Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

XXX. Styles.


Capítulo 30.

"Così è il tuo ragazzo, eh?" Mi prese a gomitate Kelsey una volta entrate in classe.

Sospirai pesantemente, seppellii le dita tra i capelli e me li tirai all'indietro, per poi focalizzare gli occhi sulla lavagna e rispondendo alla sua domanda.

"Se Kels, il mio ragazzo."

Rimase in silenzio per un attimo, come per assorbire le mie parole e poi appoggiò il gomito sul tavolo sostenendo la sua testa con la mano rimanendo a guardarmi, come se potesse leggermi dentro.

"E tu lo ami?" sussurrò.

Fissai Kelsey come se le fosse cresciuto un terzo occhio, amarlo? D'accordo, mi piaceva, ne ero attratta, ma abbastanza per amarlo? Lasciai fuori un lungo sospiro dalle mie labbra e poi concentrai gli occhi sul mio quaderno, dove stavo scarabocchiando il mio nome in molti modi diversi.

"No. Sai cosa penso di quella merda dell'amore Kelsey, non credo che siamo poi così legati se non da qualche scopata." Borbottai amaramente.

Kelsey rimase in silenzio facendo finta di essere attenta a quello che stava dicendo l'insegnate, poi tornò alla sua posizione normale ritornando a guardarmi.

"Neanche un po' di affetto?" Mormorò allargando gli occhi.

"Ora mi piace, ti va bene questo?" Alzai un sopracciglio mentre colpii con la penna il banco.

Kelsey sbuffò mordendosi l'interno guancia.

"Hai mai pensato di avere una famiglia?"

Concentrai lo sguardo alla finestra. Ne avevo già abbastanza con la vita del cazzo che tenevo. Non avevo una madre, mio padre, anche se era migliorato leggermente nei giorni scorsi rimaneva un tossicodipendente e un alcolizzato di merda, e mia zia, l'unica che poteva darmi una mano non era più in contatto con me. No, non avevo mai pensato di avere una famiglia, o tanto meno ne avevo bisogno, cosa dovevo farci con una famiglia? Al mio ritmo era già tanto se raggiungevo i trent'anni.

"No." risposi secca, "Non ho mai pensato di avere una famiglia e non voglio."

"Perché?"

Mi girai verso di lei e mi misi nella sua stessa posizione.

"Non riesco nemmeno a badare a me stessa. Non c'è modo che possa formare una famiglia." sussurrai.

Kelsey alzò gli occhi, pronta a darmi una lezione.

"Andiamo Heather. Tutto può essere predisposto, potresti avere una famiglia in futuro."

"Una famiglia come quella che ho ora? Che famiglia." Sbuffai ironicamente.

Kels, che era consapevole dello stato di mio padre, aggrottò le sopracciglia e sorpirò.

"Te l'ho detto mille volte che ti posso dare una mano, possiamo portare Roger in ospedale e potresti stare da me, ma no, la signorina si rifiuta."

"No. E continuerò a rifiutare, con quali soldi pago l'ospedale eh?"

"Ti ho anche detto che mi posso occupare di questo."

"Ho detto di no." mormorai, "Non pagherai nulla e basta, posso tirarmene fuori da sola."

Kelsey sospirò mettendo una mano sopra la mia, stringendo il bordo del banco con nervosismo.

"Se hai bisogno di aiuto, tu mi hai. Ti aiuterò Heather."

"Kelsey..." mi lamentai.

"No, ne Kelsey ne niente. Hai bisogno di soldi, giusto? Questo pomeriggio andremo a cercare lavoro, ho anch'io bisogno di soldi. Siamo adulte e possiamo fare quello che vogliamo." rispose decisa.

La guardai con un sopracciglio alzato, in realtà avevo già pensato di trovarmi un lavoro, ma alla fine ero sempre troppo pigra o semplicemente ci perdevo le speranze, ma ora che era lei a dirmelo, l'idea di lavorare insieme in qualche locale, mi sembrava alquanto interessante.

"Come vuoi." risposi senza dare troppo nell'occhio.

Kelsey si limitò a sorridere ritornando a guardare il proprio libro.

(...)

La lezione, che sembrava essere durata in eterno, si volse al termine e mi alzai dalla sedia senza prestare molta attenzione agli altri. Kelsey mi raggiunse quando camminai fuori dalla porta e camminò accanto a me finché non arrivammo ai nostri rispettivi armadietti.

"Allora faccio un passo da te fra due ore?" Domandò prima di prendere un paio di libri dall'armadietto per infilarseli nello zaino.

Imitai la sua azione prima di chiudere l'armadietto.

"Figo." Risposi semplicemente.

A giudicare dal cipiglio di Kelsey si aspettava un'altro tipo di risposta, ma la mia testa in questo momento era su di giri per il discorso di avere una famiglia, che tipo di droga aveva sniffato per venirmi a dire che potevo avere una famiglia un giorno? Non capivo perché si ostinava a pensare che io potevo ottenere qualcosa nella vita. Non ero come lei, non potevo. Non io.

Per non sentirla più mi passai una mano tra i capelli e con un sospiro dissi:

"Forse dopo che ci saremo messe a cercare potrai accompagnarmi a comprare una tinta per questi cazzo di capelli."

Anche se cercava di nasconderlo, non poteva nascondere gli angoli delle sue labbra che si incurvano all'insù e annuì.

"Figo." rispose con un po' più di allegria.

Girammo l'angolo del corridoio principale fin quando qualcosa all'ingresso catturò la mia attenzione. Sbattei le palpebre un paio di volte fino a quando mi resi conto che non era una statua, ma bensì due persone.

Un sorriso sarcastico spuntò sulle mie labbra quando vidi Darcy e Kyle scambiarsi la saliva.

"Oh come siete carini." ronzai quando li superai. "La cagna è contenta quando trova l'osso."

Non c'era bisogno di girarmi per rendermi conto che Darcy mi guardava con un'espressione di odio e Kyle probabilmente nemmeno mi guardava. Bastardo vigliacco.

Zayn si avvicinò a Kelsey, dandole un bacio tenero sulle labbra prima di salutarmi con un cenno.

"Hey Heather."

"Malik." Tirai fuori un piccolo sorriso. Ultimamente sorridevo più di quando dovevo.

Individuai Harry appoggiato ad una decappottabile nera, aveva le braccia incrociate e potevo benissimo vedere i tatuaggi sui suoi gomiti. Smise di parlare con Niall quando mi avvicinai a più di due metri da lui e salii in macchina sorridente.

"Dammi." Disse entrando in auto, e strappando la borsa dalle mani per lanciarla nei sedili dietro. "Ti accompagno."

Salutai Niall proprio quando stava per allontanarsi per andare al suo furgone.

"Heather!" Kelsey attirò la mia attenzione dalla macchina di Zayn, "Due ore!"

Annuii sollevando il pollice come un segno per dirgli che avevo capito e tornai a guardare Harry, che si era inclinato per lasciarmi un bacio umido sul collo.

"A casa tua signorina?" mormorò senza togliere le labbra dal mio collo.

"Mhm..." Mi limitai ad annuire con un piccolo movimento del capo mentre inclinai la testa.

Harry rise e avviò il motore, facendo ruggire l'auto così che molti occhi si avviarono diretti verso di lui.

"Bella macchina," commentai, "L'hai cambiata o qualcosa del genere?"

Harry ridacchiò tra i denti mentre tirò fuori un paio di occhiali da sole e indossandoli. Attraente.

"Risparmio." Disse.

Appoggiai la testa sul sedile lasciando che l'aria calda di Phoenix mi colpisca il viso mentre alzai le mani e chiusi gli occhi. Harry accelerò per le strade rendendo la sensazione ancora più piacevole. Lasciai cadere una mano sulla sua testa, affondando le dita tra i suoi capelli setosi e accarezzandoli.

"Non smettere." chiese Harry quando si fermò ad un semaforo.

Appoggiai di nuovo la mano sui suoi capelli e finalmente arrivammo alla via. Non era uno dei migliori quartieri ma tuttavia non era povero. Normale. Harry parcheggiò davanti casa mia e mi domandai qualcosa.

"Come facevi a sapere dove vivo?"

Harry, che sembrava stesse fissando casa mia con un cipiglio si distrasse da quando mi sentì parlare.

"Eh cosa?" rispose un po' stordito. Questa volta concentrò il suo sguardo su di me.

"Come merda sai dove vivo Styles."

Ritornò ad aggrottare le sopracciglia come se stesse pensasse, e poi risponde.

"Me l'hai detto tu."

"Non è vero." Mi sedetti composta sul sedile, quando gli avevo detto dove vivevo?

"Eri ubriaca." Si difende.

"Non mi ricordo."

Mi guardò e premette un rapido bacio sulle mie labbra.

"Ci vediamo domani?"

"Non vuoi entrare?" Chiesi aprendo la portiera. Ero già fuori quando attesi la sua risposta.

Guardò casa mia, come se ci fosse qualcosa di sbagliato e poi negò.

"Ho delle cose da fare piccola."

Alzai le spalle e raggiunsi il mio zaino dai sedili posteriori.

"Come vuoi."

Proprio quando stavo per andarmene mi afferrò il polso facendomi ricadere sui sedili. Non mi diede il tempo di dire qualcosa perché Harry si avvicinò baciandomi con urgenza. Lasciai cadere lo zaino sul suolo e alzai le mani, aggrovigliandole sui suoi capelli. Harry si separò da me con un sorriso.

"Molto meglio piccola."

"Non chiamarmi piccola se non vuoi che ti strappi le palle Styles." Risposi ridendo.

Sentii il motore ruggire e la risata di Harry dietro di me quando mi allontani e mi girai giusto il tempo di vedere la sua mano alzata in segno di saluto prima che girasse l'angolo.

Nota traduttrice; WWWWRRRROM.

Harry che guarda la casa di Heather come se fosse l'ebola. Secondo voi cosa nasconde? Su su, fatemi leggere i vostri sospetti.

Godetevi questi capitoli dove c'è della pace, perché i drammi stanno per iniziare, già.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro

Tags: