29. Bacio portafortuna
Ancora poche ore e ci butteremo definitivamente quest'anno alle spalle. Un anno da dimenticare. Completamente. In 365 giorni possono cambiare tante cose. Persone che vanno via, altre che invece restano, amicizie differenti, pensieri diversi, e nuove consapevolezze. A volte basta un solo giorno per cambiare la tua vita per sempre. Una mattina ti svegli, fai una scelta, e niente è più come prima.
In quest'ultimo giorno dell'anno io divento sempre malinconica. Un po' più triste, più di quanto io già non lo sia ora, e forse anche nostalgica, pensando a tanti momenti che ho vissuto in tutti questi giorni, e che hanno caratterizzato il mio anno. Sono stati davvero pochi i momenti in cui sono stata felice per davvero, e in questi ricordi in cui sono stata bene, Justin c'è sempre, ma è altrettanto presente nei ricordi dove io sono stata tanto male per lui. E' a causa sua se oggi mi trovo col cuore in mille piccoli pezzettini.
Quando Rosalie mi avvisa che alla porta c'è una persona per me, mi alzo di scatto dal letto scuotendomi dai miei pensieri, e corro verso l'ingresso, con Kaya dietro di me, curiosa di vedere vedere chi sia.
"Faith!" Il ragazzo alla porta non appena mi vede interrompe il discorso con papà, qualsiasi cosa stesse dicendo, e viene contento nella mia direzione per abbracciarmi.
"Steve!" Ricambio l'abbraccio abbozzando un sorriso. Sapevo del suo arrivo, me ne ha parlato qualche giorno fa per messaggi, ma non me lo aspettavo in anticipo di quasi tre ore.
Sono corsa alla porta proprio perché non sapevo chi fosse venuto da me, a cercarmi qui. E non so perché, ma quando ho visto il mio amico è come se fossi rimasta delusa, come se mi aspettassi qualcun'altro alla porta. Ma chi mai verrebbe, se non persone che mi vogliono bene e ci tengono a passare questo giorno insieme a me? Dovrei smetterla di pensare a cose impossibili ormai.
"Maleducata saluta anche me!" Mi stacco subito dall'abbraccio sentendo un'altra voce alle mie spalle, e quando mi giro trovo anche Jess.
"E tu che ci fai qui? Steve mi aveva detto che avresti festeggiato con la tua famiglia" saluto calorosamente anche lei, contenta di vederla, proprio come Steve. Mi sono stati tanto vicini in questo periodo per me di tanti cambiamenti, e la loro presenza qui può solo farmi bene, come quella di Kaya, anche se non va d'accordo con nessuno dei due miei amici. "Avete avuto difficoltà a venire qui?" Domando ad entrambi dopo esserci salutati.
"Ci ha pensato google maps!" Afferma Steve ridendo, mostrandomi il cellulare con ancora aperta l'applicazione. Rido anche io dopo la sua risposta. "Hey" aggiunge poi, salutando qualcuno alle mie spalle. Kaya. La ragazza alza appena una mano e fa un sorriso, salutando i due ragazzi appena venuti. Jess per tutta risposta a questo freddo saluto, le va incontro e le da un bacio sulla guancia con un ampio sorriso sul volto, ma comunque non riesce a scomporla più di tanto.
Guardo la scena scuotendo la testa e trattengo a stento le risate per l'inesistente entusiasmo di Kaya nel vedere i miei amici.
"Allora quali sono i piani per la vostra serata?" si intromette papà domandando con sicuro più entusiasmo di me e Kaya, essendo state praticamente costrette a festeggiare quest'ultimo dell'anno fuori casa. Riesce però ad interrompere il momento d'imbarazzo tra le mie due mie amiche.
"Ho già pensato a tutto io, e spero proprio di riuscire a stupire queste bellissime ragazze" dice Steve indicandoci tutte. "Sua figlia è in buone mani signor Carrington" continua subito dopo, guardando verso l'uomo più "anziano" che è in stanza.
"Di questo ne sono sicuro, conosco molto bene tuo padre, sei un Vanderbilt, e questo vuol dire che sei stato cresciuto con ottimi valori!" risponde di rimando mio padre stringendo la mano al mio amico. Subito dopo saluta tutti e mi lascia sola con i ragazzi.
___
"Come sapevi l'esistenza di questo posto?" Domanda Jess guardandosi intorno con un luccichio negli occhi.
Lo stesso faccio io, con il vento che mi solletica il viso e la bocca socchiusa. Siamo a Brooklyn, in riva al mare, lontano dal caos del centro della città, con tanta altra gente, che come noi ha deciso di festeggiare l'arrivo del nuovo anno con più tranquillità. Su di noi c'è il ponte con lo sfondo dei grattacieli di New York illuminati. Sembra un quadro, c'è una vista mozzafiato. Non riesco a smettere di ammirare questa immensa bellezza.
Steve è riuscito nel suo intento. Ci ha stupito. Anche Kaya è rimasta senza parole. Ha superato le mie aspettative. Questo era quello di cui avevo bisogno. Non avevo per niente voglia di imbattermi contro migliaia di persone a times square stasera. In quel posto dove l'anno scorso stavo festeggiando con Justin.
"Vi piace?" Domanda il nostro amico guardando me però, come se per lui contasse solo il mio giudizio, ma forse è una mia impressione.
