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Live Forever (oneshot)

"Ali, sveglia per favore" una voce femminile dolce risuonò nell'aria. "È da ore che dormi, ormai!"

La ragazza chiamata Ali si voltò. Aveva i capelli castano chiaro, dai riflessi quasi biondi, lisci e lunghi. Ammiccò un paio di volte con le sue iridi color nocciola, ancora impastate dal sonno, mentre dalle labbra sottili gli si schiudeva uno sbadiglio. La sua visuale era occupata dal profilo di una seconda ragazza, dai lunghi capelli ricci. Gli occhi chiari indugiarono sulla figura dell'amica stesa sul divano. Poi si alzò.

"Vado a vedere se Frazy ha fatto il caffè" mormorò, per scomparire dietro la porta di legno scuro. Ali si stropicciò gli occhi, stravolgendo le lunghe e sottili ciglia, per poi tentare di mettersi seduta. Sentì quindi una fortissima fitta alla testa che la fece sprofondare di nuovo nei cuscini. A salvarla arrivarono Vix, Frazy e la colazione.

Frazy era abbastanza alta, con dei vivaci occhi neri e lunghi capelli castani, la frangetta ribelle che gli ricadeva sugli occhi. Mentre allungava una tazzina colma di fumante liquido scuro, Ali si accorse delle pesanti occhiaie che aveva.

"Nemmeno tu sei messa molto bene, vero Frazy?" le sorrise debolmente la castana, sorseggiando il suo caffè. La ragazza alzò una mano e la sventolò in aria. Vix sospirò e spiegò:

"Ieri sera, dopo il concerto, vi siete date all'alcol... come sempre. E come sempre, grazie al vostro ego, fate casini su casini."

"All'ego di Frazy, vorrai dire" Ali si mise in piedi e si cambiò rapidamente d'abito, indossando una maglietta dei Soundgarden, suo gruppo preferito, ed un paio di jeans strappati. Frazy decise di lasciar perdere alla provocazione e invece chiese: "Qualcuno sa dove sono Sele e Nikki, invece?"

"Sele è dovuta volare a Chicago in fretta e furia, sai, problemi in famiglia o che ne so" disse Vix. "Per quanto riguarda Niks..."

"È fuori dalla porta" annunciò Ali, affacciata alla finestra vicina alla porta d'ingresso. "E sta dormendo."

"Tiriamola dentro, prima che si congeli" ridacchiò Frazy.

"Hey bella addormentata, sveglia!!" esclamò Ali in direzione della ragazza raggomitolata sullo zerbino. Grugnì infastidita ed alzò lo sguardo. Nikki aveva capelli neri cotonati e l'incarnato estremamente pallido, su cui spiccavano le sottili labbra rosse. Si era addormentata fuori casa con gli stessi vestiti che indossava in concerto: pantaloni argentati, top nero e la sua giacca di pelle.

"Si dorme meglio fuori dalla porta piuttosto che dentro con voi, con tutta quella gente che ci portate" borbottò, spazzandosi la polvere dalle gambe.

"Ieri sera non abbiamo portato dentro nessuno. È da un bel po', a dir la verità" la cantante affiancò l'amica e le diede una mano ad alzarsi. Con un sorriso furbo, Nikki annuì e finalmente entrò nell'appartamento che condividevano in cinque.

"Che si fa stamattina? Le prove sono a pomeriggio" Vix, chitarrista solista del gruppo si lasciò cascare su una poltrona, annoiata.

"Diccelo tu, brucra" ribatté Ali, che invece suonava la chitarra ritmica. Imitò Frazy, che si era seduta a terra. "Che si fa?"

"Io avrei in testa un melodia..." la bassista, Nikki, afferrò da un angolo la custodia del suo strumento, aprì la zip ed estrasse il suo Dan Electro.

Nessuna delle ragazze era particolarmente dedita alla pulizia, essendo sempre in tour e di corsa, ma se c'era una cosa a cui tenevano molto erano i loro strumenti. Ognuno aveva il suo posto. Per esempio la chitarra di Ali stava sempre sull'ultimo ripiano dello scaffale di fianco al divano, mentre la batteria di Sele aveva una stanza tutta sua. Anche Frazy custodiva gelosamente il suo quadernetto dove scriveva i testi di tutte le canzoni. Al di là di tutta la parete, l'idilliaco muro delle meraviglie di essere una rockstar, come tutte le persone normali dovevano pagare l'affitto, e quindi ogni minima accortezza per risparmiare gas ed acqua era ben accetta. Certo, erano lontane dai tempi in cui Frazy rubacchiava per strada insieme a Nikki, Vix raccoglieva l'acqua piovana in barattoli e Sele usava la linea telefonica dei vicini. Bei tempi, ma la fama e il conseguente guadagno erano una gola impagabile per un gruppo emergente.

