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XXXV. Broke up.


Capítulo 35.

[GUARDATE LO SPAZIO TRADUTTRICE, PERFAVORE, È IMPORTANTE!]

Mi stropicciai gli occhi appena sentii la luce del sole sbirciare tra la finestra. Mi sedetti sul letto guardando vagamente l'orologio, oh cazzo era tardi. Mi svegliai immediatamente allungandomi per spalancare la finestra.

"Merda." mormorai tra i denti girovagando per la stanza.

"Beh, non ti uccidere." Disse una voce dietro di me.

Mi voltai incontrando Harry appoggiando allo stipite della porta con i suoi soliti stretti jeans neri e una canottiera, che rilevava i tatuaggi alle braccia e al torso. Era..bellissimo.

Sorrise incrociando le braccia, osservandomi da cima a fondo. Abbassai lo sguardo rendendomi conto che avevo dormito con dei pantaloni larghi e reggiseno. Alzai lo sguardo verso di lui di nuovo.

"Come diavolo hai fatto ad entrare?" Era tutto ciò che mi uscii dalla bocca quando decisi di parlare.

"Buongiorno tesoro, come hai dormito? Ooh, io ti ho sognata tutta la notte." Disse imitando una voce stridula.

Raggiunsi il cuscino più vicino e glielo lanciai. Colpì il suo volto con un lamento.

"Cazzo, buongiorno anche a te piccola." Si sfregò il naso dando un calcio al cuscino che era sparpagliato sul pavimento. "Cosa c'é dentro? Pietre?"

"Magari." Incrociai le braccia. "Come hai fatto a entrare?"

Harry ridacchiò dirigendosi al centro della stanza, si sedette sul pavimento con la schiena contro i piedi del letto.

"Beh, tenendo conto che ieri ti avevo detto che sarei passato e poi sono qui da...." Si fermò per lanciare uno sguardo all'orologio. Mentre io rimanevo completamente imbambolata. "...Mezz'ora, in più la mia cara ragazza aveva pensato di lasciare la finestra aperta per tutta la notte così ho pensato di portarle dare il buongiorno."

"Oh grazie stavo cominciando a credere che fossi un vampiro, e cominciavi a farmi paura." Impostai una mano sul petto teatralmente afferrando un paio di pantaloncini e una maglietta. "Vado a fare la doccia, non fare nulla di stupido se non vuoi che ti stacchi le palle, d'accordo?" Sorrisi come una bambina aspettando la risposta di Harry.

"Signore, sissignore." Rispose Harry portandosi l'indice e il medio alla fronte e via velocemente. Un saluto a cui risposi con uno sbuffo divertito.

Camminai verso il bagno, mi spoglia e entrai sotto la doccia. L'acqua calda mi accarezzava la pelle e in meno di tre minuti ero già avvolta in un asciugamano. Indossai i vestiti che avevo preso ed ero troppo pigra per asciugarmi i capelli così rimossi l'umidità in eccesso con un asciugamano e feci uno chignon disordinato. Andai in camera mia e trovai Harry disteso sul letto con le braccia estese e gli occhi chiusi. Raggiunsi un paio di scarpe da ginnastica nere e le indossai, mi sedetti sul letto per allacciarmi le scarpe sentendo Harry muoversi dietro di me. 

"Hmmm..." Il suo naso si strofinava sul mio collo facendomi rabbrividire. "Odori di vaniglia." 

"È il mio bagnoschiuma." Risi per il solletico.

Le braccia di Harry circondarono la mia vita e mi appoggiai contro di lui. Le sue dita si intrecciarono con le mie alzandomele sopra la testa.

"Saremo in ritardo..." Canticchiai buttando la testa all'indietro.

"Nel complesso, perderemo la prima ora." Harry sussurrò contro la mia tempia prima di lasciarci un bacio.

Sorrisi al soffitto girandomi completamente verso di lui.

"Sono affamata Styles." 

Socchiusi gli occhi sorridendo.

"Io ho qualcosa che puoi mangiare." Alzò le sopracciglia ripetutamente e catturai il doppio senso. 

"Fottuto maiale." Gli diedi un pugno sulla spalla. "Pervertito. Maiale." Continuai a colpirlo mentre scoppiava a ridere e mi afferrò i polsi, tirandomi verso le sue labbra.

"Rilassati bellezza."

Si sporse in avanti schioccandomi un bacetto.

"Facciamo colazione. È un invito." mormorò con le labbra incollate alle mie.

"Fico." Gli stampai un altro bacio prima di rotolarmi sul letto fino ad alzarmi.

Harry sbadigliò prima di ripetere la mia azione. Ancor prima di aprire la porta potevo già sentire dei rumore dall'altra parte. Trovai Roger entrare di nascosto nella sua stanza. Sembrava ubriaco. 

"Dove sei stato?" Chiesi aspettando che si girasse. Quando lo fece mi accorsi dei suoi occhi rossi e il suo labbro spaccato. "Cosa ti è successo?" 

"I-io..." balbettò. Sentii dietro di me Harry circondarmi la vita con il suo braccio. Il viso di Roger si incupisce. "Cosa ci fa lui qui?" 

Ero sbalordita, lo conosceva? Spalancai gli occhi e mi voltai sorpresa verso Harry. Aveva un'espressione vuota, la mascella tesa e gli occhi scuri.

"Chiudi la bocca Roger. Ti conviene."

Roger strinse gli occhi iniettati di sangue guardando me ed Harry, prima di girarsi e chiudere la porta. Mi rivolsi a Harry in attesa di una spiegazione.

"Lo conosci." Non era una domanda. L'affermai direttamente.

"Sì." Harry annuì con la mascella ancora tesa.

