Duelli... imprevedibili
Sono le nove in punto.
Quando scendo le scale tutti i tirocinanti sono radunati ai piedi della mastodontica statua di Thot.
Non appena mi vedono ammutoliscono tutti. Che bella sensazione di potere!!
Mi schiarisco la voce: -Come vi ho detto l'altro giorno- inizio srotolando un foglio davanti ai miei occhi -Verrete divisi in tre squadre, ciascuna da dieci membri-
Colgo delle occhiate fugaci, di chi spera di trovarsi in squadra insieme.
-Prima iniziamo dai capitani: Julian, Jaz e Walt- aspetto che i tre ragazzi si posizionano ai miei lati, e poi riporto lo sguardo sulla piccola folla. -E' importante che ascoltiate i loro consigli e seguiate le strategie di attacco e difesa che vi proporranno-
I tirocinanti annuiscono, chi con più convinzione e chi con meno.
-Bene, procediamo con la suddivisione in squadre- inizio a leggere i loro nomi dal foglio che tengo sott'occhio.
Dopo pochi minuti sono tutti schierati coi rispettivi capitani.
-Bravi ragazzi- dico soddisfatta, iniziando a salire le scale. -La nostra arena di oggi sarà il tetto-
Insieme raggiungiamo l'ultimo piano.
Come sulla terrazza, il freddo e le intemperie serali sono tenute lontane da una barriera magica, che permette di godere della stessa piacevole temperatura che si percepisce all'interno del Nomo.
Quando vedo che tutti mi hanno raggiunta mi schiarisco la voce: -Ora sorteggerò le prime due squadre che duelleranno. A quel punto i vostri capitani dovranno assegnarvi un numero con cui identificarvi- i ragazzi iniziano a muoversi agitati. -Quando i vostri capitani mi daranno l'ok, procederò a estrarre un numero dall'uno al dieci. In campo si scontreranno i numeri estratti- concludo.
Riprendo fiato. -Ci sono domande?-
-Quando possiamo determinare concluso un duello?- chiede Julian, seguace del percorso di Horus.
-Quando il vostro avversario si arrenderà o quando io, l'arbitro della competizione, lo deciderò-
Incrocio lo sguardo determinato di Walt: scommetto che ha già pianificato delle stretegie d'attacco.
-Bene, se non ci sono altre domande, estraggo le prime due squadre che si sfideranno per prime- annuncio dalla Duat tre buste identiche.
Le mischio tra le mani e poi scelgo la prima e l'ultima. Le apro e leggo il contenuto: -La squadra di Julian combatterà contro quella di Walt!-
I ragazzi delle due squadre si danno delle pacche sulle spalle e poi si dispongono dietro i loro capitani, che iniziano a numerarli.
Quando ricevo dei cenni da parte di Julian e Walt afferro il mio bastone e con un incantesimo creo un'area delimita da un tracciato di gesso.
-Questa è la vostra arena, ragazzi. Non uscite dai suoi confini, o perderete il duello!- esclamo prima di estrarre un sacchettino dalla Duat. Ci infilo la mano e tasto i piccoli tasselli che sono contenuti all'interno. Ne afferro uno e proclamo gli sfidanti: -I numeri cinque!-
I rispettivi tirocinanti, una ragazza che segue il percorso di Bast e un ragazzo che segue quello di Shu, entrano nel quadrato.
Lascio del tempo ai loro capitani di consigliare un piano d'attacco e poi do il via.
I due sfidanti iniziano a duellare con le armi magiche: spago e bastone.
I loro movimenti sono un po' scordinati, indice che hanno bisogno di più esperienza, ma di fatto gli attacchi sono ben pensati.
Quando la ragazza della squadra di Julian, Mia, inizia ad indietreggiare troppo, vedo lo sfidante, Tom, perdere la concentrazione, troppo sollevato per ricordarsi di alzare le difese magiche: con un balzo degno di un gatto Mia lo supera e lo placca alle spalle, premendo una lama al suo collo: -Arrenditi- gli dice tra i denti.
La scena è abbastanza buffa, perché Mia, una ragazza esile e apparentemente gracile, sta costringendo in ginocchio un ragazzo alto quasi il doppio di lei.
Tom prova a reagire, ma Mia è troppo veloce e gli lega le mani e i piedi con lo spago magico.
A questo punto intervengo: -Si conclude qui il duello! Vince Mia. Una vittoria per squadra di Julian!-
I suoi compagni di squadra esultano contenti e Julian grida: -Mai sfidare qualcuno che segue il percorso di Horus!-
Lo guardo divertita, perché, diciamocelo: anche se Carter segue il percorso di Horus, sono sempre stata io la più forte.
[Grazie grazie per gli applausi, troppo gentili]
Dopo aver liberato Tom dallo spago magico, estraggo il prossimo numero: -Uno!-
Dei bisbigli concitati si sollevano dall'arena, perché i due sfidanti sono i capitani.
Walt si fa avanti, stringendo tra le mani tutti gli amuleti che porta al collo; essendo un Sau, infatti, ha la capacità di creare amuleti e di sfruttare il loro potere.
Anche Julian entra nel quadrato magico, facendo ruotare abilmente il suo khopesh tra le mani.
I due ragazzi si scambiano sguardi d'intesa e quando incrociano il mio, do il via al duello.
Devo ammettere che guardare Walt combattere è l'ottava meraviglia del mondo: i suoi movimenti sono controllati e sicuri, ma allo stesso tempo imprevedibili e fulminei. Il mio ragazzo sembra danzare ed è tutto molto attraente.
Spingo lo sguardo nella Duat, cercando Anubi sotto gli strati della realtà.
Ed eccolo lì, con i suoi scuri capelli mossi e gli occhi neri che riluccicano di un bagliore dorato.
Ultimamente non ho avuto molte occasioni per parlarci, solo qualche conversazione fugace nei sogni; ma penso di aver maturato l'idea che il ragazzo che voglio davvero accanto è Walt, anche se come ospite Anubi ne ha assunto qualche caratteristica [che di certo non guasta!]
Certo, mi manca vedere Anubi in carne e ossa anche qui, nella mia realtà, ma mi va bene anche così: so che lui c'è sempre, e questo pensiero mi rimanda a quel magico bacio che ci siamo scambiati il giorno del mio tredicesimo compleanno.
Riporto l'attenzione al duello e sposto lo sguardo su Julian, che con il Khopesh tra le mani sembra inarrestabile: descrive in aria ampi cerchi letali, cercando di annientare i piccoli falchi evocati da Walt.
È un duello interessante, perché entrambi i ragazzi sono molto abili, ma hanno uno stile di combattimento del tutto opposto: tanto Walt è dolce con gli amuleti, tanto Julian è feroce con la sua arma.
Spingo lo sguardo sugli altri ragazzi e scorgo espressioni di preoccupazione, trionfo e impazienza.
A un certo punto Walt inciampa all'indietro, e nella Duat riesco a intravedere l'espressione contrita di Anubi.
Julian alza la sua arma, pronto ad abbatterla su Walt.
Il tempo sembra rallentare.
Walt alza le braccia pronunciando delle parole che non riesco a capire.
Sento i peli delle mie braccia rizzarsi.
La lama di Julian si avvicina sempre di più al mio ragazzo.
E poi improvvisamente dietro alle spalle di Julian si apre uno squarcio nello spazio, che inizia ad attirarlo a sè.
-Julian!- grido sollevando il mio bastone magico e la bacchetta, varcando il tracciato del quadrato magico. Raggiungo e affianco Walt che sta cercando di trattenere Julian per le mani.
Ora Julian è immerso quasi completamente nella porta magica.
-Afferra il bastone!- gli grido, allungando verso di lui la mia arma, su cui stringe la presa, lasciando la stretta di Walt.
Nemmeno il bisogno di dirlo che le mani forti del mio ragazzo si sovrappongono alle mie, tentando di salvare Julian.
Ci raggiungono altri ragazzi, aggiungendo la loro forza al bastone.
Sembra che stiamo tutti giocando al tiro con la fune, ma forse non ho specificato un piccolo dettaglio: stiamo sfidando un portale magico che sta rapendo un nostro amico, e poi la fune non è affatto una fune, ma il mio prezioso bastone magico.
Con un sonoro crack, il bastone si spezza e Julian viene inghiottito all'interno della porta magica.
-No!- esclamo, mentre cadiamo tutti all'indetro.
Sono troppo scioccata per notare la mano di Walt che si protende per aiutarmi ad alzarmi: Julian è scomparso, rapito.
Qui alla Brooklyn House.
Quella che dovrebbe essere la nostra dimora sicura.
Nota scriba:
Buona domenica a tutti!
Scusate se mi sono fatta attendere, ma spero di essermi fatta perdonare con queste 1300 parole di capitolo ^^
E così anche il Ventunesimo Nomo non è stato risparmiato da queste misteriose sparizioni...
Cosa succederà ora?
Dove sarà finito Julian?
Cosa farà la nostra Sadie?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
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