Quella notte, Usagi si svegliò di soprassalto. Aveva sentito uno strano rumore proveniente dalla cucina, per cui uscì silenziosamente dalla stanza e, nel buio, vide una figura che le veniva incontro. La ragazza, spaventata oltre ogni dire, gridò come una forsennata, svegliando per fortuna solo le altre e non tutto il vicinato. Ami, la prima a uscire dalla propria stanza accese la luce, rivelando che la persona che Usagi aveva di fronte era soltanto Minako, alzatasi per bere un bicchiere d'acqua.
Usagi: Minako, mi hai fatto prendere un colpo! Ma sei matta?!
Minako: Ma io... Volevo solo bere dell'acqua.
Rei: Ragazze, calmatevi.
Qualcuno bussò alla porta e Usagi si chiedette chi fosse, vista l'ora.
Chibiusa: Fantastico. Questi devono essere i vicini. Usagi, sei proprio una pasticciona.
Usagi andò ad aprire alla porta e, con molta sorpresa, vide il suo fidanzato, Mamoru. Presa dalla felicità, lo abbracciò e lo invitò a entrare. Non ebbe nemmeno il tempo di varcare la soglia che Chibiusa gli corse incontro e gli saltò addosso, aggrappandosi al suo collo.
Chibiusa: Mamoru! Che bello vederti!
Mamoru: Anche per me, Chibiusa. Ragazze, come state?
Ami/Rei/Makoto/Minako: Tutto bene.
Il ragazzo prese in braccio Chibiusa e la fece scendere, carezzandole i capelli rosa, per poi prendere la mano di Usagi e baciarle la fronte.
Mamoru: E tu, Usako?
Usagi: Sto bene, Mamo. Come mai sei qui?
Mamoru: Volevo farti una sorpresa. Diana mi ha detto che Chibiusa era venuta qui con te e le altre, così ho deciso di raggiungervi. Ho preso un bungalow qui accanto.
Usagi abbracciò ancora Mamoru, non riuscendo a credere che fosse davvero lì, ma la sua felicità ebbe breve durata, perché Minako, guardando fuori dalla finestra, scorse fra le nuvole qualcosa di luccicante che fluttuava nel cielo. La ragazza richiamò l'attenzione dei presenti e indicò lo strano oggetto. Tutti quanti uscirono fuori e corsero all'uscita del campeggio, così da poter vedere meglio quel qualcosa senza che gli alberi ostruissero la vista.
Ami: Ma... Che cos'è?
Makoto: Non lo so, ma non è niente di buono.
Rei: Sapevo che qualcosa non andava.
Usagi: Ragazze, Mamo... Dobbiamo intervenire.
Chibiusa: Sì.
Usagi e Chibiusa tirarono fuori dalla tasca del pigiama le loro spille e le altre fecero lo stesso con gli scettri. Mamoru, schioccando le dita, venne avvolto dal suo mantello e, in una frazione di secondo indossò il suo frack, i guanti e la mascherina bianca, diventando Tuxedo Mask, mentre le altre cominciarono la loro trasformazione.
Usagi: "Potere del Cosmo di Luna, trasformami"!
Ami: "Potere planetario di Mercurio, trasformami"!
Rei: "Potere planetario di Marte, trasformami"!
Makoto: "Potere planetario di Giove, trasformami"!
Minako: "Potere planetario di Venere, trasformami"!
Chibiusa: "Potere del Prisma di Luna, trasformami"!
Dopo essersi trasformate le ragazze, insieme a Tuxedo Mask, volarono verso lo strano oggetto avvistato da Sailor Venus. Scoprirono che si trattava di una fortezza volante, fatta di topazio. Tutti la raggiunsero e, una volta che vi furono atterrati sopra, una sfera di fuoco blu si scagliò verso di loro, ma Tuxedo Mask protesse le sue compagne con il mantello, vanificando l'attacco.
Sailor Jupiter: Ma che cos'era?!
Donna: La prossima volta non riuscirete a difendervi tanto facilmente.
Sailor Mars: Chi sei? Fatti vedere!
Quella donna misteriosa, che prima le aveva spiate al campeggio, apparve alle loro spalle, camminando verso di loro. Aveva una fluente chioma bianca come la neve, vitrei occhi castani e labbra rosee. Indossava un lungo abito da sera nero, dei guanti purpurei e una vistosa collana d'oro, abbinata a degli orecchini e un bracciale di simile fattura.
