3.I Pennuti
Nella foto: Sitael e Phoenix
Phoenix pov's
Ero li che lo guardavo e non capivo.. Cosa ci faceva un angelo all'entrata degli inferi?
M'iniziò a bruciare la gola..
I miei occhi iniziarono ad iniettarsi di rosso acceso, diventaro braci, braci ardenti e volevano sangue.. Specialmente il sangue di quell'Angelo.
Non sapevo né nome né cognome, infondo ero mancato ben 5/6 anni quindi le cose erano cambiate e l'inferno non era più come lo ricordavo o per lo meno era molto cambiato SE PERMETTEVANO AD UN ANGELO DI STARE VICINO AI NERI CANCELLI.
Lo guardai bene, Era biondo con due grandi occhi azzurri ghiaccio, era alto probabilmente come me o leggermente meno, aveva un corpo scolpito messo in evidenza da quella candida maglietta bianca aderente con uno scollo a V, era carino ma niente in confronto a me o a una bella demone con due tette enormi.
Sbuffai e mi schiarii la voce cercando di attirare l' attenzione del pennuto «Senti coso sai dove sei finito?» dissi con voce acida e per niente cordiale.
Sitael pov's
improvvisamente sento una voce maschile, mi volto e vedo un ragazzo, anzi, un demone.
È alto, più o meno come me, la sua maglietta mette un risalto il suo fisico, capelli neri cenere, occhi che diventarono color brace, è carino, ma di certo non può battere la mia bellezza.
Adesso si avvicina, cosa vorrà da me?
Appena mi fece quella domanda io mi alzai e lo guardai negli occhi serio.
《Ovvio che lo so》rispondo sicuro《qualche problema?》
Phoenix pov's
«Beh caro pennuto non so come tu sia finito qui ma ti ricordo che sei vicino agli inferi e che qua è pieno di Demoni quindi nel caso tu volessi farti sbranare o porre fine alla tua vita in questo modo da uno di essi ti prego di non Urlare.. sai ho un leggero mal di testa» Sbottai inacidito.
Non so che mi prese ma tutti gli angeli mi innervosivano, Troppo santi, Troppo musoni, Troppo felici, Troppo puri per me.. io ero un ragazzo ribelle.. non mi facevo mettere i piedi in testa da nessuno.. tanto meno da un tizio biondo che sta tentando il suicidio.
Lo guardai e prima che potesse controbattere gli diedi le spalle e mi diressi verso la mia dolce ed amata casa.. ovvero PALAZZO!
Ammirai quella imponente struttura che si ergeva difronte a me.. che mi guardava dall' alto e che mi dava carica.. ora sarei tornato al mio vecchio lavoro ovvero guardia, ma non una qualunque o quelle dozzinali guardie semplici, Io ero, sono e sarò una guardia Imperiale precisamente la guardia di Ginevra.. La mia amata Ginevra.
Ginevra era una demone ma dall' aspetto angelico.. lei aveva i capelli biondi e gli occhi neri, era l unica nel suo genere, era perfetta, aveva delle curve perfette.. era semplicemente Ginny per me che la conoscevo da tempo e tempo e che eravamo cresciuti insieme..
Ginny? La mia versione femminile, testarda e orgogliosa, non si tira mai indietro ad una sfida e soprattutto non le piace perdere.. Soprattutto mentre giochiamo a carte o scommettiamo su qualsiasi cosa.. tra me e lei è una continua sfida, un continuo tira e molla.
La voglio rivedere.. subito!
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