XXIX. Darcy.
Capítulo 29.
Un mal di testa iniziò a salutarmi appena cominciai a svegliarmi. Cercai di muovermi, ma qualcosa mi teneva incollata a letto.
"Cazzo." Mormorai strofinandomi la fronte. Eppure non volevo svegliarmi quando le immagini di ieri sera mi colpirono duramente.
Merda.
L'avevamo fatto.
Non stavo dicendo che non mi era piaciuto, ma non ero sicura al cento per cento che sarebbe davvero successo. C'era riuscito. Solo a pensarci mi faceva arrabbiare e mi liberai dalla presa di Harry e mi sedetti rapidamente sul bordo del letto. Ero debole e ora ero pure una puttana facile. Vaffanculo. Ignorai Harry che iniziava a muoversi grugnendo, così in fretta mi alzai dal letto e cercai le scarpe intorno alla stanza. Ne trovai una sparsa in un angolo e l'altra sopra il comodino.
Stavo per indossarla quando una voce mi fermò.
"Heather?"
La voce rauca del primo mattino di Harry mi chiamava, ma lo ignorai. Mi legai una scarpa e passai all'altra, ma sentii Harry muoversi dietro di me e le sue labbra toccare la mia spalla nuda. Lo tirai via bruscamente.
"Cosa diavolo ti succede?"
Mi voltai pronta ad affrontarlo. Aveva i capelli arruffati e gli occhi socchiusi, tatuaggi multipli che gli decoravano il torso, braccia, collo e la voce era molto rauca.
"Che diavolo mi succede? Hai avuto quello che vuoi, non hai bisogno di fare tutte queste bravate."
Assimilò tutto per un'attimo, con il lenzuolo che scendeva per i suoi fianchi.
"Cosa? Abbiamo scopato? Cazzo Heather, sei stupida? Non è stato chiarito che sei la mia ragazza o cosa?"
Il mio stomaco si contorse appena pronunciò quelle parole, tuttavia mi mantenni calma.
"Guarda Harry se pensi che questa tattica della tua ragazza ti farà avere una scopata mattutina, ti sbagli."
Chiuse gli occhi e lasciò uscire uno sbuffo mentre si lasciava cadere sul letto con le braccia tese.
"Sei sicuramente stupida." borbottò, "La verità é che voglio che tu sia la mia ragazza. Solo mia."
"Per cosa? Per scoparmi tutte le volte che vuoi e poi mandarmi al diavolo quando ne trovi una nuova? Come hai fatto con Darcy?"
Si alzò di colpo compiendo un paio di passi fino ad arrivarmi di fronte, con la respirazione agitata.
"Non farlo! Cazzo!" Mi afferrò le spalle scuotendomi leggermente. "Voglio che tu sia la mia ragazza! La mia ragazza e solo mia! Non ho intenzione di forzarti a scopare o qualcosa del genere." Mormorò le ultime parole. "Voglio solo che qualcuno sia al mio fianco." Sussurrò.
Un minuto. Un minuto di debolezza e lentamente si separò da me.
"Fai quello che vuoi. Sono tutte uguali." Grugnì disgustato.
Merda. Avevo incasinato le cose leggermente.
"Adesso fai l'indignato?" Attaccai.
"Vaffanculo." mormorò cadendo sul materasso. "Non voglio litigare, non voglio litigare con te mai più Heather. Voglio solo che stiamo bene."
Mi fidavo di lui, sapevo che stava dicendo la verità. Stupida voce interiore. Non potevo fidarmi di nessuno, nessuno se non Kelsey, ma ora che ci pensavo ero stata una bastarda con Harry e dopo tutti questi giorni non credevo che si meritasse una cosa del genere. Con un sospiro, mi sdraiai accanto a Harry e intrecciai le mie dita con le sue, guardando il soffitto sopra il letto.
"Mi dispiace." Mormorai. "È che mi costa fidarmi delle persone."
"Puoi fidarti di me." Harry mormorò girando la testa verso di me.
Mi voltai verso di lui schiacciandolo la mia guancia sul materasso mentre un piccolo sorriso adornava le sue labbra. Eravamo in una stanza di una discoteca, sdraiati sul letto dopo una litigata mattutina. Questo era incredibile.
Avvicinai il viso sul suo chiudendo gli occhi, cercando le sue labbra. Baciandolo ancora e ancora, senza aprire le labbra. Solo baci semplici e tranquilli.
"Ti bacerei per tutta la vita." Sussurrò da un bacio all'altro.
Il suo braccio circondò la mia vita mentre l'avvicinai più a me continuando a lasciare piccoli baci sulle sue labbra. Chinai il capo aprendo leggermente le labbra iniziando un bacio lento, spensierato e tranquillo. La lingua di Harry accolse la mia non appena mi entrò in bocca, intensificando la presa sulla mia vita. Accarezzai la sua guancia lentamente e poco a poco ci separammo.
"Il tuo alito sa di cadavere." Risi tra i denti e su unii anche lui con la sua risata.
"Il tuo di un topo morto."
Risi e mi buttai sopra di lui, abbracciando il suo torso e ridendo come una deficiente.
"Ora si. Buongiorno piccola." Mormorò contro le mie labbra.
Mi sfuggii un piccolo sorriso.
"Buon giorno piccolo."
Rise e continuai a guardarlo come un'idiota. Pensai che avesse il sorriso più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita. Diavolo, stavo iniziando a suonare come una scolaretta innamorata.
"Cosa hai intenzione di fare oggi?" sussurrai quando le sue labbra entrarono in contatto con la mia fronte.
