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53. Siamo inevitabili


Mancano poche ore al matrimonio di due persone che ormai sono fondamentali nella mia vita. Stento ancora a crederci! Come prima cosa, anni fa, non avrei scommesso nemmeno mezzo dollaro su Ashley e Ryan, ma col tempo mi sono ricreduta alla grande. Non potrei desiderare uomo migliore al fianco della mia migliore amica ora. E come seconda cosa, chi sano di mente avrebbe mai potuto pensare che proprio lei, una pazza, senza controllo, amante della propria libertà, sarebbe stata la prima a sposarsi? Già, è assurdo, ma è un po' come la mia vita infondo..

Quando ero solo una ragazzina spensierata, non immaginavo sicuramente la mia vita come è oggi, il destino ha mischiato per bene le carte in tavola, ed ora eccomi qui, sono ormai una donna, più forte questo sicuramente, ma con tanti graffi sul cuore. Sono ben lontana dall'essere felice, ma sto bene. Sto bene quando vedo la mia famiglia riunita. Sto bene quando passo del tempo con le mie amiche. E sto bene quando due delle persone che più amo, decidono di sposarsi.

"Non ce la faccio, voglio vederlo, devo parlargli, sono nervosa" dichiara Ashley, seduta sul divano di casa sua, mentre si morde continuamente le labbra. E' molto agitata per domani. Sarà uno dei giorni più importanti della sua vita, ed è normale che stia così, immagino. Lo sono anche io!

"E allora va da lui! Cosa ti ferma?! Solo perché una stupida tradizione dice che gli sposi non debbano vedersi la notte prima del matrimonio, non vuol dire che tu debba dar retta a questa cosa del tutto assurda no?" rispondo incoraggiandola, seduta sulla poltrona difronte a lei. Penso davvero quello che le ho detto. Ryan di comune accordo con la sua fidanzata oggi avevano deciso di star a sentire questa stupida vecchia tradizione di dormire separati, così ora lui è a casa di Justin, mentre lei è qui a casa sua, ma è tanto nervosa per la giornata di domani, e penso sia del tutto stupido non andare da Ryan solo per questa inutile tradizione.

"Esatto, sei tu che decidi" aggiunge Kaya, d'accordo con me, ed Ashley annuisce sorridendo.

"Corri dal tuo uomo e dateci dentro come si deve, prima di diventare ufficialmente marito e moglie" Ronnie infine non poteva non deliziarci delle sue battutine piccanti, e tutte noi scoppiamo a ridere.

"Allora vi lascio sole per qualche ora, non sbronzatevi, dobbiamo bere insieme domani e divertirci come non mai, d'accordo?" la bionda si alza dal divano ed io faccio lo stesso, mentre annuiamo su quello che ci ha detto.

"Sarai la sposa più bella del mondo domani" le dico sincera, decidendo di accompagnarla vicino la porta ed aprendola. Piangerò come non mai domani, questo senza alcun dubbio. Ash mi sorride e quando sta per fare un passo in avanti per uscire fuori, si blocca sui suoi passi.

"Ry" sussurra appena. Mi giro di scatto e mi ritrovo alla porta il suo fidanzato in compagnia di Justin. Il mio cuore perde subito un battito per la sorpresa, ma poi comincia a martellare all'impazzata. L'ho già visto oggi pomeriggio, era in macchina, ed io proprio qui, vicino alla porta, non ci siamo salutati, né detti niente, ma ci siamo guardati per una manciata di secondi che sono serviti a mandarmi completamente in tilt. Ed ora sta succedendo di nuovo. Come farò domani a passare una giornata intera in sua compagnia, dovendo condividere lo stesso tavolo, fare foto e balli insieme, se a stento riesco a nascondere le mie emozioni?

"Dove stavate andando?" domanda Ryan con un sorriso nervoso. Lui e Ash sembrano quasi due ragazzini in questo momento. Non riesco a trattenere il sorriso vedendo questa scena di loro due nervosi, e con tanta voglia di stare sempre più insieme.

"Stavo venendo da te" ammette Ashley con un ampio sorriso, fiondandosi tra le braccia del suo futuro marito. Justin affianco a loro, guarda la scena con un sorriso, spostando poi lo sguardo anche su di me.

"Oh bene, a quanto vedo la voglia di stare insieme è reciproca, io direi di appartarvi" Ronnie ci segue e fa un occhiolino ai nostri amici che sono ancora abbracciati.

"E' mai possibile che devi sempre rovinare un momento romantico?" mi giro verso l'ultima arrivata dandole un colpetto sul braccio, mentre lei per tutta risposta rotea gli occhi.

"Noi andiamo a fare un giro" ci dice Ryan trattenendo a stento la risata, sapendo che Ronnie non ha tutti i torni infondo, anche se sbaglia i momenti.

"Okay, ciao, buon divertimento" Ronnie saluta in modo affrettato la coppia e tira per un braccio Justin all'interno, chiudendo subito la porta, non dando nemmeno il tempo di salutare i due ragazzi.

"Uhm.. forse hai bisogno di una camomilla Ron" costato con la fronte corrugata ridendo per i suoi comportamenti, e Justin fa lo stesso, scuotendo poi la testa.

"No, ho bisogno di Bryan, visto che la sposa è con il suo sposo, non ha senso rimanere qui, quindi torno a casa dal mio uomo, ci vediamo domani mattina" Ronnie prende la sua borsa e saluta Kaya che proprio in questo momento ci ha raggiunti. "Ah, non lasciate Faith da sola!" aggiunge guardando per un attimo Kaya in modo strano, per poi andarsene anche lei.

"Ma che cazzo... " Justin è confuso mentre guarda ancora verso la porta. E' stato tutto troppo veloce, un comportamento troppo strano che non riesco a capire, ma stiamo parlando di Ronnie, con lei non si sa mai nulla..

"Perché non dovrei stare sola?!" domando a Kaya, girandomi nella sua direzione, confusa quanto Justin di tutto quello che è appena successo.

"Non pensarci, andiamo a sederci" Kaya sventola una mano con un sorriso nervoso. "Comunque, ciao Justin!" saluta il ragazzo contenta, tornando a sedersi in salone, sulla poltrona dove fino a poco fa c'ero io, mentre io e Justin condividiamo il divano.

Il ragazzo al mio fianco ricambia il saluto e per una manciata di secondi restiamo in silenzio. "Allora.. domani io, tu e Ry dobbiamo avviarci per primi, mentre le damigelle d'onore dovranno andare con la sposa, quindi passo io a prenderti" mi avvisa Justin girandosi di poco verso la mia direzione. E' come se stando vicini non riuscissimo a guardarci negli occhi. Io e lui non ci vediamo dall'ultima volta che sono stata qui, a Miami, e ha scoperto della gravidanza, tre mesi fa, però ci siamo sentiti un paio di volte al telefono. Non molte in verità, ma è pur sempre qualcosa. Non abbiamo mai affrontato argomenti di cui vogliamo realmente parlare, ma suppongo che ora, stando qui per qualche giorno, troveremo l'occasione giusta per farlo.

"Che fame!" brontola Kaya improvvisamente, nel momento in cui stavo per rispondere a Justin. La guardo sempre con un espressione confusa, avendo finito di mangiare circa un'ora fa, ma lei non ricambia il mio sguardo. "Ho voglia di qualcosa di dolce, sapete una cosa? Io penso che andrò da mr.donuts, porto qualcosa anche a voi?" Kaya si alza ed alterna lo sguardo da me a Justin in attesa di una nostra risposta, ma siamo piuttosto straniti tra il comportamento suo e di Ronnie.

"No, grazie Kaya" risponde Justin, mentre io continuo a guardarla per cercare di capirci qualcosa.

"Mr. donuts si trova dall'altra parte della città" constato. Ci vorrà un'infinità di tempo per arrivarci con il traffico e la folla che ci sarà li.

"E allora? Sono anche le più buone della città, ne vale la pena" mi risponde di rimando. "Quindi non volete niente?" Insiste ancora, ed io scuoto la testa. "D'accordo, allora ci vediamo tra poco" mentre sta per andarsene sotto il mio sguardo sempre confuso, si blocca sui suoi passi e si volta verso di noi. "Justin, per favore non lasciare Faith da sola finché non torna qualcuna di noi" continua verso il ragazzo al mio fianco, ed improvvisamente capisco tutto. Questo è uno dei piani che avranno architettato le ragazze per far rimanere da soli me e Justin. La mia espressione cambia improvvisamente, da confusa ad arrabbiata, do sguardi di fuoco a Kaya, ma lei sembra divertita da tutto ciò, cosa che mi irrita ancora di più.

"C-certo, starò qui, tranquilla" risponde Justin ignaro di quello che c'è sotto a questi comportamenti strani delle mie amiche. Kaya soddisfatta se ne va e mi lascia sola con Justin. Lui guarda per qualche altro secondo verso la porta dove è uscita la mia amica, e poi si volta verso di me, che ho lo sguardo basso, non riuscendo a guardarlo. Sono agitata, non so cosa fare o cosa dire, mi sento solo una ragazzina, la vecchia e piccola Faith tredicenne innamorata del suo migliore amico. "P-perché hanno questa fissa di non poterti lasciare sola?" domanda Justin, rompendo il silenzio, curioso e confuso ovviamente di tutto quello che è successo in pochi minuti.

"Uhm.. non è ho idea, ormai c'ho rinunciato a capirle" rispondo scuotendo la testa, non dicendogli come in realtà stanno i fatti. Justin ride e scuote le spalle. "S-se vuoi tornare a casa tua sei libero di farlo, non sei costretto a rimanere, sul serio" aggiungo, nella speranza però, che rimanga con me, anche in silenzio, non dicendoci nulla, purché lui sia qui stasera.

"Sto bene qui" risponde subito, girandosi completamente nella mia direzione, intrecciando una gamba sotto l'altra e poggiando il braccio sul bordo del divano, con gli occhi fissi su di me. Lo guardo sempre con la coda dell'occhio, non volendo ricambiare gli sguardi, sentendomi particolarmente vulnerabile in questo momento. Sento caldo, è come se stessi andando a fuoco, sto sudando le mani e non riesco proprio a calmarmi, spero proprio che lui non si accorga di tutto ciò, di come mi sta facendo sentire solo con la sua presenza. "Allora, il tuo capo ha iniziato a prenderti sul serio, o ti comanda ancora a fare stupide commissioni?" dopo un'altra breve pausa di silenzio, mi domanda del lavoro. Ne abbiamo parlato durante le nostre poche telefonate, ed ora sembra interessato ad una mia risposta.

"Si" dico in modo secco, al solo pensiero dei comportamenti di Margaret Middleton, il mio capo appunto. Tutti quelli che hanno iniziato a lavorare per quella casa editrice hanno detto che per i primi mesi la Middleton da filo da torcere a tutti, ma poi quando inizia a prenderti sul serio, capisci che ne è valsa la pena. "Diciamo che mette a dura prova la mia pazienza" aggiungo roteando gli occhi mentre Justin annuisce.

"Beh, di quella ne hai poca" dice, e con questa risposta riesco a cogliere una punta di acidità nella sua voce. Vorrei far finta di nulla, starmene zitta e continuare a parlare del più e del meno, ma non ci riesco. Mi ha risposto in questo modo perché pensa che io non abbia avuto abbastanza pazienza per restare ancora con lui, quando invece sa benissimo che proprio in quel momento, anni fa, era la cosa giusta da fare.

"Anche tu mi hai lasciato Justin, anche tu mi hai spezzato il cuore tempo fa, perché stavamo "giocando alla coppietta felice", ricordi?" cito esattamente le sue parole quando anni fa mi lasciò e mi cacciò da casa sua, dando la meglio sulla rabbia.

Justin fa una risata amara. "Sono ritornato subito sui miei passi, la sera stessa, ma tu non mi hai capito, subito hai pensato che ti avessi tradito con una qualunque, quando invece, in testa avevo solo te, era te che volevo al mio fianco, dentro e fuori dal letto, tutti i giorni" parla in modo estremamente tranquillo e sincero, mentre cerca in tutti i modi un mio sguardo. "Ma darmi fiducia è sempre stato un problema per te" aggiunge quasi irritato. Non sta nascondendo le sue emozioni, si sta lasciando andare, riesco a capirlo finalmente, dopo tanto tempo.

"Anche io sono ritornata sui miei passi poi, perché se non fossi corsa da te, all'aeroporto, forse tutto questo oggi non sarebbe mai esistito, nulla sarebbe mai successo" dico guardandolo per la prima volta negli occhi, incastrando perfettamente i miei occhi nei suoi, quasi mi manca il respiro.

Ritorniamo sempre sui stessi punti, sui stessi dubbi. Lui mi avrebbe mai cercata a quel tempo se non fossi corsa da lui quel giorno? Sarebbe tutto diverso ora se non avessi dato un'altra opportunità al nostro amore.

"Pensi sul serio che poi non ci saremmo più incontrati? Non lo vedi? Noi siamo inevitabili" con questa risposta resto per un attimo bloccata, a pensarci più del dovuto. Inevitabili. Si lo siamo. Usai questa parola anche quando ci lasciammo, o meglio quando io presi la decisione drastica. Dissi che era inevitabile, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, i litigi, le urla, scelte avventate, decisioni definitive e la distanza, noi siamo ancora qui, a parlare quasi come due vecchi amici, con un passato indimenticabile alle spalle ed un presente del tutto assurdo ora. Si, penso che siamo proprio inevitabili.

~

Ciao a tutti miei bellissimi lettori, sono tornataaa! Vi chiedo scusa per l'immenso ritardo, sono stata al mare e non ho avuto tempo di scrivere, ma ora eccomi di nuovo, spero stiate bene! Mi è mancato scrivere in queste settimane, e mi siete mancati tanto VOI, che ogni giorno mi rendete felice! Il capitolo è lungo, e spero vi piaccia. Come vedete manca poco al matrimonio di Ash e Ryan, e le amiche di Faith hanno dato inizio al "piano" per cercare di far riavvicinare Justin e Faith, pensate ci riusciranno? Uno di loro abbasserà la guardia? Cosa vi aspettate dai prossimi capitoli? Fatemi sapere tutto nei commenti! A presto 💗

-Assia 🌸

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