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Distogliendo il malocchio da Cesare, facendolo ritornare alla sua potente forza originale e alla sua normale velocità dei movimenti, lo lanciò sul cerchio sacro che proteggeva Nicolas. Oltre la barriera attorno a sé, si era protetto ulteriormente con un cerchio di acqua santa dove nessun Demone poteva entrare, se voleva vivere. L'effetto dell'acqua santa su un Demone era l'effetto di un veleno corrosivo che ti lacera i tessuti fino all'osso. Dolorosissimo e mortale!
Si morse il pollice, lo sfregò sul palmo destro, si fermò dalla corsa e tenendosi con la mano sinistra il polso Frank scagliò l'evocazione come un colpo di bazzoka che lo fece indietreggiare di poco. Uno scuro volatile dalle mole di una tigre si stava fiondando su Nicolas ad una velocità spaventosa. Sfondando la sacralità del cerchio protettivo si intrufulò fratumandosi poi sulla sua stessa barriera trivellandola con quel becco deforme, quasi meccanico, che si ritrovava.
Il piano di Frank era quello di attaccare da vicino, in successione rapida, in modo tale da non dare il tempo materiale all'Aria di pronunciare i giusti versi per annientare i demoni da lui evocati.
«Non fai più lo spavaldo senza le tue stupide barriere, eh!?» urlò Frank che continuava a colpirlo.
Sfregando entrambi i palmi, trasferì il sangue anche sull'altra mano da dove fuoriuscivano sempre dei volatili ma di diversa: razza, mole e con diverse mutazioni genetiche.
Come delle pistole, l'Evocatore scaricava il caricatore sul povero Nicolas che era lì a proteggersi, a proteggere gli altri da lontano, accusando i colpi.
"Non posso continuare così o mi sfinirà... Devo fare qualcosa, ora!" pensò fra sé e sé.
Uscendo dal cerchio, schivando i volatili aiutandosi con le ali nei movimenti repentini, si stava dirigendo verso di lui.
«Il piccolo pennuto si è deciso a fare il coraggioso, wow» lo shernì vedendolo avanzare.
L'unica soluzione era quella di un combattimento corpo a corpo. Almeno così gli impediva l'evocazione di altre bestie tenendolo impegnato a distanza ravvicinata.
Estraendo dalle larghe maniche due piccoli pugnali si avventò sul Demone che lo accolse manifestando un bastone con una lama su ambedue le estremità.
Nicolas non era fatto per gli scontri ravvicinati, lasciava farlo ai suoi compagni. Ma quando doveva... Doveva!
Un urlo proveniente dalle loro spalle attirò l'attenzione di Cesare e Nelson. «Tranquilli, non è nulla concentratevi su di loro. Ce la faccio» prontamente Nicolas anticipò le loro domande.
Il Jinx era passato ad indebolirlo di persona essendo uscito dal cerchio, mettendolo ulteriormente in difficoltà vista le capacità non eccelse nel corpo a corpo.
Accecato dalla rabbia, Cesare scaraventò con violenza massima la sua scure sullo iettatore, non curandosi del colpo che gli stava sferrando il Dragone che lo ferì ampiamente al braccio.
La scure, totalmente inaspettata, lo travolse scaraventandolo al muro.
«Occupati tu di lui» disse a Nelson scambiandosi così gli avversari.
Senza proferire parola diede corda al compagno.
Perdendo la concentrazione, il malocchio cessò su Nicolas ripristinando le sue originali forze. «Merda! Non posso più aiutarti Frank» lo informò Tone in visibili difficoltà, doveva tornare ad usare la sua magia sul forzuto.
Accanendosi sul Jinx, Cesare stava dando il meglio di sé.
Una delle cose che odiava di più al Mondo era che gli venissero toccate le persone a lui care. Vedendo Nicolas in difficoltà, gli scattò dentro l'impeto della rabbia.
Diciamo che Cesare era un Angelo un po' particolare... La sua natura era ben chiara. La sua via era quella del Signore, ma svariate volte fu tentato dal Maligno a causa del suo temperamento non proprio angelico. Tentativi tutti falliti fino ad ora.
"Non pensavo che la sua magia fosse così forte..." si ritrovò a dire Frank vedendo il miglioramento delle statistiche corporee dell'Aria senza il disturbo del malocchio. La forza, la velocità, la capacità di reazione... Tutto aumentato.
Capendo che a lungo andare avrebbe avuto la peggio contro di lui, si ritirò cercando l'aiuto dei compagni. Anche Frank, essendo specializzato come Evocatore, non era un asso con l'uso delle armi.
Battendo in ritirata veniva inseguito da Nicolas.
«Fate qualcosa!» disse avvicinatosi ai suoi compagni.
Velocissimo, Dario lanciò una delle sue spade gestendo la tempistica dei movimenti dell'avversario alle calcagna di Frank.
«NIC!» urlò mentalmente Nelson vedendo la spada partire.
Per il rotto della cuffia, quest'ultimo riuscì ad innalzare una barriera che bloccò l'arma facendola balzare via.