Non rispondo, ma annuisco sorridendo, facendogli percepire tutta la mia approvazione sul posto in cui ci ha portate.
"Era proprio quello che speravo, tu e Kaya non siete dell'umore per festeggiare in mezzo a quel casino in centro, qui invece nonostante ci sia gente, si sta bene no?" Steve si avvicina a me cercando di scrutare le mie reazioni, con una bottiglia tra le mani, comprata in un bar poco distante da qui, pronto ad aprila.
Per tutta risposta lo abbraccio, come segno di ringraziamento per non aver pensato solo a se stesso. Poteva benissimo portarci a qualche festa con musica assordante che non mi va di ascoltare, o appunto in centro e spingerci a vicenda tra centinaia di migliaia di persone, ma invece ha deciso di evitare tutto questo e starcene tra di noi.
Mentre aspettiamo la mezzanotte apriamo già qualche bottiglia di spumante, che a detta di Steve è di marca buona. Il sapore in effetti è ottimo, dolce come piace a me, ma non me ne intendo molto a differenza sua. In sottofondo c'è della musica che proviene dal bar non lontano da noi, con canzoni degli anni '80. Adoro l'atmosfera che c'è ora.
"Non è male questa serata, dopotutto no?" Mi avvicino a Kaya avvicinando il mio bicchiere al suo, prima di berne il contenuto.
"No" ammette con gli occhi puntati sulla città illuminata. "Non è niente male" si volta verso di me con un sorriso sul volto.
59
Scatto all'improvviso non appena le persone circostanti urlano iniziando a fare il conto alla rovescia.
50
Mi guardo intorno non contando insieme agli altri, ma invece godendomi a pieno questo momento di euforia.
45
Guardo verso il cielo in attesa dei fuochi d'artificio.
37
Se solo non avessi questo senso di incompletezza, come se mi mancasse qualcosa, ora starei proprio bene, giuro.
30
Chissà Justin cosa starà facendo ora, se sono tra i suoi pensieri. Se si sente come me. Se sente la mia mancanza o si è rassegnato alla mia assenza.
25
L'anno scorso stavo urlando a squarciagola insieme a lui in mezzo a tutto quel caos, e quando ci baciammo, pochi secondi prima che scattasse la mezzanotte per "finire e iniziare l'anno insieme" come disse lui, tutto quel casino intorno a noi scomparve. Esistevamo solo io e lui, e fu una sensazione bellissima, indimenticabile.
20
Il cellulare vibra tra le mie mani. È Ronnie. So che il suo ragazzo è fuori città a festeggiare con la sua famiglia, mentre lei è restata a Miami con Ashley e Ryan, non so poi se con loro ci sia anche Justin o altri amici.
18
"Hey!" Rispondo alla videochiamata contenta di vederla. Riesco a vedere che è in giardino, e sento anche la musica. Intravedo delle persone, ma non c'è molta luce, non riconosco nessuno.
"Stronzetta! Dove sei?" Mi saluta contenta con voce alta per farsi sentire meglio. Giro la fotocamera e le faccio vedere il posto in cui sono.
"Ti piace?" Mi inquadro di nuovo urlando anche io. "Sono con i miei amici" aggiungo.
9
"È bellissimo! Qui invece c'è Ryan" mi informa. "Anche Justin" sussurra. Non ho sentito in realtà, ma ho capito dal labiale. "Con altri amici" ritorna ad urlare, girandomi la fotocamera e inquadrando tutti. Vedo Ryan e Ashley abbracciati, riconoscono Dave, il compagno di stanza di Justin, che parla con una ragazza, vedo anche un'altra che non conosco, ma Justin invece, non lo vedo.
3
I miei amici mi raggiungono ed urlano contenti e lo stesso faccio io ora, ancora in videochiamata con la mia amica. Jess mi toglie il cellulare dalle mani e urla qualcosa di incomprensibile a Ronnie, facendola ridere.
1
Non appena i fuochi d'artificio cominciano a colorare il cielo di mille colori, e le persone vicino a me urlano ancora, stappano bottiglie e tante coppie si baciano, io improvvisamente mi sento prendere per la testa, trovandomi con la bocca contro quella di qualcuno. E non uno qualsiasi, ma quella di Steve. Ci stacchiamo subito e affianco a noi ci troviamo un'estraneo che ci guarda ridendo.
"Ci voleva un bacio portafortuna!" Dice questo sconosciuto che mi ha fatto baciare con il mio amico. "Auguri!" Urla verso tutti per poi andarsene tra la folla, mentre io mi giro verso Steve scossa e imbarazzata.
"Auguri" riesco a dire molto probabilmente rossa come un peperone. Ci facciamo tutti gli auguri e Jess con ancora il mio cellulare tra le mani e con un espressione sorpresa per quello che è successo a me e Steve, fa gli auguri anche Ronnie, seppur non si conoscono, e lo stesso fa Kaya, anche se mi guarda con gli occhi spalancati dopo aver visto lo schermo. Quando riprendo possesso del mio cellulare pronta a fare i miei auguri, dietro Ronnie vedo una persona. Nonostante la poca luce però, lo riconosco benissimo, è Justin. Perdo un battito.
Ha visto quello che è successo?
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