Donna: Il mio nome è Noelle. Sono l'ultima di cinque fratelli. Siamo i Dreadful Five. Io detengo il potere della croce e sono una donna spietata. E voi chi siete?
Sailor Mercury: Io sono la paladina di Mercurio, il pianeta dell'acqua, sono la combattente del sapere. Io sono Sailor Mercury! E sono venuta qui per punirti... In nome di Mercurio!
Sailor Mars: Sono la paladina di Marte, il pianeta del fuoco, sono la combattente della guerra. Io sono Sailor Mars! E sono qui per punirti in nome di Marte!
Sailor Jupiter: Sono la paladina di Giove, il pianeta del tuono, sono la combattente della protezione. Io sono Sailor Jupiter! E sono venuta qui per punirti in nome di Giove!
Sailor Venus: Sono la paladina di Venere, il pianeta della bellezza, sono la combattente dell'amore. Io sono Sailor Venus! E sono venuta qui... Per punirti... In nome di Venere!
Sailor Moon: Io sono la paladina della legge, una combattente che veste alla marinara. Io sono Sailor Moon!
Sailor ChibiMoon: Sono una giovane combattente che veste alla marinara. Io sono Sailor ChibiMoon!
Sailor Moon/Sailor ChibiMoon: E siamo venute fin qui per punirti... In nome della Luna!
Sailor Mars e Sailor Venus si diressero verso Noelle volando, con fare minaccioso. Noelle riuscì a superarle e si lanciò verso Sailor ChibiMoon, preparandosi a colpirla.
Noelle: Tu, piccolina! Dentro quella spilla c'è il Cristallo d'Argento Leggendario! Dev'essere mio!
Sailor Jupiter: Levati di mezzo! "Cocco del Ciclone di Giove"!
Sailor Mercury: "Nebbia Acquatica di Mercurio"!
Tuxedo Mask: "Tuxedo Bomba di Fumo"!
Noelle riuscì a difendersi dagli attacchi con uno scudo, ma si era dimenticata delle altre due guerriere Sailor alle sue spalle, concentrandosi solo su Chibiusa, che Sailor Moon teneva dietro di sé. Mars e Venus scattarono verso l'avversaria e comunicarono fra loro con un cenno del capo.
Sailor Mars: "Serpente Infuocato di Marte"!
Sailor Venus: "Spada della Spirale d'Amore di Venere"!
I loro attacchi colpirono in pieno Noelle, scaraventandola a terra. La donna non sembrava volersi arrendere e centrò le due guerriere con un colpo oscuro, per poi rivolgere nuovamente l'attenzione verso Sailor ChibiMoon, fissando con odio Usagi, che la nascondeva col braccio, guardando la sua nemica con i suoi intensi occhi azzurri.
Sailor Moon: Non avrai mai questa bambina... O il Cristallo d'Argento Leggendario, rassegnati!
Noelle: Adesso basta. "Croce Dreadful"!
Sailor ChibiMoon: Ci penso io, Sailor Moon.
Chibiusa afferrò lo Scettro di Luna, impugnandolo con decisione, e lo puntò verso l'attacco della sua avversaria.
Sailor ChibiMoon: "Cuore di Zucchero Rosa"!
Il colpo della bimba intercettò e vanificò quello di Noelle, facendola infuriare. La donna si materializzò altrove, lasciando che i suoi nemici esplorassero la fortezza fluttuante. Entrarono in una cavità, il cui interno era sorprendentemente illuminato, malgrado non vi penetrasse neanche un raggio di luce. Imboccarono un corridoio che sembrava infinito, ma alla fine uscirono dall'altra parte della lunga strada interna della struttura. Tutti si accorsero che ogni zona del castello volante era identica; non c'era un solo dettaglio diverso da un altro e alla lunga poteva annoiare.
Sailor Venus: Questo posto... È tutto così uguale.
Sailor Moon: Sì, ho notato anch'io una certa monotonia.
Tuxedo Mask: Forse dovrebbero riconsiderare l'arredo.
Sailor Mars: Non siamo qui per questo. Dobbiamo scoprire che cos'è di preciso questa struttura e lo scopo di chi la abita.
Sailor Jupiter: Sarà sempre lo stesso. Conquistare il mondo. Ecco chi è monotono, i nostri nemici. Hanno tutti il medesimo obiettivo, ma non hanno ancora capito che con noi guerriere Sailor è impossibile vincere.
Di colpo qualcosa li investì e tutti caddero rovinosamente a terra. Era stato un altro dei Dreadful Five ad attaccarli e sembrava pronto a farlo una seconda volta.