verità
Arrivò il momento della verità, Adam e Chris erano in salotto con Rob, Matthew e John. Sul tavolino c'era la busta con i risultati. Adam e Chris si guardavano e poi fissavano la busta, era da un po di minuti che andavano avanti così e gli altri li guardavano con sorrisi di incoraggiamento.
Chris e Adam presero la busta e la diedero a Rob.
- leggila tu - dissero entrambi con fiducia.
Rob la prese e la aprì, lesse con gli occhi la risposta e poi li guardò. Loro erano così nervosi che si stringevano la mano.
- siete padre e figlio - disse Rob con felicità.
Adam e Chris si abbracciarono felici e con le lacrime agli occhi, poteva riconoscerlo e Rob poteva adottarlo come aveva detto.
- dobbiamo festeggiare - disse Adam felice. - farò una cena con i fiocchi -
- invece vogliamo essere io e ragazzi a prepararla - disse Rob con Matthew e John già complici.
- Posso invitare un amico? - disse Chris con emozione e agitazione.
- certo, figlio mio - disse Adam contento.
Chris prese il cellulare e andò in camera sua.
- ciao, angelo. Non mi aspettavo una tua chiamata oggi-
- si lo so ma volevo invitarti a cena a casa di mio padre Adam - disse Chris comunicandogli la notizia.
- auguri! Sono contento per te e lui, ti meritate questa felicità - disse Colton felice.
- ascolta, so che stiamo insieme da pochi giorni ma non credi che dovremo dirlo? - chiede Chris a quell'argomento così delicato.
- mi hai letto nel pensiero, proprio in questi giorni stavo pensando a ciò e voglio parlare chiaro con tuo padre - disse Colton deciso. - voglio che lui sappia che faccio sul serio e che voglio stare tutta la vita con te -
- sei molto dolce - disse Chris innamorato.
Qualcuno bussò alla porta e Chris salutò Colton, andò ad aprire e c'erano Matthew e John.
- allora fratellino, chi parlavi? - chiese John curioso.
-john, sei sempre il solito. Non dargli retta - disse Matthew abbracciandolo. - sono così contento per te, saremo una famiglia a tutti gli effetti anche se lo siamo già da tempo -
- si una bella famiglia - disse Chris felice e amato.
Era un momento così bello tra fratelli.
Colton era così nervoso, aveva chiamato Holland e Ian per supporto morale e per l'abito da mettere. Si era cambiato una decina di volte ma niente trovava perfetto per quella prima presentazione ufficiale al padre del suo fidanzato.
- devi calmati, andrà bene. Sei il fidanzato che tutte le madri sognano per i loro figli - disse Holland togliendogli la cravatta.
- devi calmati, andrà bene. Sei il fidanzato che tutte le madri sognano per i loro figli - disse Holland togliendogli la cravatta.
- e che tutti i padri non vorrebbero - disse Colton nervoso.
- Adam si renderà conto che tu ami Chris - disse l'amica rassicurandolo.
- sento che andrà storto qualcosa - disse Colton con una brutta sensazione.
- ti stai facendo suggestionare - disse Ian avvicinandosi a lui. - andrà tutto bene, devi essere solo te stesso e poi c'é Rob e i ragazzi che ti conoscono -
Holland e Ian gli dissero che anche loro avevano una cena con la famiglia di lei per le presentazioni.
Chris era tranquillo per il lato padre 1 mentre era un po preoccupato per il 2.
Sapeva che l'altro padre aveva delle reazioni un po forti a volte.
Con l'altro Adam aveva un bel rapporto, gli stava insegnando la difesa personale insieme agli altri ragazzi ma vedeva che aveva un po do difficoltà a lasciarsi andare a volte o che reagiva male a certi eventi. Voleva che tutto fosse perfetto. Era tutto pronto, la tavola, la cena e loro mancava solo Colton.
Colton bussò alla porta, Rob aprì e non fu sorpreso di vederlo perché sapeva che lui e Chris erano amici quindi prese il dolce che aveva portato e lo fece accomodare in soggiorno.
Chris si illuminò appena lo vide e Colton gli sorrise anche se era nervoso.
- quindi sei tu l'amico di Chris. É un piacere rivederti Colton - disse Adam stringendogli la mano.
- il piacere é mio, signore - disse Colton al suo futuro suocero.
