19. Proiettile al cuore
Gisele e Zayn sono partiti da poco, Justin è già ad Orlando, ed io sono di nuovo sola. Ho promesso a mio fratello di andarlo a trovare presto. A New York avrei l'occasione di vedere anche papà e Rosalie, devo solo decidere quando andare. Siccome li ho visti da poco, magari potrei fare io una sorpresa a loro tra un paio di settimane. Per quanto riguarda Justin, ogni sabato d'ora in poi avrà delle partite da giocare come titolare, andando fuori città. La squadra ha bisogno di lui, quindi non può mancare e per questo non abbiamo idea di quando sarà possibile vederci.
Ieri in quella stanza d'hotel mi sono fatta prendere dalle emozioni, dalla passione. Non volevo che Justin se ne andasse in quel modo, avevo un peso sullo stomaco. In quel momento mi sono sentita come se quello fosse l'ultimo istante che potevo passare con lui e fargli capire quanto io l'amassi, nonostante tutto. Dopo aver fatto l'amore ci siamo rivestiti in silenzio, come se parlando potessimo rovinare quel momento magico che si era creato, dove esistevamo solo io, lui, e i nostri cuori che battevano all'unisono, lasciando i problemi fuori da quella bolla. Ma la bolla prima o poi scoppia. Justin mi ha accompagnato fin fuori la stanza del dormitorio, ritornando pensieroso. Mi ha guardata per un po' senza dire nulla, poi mi ha salutato con un bacio sulla fronte e un "spero di vederti presto amore mio" io ho solo annuito e lui se n'è andato senza dilungarsi di più. Non abbiamo nemmeno parlato del fatto di Miami o delle polaroid. Di Steve. Abbiamo rimasto tutto in sospeso, senza sapere ne quando vederci, e ne se riusciremo a farlo per il nostro primo anniversario. Mi sento anche io sospesa in aria, tra le nuvole, pronta a cadere e a farmi male. Tanto male. Non so più che tipo di rapporto abbiamo io e Justin, è tutto un continuo forse, dubbi e insicurezze.
Quel peso sullo stomaco non mi ha abbandonato nemmeno oggi comunque. Mi sento strana, non saprei spiegarlo. Da quando mio fratello e la mia amica se ne sono andati ho fatto una passeggiata con Kaya, anzi, più che passeggiata mi ha fatto correre con lei, dicendo che serve a scaricare la tensione, ora lei si sta lavando, mentre io mi sono appena vestita, decidendo di andare da Jess e parlargli di venerdì sera e del comportamento di Justin, visto che non ne ho avuto ancora l'occasione. Cammino lungo il corridoio del dormitorio ma mentre sto per svoltare l'angolo ed arrivare alla stanza della mia amica, sento la voce di Steve, ed il nome "Justin" uscire dalla sua bocca. Mi blocco sui miei passi e resto ferma ad ascoltare con il cuore che improvvisamente comincia a battermi più forte.
"Deve saperlo Faith, cazzo si deve dare una regolata quel ragazzo, è completamente fuori di testa, come fa a stare con uno del genere, già dalla festa ho capito che tipo fosse" mi manca il respiro a sentire quelle parole uscire dalla bocca di Jess, cosa cazzo sta succedendo, cosa devo sapere? Cosa ha fatto Justin?
"No" Steve sembra agitato. "Faith non deve sapere nulla, lui mi ha espressamente detto di non dirglielo, non voglio altri problemi. Spero solo che lei capisca che razza di persona ha affianco" ho le lacrime agli occhi mentre ascolto Steve. "Non merita un ragazzo del genere" aggiunge. Sono immobilizzata, non riesco a muovermi, il mio respiro diventa sempre più irregolare ed il cuore continua a battere troppo velocemente.
"Ovvio che non merita un ragazzo così! Perché cazzo se l'ha presa con te? Ma cos'ha in corpo?! La sua non è gelosia, è ossessione, è una cazzo di relazione tossica!" parla Jess, sembra arrabbiata e sconvolta, riesco a percepire anche la sua voce rauca, come se stesse per piangere. A questo punto decido di fare un passo in avanti. Cammino lentamente, faccio fatica a muovermi, sto tremando ed ho paura di scoprire cosa cazzo sta succedendo.
"Jess ti prego di non dire nie-" Steve si blocca non appena vede la faccia di Jess che sbianca alla mia vista. Lui essendo di spalle non capisce e si gira lentamente, con timore, e quando lo fa, quando vedo il suo volto, mi manca il fiato. Improvvisamente tutto si fa chiaro.
Justin che esce dalla mia stanza furibondo tornando quasi un'ora dopo, con un'altra maglietta addosso. In quell'arco di tempo lui ha fatto a pugni con Steve accecato dalla rabbia e dalla gelosia, riducendolo in questo stato, e poi ha pensato di cambiarsi maglietta per togliere sicuramente le macchie di sangue su di essa, eliminando le traccia, non facendomi sospettare di nulla. Mi sento una stupida. Combacia tutto ora. Il comportamento strano al suo rientro, la sua agitazione ed il fatto di aver bisogno di mie conferme, di sicurezze da parte mia. "Faccio tante cazzate quando sono fuori di me, ma tu devi perdonarmi" era a questo che si riferiva. Lui sa di aver fatto un'altra cazzata.
Mi manca sempre di più il respiro. Guardo Steve con gli occhi spalancati e le lacrime che scendono sulle mie guance, mentre il mio petto fa su e giù. Ha una grossa macchia violacea sulla guancia sinistra e l'occhio quasi chiuso per il gonfiore.
"Faith" Steve mi guarda sconvolto, avvicinandosi lentamente, come se non riuscisse a fare scatti veloci. Ha fatto dell'altro Justin, non si è fermato ad un pugno, o qualsiasi cosa gli abbia fatto. Mi sto sentendo male. "C-cosa hai sentito?" Domanda dispiaciuto per me, con gli occhi lucidi. L'unica ad essere dispiaciuta dovrei essere io, solo io, non lui.
"Abbastanza da capire che è stato Justin a ridurti in questo stato" parlo a bassa voce, sono sotto shock. Guardo il mio amico e poi Jess restando immobile davanti a loro e non riesco a crederci che Justin abbia fatto questo, che i miei amici stiano soffrendo per colpa sua. Rovina tutto ciò che tocca. Punto i miei occhi in quelli di Steve e comincio a piangere più forte. "Mi dispiace" dico singhiozzando, sentendomi stringere la gola. "B-bere" riesco a dire sentendomi la gola secca, e non riuscendo a parlare.
"Jess vai a prendere subito dell'acqua" dice Steve verso Jess allarmato. La nostra amica scatta subito entrando in camera sua, mentre Steve mi scuote per le spalle. "Faith respira, guardami" mi prende il viso tra le mani e fa dei respiri lunghi per incitarmi a farli con lui. "Respira" continua mentre io lo guardo e faccio come mi dice.
"Ecco tieni" esce Jess con una bottiglia piccola d'acqua e con un espressione spaventata sul volto.
Steve mi da la bottiglia ma non riesco a bere da sola, mi tremano le mani. "Vieni qua, faccio io" mi apre lui la bottiglia e mi fa fare piccoli sorsi. Man mano i miei battiti si regolarizzano e respiro di nuovo bene.
Mi butto tra le braccia di Steve e piango contro la sua spalla. "Mi dispiace, non pensavo potesse arrivare a questo" lo abbraccio forte sentendomi terribilmente in colpa per il suo stato.
"Tu non c'entri, non è colpa tua" mi rassicura lui ricambiando la stretta. Mi fa staccare dall'abbraccio e mi tiene per le spalle mentre io non riesco a guardarlo. "Hey, sto bene, passerà tutto" cerca di tranquillizzarmi riferendosi ai segni evidenti che Justin gli ha provocato.
"T-ti sei fatto visitare da un medico? Per l'occhio o per qualsiasi altra cosa ti abbia fatto" metto le mani sul volto dando le spalle. Jess mi abbraccia da dietro e tira su col naso, sta piangendo.
"Non devi preoccuparti per Steve" mi dice. "Ma devi fare qualcosa con Justin, vuoi sul serio avere una persona del genere al tuo fianco?!" Mi domanda voltandomi verso di lei. Scuoto la testa, mentre Steve resta in silenzio, ma so che pensa la stessa cosa di Jess. Lo penso anche io d'altronde. "Anche se non fosse successo questo, ti avrei detto la stessa cosa, forse meno arrabbiata, ma sei mia amica e con lui tu non sei per niente serena, anche un estraneo se ne accorgerebbe" aggiunge cercando di parlarmi in modo tranquillo, senza essere dura, ma queste parole fanno male, sono come un proiettile al cuore.
"Io.." mi sento spaesata. "D-devo chiamarlo" è tutto quello che riesco a dire nella confusione più totale.
Steve e Jess mi lasciano andare mentre prendo il cellulare dalla tasca e compongo il suo numero. Dopo qualche squillo risponde, sento la sua voce, ed io scoppio di nuovo a piangere.
"Faith? Va tutto bene?" Mi domanda non sentendomi parlare e non accorgendosi dello stato in cui sono.
"No Justin, non va niente bene" dico in lacrime mentre percorro il corridoio per rientrare in camera mia. "Ho scoperto tutto e mi fai un grande schifo hai capito?" Entro in camera mia poggiando la schiena contro la porta mentre Kaya si alza dal letto e si ferma davanti a me con la confusione e preoccupazione sul volto. "Non voglio una persona così al mio fianco, hai mandato tutto a puttane, hai rovinato tutto, rovini sempre tutto, ogni dannata cosa" Justin ha capito a cosa mi sto riferendo. Non osa parlare dall'altro capo del telefono, e se lo facesse non lo lascerei aprir bocca. "Io non sto bene, con te non vivo più, non ce la faccio più" riattacco non riuscendo di nuovo a parlare, è come se avessi un nodo alla gola, mentre le lacrime continuano a scendere lungo le guance non bloccandosi per un solo istante da quando ho scoperto cosa ha fatto Justin alle mie spalle.
"Faith ma che cazzo sta succedendo?" Mi viene in contro Kaya per abbracciarmi. "Stavi parlando con Justin?" Domanda ancora confusa.
Annuisco contro la sua spalla e mi lascio cullare dalle sue braccia cercando di calmarmi e respirare regolarmente. Non fa altre domande, sa che ne parlerò quando mi sarò tranquillizzata. Mi stacco e la guardo con il labbro che mi trema. Il cellulare comincia a vibrare nella mia mano, Justin mi sta chiamando, ma per evitarlo decido di spegnerlo. "P-puoi trovarmi un biglietto aereo per andare da Justin sabato? I-io non riesco a fare nulla ora" dico smarrita, mi sento come se fossi in standby. Non mi importa che è fuori città per la partita, prima o poi dovrà sempre rientrare, devo parlargli.
"Certo, vedo subito" mi prende per mano e mi fa sedere sul suo letto, mentre lei prende il suo pc già acceso, e comincia a trovare dei voli per me. "Che vuoi fare?" Domanda guardandomi per un attimo.
"Lascerò Justin" dico guardando il muro difronte a me.
Non ci sarà nessun anniversario.
Nessun altro bacio.
Ne abbraccio.
Non sentirò più la sua risata.
Non guarderò più i suoi occhi.
Sabato finirà tutto.
Niente più sofferenze.
~
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