culmine.
- Taka!- urlò Hakkai, gemendo mentre iniziava a venire dentro il suo ragazzo; Mitsuya, mentre veniva riempito di amore, inarcò la schiena, urlando anche lui di piacere mentre veniva a sua volta.
Hakkai uscì da lui, continuando a tenerlo stretto tra le braccia.
- Ti amo- gli sussurró, dandogli un bacio tra i capelli.
Mitsuya lo accarezzò dolcemente.
- Ti amo anche io- sussurró, prima di unire dolcemente le loro labbra.
Hakkai sorrise e Mitsuya lo strinse a sé: finché aveva il suo amore, non gli serviva altro.
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