Ma tutto in un attimo si capovoltò!

Smaterializzandosi, comparendo al post della spada, Dario l'afferrò sferrando insieme alla sua seconda lama un micidiale fendente impossibile ormai da evitare.
Nelson era attonito dalla velocità con cui tutto quello stava accadendo.
Ma con la coda dell'occhio Cesare non aveva mai smesso di tenere sotto controllo il piccolo del gruppo.
Con uno scattò velocissimo, arrivò a posizionarsi di fronte a Nicolas. Inutile mentire.

Il doppio fendente aveva comunque colpito qualcuno...

Nonostante la sua mole, Cesare era discretamente veloce. Ma stavolta non lo fu così tanto da levare la scure contro le spade nemiche.
Ad occhi spalancati, Nicolas vedeva il sangue librarsi nell'aria finendo dappertutto.
«Torna indietro Nic» gli disse spingendolo piano dal petto.
«Vai» lo incoraggiò a tornare indietro. Scioccato dell'accaduto, afferrò la mano che aveva sul petto lasciandola andare pian piano indietreggiando. Sfiorandolo, agevolò la cura delle ferite inflitte dal Demone.
Si poteva esser specializzati in più categorie, in più classi contemporaneamente. Basta osservare Tone: Jinx in principio, ma specializzando anche in Dragone nell'uso della katana. E non se la cavava per niente male.
Nicolas, principalmente Aria, aveva da poco intrapreso la specializzazione da "Curatore". Come dice la parola stessa, specializzandosi in queste classe, si imparava a curare i danni causati dai Demoni e da quelli minori chiamati tramite evocazione. Ma Nicolas non era ancora esperto di questa arte però.
Volando verso Nelson, scompigliandogli i capelli, curò veloce come poteva anche lui.

A colpi di lame, evocazioni demoniache e barriere difensive, lo scontro infinito continuava.

Stremati, in una situazione di parità, si osservavano.
«Cosa facciamo adesso?» chiese Tone con il fiato corto al capo.
«Credo che per oggi sia meglio andare» ribadì Dario.
«È stato un piacere, per una volta, non vincere facilmente. Di solito uccidiamo i nostri avversari con molta semplicità» li provocò.
«Maledetto!» Cesare si scagliò contro di lui.
«Addio uccelletti» con un cenno della mano li salutò.
In un baleno, smaterializzandosi contemporaneamente, si dileguarono dalla scena dello scontro.
Sbattendo la sua scure per terra placò la sua rabbia.
«Dai, vieni qui Cesare» Nelson lo aveva raggiunto e, portandosi un braccio dietro al suo collo, si diressero verso Nicolas.
«Fammi vedere se riesco a fare qualcosa qui...» si pronunciò quest'ultimo notando la ferita che aveva iniziato di nuovo a sanguinare. D'altronde non aveva avuto il giusto tempo prima per curarla per bene. Era alla prime armi con le cure, quindi gli serviva un sacco di concentrazione.
«Sto bene, tranquillo» rispose sfoggiando un sorriso.
«Zitto zoticone!» dandogli un pugnetto sulla testa gli strappò un sorriso, vero questa volta.

Con molta concentrazione, dopo alcuni eterni minuti, il piccoletto riuscì a cauterizzare la ferita.
«Almeno adesso non sanguini più. Ti metteranno in sesto i veri Curatori facendotela sparire in un attimo» disse asciugandosi il sudore dalla fronte.
«Grazie Nic, davvero. Hai fatto anche tanto. Dai, ora andiamo a fare rapporto»
Facendo spuntare le ali si innalzarono nello scuro firmamento che aveva appena assistito all'ardua battaglia.

Era quasi bizzarra come situazione.
Al mattino, migliori amici quasi fratelli. Uniti dallo splendido rapporto che avevano tra di loro. Uniti dalla passione comune per il loro lavoro. Uniti in un legame molto forte.
Alla sera, acerrimi nemici! Non degli avversari qualsiasi, ma due classi che sin dell'alba dei tempi sono sempre state in conflitto tra di loro.

Il bene contro il male.

La luce contro l'oscurità.

Il sacro contro il profano.

Gli Angeli contro i Demoni.

Dio contro Satana!

Avevano combattuto fino quasi ad uccidersi. Ignari vivevano questa doppia vita parallela inconsapevoli della celata verità.

#MySpace
(NON POTEVO NON METTERE QUESTA FOTO COME IMMAGINE DEL CAPITOLO!
Sto scrivendo questa storia da un po' ormai e appena ho visto le storie di oggi, su IG, di Tonno con una katana proprio come in questo mio racconto ho tipo urlato! 🙈😂)

Alla fine nessun morto, solo qualche ferito. Fiù!

Ma non è finita qui... È solo l'inizio.

Se il capitolo vi è piaciuto, fatemelo sapere con una stellina e un commento. Al prossimo aggiornamento.

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