- sei molto educato come sempre ma chiamami Adam - disse lui con un sorriso. - che ti offro da bere? -
- un po do vino rosso andrà bene - disse Colton sciogliendosi un po.
Chris vedeva suo padre e Colton conversare mentre lui gli versava il vino e li intravide anche ridere forse per qualche battuta mentre lui aiutava a portare i piatti. Ne era contento.
Chris e Colton si misero vicini, tutti elevarono i bicchieri per il brindisi alla nuova famiglia e fecero cin cin. La serata proseguì perfetta fino al dolce.
- Adam, deve dirle una cosa - disse Colton con coraggio.
- non darmi del lei - disse Adam versandosi un po di liquore.
- Adam, io amo Chris - disse Colton sincero.
Chris si avvicinò a lui e gli prese la mano.
- e io amo lui, papà - disse Chris felice.
- wow!! Non me lo aspettavo! - esclamò Adam sconvolto. - e da quando va avanti? -
- da pochi giorni, Adam - disse Colton sincero. - ma ne sono innamorato già da un tempo. Ho lottato contro questo sentimento per alcune ragioni che puoi immaginare ma l'amore per suo figlio era forte. Voglio che sai che é una cosa serissima. Non é una cosa di sesso o altro -
- Colton, é un ragazzo d'oro e mi rende felice, papà. Con lui ho ricominciato a vivere - disse Chris innamorato. - mi sono sentito così amato, lui ha cancellato le brutte esperienze e gli incubi -
Adam era colpito dalle parole dei due, c'era molto amore e come si guardavano. Certo avevano 12 anni di differenza, esperienze diverse ma avevano entrambi sofferto e li vedeva così perfetti insieme.
- siete stati sinceri e lo apprezzò molto, vedo che siete innamorati e voglio solo che tu sia felice, Chris - disse Adam dando la sua benedizione.
Chris e Colton sorrisero a quelle parole ma poi la faccia di Adam cambiò, non era più sorridente ma furiosa.
- com'è osi toccare una persona di 16 anni? Non ti vergogni. Sei come tutti gli altri uomini - gli disse l'altro Adam avvicinandosi a lui e dandogli un pugno. - non avvicinarti mai più al mio Chris -
Chris soccorse Colton mentre Rob si mise in mezzo per calmare l'altro Adam.
- Adam, calmati. Colton é un bravo ragazzo, non hai mot... -
- uno della sua età non tocca un ragazzo di 16 anni. Non dovrebbe neanche guardarlo con quegli occhi e non ci credo al suo parole. Vuole solo scoparselo ma io non glielo permetterò - disse Adam spingendo via Rob. - mi hai sentito, non lo devi toccare e tu Chris allontanati da lui -
- no, non mi allontanero mai da lui. Io lo amo, papà - disse Chris deciso.
- sei minorenne, Chris. Non é adatto a te. Ci saranno ragazzi della tua età altrettanto belli ma giusti per te - disse l'altro Adam insistendo.
- lui é perfetto per me, papà - disse Chris difendendo il suo amore. - mi capisce, mi ama e... -
- non voglio sentire altro - disse l'altro Adam afferrandolo per il polso. - andiamo via -
- no, non vado da nessuna parte - disse Chris con determinazione.
- Adam, calmati. Parliamone - disse Rob liberando Chris.
Rob riuscì a portare l'altro Adam di là mentre Chris medicava il labbro di Colton.
- mi dispiace per l'altro mio padre - disse Chris mortificato
- ero pronto a questo - disse Colton seduto sul divano. - lo sapevo da quando mi sono innamorato di te -
- non avrebbe dovuto colpirti sono così arrabbiato con lui - disse Chris con tanta rabbia dentro di sé.
- Chris, é un padre. I padri si preoccupano - disse Colton.
- lo stai difendendo? - chiese Chris a quella affermazione. - ti ha colpito -
- é una reazione normale per un genitore. Non vuole che ti sia ferito e io gli dimostrerò tutti i giorni della mia vita che ti amo e faccio sul serio - disse Colton stringendogli la mano e dandogli un bacio sulla mano.
- sei troppo buono, Colton - disse Chris per poi baciarlo. - e anche molto dolce -
Intanto in camera...
L'altro Adam aveva buttato per terra delle cose per sfogarsi mentre Rob cercava di calmarlo senza alcun risultato.
- adam, smettila - disse Rob fermandolo. - non risolverai nulla -
- il mio bambino é nelle mani di quello là e io dovrei star fermo - disse lui arrabbiato.
- non é un bambino e Colton é la cosa migliore che gli poteva capitare. Devi solo fidarti di lui - disse Rob facendo ragionare.
- com'è faccio? Non ci riesco. Ho paura che gli faccia del male. Ha già sofferto - disse l'altro Adam aprendosi. - il suo cuore non reggerebbe e se gli succedesse anche a lui questo -
- non accadrà, non si sdoppierà come voi - disse Rob prendendogli la mano. - ha voi e me e Colton non lo farà soffrire, ne sono sicuro -
- non é facile per me - disse lui aprendosi.
- ci sono io con te, non lo devi fare da solo - disse Rob come un bravo compagno. - ti fidi di me? -
- si di te si. Sei la cosa più bella che mi potesse capitare - disse l'altro Adam stringendogli la mano.
- quello mi rende molto felice - disse Rob accarezzandogli il viso. - vuol dire che il mio amore ti sta aiutando molto -
- non sai quanto. Non avrei mai pensato di fidarmi di uomo fino a che non ho incontrato te - disse Adam a cuore aperto.
- e non avrei mai pensato che voi mi avreste cambiato la vita - disse Rob guardandolo come una cosa preziosa. - tutto é iniziato da quel pompino in macchina -
- che ricordi - disse l'altro Adam.
Rob e l'altro Adam ricordarono tutto il percorso fino a quella sera, era incredibile come si era evoluto la loro relazione e non avrebbero mai pensato che sarebbero arrivati a quel momento sul letto.
- darai un'occasione a Colton? - chiese lui inoltrandosi in quell'argomento delicato.
- ci provero - disse l'altro Adam un po sforzato.
- non ne pentirai - disse Rob felice baciandolo. -sono orgoglioso di te -
Rob e l'altro Adam uscirono dalla stanza, Chris aveva appena finito di medicare Colton e vide suo padre avvicinarsi a loro. Chris non sapeva cosa aspettarsi.
- Chris, mi lasci solo con lui - disse lui gentilmente.
Chris era un po indeciso, aveva paura che gli potesse fare altro male mentre guardava Rob fargli segno come per dire 'lascialo fare, non ti pentirai'.
- OK ma mi raccomando, papà- disse Chris dandogli una carezza sul braccio, fidandosi.
Così tutti li lasciarono soli, Colton era di fronte al padre di Chris e si mostrò per quello che era un ragazzo innamorato.
- Chris é il mio bene più prezioso insieme a Rob, voglio che tu sappia che non mi fido di te ma voglio fidarmi del suo giudizio e quello di Rob. Stai attento, Haynes. Se gli spezzi il cuore, io ti ucciderò - disse l'altro Adam serio. - e voglio che mi prometti che non lo toccherai mai senza che lui voglia -
- non lo farei mai - disse Colton sincero. - Chris merita dolcezza, amore e ogni cosa più bella -
- mi sembri sincero ma io ti controllero, Haynes. Voglio che tu lo sappia - disse l'altro Adam un po convinto da Colton.
Tutti tornarono a tavolo per mangiare il dolce, portato da Colton e l'altro Adam lo guardò fino alla fine della serata e anche nel momento della buonanotte, fu perfetto, Colton baciò Chris dolcemente e poi salutò tutti.
L'altro Adam si convinse ancora di più e tornò in camera sua dove Rob lo baciò, molto orgoglioso e voleva mostrargli quanto lo era.
- aspetta, Rob. Sono preoccupato per Jess non é ancora tornato - disse l'altro Adam preoccupato. - doveva tornare 10 minuti fa e lui non é mai in ritardo. Ho paura -
- tranquillo, andiamo a cercarlo - disse Rob prendendogli la mano. I due uscirono dall'appartamento per raggiungere la metropolitana, si guardavano intorno in cerca di Jess ma non c'era traccia.
L'altro Adam era in panico, temeva che gli fosse successo qualcosa e stava avendo un attacco di panico ma Rob lo aiutò. - Guardami, Adam. Mantieni il contatto, andrà bene. Lui starà bene. Calmati - disse Rob tenendolo tra le braccia, seduto per terra.
Jess uscì dalla metro con un labbro spaccato, l'altro Adam se ne accorse e provò rabbia contro chi aveva fatto ciò. C'era anche Tobias e anche lui era messo come Jess.
L'altro Adam raggiunse i due, ripreso dall'attacco di panico e prese il viso di Jess tra le mani.
- chi vi ha fatto questo? - chiese lui delicato.
- eravamo in bagno abbracciati e sono arrivati tre ragazzi più grandi, loro hanno iniziato ad insultarci e noi stavano per andarcene senza dargli conto ma loro... - disse Jess con le lacrime agli occhi.
Rob vide il suo Adam che consolava, anche Tobias era molto scosso e si avvicinò a lui per dargli conforto. Lì portarono a casa loro, erano seduti sul divano così scossi e l"altro Adam avrebbe voluto spaccare la testa a quei che si erano permessi di toccarli.
- devono denunciarli - disse Rob a quell'atto violento di omofobia.
- io vorrei fargli male, molto male - disse l'altro Adam pieno di rabbia.
- non ci concluderai nulla - disse Rob cercando di calmarlo. - dobbiamo andare alla polizia -
Jess e Tobias saltarono alla parola polizia, non ci volevano andare e nessun argomento servi a fargli cambiare idea.
- sono troppo scossi - disse l'altro Adam a Rob. - non sono pronti -
Rob vide l'altro Adam mettere Jess e Tobias nel loro letto mentre loro avrebbero dormito sul divano.
- si sono addormentati - disse l'altro Adam raggiungendolo con il cuscino.
- poveri cuccioli. Non dovrebbero passare nulla del genere - disse Rob facendogli spazio.
L'altro Adam lo raggiunse, si mise sopra a lui mentre lo strinse con le braccia.
- nessuno dovrebbe - disse l'altro Adam appoggiando la testa al suo petto.
Faceva caldo, si tolsero le magliette e i pantaloni del pigiama per mettersi sotto le coperte e dormire in mutante. Le loro pelli si toccavano come le loro mani si intrecciavano e si guardavano persi nell'altro e si baciarono.
Un bacio dolce ma che accese subito la passione tra loro, l'altro Adam si portò sopra di lui e tutto si fece più bollente tra quelle coperte.
C'erano solo loro due là in salotto al buio mentre lasciavano andare la passione, Rob sentiva come l'altro Adam lo possedeva totalmente come non era mai successo prima.
Amava fare l'amore con Adam ma con l'altro era totalmente diverso, era sesso allo stato puro.
- volevo farlo dalla prima volta in cui ti ho fatto un pompino - disse l'altro Adam spingendosi in lui. - é fantastico affondare il mio cazzo dentro di te -
In quel momento avrebbe voluto che la casa fosse deserta, non pensava che potesse essere così con lui e dovette baciarlo per soffocare i gemiti e gli urli mentre lui lo scopava alla grande.
- vorrei poter sentire i tuoi gemiti e le tue urla - gli sussurro l'altro Adam fermandosi un attimo. - mentre ti penetrò così -
- vorrei anch'io ma ti prego, continua a scoparmi - disse Rob con estremo bisogno.
L'altro Adam gli sorrise mentre lo guardava senza muoversi di un centimetro.
- Adam, ti prego -
L'altro Adam gli accarezzava il petto mentre scese a baciarlo ma non sembrava volergli dare quello che gli chiedeva.
- Scopami, Adam. Scopami -
l'altro Adam gli sorrise, entrava e usciva lentamente e poi affondava in un sol colpo. Quello fece impazzire Rob che si portò le mani alla bocca per non urlare.
Quegli affondi lo stavano facendo molto impazzire, l'altro Adam lo sapeva come farlo impazzire e continuò fino a quando non prese a scoparlo velocemente.
- Adam, Adam - disse Rob non trattenendosi.
L'altro Adam gli tappò la bocca coinvolgendolo in un bacio bollente.
- devi far silenzio, ci sono gli altri -
- se tu fai così, mi viene difficile trattenermi - disse Rob giustamente.
L'altro Adam gli venne in mente una cosa, uscì da dentro di lui e Rob lo guardava confuso.
- seguimi - disse l'altro Adam prendendogli la mano.
- dove andiamo? - chiesa Rob confuso.
Erano quasi vicino alla loro stanza da letto in cui si sentivamo dei gemiti, la porta era semi aperta e c'era Tobias e Jess che si davano piacere a vicenda. Forse era meglio così, almeno non pensavano troppo all'aggressione.
