Scienziati pazzi? No grazie
-Com'é successo?- chiede Carter ancora incredulo, fissandoci con occhi sgranati.
Nervosamente mi faccio passare una mano tra i capelli, la stanchezza si fa sentire. Il resto della serata, infatti, è stato molto impegnativo, se contiamo che ho dovuto tranquillizzare trenta ragazzi, quando avrei voluto essere io quella da calmare.
Riporto gli occhi sul catino scrutatore, incrociando lo sguardo preoccupato e altrettanto stanco di mio fratello.
Accanto a me Walt e Jaz cercano di mantenere una parvenza di calma, anche se percepisco la loro tensione.
-Non lo so- mi protendo in avanti -L'attimo prima lui e Walt stavano duellando...-
-Ho pronunciato uno dei miei incantesimi e improvvisamente si è aperto un portale alle sue spalle, che lo ha inghiottito- continua Walt -Abbiamo provato a salvarlo, ma è stato inutile: il bastone di Sadie si è spezzato-
Ah già, un'altra sgradevole notizia [era anche il mio preferito!].
Più tardi proverò a crearne un altro, anche se la magia coinvolta mi stenderà per qualche ora.
-Non capisco, però - osservo dubbiosa -Come sia stato possibile aprire un portale qui alla Brooklyn House che non abbiamo reperti adatti a questo-
-Esatto- riconosce Carter. -É questo che mi preoccupa: se fosse stata una divinità, in teoria avreste dovuto percepirne l'essenza, diversamente da quel mi avete detto essere accaduto. Quindi forse abbiamo a che fare con qualcuno o qualcosa che non ha bisogno di reperti per aprire un portale e, quindi, usa un altro tipo di magia-
-É possibile?- interviene Jaz guardandoci uno a uno con un'espressione sorpresa e confusa allo stesso tempo.
Walt si schiarisce la voce, non alzando lo sguardo dalle sue braccia incrociate al petto: -La magia ha molti strati. Noi in genere applichiamo quella divina, che è diversa da quella degli amuleti, per esempio-
-Walt ha ragione- lo assecondo, incrociando il suo sguardo. -Non possiamo sapere quante forme abbia la magia. Dovete immaginarla come l'atmosfera di un pianeta gassoso, costituita da mille strati di sostanze diverse. Ecco, questo è la magia: un insieme di strati conosciuti e sconosciuti. L'unico modo per accedere alle altre forme della magia è provarle noi stessi-
Mi restituiscono delle espressioni stupite. Alzo le spalle. -Nulla di che, una piccola lezioncina di Iside-
Carter annuisce e poi posa lo sguardo su Walt. -Sai se il tuo ehm...- gesticola con le mani, indicandosi la testa -... coinquilino ha qualche idea o suggerimento?-
Walt scuote la testa, e attraverso gli strati della Duat riesco a vedere Anubi fare lo stesso -No. Creare portali dal nulla non è una capacità magica molto comune tra i mortali-
Storco un po' il naso a quest'ultima parola. Chissà perché quando esce dalle labbra di una divinità, sembra sempre esserci una nota di disprezzo.
-Non molto comune, hai detto?- chiedo guardandolo.
Walt/Anubi continua: -In passato molti uomini di scienza hanno provato a imitare la magia dei portali egizi. Alcuni c'erano quasi riusciti-
Jaz gli restituisce un'espressione grave. -E se questa volta uno di loro ci fosse riuscito?- dice dando voce al pensiero di tutti.
Abbiamo a che fare con uno scienziato pazzo?
-É un'ipotesi, anche se un po' azzardata- conviene Carter. -Ma per il momento non abbiamo altre piste da seguire-
Colgo la palla al balzo. -Ci pensiamo noi, Carter- scambio uno sguardo coi miei amici. -Possiamo cercare informazioni in biblioteca-
-Va bene, voi fate così. Io vedo cosa posso trovare qui al Primo Nomo- annuisce mio fratello.
Quando ci salutiamo l'olio del catino scrutatore ritorna a essere il solito liquido profumato.
Sospiro rumorosamente. -Jaz, ti dispiacerebbe aggiornare Cleo della situazione e chiedere il suo aiuto per la ricerca in biblioteca?- le chiedo con un accenno di sorriso stanco sulle labbra.
-Vado subito, Sadie- Jaz mi sorride con empatia prima di uscire dalla stanza.
Mi volto verso Walt. -Devo mettere in sicurezza il Nomo e tutti i ragazzi-
-Ti aiuto io, non preoccuparti- il mio ragazzo percorre la poca distanza che ci separa e mi stringe in un abbraccio.
Vengo avvolta in un'onda di calore ed energia: ora mi sento pronta a occuparmi di tutto.
E così trascorro il resto della notte a creare sigilli di protezione e a mettere al corrente della situazione tutti gli allievi più grandi.
Dopo aver definito le linee guida da seguire in caso di altri attacchi simili, mi ritiro in camera mia, dove mi concedo il poco tempo e le ancora minori energie magiche per costruire un nuovo bastone magico.
Finito il lavoro, osservo soddisfatta il risultato che stringo tra le mani: un lungo, robusto e finemente intarsiato bastone bianco.
Non ho sufficienti energie per riporlo nella Duat, quindi mi limito a posarlo sulla scrivania.
Sono così stanca che cado a peso morto sul letto, dimenticandomi completamente di eseguire l'incantesimo per proteggere il mio sonno da viaggi indesiderati attraverso la Duat.
Spazio scriba:
Ciao a tutti! Come state?
A dir la verità io sono un po' stanchina, e le uniche forze che mi fanno andare avanti sono quelle degli amuleti magici che indosso ^^
Anyway, cosa ne pensate di questa ipotesi degli "scienziati pazzi"? Può essere la verità che giace dietro al mistero delle sparizioni, o c'è di più?
A presto col prossimo capitolo!
Julia (◕ᴗ◕✿)
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