Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

0 » lithium

0 » lithium

I'm so happy
because today I found my friends
They're in my head

Era il 1994 quando quello stronzo di Kurt Cobain decise di farla finita e spararsi un colpo in testa, mentre migliaia di fan attorno al mondo si disperavano per l'inaspettata morto del genio del grunge.

Ma fanculo, Kurt era sempre stato profondamente depresso.

Era il 1994 quando il mio più grande idolo si suicidò. Avevo quattordici anni e sentì che con Kurt ero morto anche io.

Che merda sarà senza i Nirvana?

Il me quattordicenne proprio non voleva rassegnarsi ad un mondo così.

Che ne sarebbe stata della mia folle abitudine di comprare il vinile dei Nirvana e ascoltarlo alle tre di notte con il giradischi a casa di mia nonna?
Mi sarebbero mancate le sue imprecazioni contro di me, mentre io ero assuefatto da quella musica che mi ricaricava di adrenalina.

«Adrian, spegni quella musica!» urlava mia nonna, mentre io fingevo di non ascoltarla.

I bei tempi della ribellione...

Mi sembrava surreale quando lessi della morte di Cobain. Il mio unico pensiero fu: stronzo, mi lasci marcire in questa merda?

Così la soluzione più accettabile mi sembrò quella di farla finita, esattamente come aveva fatto il mio mentore.

Mi recai alla stazione per sdraiarmi sui binari del treno, ma fui bloccato da una persona che divenne poi la migliore persona che io potessi conoscere.

Mi disse che anche lui era lì per farla finita, ma non so come si accorse che era quello il mio obiettivo.
Scoprii che aveva diciassette anni e fumava erba rubata alla pianta di marijuana illegale dello zio.

Mi sembrò un raggio di sole nel tunnel buio e infinito della morte, così decisi di non ammazzarmi.
A volte ancora me ne pento, ma ho fatto esperienze fantastiche in questi anni di vita.

Mi raccontò della sua passione per la chitarra ed io gli dissi che suonavo la batteria da quando ne avevo memoria. Scattò qualcosa di simile ad una scintilla e le nostre anime presero fuoco, alimentandosi con le stronzate che facevamo per sentirci vivi.

Decidemmo di chiamarci The Denials, il gruppo dei rifiuti, delle negazioni, esattamente come in smells like teen spirit.
E cazzo, non mi ero mai sentito così vivo.

Nonostante potessi sembrare un grandissimo figlio di puttana, con i miei ero un vero angelo. Quando la nonna raccontava loro di che diavolo fossi realmente, loro rimanevano sbigottiti, ma incolpavano sempre l'Alzheimer.

Fanculo, si continua ad ascoltare vinili alle tre di notte.

E così io e Travor diventammo una band. Eravamo super cazzuti, niente da ridire, ma nessuno calcolava minimamente i nostri live nei bar di Chicago.

Travor iniziò a farsi di roba strana, troppo forte per me, e perse il senno della ragione.
Venne rinchiuso in un reparto psichiatrico fatiscente di non so quale stracazzo di ospedale. La madre era un'ubriacona, il padre era in galera per cui le cure del mio amico venivano pagate da quello stronzo dello zio, che voleva soltanto portarselo a Seattle.
Ed io cosa cazzo avrei fatto senza il mio fratello adottivo?

No, non potevo permettere che quel riccastro di merda, che non aveva neanche voluto mandare Travor in un ospedale decente, lo portasse lontano dalla sua città. Chicago ed io avevamo bisogno di lui.

Avevo diciassette e per vivere facevo lavoretti part-time per sopravvivere.

Ad esempio, spacciavo erba nelle malfamate strade della mia città. Poi venni arrestato e i miei genitori iniziarono a credere alla nonna, ma lei era già troppo malata per raccontare la sua verità.

L'Alzheimer non era più una scusa e fanculo, ho passato dieci mesi dietro le sbarre veramente di merda.

Gente che mi pestava, mi smutandavano... Nessuno mi rispettava e questo non andava affatto bene.
Un giorno decisi di picchiare uno stronzo e fargli vedere chi comandava, e così fu.

Travor uscì dopo anni, ancora più cazzuto di prima.
Mi disse che aveva rubato una quantità industriale di medicinali e che li aveva rivenduti, guadagnando più di mille dollari.

Decise di comprarsi un Ibanez nera, meravigliosa. Probabilmente, se Dio avesse reso quella chitarra una donna, me la sarei sbattuta a dovere.

Il rock mi scorreva nelle vene -insieme alla droga, ovviamente.
Adrian era una persona diversa. Per alcuni ero un drogato, per altri ero un lurido, per altri un musicista fallito...

Stronzate, pensavo.

Ero un leader.

Suonavo la batteria così forte da romperla spesso, fino a che i calli delle mani non mi sanguinavano..

Alcuni lo chiamavano masochismo, ma loro non conoscevano la vera essenza del rock.

Questo è rock, e il rock non muore mai.

Hiii!
Ho avuto l'idea per questa storia così di colpo un pomeriggio, mentre ascoltavo la mia playlist di musica rock e metal. Ci tengo tanto perchè 1) è la prima storia del genere che scrivo e 2) non ho mai usato un maschio come protagonista. Sono molto emozionata e spero che questa storia vi piaccia quanto piace a me scriverla. E niente, so che il linguaggio "scurrile" può risultare poco idoneo, ma ho deciso che avrà contenuti forti come droghe, alcol e cose varie. Spero di riuscir a fare un buon lavoro. La storia verrà pubblicata presto, nel frattempo mi auguro che questo prologo vi piaccia!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro