Soul e Evelyn giocarono nel giardino a rincorrersi, ad un tratto una bambina bionda, occhi verdi, si avvicinò ai due bambini, con lei aveva dei robot: un coniglietto e due altri suoi amici robotici di rame.

 La bambina vide Soul e Evelyn che si divertivano a giocare. 

«Ciao, ehm… io mi chiamo Rose, posso giocare con voi?» Chiese la bambina timidamente. 

Soul guardò sorridendo Rose, poi Evelyn, e infine verso la bambina. «Certo, puoi giocare con noi. Io sono Soul, piacere, lei è la mia amica Evelyn!» esclamò saltellando sul posto.

I bambini fecero amicizia, Soul chiese: «Ma quelli sono cyborg? Wow!» disse entusiasta. 

Rose era figlia di uno scienziato che creava forme di vita androidi. Evelyn disse: «Che carino, c'è anche un coniglietto Robot!»

Rose sorrise e presentò ai suoi amici: Bunny, il coniglietto Robot. I due prototipi : N.134- 135.

Soul era entusiasta di aver conosciuto Rose ed i suoi amici androidi. Bunny  e gli androidi giocavano con i loro nuovi amici, Soul e Evelyn erano spensierati.

Ma d'improvviso accadde qualcosa di inaspettato, Soul sentì un rumore assordante, un fischio alle orecchie fastidioso, si avvicinò le mani alle tempie e crollò in ginocchio e disse:

«Cosa mi succede? No!»

Aveva avuto una sorte di visone nella quale era sera e dei guerrieri oscuri assediavano la città, le fiamme che divampano ovunque. Soul restò sconvolto da quella visione, venne raggiunto dai suoi amici che preoccupati chiesero:

«Soul, stai bene?»

Il piccolo si asciugò le lacrime e rispose: «Sì, non è niente, era un capogiro» Mentì, credeva che se avesse raccontato di ciò che aveva visto nessuno lo credeva.

«Menomale, ci hai fatto preoccupare, allora cosa facciamo?» chiesero Evelyn e Rose.
«Non lo so, scusatemi, ma vorrei riposare un po'... mi sento così stanco» sussurrò il piccolo, riuscì solo a finire la frase, e poi il buio totale.