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XLVII. Weak point.

Capítulo 46.

Harry's POV.

Accelerai l'auto e alzai il volume della radio.

"Merda!" Grugnii ricordando gli eventi precedenti.

Girai l'angolo a tutta velocità e afferrai il telefono dalla tasca continuando a guardare la strada. Impostai il numero di Zayn e sperai che rispondesse.

"Sì?" Rispose dall'altro lato della linea con degli scricchiolii di sottofondo.

"Zayn, mi fermo lì." Comunicai fermo ad un semaforo rosso.

"A presto, amico."

Misi giù la chiamata senza dare una risposta e mi concentrai sulla guida. Ero fottutamente arrabbiato dalla litigata con Heather, ma mi avevano fatto incazzare le cose che aveva detto. Ero incazzato e molto. Sentii un beep sonoro provenire dal telefono, il che significava che qualcuno mi aveva chiamato o inviato un messaggio, e lo ignorai. Strinsi i denti mentre pensai alla lotta. Merda. A tentoni, aprii il vasetto portaoggetti e palpai gli oggetti finché non arrivai alla confezione di tabacco, immediatamente mi infilai una sigaretta tra le labbra. Abbassai la mano per infilarla nel taschino dei jeans e afferrai l'accendino, accessi la sigaretta e inalai il fumo. Guardai davanti a me fin quando non vidi una zona urbana e girai per entrare nella zona delle fabbriche. Diminuii la velocità, e riuscii a vedere i fuochi improvvisati all'interno delle cesti e delle persone intorno, dove consumavano sostanze anche troppo tossiche per me in quelle che erano droghe fatte in casa. Tossicodipendenti. Il settore 12 era il peggiore posto di tutta Phoenix, il luogo in cui neanche la polizia osava entrarci. Ammisi che anche per un bastardo come me era stata una mossa ingenua venire in auto. Ma dovevo fare il mio lavoro.

Ridussi la velocità e nascosi l'auto dietro una delle fabbriche e intravidi subito la figura di Louis appoggiato alla sua auto. Parcheggiai e spensi il motore mentre tolsi la sigaretta ormai consumata dalle labbra afferrandola con le dita. La temperatura era buona, anche se magari sarebbe stato meglio se fosse scesa di un paio di gradi. Chiusi la portiera della macchina e gettai la sigaretta a terra, la mia voglia di fumare era cessata. Infilai le mani nelle tasche e camminai verso Louis, il quale mi aspettava pigramente. Avvicinandomi distinsi pure i capelli biondi di Niall insieme a Zayn, Liam era seduto sul cofano della macchina con una sigaretta penzolante tra le labbra. Louis fece combaciare i nostri pugni una volta che mi trovai di fronte a lui.

"Harry." Salutò.

"Ciao ragazzi."

"Che ora è?" Niall chiese guardandosi attorno, "Avevamo detto alle undici meno venti."

Liam afferrò il telefono dalla tasca posteriore e guardò l'orario.

"Possono arrivare da un momento all'altro."

E in effetti, dopo un paio di minuti di chiacchiere banali, sentimmo il rumore di un motore contro la ghiaia finché un'auto completamente nera si fermò a pochi metri da dove ci trovavamo.

"Deve essere Kane sicuro." Zayn borbottò mentre della musica pensante veniva fuori dalla vettura.

Mossi la testa a seconda delle note della musica e capii che era Damon Kane, aka il coglione che voleva pestaggi per il nostro prossimo combattimento. Mi faceva incazzare.

Serrai la mascella quando osservai lo stronzo di Kane e la sua testa rasata scendere dal auto mentre si dirigeva verso di noi. Un sorrisetto si dipinse sul volto di Kane quando mi vide, e non sparì neanche quando raggiunse la mia altezza. Preparai le mie parole senza dargli il tempo di dire neanche una lettera del cazzo.

"Bene Kaney," sorrisi perché lo mandava in bestia quando lo chiamavo Kaney, "Ho sentito dire che vai a sputare merda in giro, e non ti conviene per il tuo piccolo volto da bambino dire cazzate su Rude prima di un combattimento," Avanzai di qualche passo verso di lui ed ero contento di essere più alto, anche se Kane era più muscoloso. "Vero che no?"

La verità era che di bravo ragazzo non aveva nulla, perché aveva una faccia che poteva spaventare chiunque, ma mi divertivo a fottergli l'esistenza. Kane fece qualche passo avanti, spingendomi con il suo petto. I ragazzi si mossero dietro di me, pronti ad alzare le mani se era necessario. Alzai una mano per non farli reagire. Kane inarcò un sopracciglio e sperai che parlasse.

"Non trattenerti rudey.." Parlò, "Tutti qui sappiamo che se mi metti una mano addosso Nick ti ammazza, alla fine è questo quello che fanno i fratelli, no?" 

"Nick ti odia." Risposi con un cipiglio "Non sei altro che spazzatura, immondizia di merda, un nano coglione." Gli diedi una spinta, "Un fottuto deficiente, sei fuori di testa se pensi che al combattimento ne usciremo indenni o qualcosa di simile, pezzo di merda. Questo è un avvertimento Kane, un'altra volta e sei un uomo morto."

"Wow, così mi minacci, eh?" Mormorò con un sorriso beffardo, "Vedremo quando mi minaccerai alla fine Rude. Ho sentito che hai una bella ragazza.."

Non lo lasciai finire di parlare che avevo già i pugni stretti contro il colletto della sua camicia nera e spinsi il suo viso vicino al mio, il mio pugno era serrato, pronto a scavare sullo zigomo di questo idiota se era necessario.

"Non-provare-a-toccare-la-mia-ragazza." Sputai le parole a denti stretti al solo pensiero di questo stronzo che metteva un solo dito su Heater.

Kane ridacchiò e abbassai il pugno.

"Tranquillo bestia," alzò le mani in aria come se fosse innocente. Maledetto figlio di puttana. "Non ho alcuna intenzione di toccare la tua ragazza...Per ora."

"Harry," la voce di Louis mi avvertì, "Non entrare nel suo gioco."

Cercai di calmarmi e dissolsi la presa su Damon Kane mentre mi guardava con un sorriso di autosufficienza. Non vedevo l'ora di farglielo sparire dal viso.

"Meglio dare ascolto al tuo piccolo amico Rudey..O la tua preziosa ragazza entrerà a far parte della tua merda proprio come qualsiasi altra cosa."

Si allontanò per dirigersi velocemente verso la sua auto mentre assimilai le parole e strinsi i pugni. L'auto si avviò e non riuscii a pensare a niente quando gridai,

"Figlio di puttana! Viscido vigliacco!"

Mi voltai violentemente e diedi un calcio al muro. Continuai una serie di calci e pugni mentre pensai alla minaccia rivolta ad Heather, la mia ragazza.

"Lo ammazzo!" ringhiai raschiando le nocche contro il cemento, "Ti giuro che lo ammazzo!"

"Calmati Harry, amico." Zayn cercò di rassicurarmi mettendomi una mano sulla schiena. E lo ascoltai per il bene delle mie nocche.

"Hanno minacciato Heather amico.." mormorai con voce più bassa del solito, "Hanno minacciato la mia ragazza." Ripetei stringendo i pugni. "Non uscirà vivo dal combattimento."

Scusatemi se non aggiorno da un po' ma ho avuto diversi impegni con la scuola. Ci sono delle novità riguardo al sequel, l'autrice mi ha dato l'autorizzazione per tradurlo yepp.

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