Nikki intanto imbracciò il basso e fece sentire la sua nuova idea: una potente linea di basso, molto orecchiabile. Frazy ci si mise a canticchiare sopra, battendo il tempo con le mani.

"Ci sta! Vix ed Ali, prendete le chitarre e proviamola di nuovo" ordinò, mentre si apprestava ad afferrare carta e penna. "Butto giù un testo."

In un'oretta prese forma una canzone dalla potente linea di basso, le chitarre che si sovrapponevano e la voce roca di Frazy a concludere il tutto. Le percussioni di base le suonò la cantante, in attesa del ritorno della loro batterista. Poco dopo, infatti, si spalancò la porta.

Sele portava con sé una valigia trolley rossa e aveva l'aria infinitamente stanca, ma anche soddisfatta. Abbandonò la sua borsa da viaggio di fianco alla porta e si godette l'abbraccio delle compagne della band, poi si buttò sulla sua poltrona beige a lato della stanza, arruffandosi i capelli corvini. Non ebbe molto riposo che subito Vix le raccontò della canzone appena scritta, e del bisogno del suo contributo alla batteria.

Senza indugi la mora si pulì gli occhiali nella felpa viola che indossava e corse alla stanza con la sua batteria, mentre Frazy gli spiegava più o meno il ritmo con il tamburello.

"Sì, fa più o meno ta tan tan... ta tan tan" al suono delle sue parole si univa il fracasso del tamburello mentre lo batteva contro le dita. La ragazza annuì e provò subito il ritmo. Ad una certa, si fermò ruotando le bacchette.

"E voi state lì a non fare nulla?" Domandò con tono scherzoso, invitando le amiche a provare il brano per intero.

Ridacchiando, tutte imbracciarono i rispettivi strumenti e fecero la prima prova completa della musica. L'unica che pareva poco convinta era Frazy, dato che ogni tanto abbassava il volume della voce mentre cantava, segno lampante che qualcosa non la rendeva fiera appieno.

"Che c'è?" Ali strinse gli occhi nel vederla pensierosa.

"Nulla, nulla" la cantante riprese in mano il tamburello facendone tintinnare i sonagli sui bordi.

"Dai, ti conosciamo benissimo. E quando fai così vuol dire che non sei convinta" Nikki alzò gli occhi scuri al cielo.

"È solo che... non trovo una buona frase in chiusura del ritornello" spiegò la castana. "Dice: That i have nothing to lose/ tell him I won't be long" guardò le altre. "Non so che verso attaccarci!"

Sele le poggiò una mano sulla spalla. "Tranquilla, prima o poi lo troveremo." Lasciò le bacchette appoggiate sul sedile della batteria, mentre Vix fece: "A che ora abbiamo le prove?"

Niks, che si stava accendendo una sigaretta, rispose: "Un'ora e mezzo, circa. Avremmo addirittura il tempo per sballarci e rimetterci in piedi" aggiunse ridendo. Mangiarono tutte e cinque un po' di cibo tirato fuori dal frigorifero senza nessun criterio. Per renderlo più appetibile, come quando si inghiotte una medicina cattiva, lo affogarono con un paio di bottiglie di alcolici, che in cinque non erano nemmeno un numero esagerato.

"Dannazione... è prestissimo!" Sbuffò Vix lucidando l'orologio da polso che portava.

"Domanda" Sele posò l'ennesimo calice. "La nuova canzone la suoneremo stasera?"

"Assolutamente" ribatté Ali. "Però Frazy dovrebbe finirla, magari."

"Senti" l'interessata si voltò verso la castana. "La finirò oggi durante le prove..."

Circa tre quarti d'ora dopo, le cinque ragazze caricarono sul loro furgone gli strumenti e partirono alla volta del luogo dove si sarebbe svolto il concerto.

Era un palco all'aperto piuttosto grande, con un backstage circondato da tende di velluto rosse, come in un teatro. Nulla di particolarmente fastoso né enorme, ma secondo le ragazze quei piccoli luoghi erano quelli dove meglio potevano stabilire un contatto col pubblico. Di fianco Nikki aveva già occhieggiato un locale dall'aria malmessa, l'insegna polverosa e il cartellino sulla porta che recitava la scritta "chiuso".

"Ci servirà stasera" sentenziò la chitarra ritmica del gruppo rivolta al pub. "Se il concerto va bene."

"Andrà bene" ribatté Frazy con la sua incontenibile sicurezza. "Siamo le Hecklers."

Rassicurate da quella affermazione, salirono sul palco, facendo risuonare i loro passi sulle assi di legno. Erano molto in forma: Vix e Ali riuscirono a suonare un passaggio di Deuce che solitamente facevano fatica a seguire, mentre Nikki padroneggiò alla perfezione la famosa linea di basso di Another One Bites the Dust. Provarono rapide le loro canzoni oramai famose, come Let Them Fly e Be That Rockstar, ma quando giunsero alla nuova che avevano scritto quel pomeriggio, come al solito rimase un buco di silenzio verso la fine dell'ultimo ritornello.

"E se ci facessimo una semplice coda strumentale, senza voce?" Propose Sele, notando per l'ennesima volta l'impazienza della compagna.

"Ci vorrebbe una dannatissima frase finale, altrimenti sembra incompleta" Vix batté le nocche contro un amplificatore, che formavano un muro dietro le musiciste. Il silenzio calò sul gruppo e per qualche istante l'unico rumore fu il fruscio del vento.

"Bah, gli verrà in mente" Ali afferrò la scaletta di brani che avrebbero suonato quella sera ed esclamò: "Da quando in qua non facciamo Blow Up the Outside World in concerto?"

"La vera domanda è un'altra: chi è quel maledetto che non l'ha messa?" Nikki si incupì, guardandosi intorno. "Non c'è nemmeno l'organizzatore in giro, solo noi e i roadie."

Vix tagliò corto: "Sentite, sto morendo di caldo. Facciamo una pausa?" Le ragazze annuirono e tornarono nel backstage, arredato con una serie disordinata di sedie, un mini frigo, qualche tavolo ed un sacco di attrezzatura, portata dai roadie.

Le ragazze si stavano rilassando bevendo qualcosa e discutendo delle potenzialità della loro musica, quando il rumore di un potente motore gli giunse alle orecchie. Nikki si alzò per andare a controllare se fosse l'auto del loro manager. Qualche minuto dopo la sua scomparsa dietro le tendine, una voce conosciuta provenì dal lato opposto: "Ragazze? È permesso?"

Dal velluto rosso sbucò un ragazzo molto alto, dal fisico asciutto. I capelli castani leggermente mossi gli ricadevano sul volto, mentre un filo di barba gli copriva il mento. Il suo sguardo era allegro e brillante, e quello di Ali divenne uguale al suo quando lo vide.

"Ciao, Chris" lo salutò Sele. "Ci sono anche gli altri?"

"Oh, sì, stanno arrivando" rispose il ragazzo, abbracciando Ali. Entrarono infatti altri due ragazzi: il primo aveva i capelli biondo chiaro cotonati, era abbronzato ed indossava una giacca leopardata, il secondo invece portava i capelli castani corti tutti intorno al viso, e un paio di occhiali da sole tondi gli celavano gli occhi chiari.

Entrambi salutarono le rispettive fidanzate e si misero a chiacchierare tranquilli, fino a che Nikki non tornò nel backstage sbottando: "Dov'è quel deficiente di Tommy?"

"Avanti, Nikki" la calmò CC, staccandosi da Sele. "È sempre in ritardo, lo sai bene."

"Nel frattempo" Chris tagliò corto "Possiamo accomodarci o avete paura che rompiamo qualcosa?"

"Certo, accomodatevi pure, basta che non curiosate troppo in giro" Frazy spostò quattro sedie ridendo. Immancabilmente Liam fece l'esatto contrario di ciò che la fidanzata aveva appena detto, infatti prese il suo quaderno e si mise a sfogliarlo distrattamente, leggendo frammenti di testi qua e là.

"Questa è nuova?" Chiese, indicando l'ultima serie di parole. La castana annuì, con una leggera punta di fastidio nel vedere quella frase mancante.

