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XV. Badly.


Capítulo 15.

Never had much faith in love or miracles

Never wanna put my heart on deny

But swimming in your world is something spiritual

I'm gonna get every time you spank the night

Cause your sex takes me to paradise

Yeah your sex takes me to paradise

And it shows, yeah, yeah, yeah

Cause you make feel like, I've been locked out of heaven.

Bruno Mars - Locked out of heaven.

Quando mi svegliai mi ritrovai con un mal di testa rompi coglioni e la gola indolenzita. Trasalii quando mi resi conto che questa non era casa mia e questo non era il mio letto. Passai una mano tra i capelli e mi sedetti lentamente visto che tutto il mio corpo faceva male, tolsi via le lenzuola bianche e misi le mani su entrambi i lati delle mie gambe per spingermi.

"Cazzo." Mi lamentai quando mi ritrovai già in piedi. Delle vertigini orrende mi trasalirono al tal punto che dovetti appoggiarmi contro il comodino.

Guardai il lungo specchio e mi sorpresi della benda che decorava la mia testa con disinvoltura in modo da coprire la fronte e il retro, tra l'altro, era leggermente macchiata di sangue. Come se non bastasse, avevo marchi viola intorno al collo e graffi sul volto. Portavo anche una camicia nera che era enorme, raggiungeva quasi le ginocchia e pantaloni da tutta larghi sotto.

Sbuffai con fatica e lasciai la stanza lentamente continuando ad appoggiarmi al muro mentre percorrevo le scale con cautela, potevo sentire delle voci e mi fermai sulla soglia riconoscendo alla fine quattro persone, che continuavano a parlare. Kelsey alla fine mi guardò.

"Heather!" le altre tre persone si rivolsero verso di me. Zayn e Niall mi salutarono con un semplice ciao, ma Harry si alzò guidato da qualcosa e camminò verso di me, gli occhi fissi nei miei. Mi sollevò il mento con grande delicatezza mentre osservava i marchi sul mio collo. La mia prima reazione era stata quella di indietreggiare bruscamente.

"Cosa devo fare con te?" ringhiò.

"Niente."

Si lasciava sfuggire un suono che era metà uno sbuffo e un grido di frustrante prima di crollare sul divano. Ora che l'osservai aveva un livido sulla fronte e diverte contusioni sul torso, ovviamente, tatuato.
Si, era senza camicia.

"Che ne dici di andare a fare colazione da qualche parte?" Zayn proponeva.

Mi sedetti con cautela sul divano.

"Oggi non è lunedi?" Mi lamentai.

"Sì, ma ora non potresti andare a scuola."

Sollevai un sopracciglio con aria interrogativa.

"Perché?"

"Ovviamente, non potete mostrarvi in quel modo, inoltre sembra che vi siete azzuffati a vicenda." Indicava me ed Harry.

Mi strinsi nelle spalle, ma poi mi domandai qualcosa.

"Non possiamo? Chi l'ha deciso?"

Kelsey si morse il labbro in segno di nervosismo e sapevo cosa significava.

"Credo che dovrete passare la giornata insieme."

Il silenzio teso era stato interrotto da una risata ironica che proveniva dalle mie labbra.

"Cosa? No Kels no, io vado a casa mia e resto là finché mi riprendo. Non voglio rimanere a casa di un ragazzo con un'altro tizio." Indicai Harry e poi Niall.

Kelsey chiuse gli occhi e strinse le palpebre ermeticamente.

"Guarda Heather, non sei in grado di fare qualche passo senza cadere.."

"Ma se sono appena scesa dalle scale!"

"Ma hai le vertigini?"

Incrociai le braccia sapendo che aveva ragione.

"Inoltre, se vai a casa e ti succede qualcosa non credo che Roger sarà in grado di.."

"Va bene, stai zitta, penso che è diventato chiaro per me." Tagliai bruscamente.

"Chi è Roger?" La voce rauca di Harry echeggiò nella stanza, tagliando il silenzio carico di tensione.

"Nessuno." risposi a denti stretti.

Lo sguardo di Harry trafisse il mio, freddo e indagatore. Ero costretta a distogliere lo sguardo a causa delle vertigini. Kelsey si schiarì la voce e guardava Zayn, in attesa di qualcosa.

"Se prendiamo la colazione e la portiamo a casa?" Niall propose. 