"Ti porto a casa mia." sussurrò "O possiamo tornare a scuola e farci invidiare da tutto il mondo."
"La seconda opzione sembra interessante." Mormorai catturando il suo labbro inferiore tra le mie labbra.
"La seconda opzione allora?"
Baciai le sue labbra e sorrisi brevemente.
"Affare fatto."
(...)
Avevamo faticato un po' ad alzarci ed eravamo tornati alle nostre rispettive case. Quando ero arrivata Roger non c'era, ma non ne diedi molta importanza. Avevo fatto doccia, mi ero cambiata e avevo aspettato che Kelsey mi venisse a prendere.
E ora eravamo in attesa sul cofano dell'auto ad aspettare che i ragazzi arrivassero.
"Beh...che mi dici di Harry?" Kelsey mi chiese dandomi un paio di gomitate.
Risi e mi strinsi nella spalle, tirando una sigaretta dal pacchetto, accendendola e dando una lunga boccata.
"Come ci si sente ad essere la ragazza di Rude? Eh? Signorina lo-odio-a-morte?"
Quasi mi soffocai con il fumo e la guardai oltre gli occhiali da sole.
"Come fai a saperlo?"
"A quanto pare qualcuno è stato responsabile per diffondere delle voci ieri."
Feci uscire il fumo dai polmoni.
"Fottuto Louis."
Kelsey rise in risposta e dondolò le gambe sul cofano dell'auto. Nello stesso istante una folta chioma di capelli rossi ondeggiò mentre si avvicinava.
"Ecco che arriva il circo." Canticchiò Kelsey allungando la o.
Darcy si avvicinava a passi veloci, scuotendo il culo e tirando fuori il petto, come se fosse la padrona del mondo. Disgustoso. Scoppiai in una risata quando si fermò di fronte alla macchina di Kelsey con un gesto di spavalderia e ponendo una mano sulla sua vita. Doppio disgustoso.
"Che cosa vuoi? Non ho tutto il giorno." Risposi gettandole praticamente tutto il fumo in faccia.
Tossì emettendo un verso di disgusto che solo a me provocò una risata. Tolse la mano dalla sua vita scuotendola ripetutamente in aria con l'intenzione di scacciare il fumo. Come se potesse ferire la sua perfezione. Triplo disgusto.
"Prima di tutto, stai lontana da Rude. Lui è mio."
Me ne uscii con una risata che ero sicura avesse sentito tutto il parcheggio e saltai dal cofano con un salto per essere faccia a faccia con lei. Levai la sigaretta dalle labbra con un sorriso sornione.
"Sei così patetica," Sbuffai allungando il collo, "Non sai nemmeno qual'è il suo nome, ups."
"Neanche tu lo sai." Contrattacò.
Dio, questa era caduta dalla culla.
"L'ho memorizzato tante volte ieri quando gemevo." Mormorai espellendole il fumo in faccia di nuovo. Sentii Kelsey trattenere delle risate dietro di me. "Come ha fatto lui tante volte mentre gridava il mio."
"Dovevi vederlo. È stata una grande scopata." Sputai le parole con orgoglio, lasciandola con la bocca aperta e totalmente squilibrata.
Poi mi tirò uno schiaffo in faccia. Si. Uno schiaffo in faccia da farmi girare il volto e facendomi cadere gli occhiali da sole. Kelsey saltò giù dalla macchina, ma decisi di reagire. Molto male Darcy. Mi girai verso di lei affrontandola con un ghigno. Molto molto male.
Con tutta la rabbia accumulata, afferrai la sigaretta dalla parte bruciata schiacciandola contro il collo di Darcy. Urlò cercando di togliere la sigaretta ma l'affondai ancora un po' sulla sua pelle e piagnucolò. Rimossi la sigaretta, che si sfilò dalle mie mani cadendo al suolo e la schiacciai con il tallone dello stivale. Solo quando sentii il sangue macchinarmi l'interno del labbro inferiore, Darcy scivolò per terra.
Alzai lo sguardo per incontrare Harry che guardava Darcy come se fosse il rifiuto peggiore del mondo e mi accorsi della cerchia di persone intorno a noi.
"Non toccare mai più Heather se non vuoi che mi dimentichi che sei una donna!" Sputò le parole con tanto odio che giurerei avesse ferito Darcy.
Poi Harry venne verso di me prendendomi il viso tra le mani.
"Stai bene?"
Sorrise quando strizzai l'occhio.
"Forse hai dimenticato quanto ci siamo divertiti ieri sera?" Darcy domandò dietro di lui. Era stupida. Ma desiderosa.
Harry rise e passò il suo braccio intorno alla mia vita, premendomi contro di lui.
"Ieri sera stavo dando il miglior regalo di compleanno alla mia ragazza. Nullità." Disse sottolineando le parole la mia ragazza.
La reazione era immediata, alcuni sussurrano e altri come Kelsey, soffocarono grida. Louis sorrideva e Niall aveva la stessa espressione di Darcy, che se non avesse pianto, sarebbe scappata correndo. Così Harry si girò verso di me posando le sue labbra contro le mie.
Mi stava baciando.
Pubblicamente.
Questo si che era incredibile.
Nota traduttrice: da non credere, siamo già al capitolo 29, no okay.
Oggi ho realizzato che manca davvero pochissimo all'inizio della scuola, ed è stato davvero un colpo al petto. In più, non ho fatto i compiti delle vacanze, perciò credo che la mia professoressa di matematica mi mangerà la faccia, ma pazienza.
Domanda;
Vi piace il cibo cinese?
A me tantissimo, tranne il sushi, è la cosa più schifosa che abbia mai assaggiato.
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