"E ti fa schifo, giusto?" Disse lui, tentando di indovinare cosa volesse comunicare l'espressione della cantante.

"Hey!" Vix li raggiunse. "Sei ancora lì con la tua canzone, Frazy?"

Siccome non rispondeva, assorta com'era nel testo, la riccia decise di rivolgersi a Liam: "Deve arrivare anche Gee?"

"Beh, sì. Ma essendo salito in moto con Tommy, non ti so dire quando arriverà" scherzò, notando la felicità dipinta sul volto della giovane. "Ma come mai lo chiedi?"

"Uh, semplice curiosità, Liam" si intromise Ali, avvicinandosi con un bicchiere di birra. "E perché Vix ne è innamorata persa!"

"Ali! Non è vero!" Protestò la chitarra solista delle Hecklers, mentre una delicata tonalità rosea le macchiava le guance.

Poco dopo finalmente si sentì l'inconfondibile accento di Tommy, il cui volume della voce era sempre esagerato. Era davvero impossibile non sentirlo.

"Ciao belli!" Salutò sfilandosi il casco, mentre i capelli neri gli volavano ovunque. "Dov'è la mia amorevole donna?"

"Qua, ti dispiace non arrivare sempre in ritardo?" Borbottò lei, abbandonandosi però al suo abbraccio. Dietro Tommy, un ragazzo dai brillanti occhi castano chiaro e i capelli scuri ritti in testa fece capolino, liberandosi anch'esso del pesante casco da moto. Divenne rosso in viso quando vide Vix.

"Ciao, Gee" sorrise lei, illuminandosi in volto. Lui ricambiò con un dolce sorriso che valse più di mille parole e scaldò ulteriormente le guance della chitarrista.

"Beh, noi togliamo il disturbo" CC si alzò dalla sedia su cui era stravaccato e si diresse verso la porta.

"Di già?" Replicò Sele.

"Avete un concerto da fare, no? Ce lo abbiamo anche noi" spiegò Gee.

"Nulla non toglie che possiamo scappare a metà concerto e venire a vedere il loro" li stuzzicò Chris, supportato da un enorme cenno d'assenso di Liam. "Perché non fare un po' di sano casino?" diede manforte al castano, scoppiando a ridere. Si salutarono un'ultima volta e poi i ragazzi uscirono dal backstage, diretti verso i loro concerti. Chris e CC con le loro band avrebbero suonato insieme, Gee era con i suoi Chemical Romance e Liam aveva un concerto in un pub poco distante. L'unico che quella sera era in pausa era Tommy.

"Se riusciamo, siccome i loro concerti cominciano appena dopo il nostro, possiamo vederne la fine" disse Sele entusiasta, rivolta a Michael, uno dei loro roadie. Lui scosse la testa.

"Dubito che faremo in tempo. Quello più vicino sarebbe quello di Chris e CC... ma penso che ognuna voglia andare a vederne uno differente" le spiegò paziente il ragazzo.

"Io non avevo molta voglia di andare a sentire gli Oasis... preferisco fare casino in un locale dopo il concerto" ammise la frontwoman, mentre Vix obiettò che il concerto di Gee sarebbe stata la migliore opzione. A concludere il dibattito fu Ali, che spronò le amiche:

"Dove andare dopo lo show ci pensiamo dopo lo show! Ora concentriamoci sullo spaccare di brutto là fuori!" esclamò, riportando le ragazze all'ordine.

***

'Signori e signore, sono conosciute come la miglior band del mondo, e chi sono? Le... HECKLERS!!' la voce degli speaker introdusse l'entrata in scena della band, tra il fumo creato dalle macchine e l'impianto di luci che andava a mano a mano riscaldandosi.

Quando le prime note distorte di Rock'n'roll Star risuonarono nella frizzantina aria notturna, il pubblico si infiammò. E quando il riff partì a tutto volume e finalmente la nebbiolina bianca si dissolse, le grida di gioia dei fan delle Hecklers si fecero sentire. Comparvero Nikki e Frazy, la prima con il suo classico abbigliamento da concerto, due strisce nere sotto gli occhi e una fascia rossa che contrastava coi capelli scuri; la seconda indossava un paio di occhiali da sole, pantaloni di pelle nera e una semplice camicia bianca con le maniche aperte.