L'idea di stare sola con l'inutile Harry per tutto il giorno mi fece irritare ma meglio di stare con Roger, così alla fine, mi arresi.

"Fai quello che vuoi."

Kelsey sorrise tesa e mi aiutò, avevamo salito le scale con calma e attenzione mentre ascoltavo Harry sbraitare al piano di sotto.

Quando arrivammo in camera di Niall, Kelsey mi aiutò a spogliarmi e mi guardava mentre insaponavo i capelli e lavavo il mio corpo con attenzione e stando attenta alle vertigini. Infine uscì dalla doccia e Kelsey mi avvolse in un accappatoio bianco.

"Mi dispiace." borbottò finalmente.

"Qualunque cosa."

Emise un suono di disgusto alla mia notevole rabbia, cosa pretende? Che accetti stare con quello stronzo come se niente fosse? Non andava affatto bene per me. Mi aiutava a vestirmi e asciugai i miei capelli da sola mentre mi maledissi per la mia debolezza. A quanto pare avevo più lividi del previsto, ma quando ero ubriaca non sentivo niente.

"Grazie." Dissi seccamente quando scendemmo giù per le scale.

"Di niente Heather." sorrise sapendo che avrebbe ottenuto presto il mio perdono, "ti ripagherò per questo."

"Come?"

"Notte di marraneo?"

I miei occhi si illuminano alla menzione della notte di marraneo, era una notte di video raccolti dei migliori combattimenti della UFC e di tutti i tipi di cibo spazzatura, hamburger, patatine, caramelle, gelati..Kelsey sapeva che era qualcosa che amavo.

"Odio che puoi corrompermi in questo modo." borbottai mentre entravo nel salone.

I ragazzi, già vestiti, si alzarono dal divano mentre uscivamo tutti insieme. Di tanto in tanto non potevo fare a meno di guardare con sospetto Harry, che zoppicava leggermente e continuava a toccarsi il cerotto sulla fronte. Eravamo tutti stipati nella parte anteriore del furgone di Niall e Kelsey si sedette sulle ginocchia di Zayn, anche se il dolore infernale era diminuito, sentivo che era ancora lì. Infine, dopo un quarto d'ora di torture ad ascoltare Zayn e Kelsey coccolarsi, parcheggiammo vicino a una caffetteria che emanava un profumo che sapeva d'angoscia.

"Heather attenta." Niall mi rimproverò mentre mi aiutava a scendere dal furgone. Gli lanciai uno sguardo che avrebbe ucciso un centinaio di elefanti. "È che ho fame.."

Alzò gli occhi al cielo e mi allontanai leggermente da lui. Quando arrivammo Harry aspettava pazientemente seduto su una sedia vicino alla finestra e quando intercettai il sorriso malizioso di Niall mi resi conto che mi ero seduta accanto a Harry. Il silenzio era così scomodo che avrei voluto correre, ma purtroppo sarei finita senza denti ancora prima di compiere il terzo passo.

Mi intrattenni di spezzare un tovagliolo ed evitai gli sguardi di Harry e di Niall, Zayn e Kelsey arrivarono con un vassoio pieno di cibo; ciambelle, pancake, pancetta, uova...la tipica colazione americana.

Presi una ciambella con la glassa alla fragola tra le mani e presi un morso grande prima di grugnire per la soddisfazione.

"Oh cazzo è così buono." mormorai con la bocca piena.

Niall, che era così felice che aveva solo bisogno di fare le fusa, tagliava un pezzo di frittella e la immerse nel cioccolato, prima di passarmela.

"Provala. Ti piacerà."

Senza esitare, la masticai e assaporai. Il cioccolato fuso era fantastico e che dire della frittella. Mi gonfiai di dolci e succhi fino a quando non ne potevo più e mi appoggiai allo schienale della sedia.

Pochi minuti dopo, tutti tranne Niall imitarono le mie azioni, che stava dando un ultimo boccone del suo panino con uova pancetta e formaggio.

Questo ragazzo non aveva una fine. Era come un sacchetto forato.

"Hai finito o cosa?" Harry schioccava le nocche con grande tranquillità, mentre si adattava meglio sulla sedia. Niall annuì senza togliere lo sguardo dal panino.

Quando finalmente aveva finito, eravamo pronti per andare-nel mio caso mi aiutarono a camminare-verso il furgone di Niall per andare a casa sua.

Il viaggio era altrettanto lento come prima, ma meglio, perché ora ero io quella ad essere seduta sopra Kelsey sorridente, mentre ascoltavo i suoi gemiti.

"Cazzo Heather, smettila di muoverti."

"Non sono così grassa."

"No, non stai ferma nemmeno un minuto. Mi fai venire il nervoso."

"Fanculo." Le dissi con una scrollata di spalle.

Zayn scoppiò in una risata che venne fermata da un picco da parte di Kelsey.

(...)

"....e Heather, qualunque cosa accada non cercare di ucciderlo, okay?" sussurrò dopo avermi aiutato a sedermi sul divano. Sbuffai lasciandomi cadere sul divano, soffocai un grido di dolore quando la mia schiena colpì la superficie morbida.

Rimasi a guardare la TV fino a quando non sentì delle orme uscire e chiudere la porta che indicava che se ne stavano andando. Cercai di mantenere l'attenzione alla tv, ma lo stronzo di Harry seduto accanto a me non mi lasciava concentra. Cominciai ad annoiarmi come un'ostrica così mi alzai inquieta sul divano, ignorando il dolore. Cercai di alzarmi ma Harry mi afferrò il braccio per immobilizzarmi.

"Dove vai?"

"Ha importanza per te?" colpì la sua mano, così mi afferrò fortemente, "lasciami cazzo!"

"Non finché non mi dici dove pensi di andare."

"Cosa diavolo te ne frega? Lasciami in pace!" colpì più forte la sua mano, ma con un colpo duro mi fece cadere su di lui mentre afferrava i miei polsi in modo che non potessi colpirlo. Deve essere sempre pronto a tutto il bastardo. "Agh ti odio! Ne ho abbastanza!"

"E io di te no, non è vero?" Disse ironicamente.

Provai a calciare ignorando il dolore mentre cercavo di togliermi dalla sua presa.

"Lasciami in pace, sei così fottutamente irritante!"

"Zitta ragazzina."

"Ragazzina?"

"Sì. Ragazzina."evidenziava la parola calcando le sillabe.

"Impertinente."

"Pagliaccia."

"Stronzo."

"Troia."

Non sapevo come, ma ora era disteso su di me, i miei polsi erano ancora tra le sue mani e aveva la mascella serrata per la rabbia.

"Deficente." Incitai.

"Ingenua."

"Bastardo."

"Infantile."

"Infantile io? Trova insulti migliori."

"Sta zitta dannazione." strinse i polsi e il suo alito mi colpiva le labbra.

"Sta zitto tu."

"Idiota."

"Imbecille."

"Baciami."

"Cosa?" Aprì gli occhi esageratamente, ma in ritardo, perché le sue labbra si schiantarono sulle mie con frustazione.
Inconsciamente, ricambiai il bacio, tolse la presa esercitata che aveva dai miei polsi e portai le mani al suo collo.

Molto gentilmente, smise di baciarmi per dirigere le sue labbra al mio collo dove baciò molto delicatamente i marchi sul collo. Sospirai mentre gettai la testa all'indietro. Eseguì la linea del mio collo finché non arrivò al mio labbro inferiore, il quale strinse con i denti prima di baciarmi in un modo più aggressivo.

Notai come le sue mani lasciarono il mio collo per scendere dalle mie cosce, accarezzandole mentre un sussulto sfuggì dalle mie labbra.

Premette la fronte contro la mia e ritornò baciarmi con forza, prese il mio labbro inferiore prima di tirarlo con le sue labbra per poi dire qualcosa.

"Ti desidero così disperatamente.."

Questo era sbagliato. Questo era molto sbagliato.

Nota traduttrice; ma eccoli che prima si offendono e poi sono delle cagne bagnate entrambi.

L'autrice in questo capitolo aveva lasciato un anteprima di cosa succederà nel prossimo capitolo, ma io non vorrei metterla. Ceh, preferisco che leggiate tutto nel prossimo capitolo in modo che sia intero e non solo un pezzettino che aveva scritto l'autrice come nota. Poi, ovviamente, se volete, posso anche io fare così come fa l'autrice in alcuni capitoli, ma solo se volete.

Passate da 'Barred'? Per favore, ci tengo davvero molto. Pls. 🙏 e, ricordatevi di votare e commentare questo capitolo x

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