Capítulo 43.

Scoppiai a ridere alle parole di Harry e mi sporsi per poterlo baciare. Presi il suo viso tra le mani con le mani a coppa sulle guance, così quando si metteva a ridere gli zigomi si alzavano.

"Sembri un pesce." Risi facendo sfiorare le sue labbra contro le mie.

"Un pesce palla?" Mormorò gonfiando le guance con dell'aria.

Ridacchiai mentre si inclinava per baciarmi sulla punta del naso. Sorrise abbassando il viso per combaciare le sue labbra con le mie, in un bacio dolce e breve.

"Mmm...Fa caldo." Si lamentò allontanandosi leggermente. Si mise in ginocchio sopra il letto togliendo via la camicia, facendo rilevare i suoi numerosi tatuaggi. Rimasi a guardare le sue rondini che gli odoravano il fisico, la farfalla sul suo stomaco e la croce nella sua mano. Continuai ad osservare tutti i tatuaggi fin quando non sentii una risatina da parte sua. "Ti piace quello che vedi?"

Alzai il viso incontrando il suo sorriso genuino e i suoi occhi verdi luminosi.

"Perché mentire. Certo che si." Mi strinsi nelle spalle mentre scuoteva la testa ridendo. Improvvisamente vidi una macchia di cioccolato suo sul polso sinistro e temetti per il peggio. "Oh no. il cioccolato è morto."

Harry alzò un sopracciglio rimanendo a guardarmi, e indicai con il capo il suo polso, ansimai quando si rese conto della macchia.

"Merda, il cioccolato si è sciolto."

"Riposa in pace." Mormorai asciugandomi una falsa lacrima.

Mi sedetti e inzuppai il dito sul cioccolato sciolto, poi mi alzai sul letto camminando verso Harry.

"Non pensarci nemmeno." Si appoggiò indietro quando capì le mie intenzioni.

"Oh signorino, ma è solo un pochino di cioccolato."

"Un pochino? Oh, allora non ti dispiace se faccio..questo?" Borbottò imbavagliando il dito sul cioccolato fuso e spalmandomelo sul braccio.

"Mm...No, e questo a te?"

Proprio in quel momento lo colsi di sorpresa, cadendo sul suo corpo, ma proprio in quel mento riuscì a spostarmi così che con il dito macchiassi il suo collo. Scoppiai a ridere mentre con le braccia mi circondò i fianchi.

"Ora era come faccio a pulirmi?" Si lamentò con falsa preoccupazione.

"Lasciatelo." Mormorai.

Baciai la base del suo collo molto lentamente, le mie labbra premevano sulla pelle calda del suo collo. Le mie labbra si socchiusero verso la zona sporca di cioccolato mentre le braccia di Harry mi stringevano. Tracciai dei piccoli cerchi con la mia lingua sulla sua pelle e mordicchiai, eliminando tutto il sapore del cioccolato in quella zona.

"Ci lascerai un segno." Sussurrò Harry.

Mi limitai ad ansimare mentre continuai con la mia scia di baci fino al mento, e alle labbra, sospirai nel bacio.

Harry rispose immediatamente al bacio, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio quando mi scivolò sul viso.

"Siete troppo stretti..." la voce di Devon e la sua risata ci interruppe, mi voltai allarmata mentre lo vidi piegato tenendosi la pancia con le mani, ".....scusa, è che..." Rise di nuovo, "....lo stavi quasi montando e...dio mio."

Non potetti fare a meno di ridere e scendere dal grembo di Harry, il quale mi guardava torvo. Prima di alzarmi gli baciai le labbra e corsi ad abbracciare Devon.

"Che fai?" Chiesi quando ci separammo.

"Beh, sai, ho comprato del cibo." canticchiò.

Lo abbracciai di nuovo e sentii qualcuno schiarirsi la voce dietro di noi. Mi voltai vedendo Harry pigramente accigliato mentre guardava Devon, che nascondeva una risata al mio fianco.

"Vi lascio soli..." borbottò Devon chiudendosi la porta alle spalle.

Guardai Harry con uno sguardo innocente.

"Sei geloso?" Ridacchiai quando aggrottò le sopracciglia ancora più duramente.

"Di quel frocio?" Fece spallucce, "No."

Si alzò in fretta raccogliendo rapidamente la camicia, camminando poi verso di me.

"Sei arrabbiato?" Incrociai le braccia quando arrivò alla mia altezza.

"No." Sbuffò guardando lontano.

"Harry." Mi lamentai. "È un amico, lui è come un fratello!"

"Un amico che vive in casa tua?"

Mi morsi l'interno della guancia sapendo che aveva ragione, e questa volta ero io ad abbassare il volto.

"Harry...tu sei il mio ragazzo, non lui."

Inquieto, afferrò l'elastico al polso che non avevo visto prima e cominciò a legarsi i capelli - abbastanza lunghi - alla nuca. Mi guardò con un cipiglio passandosi le dita sulle labbra. Se non avessi avuto il dolore alle ovaie avrei pensato che fosse sexy così. Stanca di tenere le braccia incrociate, le sganciai su entrambi i lati del mio corpo e sospirai.

"Fai quello che vuoi...io non voglio litigare. Penso che sia abbastanza chiaro che tu sei il mio ragazzo e non lui." Mormorai passandomi le mani sul viso.

Mi girai con l'intento di buttarmi a terra e non fare niente tutto il fottuto giorno, e questo era quello che stavo per fare finché non sentii un tonfo, mi voltai per vedere Harry con la testa contro la porta della mia stanza.

"Che cosa stai facendo?"

"Mi do un colpo in testa." Borbottò, "Non vedi?"

Ridacchiai quando sbatté un'altra volta la testa.

"Harry non farlo. Stai cominciando ad essere stupido."

"Altro?" borbottò facendo cadere tutto il suo peso contro la porta.

Si girò verso di me con una smorfia, piegai la testa cercando di capire che cosa stava a significare questo atteggiamento.

"Sono un geloso di merda, vero?" Chiese a bassa voce.

"In verità si."

Harry alzò la testa e incrociò le braccia contro la porta.

"Mi dispiace ma non mi piace che la mia ragazza dormi nella stessa casa con un ragazzo dove per giunta non mi piace neanche."

"Mmm...Dannatamente geloso." Mi avvicinai abbracciandolo per i fianchi e alzandomi in punta di piedi per baciarlo sulle labbra.

"Non mi piace condividere, bellezza."

"Non c'è bisogno di condividere con nessuno. Sono tutta tua." Canticchiai allungando la u.

"Così va meglio." borbottò lasciando un breve bacio sulle mie labbra.

Per fortuna sono riuscita ad aggiornare! Yuuuy.

Qualcuno che é brava con l'inglese? Mi piacerebbe che qualcuna mi aiutasse in qualche traduzione quando per una o due settimane non posso proprio riuscire ad aggiornare, quindi per chi é interessata, mi scriva pure dove vuole.

Spero di aggiornare al più presto! Da quando ho ricevuto due 2 in matematica (un 2 in una verifica e un 2 in una interrogazione) mi è passata la voglia di vivere, giuro.