XXXVII. I think I love you.
Capítulo 37.
Kelsey mi salutò con un abbraccio e un bacio quando ci avvicinammo a loro.
"Allora Barks, Sei pronta?"
Ridacchiai tra i denti e annuii.
"Più che pronta."
Devon mise un braccio intorno alle mie spalle e alzai lo sguardo per sorridergli.
"Ci divertiremo, eh?"
Risi annuendo e circondai i suoi fianchi con il mio braccio.
Alla fine entrammo tutti nel locale, ad aspettarci una bella quantità di persone. C'era odore di sudore, alcol e tabacco, l'atmosfera era carica di una fitta di nebbia che ci procurò a socchiudere gli occhi. La luce laser scintillava sulla pista da ballo e corpi sudati si muovano al ritmo della musica elettronica.
"Andiamo a bere!" Niall gridò puntando verso il bar.
Ci avvicinammo al bar schivando dei corpi che si strofinavano tra loro come se non avessero niente di meglio da fare.
Mi guardai indietro e osservai Kelsey attraversare la folla faticosamente, così le afferrai la mano per aiutarla. Mi fece un piccolo sorriso mentre si avvicinava a Zayn, che stava urlando qualcosa ad un ragazzo.
Infine ci ritrovammo al bar dove io mi appoggiai al bancone mentre Devon spinse un ragazzo dal suo sgabello per passarmelo, alla fine quando si liberò mi fece sedere sopra mentre lui occupava l'altro. Non potetti fare a meno di ridere per la faccia che aveva fatto il tizio e Devon si unì a me.
"Mi sei mancato." urlai.
Devon aprì le braccia e mi strinse contro il suo petto. In realtà mi era davvero mancato, era vero che avevamo avuto una avventura alla clinica, ma ora non riuscivo più a vederlo come nient'altro se non come un fratello maggiore. Qualcuno con cui potermi sfogare senza problemi e senza essere giudicata.
"Ti voglio tanto bene Devon." Gli diedi un bacio sulla guancia e lui ricambiò dandomene uno in fronte.
"Anch'io piccola. Anch'io."
Zayn e Kelsey arrivarono al nostro fianco e Kelsey mi diede una gomitata guardando un punto verso la pista. Mi girai vedendo Harry ballare con una ragazza, ma fissandomi con uno sguardo torvo. Diedi una stretta sulla cosca a Devon e lo guardai sorridendo, Devon guardò verso Harry e un ghigno diabolico gli si formò sul viso. Si rigirò per guardare le mie labbra e rise.
"Non mi staccare le palle per questo, d'accordo? Ti sto solo aiutando."
E mi baciò. Le sue labbra si muovevano delicatamente contro le mie. Risi separandomi leggermente. Devon mi diede un bacio sulla punta del naso e cominciò a ridacchiare.
"Però non puoi ridere stronza perché potresti innamorarti con un mio bacio." Finse di fare la vittima e nascosi il mio viso nel suo petto continuando a ridere.
Decisi di non girarmi per non incontrare sorprese.
Devon impostò un braccio intorno ai miei fianchi mentre chiedemmo da bere. Fu allora che Harry fece il suo ingresso trionfale.
"Tu!" ruggì in direzione di Devon, "Non ti vorrei davvero distruggere la faccia." Mi indicò poi, "Ma se continui a toccarla-.."
Devon si alzò dallo sgabello spintonando Harry. Scesi anch'io con un balzo per mettergli una mano sul petto.
"Devon no..." Devon mi guardò e annuì, sedendosi di nuovo.
Harry aggrottò le sopracciglia e strinse i pugni.
"Devon no?! E io cosa!"
"Cosa significa quel io cosa?"
Strinse le mani al petto con frustazione, cercando le parole.
"Sono stato spinto!"
Incrociai le braccia. Questo era stupido.
"E?!"
"Non gli dici niente!?"
"Non proprio." Sollevai un sopracciglio con aria di sfida.
Harry sbuffò facendo cadere le mani prima di spingersi i capelli all'indietro.
"Non ti rendi conto, vero?"
"Di cosa?"
Si morse il labbro con frustazione, facendo muovere il piercing in metallo. Dovetti pizzicarmi il braccio furtivamente per ricordarmi quello che dovevo fare.
"Questo fa male." sussurrò abbastanza forte da farsi sentire da me e senza aspettare una mia risposta si girò mischiandosi con la folla.
Devon mi fece girare offrendomi la bevanda.
"Stai bene?"
Scossi la testa.
"No."
Bevvi un sorso dalla bevanda che ne accompagnava sicuramente molti altri dopo. Devon iniziò a parlare di cose senza senso e pensai di pisciare dalle risate. Devon ubriaco era il meglio che potesse capitare nella vita.
"Balliamo!" Urlò vivacemente afferrandomi la mano.
Per una volta mi dimenticai di Harry e delle sue parole e mi concentrai su Devon, che mi afferrava i fianchi muovendosi goffamente. Non riuscivo a smettere di ridere e dovetti premermi lo stomaco con le mani, perché era davvero troppo divertente per essere vero. A un certo punto si avvicinò ad una ragazza e cominciò a ballare dietro di lei, sensualmente. La puttana si girò e sorrise mordendosi il labbro, indossava una scollatura di infarto.
"Ciao bellezza!" Devon urlò. Diverse persone si girarono dalla sua parte nel sentirlo urlare così forte.
La ragazza rise e urlò anche lei.
"Cosa?!"
Devon si morse una nocca cercando di non ridere. Aveva gli occhi rossi dal fumo che girava attraverso la pista.
"Ancora un po' di push-up e potrei affogarci in quelle tette!"
Scoppiai a ridere e caddi di culo. La ragazza gli diede uno schiaffo e Devon mi cadde sopra. Iniziò a leccarmi la faccia come un cane e credetti di dover fare pipì.
"Devon e che cazzo!" Implorai in mezzo alle risate. "Non posso!"
Devon rise e mi baciò la fronte aiutandomi a tirarmi su.
Continuammo a ballare come dei deficienti finché qualcuno non mi toccò la spalla ad un certo punto. Mi voltai per vedere Louis con un volto preoccupato. C'erano tutti ad eccezione di Niall. Oh no.
"È Harry." Louis disse. "È molto ubriaco e credo che stia per scoppiare a piangere. Ha urlato il tuo nome circa ottanta volte."
Strattonai Devon con un braccio, che stava cercando di non cadere aggrappandosi a me e tutti seguimmo Liam, che sosteneva di averlo lasciato con Niall.
"Harry è laggiù!" Liam mi indicò urlando.
Tutti seguirono Liam tra la folla sudata e Devon strinse la presa sulla mia spalla. Dopo un paio di gomitate da parte sua mi aggrappai a Devon per non cadere. Louis mi passò accanto e mi sorrise, sorrisi anch'io scuotendo la testa. Sapevo cosa stava succedendo.
"È lì!" Indicò Niall.
Forzai la vista e osservai Harry disteso su uno dei divani del club. Le sue mani erano sul suo viso e le gambe sopra un tavolo.
Niall gli diede una pacca goffa sulla schiena. Sembrava in ottime condizioni. Ci avvicinammo e Zayn lo aiutò a sollevarlo.
I suoi occhi cercarono i miei vagamente e quando provò ad alzarsi cadde in ginocchio. Era deplorevole.
"Harry..." Sospirai tristemente. Mi misi in ginocchio davanti a lui e lo aiutai ad alzarsi.
"Piccola.." soffocò un singhiozzo. Non l'avevo mai visto piangere, ma era molto ubriaco. "P-perdonami."
"Cazzo Harry, sei molto ubriaco." Mi lamentai.
"Heather." Piagnucolò, "Non lasciarmi solo, per favore."
Mi circondò il collo con le braccia seppellendo il viso nell'incavo tra il mio collo e la spalla. Alzai lo sguardo per trovare Devon reggersi a mala pena in piedi. Coglione.
"T-ti prometto che ti dirò la verità, posso dirti la verità?" Tirò su con il naso, "Ieri sono andato a letto con Darcy ma una volta arrivato all'orgasmo mi ha colpito perché ho urlato il tuo nome. Soltanto perché lei non è te. Voglio te Heather, non Darcy." Gemette. Ed era la verità, aveva un taglio sulla guancia che non avevo nemmeno notato.
Rimasi a bocca aperta, l'aveva detto davvero?
"Non voglio più litigare Heath. Solo...no." Trascinò le parole.
"Riesci a metterti in piedi?"
Harry annuì e si alzò goffamente. Mi strinse la mano per aiutarsi, ma vacillò leggermente. Mi tirò il braccio per farmi stringere al suo corpo.
"Possiamo parlare?" Stava parlando nel mio orecchio.
Incrociai le braccia, anche se era così ubriaco e in pena non potevo perdonarlo così facilmente. Lo guardai negli occhi, sembrava voler mettere a fuoco la vista ma senza riuscirci.
"Se domani sei abbastanza sobrio per decidere di raccontarmi la verità sul tuo conto sarei disposta ad ascoltarti. Per ora lasciami in pace, per favore."
Provai a spingerlo, ma mi afferrò il polso per tirarmi contro il suo petto. Scosse la testa tirando su con il naso, appoggiò la fronte contro la mia prima di posizionare una mano sulla mia guancia e respirare da un millimetro dalle mie labbra.
Devon incrociò le braccia e strinse le labbra in un sorriso tirato.
"Aspetta.." Disse Harry. "Se domani non dovessi ricordarmi di questo...è difficile dirlo piccola, mi spaventa, sai?"
"Dillo ora Harry."
Deglutì prima di premere le labbra contro le mie.
"Se domani non mi dovessi ricordare di questo voglio che tu sappia che...c-credo di iniziare ad amarti Heather."
Nota traduttrice; ho aggiornato subitissimoo! Domani aggiornerò Patient n199, anche perché ho già tradotto mezzo capitolo yay(: volevo iniziare a tradurre una nuova storia, (no non mi fermerò mai) ma é già da un po' che volevo tradurla, era quasi da un'anno che volevo tradurre quella storia con tutto il cuoooorr, perciò mi ero detta che potevo tradurre il prologo e poi cominciare a tradurre quando mi mettevo un po' in pari con le altri traduzioni. Voi cosa ne pensate?
Riguardo Rude, awww, questo è uno dei miei capitoli preferiti della storia.
Visto che per ora stiamo cominciando a conoscere il personaggio di Devon, cosa ne pensate di lui ora?
E delle 'ultime' parole di Harry? Che cosa dolciosa.
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