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Friend, please

Ship:Soutaku
Song:Friend please(Twenty one pilots)

Eternity_Hook

Il venticello tiepido di quella sera, spostava continuamente da una parte all'altra i ciuffi di Soma. Dal "terrazzo" si vedeva un paesaggio bellissimo:un cielo arancione, con sfumature tendenti al rosa in basso e al viola/blu verso l'alto. Dove il cielo aveva già lasciato posto al freddo blu della notte, si intravedevano dei piccoli puntini luminosi che mano a mano stavano ricoprendo il cielo.
Il suo sguardo era totalmente perso all'orizzonte, perso in quei colori, perso in quel tramonto primaverile.

I feel for you,
but when did you
believe you were alone?
You say that spiders
crawled inside and
made themselves a home
Where light once was

Ripensò al suo primo anno nella Totsuki, a quando era stato ammesso per fortuna e quando aveva incontrato lui: non ricordava molto bene la circostanza nel quale si erano incontrati, ma come il suo cuore era sussultato alla vista di quel ragazzo. Occhi azzurri come il mare, i capelli biondi con quel che ciuffo che gli ricadeva sul viso candido e dai lineamenti stranieri.
Per quanto all'inizio si odiassero, se proprio si poteva definire odio quello che c'era tra i due, c'era sempre stata in fondo un'affinità che negli ultimi tempi stava sfociando in qualcosa di più.

Quando lo aveva visto perdere alle selezioni autunnali contro Mimasaka, ma soprattutto quando aveva visto che Subaru aveva preso come "premio" la mezza luna aveva sentito una strana sensazione. Una sensazione dove il coraggio e la voglia di aiutarlo si erano mescolate tra loro, ma per quale motivo avrebbe dovuto aiutare colui che considerava rivale?

Petrified of who you
are and who you have become
You will hide from everyone,
denying you need someone
To exterminate
your bones

Perché lui aveva desiderato tante volte di diventare suo vero amico, anzi forse più di un amico. Infondo anche Takumi e la sua cucina avrebbero potuto aiutare Soma nell'arrivare alla vetta della Totsuki, ad arrivare al primo seggio.
Forse già Aldini lo considerava tale, anche se dalla parte del giapponese quell'amicizia serviva più come una comodità, per raggiungere un ideale piuttosto egoistico.
Ma per quanto potesse ammettere che lui voleva diventare un suo grande amico, in realtà si era reso conto che si stava affezionando ad Aldini più di quando pensasse.
Gli dava perfino fastidio il fatto che lui lo chiamasse ancora per cognome, perché doveva chiamarlo Yukihira?
Per quanto lui non odiasse il suo cognome e per quanto ne andasse fiero, anche se pronunciato dalle quelle labbra, voleva sentire dire dall'italiano "Soma" almeno una volta.
E lo voleva più di quanto lui volesse il primo posto nei 10, era come una necessità.

"Yukihira" - il suo cuore iniziò a battere forte, quella voce ancora una volta lo aveva fatto sentire così. Non si voltò, si limitò a dire un semplice ciao freddo e a mezza bocca. Il biondo si mise accanto a lui.
Solo il rumore del vento tra le foglie, nient'altro, la luce lunare che illuminava piano piano tutto quando. In quel momento il rosso ruotò leggermente gli occhi per vederlo: il suo volto illuminato dalla luce sembrava ancora più bello di quanto non lo fosse già, il suo sguardo fisso nel cielo, gli occhi che brillavano e quel sorriso. Quel fottuto sorriso.

Friend, please
remove your hands from
Over your eyes for me
I know you want to leave but
Friend, please
don't take your life
away from me

"Sai probabilmente tornerò in Italia per un po'..."-disse Aldini con un sorriso quasi malinconico-"Voglio migliorarmi, così da battere anche te un giorno" - disse con un aria bambinesca, quasi di sfida. Soma si limitò a guardarlo in faccia per poi riprendere a fissare il vuoto.
Cosa doveva fare? Cosa avrebbe dovuto rispondergli? Sarebbe stato da sbruffone dirgli che lui aveva bisogno di Aldini per arrivare a dove ambiva, sarebbe stato brutto considerare e far sentire Takumi come uno strumento più che come una persona.

"Solo per migliorarti? Guarda che ci vuole molto di più di un semplice miglioramento per farmi perdere..."-lo disse quasi senza pensarci, continuando a fissare l'orizzonte. Solo quando il rosso si accorse di aver detto una cosa così antipatica, capì che le speranze di essere considerato anche il più lontano dei conoscenti erano le più vane.
Il biondo scoppiò a ridere, per quanto il giapponese si sforzasse non riuscì proprio a capire per quale motivo Takumi stesse ridendo.

Living like a ghost
you walk by everyone
you know
You say that you're fine
but you have lost
your sway and glow
So I stopped by to let
you know

Soma lo guardava perplesso, con una faccia di uno che si stava facendo mille domande per capire cosa stesse succedendo. "Quello che hai detto e la tua faccia quando ho iniziato a ridere" - si formò un sorriso sulle labbra di Soma. Quando era con lui, in momenti come quelli, si sentiva bene, i suoi muscoli si rilassavano e si sentiva più libero.
"Ma sai quando partirai?" - chiese il giapponese-"Tra qualche giorno e visto che non sapevo se ci saremmo rivisti prima del mio ritorno vi sono venuto a salutare" - rispose l'italiano iniziando ad andare verso la porta finestra che conduceva sul terrazzino.

"Beh ci vediamo allora" - disse Soma assumendo un espressione cupa, non voltandosi a guardare il suo volto. Strinse i pugni.
Non lo avrebbe visto per un po' e per quanto non volesse la sua partenza, non sapeva che in futuro avrebbe "benedetto" quel giorno più volte. Strinse i pugni, il suo cuore iniziò a battere fortissimo come se volesse uscire dal petto ad ogni battito, il suo respiro che da calmo stava iniziando ad essere irregolare, le gambe gli tremarono un istante quasi le vide cedere.

Friend, please
remove your hands from
Over your eyes for me
I know you want to leave but
Friend, please
don't take your life
away from me

"Yukihira, quando torno ti voglio sfidare come si deve. Quindi non ti azzardare a non migliorarti...te lo dico da amico ad amico" - il giapponese sgranó gli occhi dallo stupore. Sentì i passi sempre più allontanarsi da lui, si voltò, corse verso Aldini afferrandolo per un braccio.
"Yukihira...cosa vuoi?" - chiese confuso il biondo vedendo la mano di Soma che stava stringendo il suo braccio, con lo sguardo fisso sul terreno-"Non andare" - disse con un filo di voce.

L'italiano lo guardò con una faccia perplessa-"Ma cosa gli passa a questo per la testa..."-pensò ad alta voce. Vide che il rosso continuava a puntare lo sguardo a terra, senza essersi preoccupato minimamente della frase che avesse detto Aldini 5 secondi prima.

Would you let me know
your plans tonight?
'Cause I just won't let go
'til we both see the light
And I have nothing else
left to say
But I will listen to you
all day, yes I will

"Oh credo di aver capito cosa vuoi" - disse l' italiano ridendo. Lo prese e lo abbracciò. Soma rimase pietrificato da quella mossa così improvvisa del biondo- "Dillo Soma, tu senza di me e senza i miei abbracci non ce la faresti" - affermò con il tono di uno che sembrava sapesse abbracciare e consolare solo lui.
In quel momento il giapponese si sentì mancare, mentre prima erano solo le gambe a tremare ora era tutto il corpo, brividi che percorrevano la schiena migliaia di volte. Il fatto di aver sentito pronunciare il suo nome lo aveva fatto sentire in uno stato di confusione assurda, come se stesse andando in tilt. Ecco ora lo sapeva, Aldini lo avrebbe fatto sentire tutte le volte, per quanto potessero essere amici, per lui sarebbe stato molto di più.

Soma ricambiò l'abbraccio "Hai ragione mi ci voleva" - a quelle parole le guance di Takumi si tinsero di rosso, da far invidia ad un pomodoro.
"Si...però...ora"-"Che fai non fai più lo spavaldo?" - sussurrò il giapponese con un tono piuttosto sensuale. Takumi era letteralmente pietrificato dalle parole di Soma e dall'imbarazzo che stava provando in quel momento.
Soma pose 2 dita sotto il mento di Aldini, lo alzò per poi unire le loro labbra in un bacio. Il rosso non avrebbe mai potuto immaginare che quelle labbra fossero così buone, non avrebbe mai potuto immaginare quel momento, o per lo meno lo aveva immaginato ma in circostanze diverse.

Si staccarono. Si guardarono per un attimo negli occhi. Gli occhi blu di Aldini brillavano come i raggi del sole quando si rispecchiano nell'acqua.
"Ni-chan" -Isami lo prese per il colletto e lo trascinò via.

Friend, please remove
your hands from
Over your eyes for me
I know you want
to leave but
Friend, please don't take
your life away from me

"SOMA NON FINISCE QUI!" - urlò il biondo mentre si allontanava sempre di più con suo fratello. "Infondo lo hai voluto anche tu" - disse Soma facendogli l'occhiolino per poi scoppiare a ridere. Takumi si tinse di rosso, per poi guardare da un'altra parte per evitare di far vedere il rossore delle sue gote.

Quella sera era stato solo un "assaggio" di quello che sarebbe successo in seguito.

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