Anche Vix e Ali alzarono rapidamente una mano per ringraziare il pubblico di quella ovazione. Ali aveva jeans strappati e una maglietta beige con alcuni decori, Vix una giacca blu e bianca, dei guantini di pelle senza dita e dei pantaloni scuri abbastanza eleganti. Quell'attacco bastò a far partire la serata col piede giusto; terminata anche l'ultima nota dopo l'assolo di chitarra, la cantante prese parola ed urlò: "Grazie del fervore, ragazzi! Questa è...Let Them Fly!!"

Suonarono un sacco di canzoni fra mille effetti speciali, le luci accecanti e il volume esagerato... in piedi su quel palco, davanti a persone che si sbracciavano come se loro fossero la band più grande al mondo, le cinque ragazze si sentivano davvero le regine dell'universo. Era il loro posto.

Erano ormai giunte alla fine quando Sele batté due volte sul rullante. Ali appoggiò la chitarra ad un amplificatore per asciugarsi il sudore, e Frazy si staccò dal microfono per dire:

"Questa canzone è nuova, l'abbiamo scritta oggi... e si chiama What I'm Doing Is Right?" proclamò, scandendo bene le parole, mentre il basso di Nikki attaccava e le chitarre delle due ragazze gli arrancavano dietro, senza contare il ritmo scandito da Sele e decorato dal tamburello che Frazy suonava dietro la schiena.

Am I right or am I wrong?

bad girl, you'd never have said that

chains and leather and punk

the circles of Hell have become eleven

one has my name

Giunta quasi verso la fine, alla frontwoman scese un po' di panico, consapevole del fatto che la canzone non era completa. Come fare?

Nikki però aveva avuto un'idea. Anche lei provava quel senso di essere a casa solo quando suonava e faceva rumore su un palco, quindi, quando giunse l'ultimo verso del ritornello, si avvicinò al microfono e cantò: "Hey, hey, I'm on my way home" con la sua voce dalla tonalità delicata. Lanciò uno sguardo a Frazy, che la ringraziò sottovoce e concluse la canzone sottolineando la frase finale.

"Grazie, grazie a tutti! Fan delle Hecklers!" aggiunse, salutando il pubblico urlante. Tutto il gruppo si accostò alla castana per porgere i loro saluti. Sele sollevò le bacchette al cielo e in men che non si dica, le cinque scesero dal palco e corsero verso il backstage, cariche di adrenalina e consone del fatto che la festa era appena iniziata.

"Niks, sei una grande! Abbiamo finito la canzone al volo!" esclamarono Vix e Frazy abbracciando la bassista. Lei bevve un sorso di Jack Daniel's e ribatté: "Ho fatto solo il mio lavoro."

"Ragazze, andiamo a prenderci qualcosa?" chiese allegro Warren, facendo tintinnare le chiavi del furgone fra le mani. La band intera annuì con foga e saltarono a bordo della vettura, dirette al loro locale preferito. Era un posto stupendo, un incrocio fra il CBGB's e il Sunset. Era certo una topaia squallida, ma era il luogo perfetto per bere a poco prezzo, ascoltare buona musica e conoscere persone interessanti. Nikki aveva conosciuto Tommy proprio lì.

"Il solito, Jim!" sorrise cordiale Sele al barista, un giovane ragazzetto dai baffetti arricciati. Vix lo chiamava 'Mister Swiffer'.

"Oh, anche voi qua?" Liam posò le mani sulle spalle di Frazy, scrollandosi i capelli sudati, forse a causa del fatto che anche il suo spettacolo era appena terminato. Da sopra la sua spalla le salutò suo fratello Noel. Nel frattempo il Signor Swiffer era arrivato con i loro drink. Il cantante degli Oasis inarcò le sopracciglia, facendo capire che anche lui desiderava un drink, ma non era certo che l'avesse pagato. Le ragazze mandarono giù i bicchieri e ne ordinarono altri.

"Che bella scena!" Al gruppo formato dalle cinque Hecklers e i due fratelli Gallagher si aggiunse Tommy, seguito da un uomo biondo e uno moro che camminava leggermente chino.
"Questi sono Vince" indicò il biondo, "e Mick" accennò al moro.
"Uh, ciao ragazzi" li salutò Nikki disinvolta. Vince le sorrise scoprendo i denti bianchissimi, quasi fossero piccole gemme immacolate, mentre Mick rispose con un cenno del capo. Anche i tre membri dei Mötley Crüe chiesero qualcosa da bere al barista, intervallandone i sorsi con chiacchiere e occhiate alle ragazze che passavano, strette nei loro abitini dai colori accesi.

