Aesthetic contest di: sailor-viv

- scegli quello che preferisci :]

• Arte •

Ammetto di essere rimasta leggermente confusa vedendo questo tema per la prima volta, non mi ero mai soffermata a pensare cosa fosse l'arte per me; diciamo che non ho mai ritenuto ciò che faccio "arte", forse perché spesso - sempre - è imperfetta, e a me l'imperfezione non piace.

Ed è pensando all'imperfezione che mi è venuto in mente lo skate (#2 #4 #6 #8): un imperfezione di cadute, gomiti e ginocchia sbucciate, amici e risate ma anche strade vuote e il silenzio attorno a te, la completa solitudine e alla fine di tutto l'arte. Credo di poterlo definire così, perché andare in skate è una cosa così personale e unica che risulta originale per ogni singola persona, puoi fare tante di quelle cose quando lo prendi in mano che alla fine non riuscirai mai a provare tutto, ognuno crea una propria e unica forma di arte. Non riesco a spiegarlo come vorrei, ma ognuno andandoci sopra riesce a esprimere se stesso e ciò che vuole fare, per me l'arte è questo.

Sempre parlando di imperfezioni è arrivata la chitarra (#3 #7), e questa forse è già più definibile "arte"; non starò qui a spiegare il mondo che ti si apre prendendo quello strumento in mano, le infinite possibilità che scoprì mentre pizzichi leggermente le corde: perché queste idee sono già state di gran lunga espresse. La chitarra per me è rumore, è rilassarsi, è un non seguire lo spartito, è chiudere gli occhi e continuare a colpire - sì, colpire - le corde anche se ciò che esce ha un rumore orrendo; poi, ovviamente c'è anche la musica, e non ha mica meno importanza, solo che a volte non riesco proprio a suonare cose che abbiano un senso o una buona musicalità, anche fare rumore da la sua bella soddisfazione. Poi, suonare nella stanza buia insieme alla tua migliore amica che canta divinamente è veramente incredibile.

Poi, infine, nei due angoli (#1 #9), ci sono due frasi che racchiudono la mia vita. Non sapevo come esprimerle in altro modo. Perché quelle che frasi racchiudono tutta la mia stupida speranza e il mio futuro irrealizzabile. Voglio creare storie, creare persone, creare luoghi, creare idee, creare rumori, creare suoni, creare colori, creare distanze, fare odiare ciò che creo, farlo amare, voglio che le persone spalanchino gli occhi, che gli palpiti il cuore, che siano sulle spine aspettando quella scena finale tanto attesa.
Voglio scrivere film, se proprio vogliamo essere chiari o chiuderlo in una gabbia.
Ma al momento è una cosa troppo lontana dalla via pratica per essere considerata una cosa che faccio, quindi sono rimaste due frasi che racchiudono una cosa concreta e che sto facendo pure in questo momento: scrivere, buttare giù idee, creare storie in molte forme possibili, non solo la scrittura.
Dio quanto adoro il cinema: i colori, i silenzi, ogni singolo respiro che ha un senso, ogni singola parola, ogni singola idea. Vorrei esserci io là dietro. Perché io sono quella che si mette a piangere guardando i trenta minuti di pubblicità al cinema pensando: forse un giorno ci sarà la mia creazione su quello schermo, forse un giorno riuscirò a infondere in qualcuno tutto ciò che voglio esprimere, e non credo ci sia qualcosa di meno arte di così.