"Dai jiminie adesso ho sonno, vado a dormire"

"Queste furono le tue ultime parole prima di partire senza far più ritorno, ricordo i tuoi capelli verde menta ormai sbiadito, ricoperti del tuo sangue rosso vivo.
La tua pelle lattea era ancora più pallida del solito.

Ti vidi per l'ultima volta mentre ti ricoprivano con quel velo nero, nero come il vuoto che provavo dentro di me in quel momento.

Eravamo tutti sconvolti ma quello che la prese peggio ero io, perché mi hai mentito? Perché hai infranto il nostro patto? Perché?

Era questa la domanda che mi facevo ogni secondo che passavo a pensarti, ripensavo a tutto, ai nostri litigi che poi si concludevano sempre con un abbraccio, alle volte in cui mi intrufolavo nel tuo letto e ti abbracciavo, a quando mi consolavi per la recente morte di mia madre, a quando mi hai tirato fuori dal periodo più brutto della mia vita.

Sono stato un idiota sai? Non mi sono accorto che tu stavi male, che ogni sera piangevi, e solo quando te ne sei andato ho capito, ho capito che pensavi di essere di troppo, pensavi di essere solo, eri di nuovo caduto in depressione e io non lo sapevo.

Ogni volta che sorridevi, c'era qualcosa di diverso, non erano i tuoi sorrisi veri, erano meno sinceri, ma non ci feci caso, lasciai passare i giorni, anche se tu mi rassicuravi io sospettavo che non stavi bene ma non ho voluto insistere.

Ma ho avuto la certezza di quello che pensavo il 9 marzo, il giorno del tuo 25 compleanno, la mattina ero venuto in camera tua ma non ti ho trovato, ho trovato solo un biglietto con su scritto "Scusami" e la finestra aperta.

Mi sono rifiutato anche solo di pensare che ti fossi suicidato ma purtroppo quel pensiero era la verità, sentì un tonfo, e da lì il mondo mi cadde addosso, guardai il terreno fuori dalla finestra, tu eri lì appoggiato al suolo, con un espressione serena.

Piansi, piansi tutto quello che volevo dirti e che non avevo potuto dirti, piansi tutti i miei sentimenti, piansi tutti i miei pensieri e le mie parole, piansi perché non avevo potuto fermarti arrivando esattamente 5 minuti prima.

Adesso è il 9 marzo 2019, oggi avresti compiuto 26 anni e io Park Jimin sono seduto sulla finestra dove un anno prima ti sei buttato tu, per dirti che sto per raggiungerti anch'io, mi detti la spinta con le mani e iniziai a precipitare mentre sorridevo,

Sto arrivando Hyung..."

-Park Jimin

Spazio autrice
Hey gente, questa era una mini one shot sulla yoonmin, se volete nei commenti potete darmi altre idee su altre mini one shot che poteri scrivere. Beh che dire io adesso vado che ho sonno e scusate in anticipo per eventuali errori grammaticali