"Io vado a fare a botte con qualcuno, ci si vede" esclamò all'improvviso il ragazzo di Frazy, alzandosi dallo sgabello. Vix spalancò gli occhi.
"Non è ancora un po' presto?" Si lucidò gli occhiali sulla giacca. Frazy sbuffò.
"Fanno per scherzare" borbottò, voltandosi ed osservando severa le due figure maschili che si allontanavano. "O almeno lo spero."

Qualche decina di minuti e molti drink più tardi, l'aria s'era fatta molto più calda e opprimente. Alle ragazze sembrava di avere un chewing gum grande, caldo ed appiccicoso stretto intorno alla testa. Sele tentò di mettersi in piedi, e barcollando appena si infilò nella massa di gente che ballava sul centro del locale, sebbene non ci fosse nessuna pista. Vix era già scomparsa da un po' con Gee e le uniche rimaste al tavolo erano Frazy, Ali e Nikki.

Non che si stessero divertendo molto: Nikki giocava mestamente a poker con Mick, usando i tappi delle numerose birre che si erano scolati; Frazy parlottava biascicando con Tommy, e Ali se ne stava tranquilla nel suo angolino, scuotendo il suo bicchiere per eliminare la schiuma dalla bevanda. Vince era quasi certamente corso dietro a una delle signorine che avevano visto passare.

"Signorina! È lei la chitarrista delle Hecklers?" Una signora di mezza età, addobbata come una strega, si posizionò davanti alla castana, il microfono stretto in pugno. Al suo fianco, una ragazza dai lunghi capelli neri con alcune meches violacee la osservava con aria superba.

"Sì, sono io." La ragazza si girò, evidentemente malcontenta di dover sottoporre un'intervista in quel momento. Mandò giù gli ultimi rimasugli di birra e si pulì le labbra.

"Allora, mi chiamo Clara" la giornalista si lustrò le ciglia. "Com'è andato il concerto di questa sera?"

"Molto bene, come tutti quelli che facciamo." Rispose secca.

"Hai notato che la Drake sembrava incerta sul finale della nuova canzone?" La stuzzicò l'altra. Con sorpresa di Ali, a ribattere fu proprio l'interessata.

"Incerta? Mh, penso che lei fosse nelle ultime file. Sa, da lì non si vede molto bene..." L'amica scoppiò a ridere, ma nessuna delle due donne parve divertita.

"Questa di fianco a me è Violet, fa parte del gruppo delle Dynasty" spiegò Clara, leccandosi le labbra e gustandosi ogni parola. "Le hai mai sentite? Sai, sono considerate le vostre rivali, che ne pensi?"

"Spazzatura." Le parole le sillabarono e spiccarono il volo fuori dalla sua bocca quasi senza che se ne accorgesse. Per enfatizzare la genuina risposta di Ali, Frazy annuì.
"Spazzatura è il termine giusto" disse.

"Che ne pensi, Violet?" La giornalista si voltò rapida verso la giovane. Tutta la sua falsa allegria sembrava svanita nel nulla. Dal canto suo, la chitarrista e cantante delle Dynasty pareva sul punto di esplodere.

"Penso che basti così" rispose gelida come ghiaccio. "Vattene, Clara." Stranamente, la donna parve essere quasi intimorita da quelle taglienti parole, e si allontanò stringendo il registratore fra le mani.

"Sai una cosa?" Si rivolse a Frazy, siccome Ali aveva deciso di allontanarsi. "Sai perché avete così successo?"

"Immagino per lo stesso motivo per il quale voi non lo avete" Nikki la fissò con i suoi grandi occhi scuri, un sorrisetto tirato sulle labbra.

"No" Violet si mise ad un centimetro dal naso della bassista. "È perché voi siete raccomandate." Pronunciò con disgusto ed un pizzico di soddisfazione l'ultima parola.

"Oh, ripetilo!" Esclamò Frazy alzandosi di scatto. Era più bassa di Violet, ma comunque minacciosa.

"Calma, calma" Nikki bloccò la cantante con una mano, sebbene anche lei fosse decisamente scocciata. "Non ascoltarla, è una piccola, sudicia, gelosa..."

"Non ho parlato dei vostri fidanzati" aggiunse la mora con un sorriso odioso sul volto. "Liam e Tommy, già. Entrambi carini, ma di testa mi sembrano buoni solo a tirare testate..."ridacchiò.
Nikki non sentì nemmeno la presa scivolargli sulla castana accanto a sé, anche perché si avventò anche lei su Violet. Lo scontro divenì quasi immediatamente alla pari, perché la chitarrista chiamò una seconda tipa, sempre delle Dynasty.
Insomma, non volevano fargli del male, desideravano solo cancellargli dal viso magro quell'espressione sicura di sé e così odiosa.

Nello stesso istante Sele si stava facendo strada per la sala, cercando di non spingere le persone che ballavano in mezzo allo stanzone. Gli parve anche di vedere Vix e Gee danzare assieme, ma la sua mente era abbastanza annebbiata.
Voleva raggiungere il bagno per assicurarsi che le sue compagne di band stessero bene. Era da metà serata che non le aveva più viste e si era preoccupata che si fossero chiuse in bagno con chissà quali persone e chissà quali sostanze.
Mentre passava di fianco ad un secondo bancone una persona la catturò in modo particolare, facendole dimenticare di controllare le amiche. Era una ragazza esile, dai lunghi capelli rossicci e la risata delicata. Stava chiacchierando con altre due donne, girate di spalle.

"Tess!" Chiamò, felice di vedere l'amica. La donna si girò, ed era proprio come Sele se la ricordava: occhi castani carichi di vita, un sorriso sincero e un bicchiere colmo di birra in mano.

"Sele, sei tu? Quanto tempo non ti vedo!" Esclamò lei, abbracciandola. "Siediti pure, ti presento due persone" le indicò orgogliosa le due ragazze che prima non vedeva bene.
La prima aveva i capelli lisci, biondi, gli si arricciavano sulle punte. Indossava dei sottili occhiali che gli rendevano austera l'espressione. Portava un vestito con gonna pantalone di colore verde bosco.
La seconda ragazza sembrava quasi emanare una luce dagli occhi allegri, i capelli scuri quasi zampillanti di vita propria. Lei portava dei pantaloni beige e un maglioncino rosa, con una profonda scollatura sulla schiena.

"Queste sono Stella e Sarah, sono le mie superiori" disse felice. Sele strinse la mano ad entrambe.
"Ciao!" Ali comparì da dietro, afferrando le loro mani. "Che lavoro fate?"

"Io e mia moglia siamo proprietarie della Stellarah Records" spiegò Stella, sorridendo dolce alla moglia. Sarah ricambiò ed aggiunse: "Sì, proprio così... fate parte delle Hecklers?"

"Siete ormai famose!" Rise Tess, ordinando un' altro bicchiere.

"Avete molte canzoni..." rifletté la mora. Sia Ali che Sele iniziarono ad avere mal di testa. Gli effetti dell'alcol stavano iniziando a dare i loro frutti.

"Siete bravissime" tagliò corto la bionda. "E vi meritate di fare un disco."

"Un disco?!" Ali strabuzzò gli occhi. Gli pareva di aver capito male.
"C'è poco da pagare per un primo disco" spiegò Tess. "Sarebbe meraviglioso! Io sono una produttrice, posso aiutarvi!"

Sele ed Ali si guardarono negli occhi. La batterista alzò le spalle, come a dire: perché no?

"Io mi fido di voi, ti conosco da parecchio" cominciò Sele, "Quindi non vedo perché non si possa fare"
"Era ora di fare un album di esordio" disse la chitarrista ritmica.

"Perfetto, allora fra un paio di giorni vi chiameremo per aggiornarvi" propose Sarah.
"Vi farò conoscere anche le altre. Joker, la coproduttrice, e Giuly e John, le foniche." Tess era molto felice.

"Ali, stiamo per fare un album!" Sele le fece un sorriso enorme, per poi infilarsi nel bagno del locale. Ali fece un sorrisino colpevole e seguì l'amica.

Da tutt'altra parte Vix e Gee erano al centro del gruppo di persone che ballava in modo frenetico, al ritmo della piccola band sul palcoscenico del locale. Il ragazzo parve notare la lieve espressione perplessa della castana, e subito le chiese cosa non andasse.

