Ti amo, ma ti odio
Ship:LichtxLawless
Genere:Yaoi
"È bravo il mio Angel! Le tue composizioni mi lasciano ogni volta senza fiato" - disse con aria entusiasta il vampiro battendo le mani compiaciuto. "Ah quanto non ti sopporto! Stai un po' zitto riccio di merda!" - replicò a sua volta il corvino lasciando delicatamente il tasto bianco del piano, mentre la melodia andava sempre via via disperdendosi in quell'enorme stanza... "Su, dai! Non te la prendere per così poco...dovresti essere felice per un mio apprezzamento" - ghigno il biondo per poi alzarsi e andare nella sua direzione. Licht non ci pensò due volte, si alzò dallo sgabello e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Nel buio pesto di quella notte illuminata dalla fioca luce lunare , l'unico rumore erano i passi dell'austriaco che creavano un tonfo ad ogni minimo contatto con il terreno vuoto e freddo. L'aria pungente, caratteristica della stagione invernale, si infilava ovunque riuscendo a penetrare anche tra i vestiti, che invano, proteggevano il delicato strato roseo di pelle sotto di esso. Il corvino puntava i suoi occhi azzurri e taglienti contro lo strato di asfalto che ricopriva quella che sembrava un interminabile strada.
"Perché l'ho fatto" - un Angelo, come lui era solito definirsi non si sarebbe mai dovuto avvicinare a lui, un vampiro o meglio dire un demone senza scrupoli, che approfittava della sua forma di riccio per persuadere la mente delle persone con quel suo aspetto falso, carino e ridicolo. Eppure con lui sembrava esserci riuscito alla perfezione: per quanto lo odiasse non riusciva a levarselo dai piedi e sembravano, perfino, più uniti senza neppure volerlo. Ma Licht era veramente sicuro di non voler provare altro che odio nei confronti di Lawless? Era sicuro del suo pensiero che lo portava ad essere così avventato e manesco nei confronti del suo servamp, anche se lui non lo aveva mai considerato tale?
Qualche goccia di pioggia iniziò a bagnare tutto ciò che era lì intorno, che sembrò quasi cedere sotto il tocco vellutato dell'acqua, che inebriava con il suo odore l'aria e rendeva tutto fin troppo piacevole con il suo ticchettio e con la sua freschezza. Tutto sembrava tranquillo, tranne il moro: era scosso da una miriade di dubbi, pensieri, perplessità che si facevano strada nella sua mente. Voleva scacciarli, dimenticarlo e per quanto il suo cuore gridasse aiuto, più le sue grida venivano soppresse senza scrupoli- "Quel baka di un riccio mi ha talmente assillato che ormai.." - si fermò. La pioggia accarezzava le sue bianche gote, scendendo fino al collo per infilarsi tra i suoi vestiti inumiditi.
Flash back
"È così eri tu l'ostaggio?... Su forza, ora dammi quella piastrina"-la voce di Tsubaki tuonò nella stanza: la piastrina con su inciso "HYDE" passò velocemente dalla mano fasciata del sottoclasse a quella di colui, che da tutti i presenti era definito uno "psicopatico" e "pericolo pubblico". Appena afferrata, rise. La sua risata rimbombò per tutta la stanza producendo un eco da far gelare il sangue delle vene solo al singolo pensiero. Licht percepì un brivido di paura lungo tutta la spina dorsale; una sola parola, un solo pensiero. Il fermarlo doveva essere una priorità , a costo della sua stessa vita che aveva messo più volte a reventaglio. Di certo quel mostro non doveva ne toccare la piastrina fatta da un "Angelo" con le sue mani, ne tantomeno il suo servamp.
"Estremamente noioso" - Tsubaki estrae la spada e con un ghigno di felicità, mista a sollievo e pazzia lanciò la piastrina in aria. "FERMATI!" - la voce di Lawless si fece avanti in un urlo; lui che era in preda al panico non voleva perdere tutto ancora una volta. Le lacrime che erano trattenute, cercavano di sgorgare invano, come se il biondo volesse sfogarsi.
Rompere l'oggetto, qualunque esso fosse, che il padrone porgeva in dono al suo servamp, comportava a quest'ultimo di avvicinarsi alla morte, più di quanto ci si aspettasse. Licht tentò di scagliarsi contro il suo avversario, contro quel mostro che voleva la vita del suo riccio, ma fu fermato: la mano di Lawless strinse fortemente la maglia del moro e lo guardò come per intimarlo a fermarsi.
Ma per quale motivo lo aveva fatto?
Fine flash back
"Perché mi è venuto in mente tutto questo? E perché proprio ora?" - il corvino alzò lo sguardo al cielo. Si poteva notare come l'acqua cadeva giù come lacrime versate senza sosta. Si portò una mano sulla fronte, con il palmo rivolto verso l'altro, inarcando leggermente la schiena all'indietro.
" Io che lo odio così tanto, perché ho voluto proteggerlo? Perché, invece di fare di testa mia e di evitare tutto quello che è successo, mi sono fermato al suo tocco?" - "Cos'è stato a fermarmi? La mia paura nei confronti di Tsubaki?" - "Impossibile... Non mi fa paura uno squilibrato come lui!" - miriade di pensieri che si susseguivano portando sempre più interrogativi e meno risposte.
"Ma cosa mi aspetto, anzi cosa voglio da lui??"-"Perché se lo odio come dico non riesco a fare nulla, o per lo meno a fare meno di lui?" - proteste la mano al cielo per poi chiuderla in un saldo pungno. Strinse i denti:-"Cosa farei se non ci fosse lui?"
