33. Spring break
Lo Spring break è una tradizione accademica che prevede una settimana di vacanza che numerosi studenti hanno a disposizione e si può svolgere dalla fine di febbraio fino a circa metà aprile.
Io ho preso questa pausa dagli studi ora, ad inizio marzo, non avendo nessun esame in vista. Ne ho approfittato, per poter passare questi giorni in completa tranquillità, senza pensieri, ed ho deciso di trascorrerli a Miami, da Ashley e Ronnie, portando con me Kaya. Sarà una sorpresa. Resteremo per sei giorni, solo tra ragazze. O al massimo il ragazzo di Ronnie, spero. Le mie due mie amiche prenderanno questa "pausa" a fine marzo, e per quel poco che so, Ryan e Justin faranno lo stesso, essendo ora incasinati con le lezioni, partite e allenamenti. Proprio per questo ho scelto questa settimana.
Voglio assolutamente evitare di incontrarlo.
"E' così diversa da Boston questa città!" constata Kaya mentre guarda dal finestrino del taxi che abbiamo preso sotto l'aeroporto, e che ci condurrà fuori casa delle mie amiche. E' la prima volta che mette piede a Miami, e sembra meravigliata da tutto quello che vede.
"Domani voglio andare in spiaggia, vieni con me? Vorrei abbronzarmi, sono bianca come il latte!" invito la mia amica. Sono le dieci di sera, e l'unica cosa che vorrei fare adesso, è dormire per poi svegliarmi presto domani mattina, piena di energia. Sono stanchissima per il viaggio.
"Certo! E' come dire di essere andata a Parigi, e non aver visto la Tour Eiffel!" ironizza scuotendo la testa. Rido. In effetti ha ragione, le spiagge di Miami sono tra le più belle d'America.
Dopo non molto, arriviamo alla nostra destinazione. Pago l'autista e scendiamo dalla macchina con i nostri mini trolley dove abbiamo messo il minimo indispensabile per questi pochi giorni lontane da Boston.
"Che bella casa!" afferma Kaya quando mettiamo piede nel vialetto ed osserva da fuori l'abitazione di Ashley e Ronnie. E' davvero molto carina, seppur non sia molto grande, ma all'interno c'è tutto. Fuori è pitturata di grigio chiaro e scuro, ed è composta dal piano terra dove c'è la cucina, il salone, e la porta sul retro che conduce al giardino, ed al primo piano dove c'è un bagno e due camere da letto con letti matrimoniali.
Mi incammino davanti ma quando la porta si apre mi blocco sui mie passi. Il cuore inizia a martellarmi forte e quasi mi manca il respiro quando lo vedo. Vedo Justin. L'ultima persona che speravo di incontrare. La persona che con tutta me stessa volevo evitare. Non so perché sia qui, non me lo aspettavo per niente. Per quanto resterà?! Forse ha festeggiato il suo compleanno a Miami. Era proprio ieri!
Justin richiude la porta alle sue spalle non accorgendosi della mia presenza, che sono a un paio di metri di distanza da lui, e scende gli scalini barcollando. E' ubriaco.
Ingoio a fatica non sapendo cosa fare, mi sento immobilizzata, proprio come due anni fa, quando tornai dagli Hamptons per fare una sorpresa alle mie amiche, e alla porta mi ritrovai invece, Justin, che non vedevo da due anni. Sembra quasi un déjà-vu. Il destino continua prendersi gioco di me, di noi.
La mia amica dietro me non osa fare e dire niente, è come se anche lei si fosse pietrificata alla sua vista.
Justin fa qualche passo con la testa rivolta verso il basso e quando la alza, si accorge di me. Quando mi vede, ha la mia stessa reazione. Si ferma socchiudendo la bocca, come se non credesse di vedere proprio me, qui. Fa un piccolo passo in avanti senza staccare gli occhi da me, nemmeno per un solo istante, mentre il mio cuore non smette di battere. Perché deve farmi sempre questo effetto nonostante tutto il dolore che provo a causa sua?
Resta fermo per non so quanto tempo, in silenzio. Sembriamo ipnotizzati, come se non riuscissimo a smettere di fissarci, ed avere la forza di allontanarci.
Ma dopo un po' lo fa. Spezza quell'incantesimo di sguardi, mi passa accanto non guardandomi più, e se ne va, mentre io resto ancora immobile non riuscendo a muovere un solo muscolo.
"Ciao Kaya" ed infine sento la sua voce, dopo ormai mesi interi in cui non l'avevo più sentita. Ho evitato di guardare vecchi video nostri, o sue registrazioni vocali. Ho evitato qualsiasi cosa che potesse farmi pensare a lui, ed ora è come se tutti gli sforzi che ho fatto per stare bene, per non pensarlo, siano andati persi con solo la sua presenza di stasera. Un conto è stare a chilometri di distanza, non vederlo mai, e convincersi di stare benissimo senza di lui, e un'altro conto invece, è averlo davanti, e sapere che è sul serio finita ormai. Non c'è più niente che si possa aggiustare. Anche adesso mi ha dimostrato la persona che è realmente. E' ubriaco ed è uscito andando chissà dove a fare chissà cosa.