"Scusa, Gee, è solo che per tutta la sera non ho sentito le altre..."
"Sei preoccupata che gli sia successo qualcosa?"
"Beh, non che gli sia successo qualcosa" fece lenta. "Ma Nikki e Frazy sono parecchio, come dire, teste calde, e tutte hanno bevuto parecchio."
"Andiamo a cercarle!" Propose il giovane, posando una mano sulla spalla di Vix. "Ti aiuto io."
Non vi fu molto bisogno di cercare, anche perché vicino al bancone dove prima stavano bevendo c'era una piccola calca di gente, che osservava ed aizzava quattro persone che stavano facendo una rissa.
La chitarrista solista non ebbe dubbi: la ragazza mora con il sangue che gli usciva dal naso era Nikki, quella girata di spalle con la camicia bianca ed il labbro spaccato era la cantante delle Hecklers.

"Perché vi state p - picchiando?" Balbettò una donna uscendo dal bagno che conoscevano troppo bene.
"Ali!" Esclamò Gee, afferrando la ragazza e tentando di farla mettere seduta per calmarla. "Ali, rimani qui!"
"Gee?" Borbottò lei, ubbidendo e sedendosi pesantemente su uno sgabello, annebbiata.

"Dannazione, non riuscirò mai a portarle tutte e quattro a casa" gemette Vix nel frattempo, tirando per i polsi la cantante e la bassista. "E staranno arrivando anche le forze dell'ordine" sussurrò, rivolta a sé stessa.
"Gee, porta Sele e Nikki" la riccia si rivolse al cantante, mentre afferrava Ali da sotto le spalle.
***
"Che diavolo è successo??" Strillò Nikki. Aveva appena fatto uno strano incubo, si ricordava di aver fatto una rissa con Frazy, di aver bevuto molto... infatti il naso gli doleva, come se avesse ricevuto un pugno.
Si alzò da terra, dov'era stesa, e notò Sele e Ali nelle sue stesse condizioni, confuse e stranite.
"Vixxy, che diavolo ci hai fatto?" Sele si appoggiò al tappeto, ma della chitarrista nessuna traccia.
"Io esco a cercarla, subito" Ali si risvegliò dalla trance in cui era caduta e dopo essersi messa una giacca presa casualmente dall'appendiabiti, uscì di corsa.

In poco si trovò nelle stradine adiacenti al loro appartamento, cariche di spazzatura e vita, a curiosare in giro. Poco dopo videro due figure da lontano: una castana con la camicia bianca e una seconda dai capelli ricci. Sembrava stessero discutendo.
"Come mai urli?" Chiese subito Sele, preoccupata dal tono della ragazza.
Vix sembrava sinceramente delusa e sconvolta.
"Guardate!" Esclamò con una punta di risentimento nella voce, per non dire rabbia. Stava indicando il giornale che teneva in mano, dove grosse lettere capeggiavano.

FIRMANO UN CONTRATTO E CAUSANO UNA RISSA: COME LE HECKLERS PASSANO IL TEMPO

"Vi rendete conto di cosa significa?" Aggiunse la chitarrista solista, affranta. "Non abbiamo una coerenza, due ubriache firmano un contratto e le altre due fanno una rissa...la nostra immagine che fine farà?"
Frazy e Nikki evitarono di guardare troppo la foto che le ritraeva di spalle, mentre si azzuffavano con la tizia di nome Violet. Il silenzio era tagliente e freddo come ghiaccio.

"Sapete che c'è? Non mi interessa" disse Sele, con sincerità.

"Nemmeno a me" ammise Ali.

"La verità è che non ci interessa vivere per sempre" Nikki lasciò il quotidiano.

"La verità è che noi vivremo per sempre, nel cuore di chi ci ama e ama la nostra musica" concluse Frazy semplice.

"Noi siamo così, è vero" Vix si sciolse alla fine in un sorriso candido. "Siamo le Hecklers, e il nostro scopo è quello di far stare bene le persone, con le nostre canzoni."

"Il resto non conta."

Ed avevano ragione. Tutto il resto, per le Hecklers, non contava.
Non sarebbero vissute per sempre, ma come avevano detto, sarebbero vissute attraverso la loro musica.

Maybe I don't really wanna know

How your garden grows

'Cause I just wanna fly

Noel Gallagher, Live Forever

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