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Capitolo 25

Ero in macchina, il viso bagnato dalle lacrime e le mani ancora tremanti.
Andai a casa di Giulia, che mi accolse a braccia aperte. Era arrivato il momento di dirle della gravidanza e tutto, ma lei mi anticipò come sempre.
-Tesoro, che hai?- mi chiese, capendo che avevo pianto.
-Salvatore è appena partito- le dissi a occhi bassi.
-Oh, Enia! So che può essere difficile ma tutto andrà bene vedrai- disse.
La mia Giulia. La mia migliore amica. Le volevo molto bene ed era giusto che lei sapesse, a maggior ragione se volevo che venisse ad abitare da me per un po'.
-Devo dirti una cosa- le dissi.
Lei mi guardò: i suoi occhioni fissavano ogni millimetro del mio corpo per capire se fosse una cosa positiva o negativa, era un'ottima indagatrice.
-Sono incinta!- sussurrai.
E fu lì che capii di avere l'amica migliore del mondo. Mi saltò addosso, mi baciò entrambe le guance, poi si inginocchiò e posò un orecchio sulla mia pancia, le fece una carezza e si rialzò. Gli occhi lucidi e un sorriso da ebete in faccia.
-Enia, è una cosa bellissima!- esclamò.
Alla fine, mi commossi anch'io.
Piangemmo e ci abbracciamo come due tredicenni. Ma non erano lacrime tristi, erano lacrime di felicità.
Finimmo di piangere e lei iniziò il suo solito terzo grado:
-Ma Salvatore lo sa? E come l'ha presa? E come farete se lui è via?-
-Certo che lo sa, era con me quando l'abbiamo scoperto. Comunque lui l'ha presa benissimo ed è al settimo cielo, io ebbi qualche ripensamento per via della sua partenza ma come sempre mi fece ricredere.. E appena ritorna ci sposiamo!- esclamai entusiasta.
Giulia lanciò un urlò di gioia e mi abbracciò.
-Ah, dimenticavo! È una femmina, e la chiamaremo Carmen. Che ne dici?-
-Dico che è stupendo e che voglio essere la sua madrina!- esclamò Giulia entusiasta.
-Avevi qualche dubbio?- le chiesi io e ridendo, ci abbracciammo. Un abbraccio infinito, pieno d'affetto e di gioia, e tutto questo a causa di una piccola creatura dentro di me.

***

Erano le 21:00 quando arrivammo a casa di Maria e David. Ormai si erano stabiliti lì e a quanto ne sapevo, ci sarebbero rimasti.
Avevo passato una bella giornata con Giulia ed era arrivato il momento di dire loro che ero incinta.
Ci aprirono e dalla loro espressione capii che erano un po' preoccupati.
Ci fecero accomodare e ci offrirono qualche cioccolatino che ovviamente io, nelle mie condizioni, non rifiutai.
-Che bella sorpresa!- esclamò Maria per rompere il ghiaccio, ma io volevo attendere.
-Qual buon vento vi porta qui?- ci chiese. Noi ci limitammo a sorridere e allora David cercò di cambiare metodo: la curiosità li stava mangiando vivi.
-Salvatore è arrivato?- mi chiese infatti.
-Penso di si.. Mi ha detto che mi avrebbe chiamato appena ne avrebbe avuto la possibilità.- risposi io.
Continuammo così a chiacchierare del più e del meno, fino a quando Maria non resistette più:
-Dovete dirci qualcosa, vero?- chiese curiosa come sempre.
Io e Giulia scoppiammo a ridere e loro ci guardarono cercando di capire il motivo della nostra risata.
-Beh, direi di si- dissi infine.
-E allora cosa aspettate?- chiese Maria esasperata.
-Volevo vedere fino a che punto si spingeva la vostra curiosità sulla nostra visita improvvisa- le risposi ridendo e risero anche loro.
-Comunque ora vi dirò tutto-
Li guardai e la loro curiosità era più che visibile, così annunciai:
-Sono incinta!- esclamai.
Maria mi gettò le braccia al collo urlando mente David ridendo insieme a Giulia iniziò ad applaudire.
-Sono super-contenta!- esclamò Maria
-Posso battezzarlo?- chiese facendo gli occhi dolci.
-Calma, calma, calma. Questo spetta a me- intervenne Giulia con fare minaccioso ma pur sempre scherzando.
-Beh, innanzitutto sarà una femmina e comunque mi dispiace ma l'ho già promesso a Giulia- le risposi guardandola con occhi di scuse.
-Oh, non fa niente! Vorrà dire che farò da madrina al tuo secondo genito.- esclamò lei.
-Avete già deciso il nome?- mi chiese David abbracciandomi, che nel frattempo era rimasto zitto a guardare la scena sicuramente divertente.
-Si, la chiameremo Carmen. Lo abbiamo deciso prima che Ciccio partisse.- gli spiegai.
-Dobbiamo festeggiare!- esclamò Maria e si precipitò in cucina a prendere delle bevande analcoliche.
Brindammo e scherzammo fino a quando notai che si erano fatte le 22:30 e decidemmo di andare a casa.
Giulia dormiva da me come avevamo stabilito prima.

Arrivammo a casa e subito sentii il cellulare suonare: era il mio Ciccio!
-Amore!- esclamai.
-Tesoro, scusa ma ho avuto la possibilità di chiamarti solo adesso- si giustificò.
-Oh, non preoccuparti. L'importante è che ti sei sistemato e che stai bene.-
-Si si, qua va tutto bene. Domani inizieremo un bel po' di addestramento e poi ci comunicheranno dove andare- disse. Notai che nella sua voce c'era un pizzico di eccitazione, al contrario di me che ero abbastanza preoccupata, ma questo mi rilassò un po'.
-Va bene, qui c'è Giulia che ti saluta. Sai ho parlato con lei, Maria e David della gravidanza e sono molto contenti per noi!- dissi cercando di prendere un argomento più leggero.
-Grazie, salutami tutti! Davvero mi mancate molto.. soprattutto tu, amore mio- disse con tono dolce.
Sentii gli occhi inumidirsi ma gli avevo promesso di essere forte e di non piangere così ricacciai indietro le lacrime.
-Ok tesoro, ci sentiamo domani ok?-
-Si- sussurrai io.
-Buonanotte, ti amo- disse.
-Ti amo anch'io- gli risposi e riattaccai.

Giulia mi mise un braccio intorno alle spalle e mi abbracciò:
-Tutto ok?- mi chiese.
-Si- risposi io.. e in fondo era vero.
Mettemmo il pigiama e ci coricammo.
Prima di addormentarmi, quella sera, pensai che non era proprio male e che se tutti i giorni sarebbero trascorsi in quel modo, il tempo sarebbe passato in fretta.

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