Mi giro di scatto verso la strada e lui non c'è più, non ha lasciato a Kaya nemmeno il tempo di ricambiare il saluto. Un saluto che a me non ha dato, ha deciso di evitarmi completamente. Faceva più bella figura a starsene zitto e andarsene.
"Tutto okay?" Kaya mi mette una mano sulla spalla e mi guarda preoccupata. Annuisco, anche se in realtà non sto bene, mi è passato tutto l'entusiasmo, vorrei solo piangere e starmene da sola, ma all'interno di questa casa ci sono le mie amiche che non vedo da mesi, sono venuta qui per passare del tempo con loro, e non posso rovinarmi questi pochi giorni che ho disposizione per colpa di Justin.
Mi faccio forza e cammino di nuovo verso la porta,
cercando di mettere su un sorriso credibile. Quando suono il campanello ad aprirmi è Ashley che non appena mi vede mette le mani davanti alla bocca per lo stupore, e subito dopo mi tira a se abbracciandomi.
"Faith, che bello vederti!" mi stringe forte, contenta. Si stacca e abbraccia anche la mia amica. È la prima volta che la vede da vicino, avendola vista sempre tramite uno schermo del cellulare.
"E tu che ci fai qui?" urla Ronnie dalla cucina, accorgendosi della mia presenza e venendo di corsa verso di me. Ci abbracciamo e saluta poi felice a Kaya.
"Vi è piaciuta la sorpresa?" guardo le mie amiche con un sorriso sincero. Nonostante sia ancora molto scossa, i loro abbracci e la loro contentezza nel vedermi mi fanno star bene.
"Scherzi?! Siamo al settimo cielo! Dormirete qui vero? Potete stare quanto volete" saltella Ash euforica, ma poi all'improvviso si blocca, diventando seria. "Faith, devo dirti una cosa però" aggiunge guardandomi.
"Se ti riferisci a Justin, l'ho appena incontrato fuori, q-quanto tempo resterà da voi?" domando interessata. Non voglio dormire sotto lo stesso tetto con lui per quasi una settimana.
"Domani pomeriggio torna a Orlando, tranquilla" mi informa la bionda. Bene, posso evitarlo quindi. Tra poco vado a dormire, e domani mattina andrò in spiaggia e tornerò qui solo quando lui se ne sarà andato a Orlando. "Aspetta.. ma come l'hai visto fuori?!" aggiunge subito dopo allarmata, mentre io non capisco questa sua reazione.
"Cazzo, Justin non c'è di sopra!" Ryan fa il suo ingresso in salone agitato, ed io invece, sono sempre più confusa.
"E' uscito, l'ha visto Faith poco fa" spiega Ash al suo ragazzo. Ryan per un attimo non dà retta alle parole della bionda, ma viene verso di me abbracciandomi e presentandosi alla mia amica di Boston.
"Che stronzo!" afferma il ragazzo, riferendosi a Justin.
"Cosa è successo?" domando cercando di capirci qualcosa.
Ryan sbuffa. "E' ubriaco quel coglione, non volevamo farlo uscire, in questi giorni è un po' fuori di sé. Stamattina l'ho portato con me qui, per averlo sotto controllo, eppure ha deciso di fare di testa sua" mi spiega mentre sembra molto arrabbiato col suo amico. Io resto in silenzio non dicendo nulla, nonostante ora sia in pensiero per lui. Perché è fuori di sé? Vorrei chiederlo, ma non voglio dimostrare interesse per Justin. Spero solo che non si cacci nei guai, ancora. Che non mi dimostri che sia diventato una persona così irresponsabile, irragionevole e poco matura.
"Dai entrate, vi ho lasciate sull'uscio della porta, fate come se foste a casa vostra" Ash ritorna ad essere solare e contenta, mettendoci a nostro agio e cercando di nascondere la preoccupazione che ha per Justin, mentre io e Kaya posiamo i trolley e andiamo tutti in giardino. Ronnie nel frattempo prepara dei toast per me e la mia amica, non avendo cenato, e porta varie bibite sul tavolo in giardino.
Parliamo molto, avendo tanto da raccontarci. Loro mi parlano di una festa a cui andranno durante lo spring break, poi ci troviamo a parlare dei nostri nuovi amici, delle nuove esperienze, fino a riportare a galla tanti bei ricordi che abbiamo in comune a Wallingford, evitando di parlare di Justin, per non rovinare il momento, anche se guardando Ryan, più lontano da noi, riesco a percepire la sua preoccupazione. Si avvicina continuamente il cellulare all'orecchio come se stesse provando a chiamare qualcuno, sicuramente a Justin, ma che però o non risponde o ha spento il telefono per non farsi cercare. Dove si è cacciato? Perché non torna?
A un certo punto mi alzo dalla sedia e faccio un finto sbadiglio, il sonno che avevo mi è passato ormai, ma voglio andarmene in stanza e stare da sola, smettere di fingere che non sia preoccupata, e sperare che Justin faccia presto ritorno.
~
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro