XL. He can't feel love.
Capítulo 40.
Sorrisi e lasciai andare le braccia di Harry mentre intrecciò le nostre dita prima di muoverci a piedi verso l'edificio. Un paio di ragazze si fermarono e cominciarono a sussurrare quando ci videro, ma li ignorai e guardai a terra.
"A cosa pensi?" Chiese Harry mentre entrammo nell'edificio.
"A nulla." Mi strinsi nelle spalle.
Sinceramente era il caldo ad essere soffocante. Stavo sudando da impazzire e sperai non fosse evidente. Harry sembrava essere nel suo mondo mentre ci muovemmo attraverso le sale, che presto cominciarono a riempirsi di gente che avevano già terminato le loro prime due lezioni del mattino. Diverse persone ci fissavano, sussurrando cose come il nostro ritorno assieme. Beh, speravo soltanto che la notizia arrivasse anche ad orecchie indesiderate.
"Ecco la coppia!" Sentii un grido da dietro.
Mi voltai per vedere Niall camminare verso di noi. Lasciai la mano di Harry e mi rivolsi a Niall. Ci scambiammo occhiatacce per un secondo.
"Hey, ti sei mangiato il cervello o cosa?" Catturai l'attenzione di entrambi i ragazzi.
Niall scoppiò in una risatina scuotendo la testa.
"Niente Heather, cose da ragazzi."
"Sì, il maschio alfa in azione, evviva!" Alzai gli occhi al cielo.
Harry rise afferrandomi per i fianchi, mi tirò verso di lui dandomi un bacetto sulle labbra.
"Piccola, vai avanti, poi ti raggiungo."
Alzai le braccia per stringergli il collo e attirare nuovamente le labbra alle mie, e lo baciai davanti a tutti nel corridoio, come se la mia vita dipendesse da questo. Ero una fottuta possessiva, non c'era niente da fare.
"Ca-zzo, e questo per cos'era?" Ansimò Harry.
"Ahm...Non sono stata poi così soddisfatta dalla colazione."
Harry mi strinse i fianchi con gli avambracci prima di portare le labbra vicine al mio orecchio.
"Se vuoi essere soddisfatta aspetta che andiamo a casa mia dopo."
Ridacchiai dandogli un colpetto sulla spalla.
"Vedremo Harry."
Sorrise dandomi un bacio sulla fronte prima di voltarsi verso Niall e colpendogli la spalla con una mano mentre camminavano nella direzione opposta. Era ora di pranzo, Kelsey poteva essere alla caffetteria. Mi intrattenni con il telefono fino a quando non sentii un ticchettio di tacchi venire nella mia direzione.
Quella ragazza non si stancava mai di essere pesante.
"Beh, ciao Heather." la sua voce stridula risuonava da dietro di me, ma non mi preoccupai nemmeno di girarmi.
"Cosa vuoi Darcy?"
Rimase in silenzio per qualche secondo, prima di ritrovarmela di fronte, ma non alzai lo sguardo dal telefono.
"Andrò al punto." Potevo vedere mentre si scuoteva i capelli rossi dalle spalle. "Stai perdendo il tuo tempo con Harry."
Questa volta alzai gli occhi e inarcai un sopracciglio.
"Ma non ti stanchi a strisciare come un cane dietro di lui?"
Alzò le mani fino alla testa, come un gesto incredulo.
"Hey, non ti sto insultando e niente. Sono qui per metterti in guardia."
"Mettermi in guardia per cosa?"
"Da Harry." Rispose come se fosse ovvio.
Alzai gli occhi al cielo, se credeva davvero che sarei ceduta così facilmente, si sbagliava di un bel po'.
"Darcy, non lo farò."
"Heather, tesoro," tesoro agh, "È vero che ci ho provato in ogni modo, ma sono stanca. Ti sto mettendo in guardia dal fatto che finirà male quando conoscerai il vero Harrry. Lui è un mostro, completamente, un fottuto mostro. Harry non può e non potrà mai sentire amore. Non so come andrà a finire."
"Sai? È...triste cercare di convincermi del fatto che Harry é un mostro. Penso di conoscere Harry."
Impostò una mano sulla mia spalla per paura di una reazione, infatti scossi bruscamente la spalla.
"Ma non abbastanza."
Se ne andò prima che potessi dire altro.
Ma che intenzioni aveva?
Scossi la testa e camminai nella sala stringendo il telefono in mano.
Entrai nella caffetteria in fretta e furia e intravidi Kelsey seduta in una tavolo. Camminai verso il suo tavolo sedendomi stancamente sulla sedia.
"Un'altra volta Darcy?" Suppose la mia migliore amica.
"Sì. Fottuta irritante puttana." Mormorai portandomi le mani sul viso e sbuffando.
Kelsey e Zayn si unirono in una conversazione da piccioncini innamorati e mi dedicai a grattare le unghie sul tavolo fino a quando un paio di gambe non si posarono su entrambi i lati del mio corpo, sedendosi dietro di me.
"Non fa un po' caldo per queste cose?" Mormorai gettando la testa all'indietro. I riccioli di Harry mi solleticarono il collo.
"Non abbastanza." Avvicinò il viso per lasciarmi un bacio sul collo.
"Se avete intenzione di scopare cercatevi un bagno." Louis irruppe nel nostro tavolo sedendosi accanto ad Harry. Scesi dal grembo di Harry e salutai Louis con un cenno del capo.
"Beh, è ufficiale?" Louis chiese, "Siete tornati insieme?"
Harry mi guardò con un sopracciglio inarcato. Mi limitai ad inchinarmi per baciare le sue labbra brevemente.
"Sì." Dissi normalmente e mi sedetti di nuovo.
"Oh, i due piccioncini non possono stare separati per due giorni." Canticchiava Liam sedendosi di fronte a me.
"Chiudi il becco Payne se non vuoi ingoiare il tavolo." Lo minacciai.
Harry ridacchiò e Louis si strozzò con il suo panino. Liam finse orrore stringendo Zayn in un abbraccio, in cui quest'ultimo ruotò gli occhi prima di spingerlo via disgustato.
"Controlla la tua fidanzata Styles."
Harry mi guardò prima di infilarmi una ciocca rosa dietro l'orecchio.
"Calma i pensieri focosi." Disse in un tono di falso rimprovero.
"Fottuto caldo." Louis mormorò afferrando la sua bottiglia d'acqua. "Ci sarà questo fottuto caldo tutta la settimana."
Liam, che era impegnato con il suo telefono, alzò il viso inarcando un sopracciglio.
"E perché non vai da Nick a-?
"A casa?" Harry tagliò corto, "Buona idea, possiamo trascorrere li la giornata."
"Che diavolo ti succede Styles?" Kelsey inarcò un sopracciglio, stupida dall'interruzione di Harry.
"Niente, è solo che casa sua ha una piscina e sarebbe bello andare lì." Alzò le spalle tranquillamente.
Trascorremmo il resto del tempo a parlare di argomenti banali e non facendo niente, finché non suonò la campanella avvertendoci di tornare a lezione, le lezioni erano lenti e faticosamente dolorose per colpa del maledetto caldo, non poteva esserci meno caldo? No. questo era geniale, davvero. Mi lamentai quando le lezioni finirono, e camminai nel lungo corridoio e mi lamentai di nuovo finché non uscii dalla struttura. Le persone sudavano letteralmente come maiali, e la loro contrazione era maggiormente peggiore del solito. Arrivammo alle rispettive vetture dei ragazzi e intravidi Harry appoggiato al cofano della sua auto, si stava passando una mano sulla fronte, il sudore si era accumulato sulla sua pelle dando un bagliore ai tatuaggi.
Mi morsi mentre avanzai verso di loro e Harry mi salutò con un sorriso, mentre mi circondò la vita con un braccio lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Caldo, no?"
"Sì." Mi liberai dalla sua presa e mi affrettai a salutare gli altri per poi gettare la borsa sui sedili posteriori di Harry e lanciarmi verso di lui, ma la sua pelle era così calda, così mi allontani sbuffando sedendomi a gambe incrociate sul cofano.
"Bene, così questo fine settimana a casa di Nick?" Niall chiese asciugandosi il sudore della fronte con il bordo della sua camicia.
Osservai i tatuaggi che ricoprivano il suo addome fin quando Harry non mi diede una gomitata. Lo guardai ridendo.
"Mi piacciono più i tuoi." Sussurrai inclinandomi fin quando non arrivai al suo orecchio.
Rise tranquillamente e girò la testa nella mia direzione per piantare le sue labbra contro le mie.
"Ti porto a casa?" Mormorò contro le mie labbra.
"Per favore."
Harry allontanò le labbra dalle mie e dopo aver borbottato delle parole a Niall salì in macchina. Continuai a salutare tutti e abbracciai in fine Kelsey.
"Ci vediamo domani." Salutai.
Kelsey mi diede un rapido bacio sulle labbra. Zayn si accigliò e mi venne da ridere.
"A domani testa rosa. Ti amo."
"Ti amo di più." Canticchiai salendo in auto.
"E a me nessuno mi ama?" La voce roca di Harry venne soffocata dal rombo del motore.
"Non proprio." scrollai di spalle, "Che vuoi farci."
"Che stronzo sono." Uscì dal parcheggio mentre la musica risuonava nell'auto.
Il viaggio verso casa mia era silenzio. Tanto meglio visto che nessuno dei due aveva qualcosa da dire e in più si moriva dal caldo, era insopportabile e appiccicoso.
Non mi resi conto che eravamo già arrivati fin quando la voce di Harry non mi risvegliò dal mio stato di trance.
"Piccola, siamo arrivati."
Guardai casa mia e buttai la testa indietro pigramente.
"Fa caldo." Mormorai.
"Andiamo piccola, il fine settimana arriverà in fretta."
Gli diedi un bacio veloce prima di uscire dall'auto, afferrando la borsa con me. Sentii il ruggito del motore dietro di me e la voce di Harry prima che girasse l'angolo.
"Bellissima!"
Ridacchiai ed inserii la chiave nella serratura. Nel momento in cui aprii la porta sentii un urlo che mi allarmò. Dovevo sapere che non era una buona idea lasciare Devon e Roger nella stessa casa.
"Se torni ancora in questa casa ti ammazzo!" Questa era certamente la voce di Devon.
Entrai nel salone e mi sorpresi della scena.
Devon aveva tra i pugni il colletto della camicia di un ragazzo che sembrava tremare, mentre Roger era sdraiato sul divano con occhi chiusi. C'erano diverse buste che contenevano una sostanza bianca al centro del tavolo.
"Che diavolo è successo?" Chiesi incrociando le braccia.
"Questo marmocchio è entrato per vendere droga all'altro." Indicò con la testa mio padre.
"Come?" Le mie braccia scesero lungo i lati del mio corpo.
"I-io la v-vendo soltanto, devo v-venderla." Piagnucolò il ragazzo con le lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhi.
"Quanti anni hai ragazzino?" Chiesi a denti stretti.
"S-sedici anni."
"Devon fallo uscire da questa casa prima che mi dimentichi che è un ragazzino."
Sentii i passi di Devon allontanarsi verso la porta d'ingresso, e dopo un paio di urla sentii chiudersi con un fracasso la porta. Guardai Roger disgustata e raccolsi le bustine suo tavolo, nascondendomele in tasca. Salii le scale in fretta e mi chiusi in camera mia, frustata, mi sedetti sul letto, coprendomi il viso con le mani. Poco dopo sentii la porta della mia stanza aprirsi e chiudersi.
"Heather, stai bene?"
"No. Sono stufa Dev, molto stufa."
Mi tolse le mani dal viso premendo un bacio sulla mia fronte.
"Calmati tesoro, adesso ci sono io per te. Ora e per sempre, d'accordo?"
Alzai lo sguardo, incontrando il sorriso di Devon.
"D'accordo."
"Ti amo piccola."
Appoggiai la testa nell'incavo tra il suo collo e la spalla.
"Ti amo anch'io, Dev."
No, non è un bel modo per finire un capitolo, lo so. Ma non posso farci niente io, uhu.
Avete notato che sto aggiornando ogni giorno veroo? Awh.
Maa, io amo Anna Premoli aiutt, scrive da DIO. Devo prenotare al più presto tutti i suoi libri perché sono PERFECT
Domanda; come si chiama il ragazzo che vi piace? (Se c'è un ragazzo che vi piace, obv)
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