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Capitolo 13

Fu il suono del mio cellulare a svegliarmi da quel sonno beato, e per poco non mi veniva un infarto.
"Forse dovrei cambiare la suoneria, o semplicemente abbassarla."
Tutta assonnata balzai fuori dal letto e mi precipitai a rispondere. Con sollievo vidi che era Giulia così risposi subito.

-Buongiorno Giulia!- esclamai sarcastica.
-Si, Enia, buongiorno a te. Scusa per l'orario ma devo parlarti!- disse tutto d'un fiato.
-Figurati, sono solo le otto del mattino.. di domenica. Niente di ché.- ribattei.
-Evita di essere sarcastica e vieni ad aprirmi, sono davanti casa tua!- disse e riattaccò.

Sospirai, rassegnata dal fatto che Giulia non la ferma nessuno. Mi voltai verso Salvatore che dormiva beatamente sul mio letto. Era così tenero e carino. Non volevo svegliarlo, così mi affrettai ad uscire dalla stanza e chiudere la porta.

Aprii a Giulia che mi guardò sconvolta.
-Beh? Che c'è?- le domandai.
Lei sorrise e mi strinse in un caloroso abbraccio esclamando:
-Niente! È solo che ti trovo diversa da prima. Sei cambiata, in meglio ovviamente!-
La guardai stranita ma la feci accomodare.
Ci sedemmo sul tavolo, una di fronte l'altra, e io preparai il caffè, lo misi in due tazze e gliene porsi una mentre lei mi guardava molto attentamente.
-Dottoressa, quando vengo per ritirare la radiografia?- la presi in giro.
Lei sorrise e si scusò.
Poi divenne seria e mi guardava, aspettando il mio segnale per iniziare il suo interrogatorio.
-Dimmi pure- sospirai.
-Ho parlato con Donato, cosa è successo?- chiese.
Io le raccontai tutto l'accaduto e lei ascoltò ogni singola parola che uscisse dalla mia bocca. Quando finii mi chiese:
-E gli hai raccontato tutto? Enia, sei stata molto forte.- si complimentò.
-Lo so- sospirai - mi ci è voluta tutta la mia forza di volontà per farlo. Ma per Ciccio, questo e altro.- ammisi.
Lei mi sorrise, uno dei suoi sorrisi più belli e sinceri. Giulia è molto bella quando ride.. anche se in realtà lo è sempre.
-Sono contenta per te. Davvero Enia, te lo meriti. E poi ti fa molto bene stare con lui, non sembri nemmeno tu!- disse felice e mi abbracciò.
Che belli gli abbracci.. a volte uno vale più di mille parole. Io personalmente li adoro.
Ci staccammo e lei trasalì.
Vidi la sua mascella indurirsi e gli occhi si sgranarono un po'.
Mi voltai e vidi Salvatore sul ciglio della porta. Indossava solo i pantaloni della tuta ed era incredibilmente sexy.
Capivo perfettamente l'espressione di Giulia.

-Scusate, non vi volevo disturbare, ma eravate troppo tenere mentre vì abbracciavate.- sorrise.
Uno dei suoi sorrisi che sono in grado di farti fermare il cuore.
Io gli sorrisi e quando mi voltai verso Giulia, la trovai con un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Mamma mia! Non esagerare amica!"
Lui si avvicinò al tavolo e mi cinse le spalle con le braccia, prima di stamparmi un sonoro bacio sulla guancia. Io chiusi gli occhi, apprezzando quel gesto.
Si rivolse a Giulia e le si presentò:
-Piacere, sono Salvatore. Tu sei Giulia, giusto?- fu cordiale, e per me, abbastanza imbarazzante.
-Ehm.. Si sono Giulia. Piacere mio comunque... Sai, Enia mi ha parlato molto di te.- arrossì.
Per la prima volta in vita mia, vidi Giulia arrossire.
Salvatore mi sorrise, e poi commentò:
-Beh, lo immaginavo. Anch'io ho sempre parlato molto di lei con i miei amici.- mi rivolse un'occhiata complice che io ricambiai.
Ricordo ancora le parole che Maria mi aveva detto, e più o meno erano le stesse di Giulia.
-Okay, è arrivato il momento che vada.- disse Giulia, sicuramente sentendosi di troppo.
Saluto Ciccio e io l'accompagnai verso la porta. Vedevo che era irrequieta, pronta a fare qualche commento sul ragazzo là dentro. E infatti, arrivò come un fulmine:
-Caspita Enia, è super sexy!- esclamò - E inoltre è cotto di te, si vede benissimo!- sorride come una bambina alla quale hanno appena regalato una bambola.
- Lo so, è fantastico.- ammisi felice.
-Io vado, e tu torna da lui.. vedo che avete dei programmi per stamattina!- commentò facendomi l'occhiolino.
-Ciao scema!- esclamai abbracciandola.
Lei ricambiò l'abbraccio e poi uscì dalla mia casa.
Ero felice che Giulia approvasse Salvatore, ed ero sicura che anche lui ricambiava.
Prima di raggiungerlo in salotto però, inviai un messaggio a Donato, in risposta al suo di ieri sera.

A Donato.
Non preoccupartene, ci ho già pensato io. Arrivederci mio caro. Xoxo

Sorrisi tra me e me, orgogliosa del pesante sarcasmo presente in quelle due misere righe.

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