Fu risvegliato e portato alla realtà da una voce familiare che chiamava il suo nome senza sosta-"BAKA!" - Licht si voltò di scatto e sferrò un calcio sulla pancia del biondo, colpendolo nella zona limitrofa dello stomaco- "Detesto quando urli così! Taci una volta per tutti!" - aggiunse con fare seccato il corvino - "C'è una frase che cade a pennello..."-provò a cambiare discorso il vampiro senza però ricevere la minima attenzione del corvino che si allontanava da lì.
Solo il tipico rumore prodotto dalle scarpe del ragazzo al contatto con la superficie bagnata.
Poi ci fu un pensiero veloce che occupò la sua mente, capì tutto in quell'esatto momento: l'odio, l'orgoglio erano tutti sentimenti che nascondevano il suo amore e il suo affetto verso il vampiro, celavano solo la verità che lui stesso non voleva ammettere. Il servamp aveva fatto di tutto per proteggerlo e non farlo morire inutilmente, mettendo a repentaglio la sua di vita...
"Ma cosa vado a pensare!" - da una parte la ragione stava intervenendo, ripristinando la confusione di prima, da l'altra il cuore si schierava per proteggere e far trionfare il suo ideale amoroso.
«Ti prego fermarmi, non lasciarmi andare via, blocca i miei passi. Fammi smettere di camminare, imbambolami con il tuo tocco delicato, persuadimi con la tua voce, ferma il tempo e tutto quello che accade intorno a noi»
Un'idea, un pensiero che ormai voleva solo diventare realtà.
Ulteriori passi si unirono ai suoi, sempre più rapidi, in una successione continua e ritmata, più forti e sicuri uno dopo l'altro.
Una mano teneva saldo il polso del corvino, che a quel gesto così desiderato e così inaspettato allo stesso momento, spalancò gli occhi e irrigidendo tutto il suo corpo per la sorpresa. Un luccichio iniziò a fare capolino mettendo in risalto ancora di più il colore azzurro di quegli occhi così tanto amati.
"Fermati...non andartene ti prego" - la voce di Lawless così rotta, quasi sull'orlo di essere spezzata dalle lacrime, era la cosa più bella che lui avesse mai potuto sentire, altro che le sue composizioni al pianoforte.
Licht si voltò e nello stesso momento il biondo mollò la presa. Il loro occhi riflettevano mille emozioni, i loro corpi fremevano.
Il biondo fu intimorito da quella faccia così cupa e strana del corvino, iniziando così a indietreggiare. Il ragazzo allungò la mano e lo tirò a sé.
Erano così vicini. Il loro respiro caldo che si mescolava, I loro occhi non riuscivano a distogliere lo sguardo per guardare altrove. Le guance di Lawless si tinsero di un rosso vivace.
"Sei patetico sai..."-disse con ilarità il corvino che senza neanche pensarci, come di sua spontanea volontà, posò un dito sulle labbra rosee del biondo.
"S-s-senti..."-disse il vampiro balbettando con un filo di voce, sentendo il tocco delicato delle mani lisce di Licht. Non Udì risposta...-"Perché nonostante il fatto che io sia il tuo servamp e tu mi hai accudito, se si può dire così, mi tratti così?" - il biondo in quel momento era pronto ad uno schiaffo o ad un calcio; sarebbe stata una reazione scontata e plausibile.
Invece, sentì le calde e le morbidi labbra di Licht sulle sue. D'istinto ricambiò quel bacio tanto atteso, ma che nessuno dei due avrebbe mai ammesso. Le labbra del biondo erano così buone che al corvino crearono subito una dipendenza, una dipendenza piacevole della quale non avrebbe mai fatto a meno.
Il corvino mise le mani tra il collo e la faccia, facendo pressione con il pollice sulla mandibola, tirandolo verso se; il biondo invece aveva messo un braccio intorno al suo collo mentre con la mano rimasta accarezzò dal basso verso l'alto la schiena del moro, che inarcò la schiena per i brividi di piacere provocatogli da quel tocco.
Si staccarono, da quel bacio così breve ma che per loro parve un'eternità. Non sapeva perché il lui lo avesse fatto, agendo in modo così iraggionevole. Gli era sembrata una cosa naturale da fare in quel momento. Era come se il suo cervello non avesse più il collegamento con il suo corpo, e se il cuore e i suoi desideri avessero preso il sopravvento.
Licht si staccò subito, diede meno a vedere il suo rossore per l'imbarazzo.
"Su dillo..."-disse Lawless tornando allegro e bizzarro come era sempre stato-"E cosa dovrei dire?! " - rispose freddo e distaccato il corvino-"Mi ami, vero?" - "Sei così diretto..."-sviò la domanda il ragazzo-"Non cambiare discorso! Rispondimi!"-"E cosa te lo fa pensare?" - lo guardò, con un minimo di sensualità nel suo sguardo, il pianista-"Dai rispondi!" - lo pregò il servamp.
La risposta era ovvia lo amava, ma non lo avrebbe mai detto o almeno con le parole.
"Stai zitto e andiamo, RICCIO DI MERDA" - "Lo prendo come un si" - rispose il biondo cingendo la vita del corvino con il braccio, stringendolo a se.
Licht, per quanto avesse cercato di odiarlo come un vero angelo, ora non ne poteva più fare a meno...perché si sa: il confine tra odio e amore è veramente impercettibile.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro