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I. From 0


Capítulo 1.

It's a thief in the night to come and grab you
It can creep up inside you and consume you
A disease of the mind it can control you
I feel like a monster, oh
Throw on your break lights, you're in the city of wonder
Aint gon play nice, watch out you might just go under
Better think twice, your train of thought will be altered
So if you must falter be wise

Rihanna - Disturbia

Avevo rotto la bottiglia di vodka contro il muro, cercando di svegliare il bastardo di mio padre. Cercavo di non odiarlo, ma visto che ora che la zia Rose non poteva vedere, lo trattavo come fosse un panno, cazzo. Solo un paio di settimane dal mio arrivo e il bastardo era più affogato dal alcol che cercare di andare alla ricerca di sua figlia che non vedeva da due anni.

Quella era l'accoglienza che avevo avuto, un padre alcolizzato e mia zia, il mio unico sostegno che mancava nella mia vita, e non sapevo nemmeno dove si trovava.

Un fottuto vigliacco.

Per quanto riguarda la scuola avevo iniziato da tre giorni e non avevo avuto il buon senso di chiamare la mia migliore amica, non sapeva che ero tornata. Nessuno sapeva che ero tornata, non sapevo nemmeno se l'uomo che riposava con la testa tra le braccia mentre russava era consapevole del fatto che sua figlia era qui.

"Svegliati cazzo!"

Niente. Nemmeno alzava la testa. Sbuffai entrando nella mia stanza. Non sapevo che diavolo era successo quando me ne ero andata, ma niente di buono naturalmente. Prima di andare in quel posto mio padre odiava le bevande alcoliche e mia zia era..qui. Ma sembra che tutto era cambiato, come me, penso che era abbastanza chiaro che non ero più la stessa. Non lo sarò mai. Ero cambiata sia fisicamente che mentalmente. Mi sentivo come una prostituta di mezza età nel corpo di una ragazza di diciotto anni soddisfatta. Grande.

Controllai il telefono anche se in parte non avevo nulla, non avevo nessuna batteria, così decisi di metterlo in carica mentre nel frattempo facevo la doccia, l'acqua calda mi rilassava e cancellava le mie idee e mi resi conto di che cosa mi pervade. Mio padre non era in grado di lavorare, mia zia era scomparso ed io...io sto bene. Non sapevo come diavolo potevo fare a pagare le bollette della dannata casa, o come potevo fare a comprare cibo o altro. Potevo andare a vivere con Kelsey e lasciare mio padre marcire in questa casa maledettamente vuota, ma non ero così crudele. Ma potevo esserlo.

Potevo fuggire e ad abbandonare tutto, ma non potevo, la mamma non l'avrebbe voluto. Mamma..i miei occhi si riempirono di lacrime mescolandosi con l'acqua della doccia.

Uscì fuori dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano e guardai l'orologio sul comodino, 12.30. Potevo uscire e fare la puttana sennò non avrei mangiato nulla. Ma per ora potevo sopravvivere con i soldi nel conto in banca di mio padre. Infilai i miei jeans neri strappati alle ginocchia, indossai una felpa rossa con qualche tipo di disegno che decisi che poteva andare bene e un berretto nero con delle scritte bianche. Guardai il mio aspetto allo specchio, occhiaie, guance scavate...sembravo una fottuta zombie.

Uscì di casa lasciando dentro mio padre respirando l'aria calda di Phoenix che mi accarezzava il viso. Oggi non era molto freddo, ma neanche troppo caldo, eravamo solo all'inizio di gennaio. Camminai tranquillamente con le mani in tasca, giocando con le chiavi di casa e il denaro per delle spese. Finalmente ero arrivata al dannato supermercato ed entrai nella fresca brezza della sezione delle cose congelate, nonostante i miei tentativi di non cadere in tentazione nella sezione del alcol, dopo alcuni minuti mi ritrovavo sbavando su una bottiglia di vodka, pensavo di perdere il pranzo di quel giorno per un capriccio. Infine decisi che era meglio di no, perché sicuramente bastardo di mio padre non avrebbe portato conseguenze positive.

Trascinai i miei piedi doloranti attraverso il corridoio alla sezione precotto, prendendo un paio di scatole contenenti della pizza e patatine a microonde. Abbastanza per un paio di giorni. Stavo camminando alla sezione bevande e quasi non feci cadere le scatole dalle mie mani per spavento.

"Kelsey!"

La bruna si girò verso di me, gli occhi castani cominciano a brillare come un segno di lacrime non versate.

"Heather!"

Camminai lungo il corridoio merdoso che portava avanti e abbracciai la mia migliore amica, comincia a piangere disperatamente sulla mia spalla. Avevo perso la possibilità di stare al suo fianco, le risate che facevamo insieme, i nostri segreti, le nostre cazzate...tutto.

"Heather diavolo, quando sei tornato? Come stai? Accidenti, sembri una zombie cazzo, adesso sono una fottuta cagna."

"Kelsey datti un freno." leggermente rideva per le sue parole, "sono tornata da un paio di settimane." arricciò il naso alla menzione del mio ritorno, "sono stata impegnata, sai."

Alzai le spalle comunque. Mia zia se ne era andata e anche se avevo abbandonato la scuola in qualche modo in tre giorni mi sono rimessa.

Kelsey fece un sorriso malizioso.

"Sei tornata Heather Barks?"

Scossi la testa.

"Si sono tornata..ma sono diversa."

"So che lo sei, soprattutto da quando avevo incontrato Heather Barks...prima di tutto questo, non reggeva aghi o coloranti perché diceva che erano molto anti naturali e bla bla bla, ma guardala ora. con una foratura sulla lingua e capelli tinti di rosa."

Risi di nuovo e rimossi il mio piercing alla lingua mostrandolo con orgoglio.

"Vuoi anche tu?"

"No. Ma nelle altre persone sembra molto...interessante."

Kelsey scuote la testa sorridendo, questa ragazza era sempre così bella?

"La gente sbalordirà quando vedrà Heather Barks, dov'è la ragazza sorridente che tutti conoscevano?"

"È morta." La mia voce sembrava cadere di un un'ottava. Kelsey si accigliò leggermente abbracciandomi.

"Oggi ti verrò a prendere alle otto e mezza e non mi interessa se vuoi o meno, se non verrai ti tirerò per quei bei capelli rosa e ti porterò con me, chiaro?"

Annuì mentre feci uscire una strana risata. Lasciai a Kelsey un bacio morbido sulla guancia e ricominciai a passeggiare per i corridoi vuoti. Quella ragazza era pazza.

Ecco qua con il primo capitolo, il secondo capitolo non vedo l'ora di tradurlo perché mi piace un casino e scommetto piacerá anche a voi, perciò voglio tanti voti e commentini prima di tradurlo, eh giaaa. Comunque, in questo capitolo abbiamo conosciuto un'altro personaggio della storia; Kelsey. Cosa ne pensate di lei per ora?

Domanda: piercing preferito? Ne avete uno?

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