Mi ricordai il giorno in cui Roger mi aveva colpito e il giorno dopo in cui Harry si rese conto dei mie lividi arrabbiandosi.  L'avevo chiamato con il suo nome.

"Come."

Alzò le spalle.

"Di vista. Era andato al...al bar di mia madre in un paio di occasioni. È un bastardo."

Gli diedi un pugno alla spalla. Potevo soltanto io parlare così di lui. 

Harry scosse la testa e aggrottò le sopracciglia.

"Ti aspetto al piano di sotto."

Rapidamente scese le scale e sentii la porta sbattere. Stronzo. 

Soffocai un grido spalancando duramente la porta di Roger.

"Tu lo conosci?" Quasi urlai. Quando non ci capivo niente mi innervosivo. 

Roger si strinse nelle spalle.

"Di vista. Non avvicinarti a lui, per favore. Tu non sai la m-"

"Sapere cosa? Chiudi il becco."

Chiusi la porta. Grande, ero già arrabbiata. Scesi le scale due alla volta e aprii la porta d'ingresso, Harry non c'era. Figlio di puttana.

Feci uscire un grido di frustrazione e iniziai a camminare. Ero incazzata con lui, questa me la pagava. Cominciai a correre fin quando non dovetti respirare con la bocca, giurai che volevo ammazzarlo, cosa diavolo era successo? Perché cazzo se ne era andato? Chiaramente avevo intenzione di fare una chiacchierata con Roger più tardi. Non doveva mentirmi, doveva dirmi esattamente quello che stava succedendo tra loro senza innervosirmi.

Prima che me ne rendessi conto ero già alle porte dell'istituto ed erano quasi tutti fuori, geniale, ci saranno testimoni alla guerra del secolo.

Intravidi Harry seduto tranquillamente sul cofano della sua auto nera, parlando con Niall mentre rideva stupidamente. Ero completamente di pietra, adesso si che dovevi temermi eh Styles.. Mi avvicinai a grandi passi, non potevo permettere che quello che era successo non era niente.

"Tu!" Gridai quando mi trovai ad un paio di piedi di distanza. Più persone si girarono ma li ignorai. "Cosa vuoi?"

Harry si voltò guardandomi dall'alto al basso con tutta la sfrontatezza del mondo, ma era diventato stupido o cosa?

"Cosa stai dicendo piccola?"

Mi costrinsi a stare calma e lasciare che si avvicinasse. Poi alzai la mano per colpirlo, e guidando dal modo in cui il suo volto si girò sapevo che gli avevo fatto male.

"Come cosa sto dicendo?! Ma sei idiota? Che intenzioni hai!"

La mano di Harry volò per la guancia appena colpita guardandomi.

"Cosa ti aspettavi?"

Aprii la bocca. Mi aveva lasciata come una stupida.

"Oh chiaro! Detto dal signorino che era entrato dalla finestra di Heather per darle quattro baci e poi tirarsela! No? Ovvio che no!"

"Ma tu..sei pazza?!"

Pazza. Mi aveva appena chiamata pazza. Gli diedi un'altra schiaffo e la gente che si era unita per guardarci emise un sonoro uuh.

"Dimmi la verità! Che diavolo era successo?"

"Quello che hai fottutamente visto!"

Gli diedi una spinta, ma vacillò all'indietro per poco.

"Non mentirmi Harry!"

"Non ti sto mentendo!"

Un'altra spinta.

"Stai mentendo!"

"È vero cara, ti sta mentendo." Sentii una voce familiare dietro di me e mi voltai. Darcy era sorridente mentre ci guardava.

La indicai con il braccio.

"Vedi? Anche quella troia dice così!"

"Hey!" iniziò a lamentarsi.

Mi rivolsi a lei con un cipiglio e alzai un dito nella sua direzione.

"Guarda non toccarmi le ovaie perchè non ci penserei due volte a strapparti i capelli! Cercati qualcuno da scopare!" Mi voltai di nuovo verso Harry e continuai ad affrontarlo.

"O mi dici adesso che diavolo succede con Roger o giuro che la finisco qui."

Il silenzio era sepolcrale. Le persone erano in attesa per una risposta da Harry. E io anche. Ma sapevo che Harry era un codardo, Harry non avrebbe risposto. Così presi l'iniziativa.

"Sai cosa? Vaffanculo."

Mi girai per andarmene quando la sua voce mi fermò.

"Bene abbiamo finito."

Mi soffermai ancora una volta nella sua direzione e sorrisi. Sapevo che non sarebbe durata a lungo.

"Perfetto!" Canticchiai. "Ragazze, Rude torna single!"

Sorrisi e mi voltai senza vedere la sua reazione. Entrai nell'edificio cercando Kelsey.

Mi spiace ma Heather Barks non poteva essere ingannata. E men che meno per un ragazzo.

Nota traduttrice; CERCHERÒ DI FARLA BREVE, C'È QUALCUNO CHE POTREBBE AIUTARMI NELLA TRADUZIONE DI BARRED? C'È GIÀ UN'ALTRA RAGAZZA CHE HA SCELTO DI AIUTARMI, MA SAREBBE FANTASTICO PER ME SE QUALCUN'ALTRO VORREBBE OFFRISSI DI AIUTARMI CON LA TRADUZIONE DEI CAPITOLI. NON VOGLIO ABBANDONARE QUELLA STORIA, PIANGO. CI TENGO TROPPO PER ELIMINARLA, PERCIÒ VOLEVO QUALCUNO CHE MI AIUTASSE FINO AD UN CERTO PERIODO(?)

Okay, può essere non importante per alcuni di voi questo piccolo avviso, ma per me é megamega importanteee ew.

Contattatemi dove volete, commenti o messaggio privato, leggo dappertutto io, ahah.

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