L'altro Adam lo portò verso la porta a destra della camera. Era il ripostiglio. Era un po casino, con tutte quelle cose ma era l'unico posto che insonorizzato.
C'era anche una piccola poltroncina gonfiabile dove Rob spinse l'altro Adam per mettersi sopra di lui e calarsi sul suo membro.
- Adam - urlò Rob per averlo preso tutto dentro e in fondo.
- oh baby, non riuscivi a resistere. Ti piace troppo il mio cazzo - disse l'altro Adam al suo orecchio. - ti piace essere passivo con me. Essere posseduto e urlare come non hai mai fatto -
- si con te si ma ora smettila di parlare e scopami - disse Rob voglioso.
- oh ti accontento subito baby - disse l'altro Adam prendendosi a muoversi.
Riprese a scoparlo così duramente, Rob gemeva e urlava così liberamente.
- Adam, di più. Dammi di più - disse Rob mai sazio.
- sei insaziabile, Baby. Non ho mai avuto qualcuno come te. Non sono mai durati così ma sapevo che eri diverso. Tu hai una resistenza particolare e questo mi piace molto - disse l'altro Adam.
Sentiva come il membro toccava sempre di più il punto di maggior piacere, lo portava a gemere a quei colpi molto duri e profondi.
Rob si ritrovò con la testa per terra ma con un cuscino sotto mentre l'altro Adam lo teneva dai fianchi e lo penetrava.
- ti piace così? Essere preso così profondamente - disse l'altro Adam tirando i fianchi verso di sé. - amo che tu sia così stretto per me -
- Adam, Adam -
Aveva perso il controllo Rob e urlava da tutto quel piacere.
Ad un certo punto smise di spingere e lo teneva fermo con il membro in profondità. Questo fece uscire Rob ancora più fuori di testa e l'altro Adam gli venne dentro violentemente. Rob senti come il getto lo travolse completamente e lo fece urlare così tanto da farlo venire anche lui. Il getto schizzò sulla faccia dell'altro Adam.
Una volta fuori di lui, l'altro Adam iniziò a pulirlo con la lingua da tutto quel seme.
- Adam, non c'è ne bisogno. Non devi pulirmi fino all'entrata. Mi farò una doccia - disse Rob rassicurardolo.
- ma io voglio - disse l'altro Adam continuando l'opera.
Dopo aver finito, decisero di tornare al divano e sentivamo sempre gemiti venire dalla loro stanza. Jess e Tobias si stavano divertendo molto.
Fecero un giro di controllo, i suoi figli dormivano mentre Chris era sveglio al telefono mentre si toccava.
L'altro Adam immaginava che stava al telefono con Colton.
- immagino che questa mano sia tua mentre mi tocchi - disse Chris gemendo.
- Vorrei davvero essere lì - disse Colton toccandosi anche lui. - vorrei la tua bocca su di me -
- oh, Colton. Inizierei a baciartelo per tutta la lunghezza, ti leccherei la punta e poi te lo prenderei in bocca - disse Chris continuandosi a toccare.
- oh piccolo, mi sta facendo impazzire con le tue sole parole. Ti immagino quindi sul letto, abbassato in mezzo alle gambe e la tua bocca. Ahhh - disse Colton bello eccitato continuando a toccarsi per sfogarsi.
Chris voleva sentirlo dentro di sé per fortuna aveva qualcosa, era un regalo di Lucky.
L'altro Adam e Rob se ne erano andati per lasciarlo alla sua privacy. Chris si preparò l'entrata con il lubrificazione e uscì dal cassetto il vibratore.
- mi sto mettendo il vibratore dentro e immagino che sia il tuo membro -Disse Chris portando la punta all'entrata.
- un vibratore? - chiese Colton sorpreso.
- si, Lucky me la dato - disse Chris facendo entrare di più dentro. - é il mio migliore amico -
- non avrei mai pensato che lui fosse così, ha l'aria da angioletto - disse Colton a quella rivelazione.
- é un diavoletto come me - disse Chris.
- oh lo sto notando - disse Colton. - ora accendi il vibratore -
Dopo un po Colton sentì Chris gemere e chiamarlo. Era così erotico.
Il suo nome pronunciato dalla sua bocca, era la prima volta che fecero sesso telefonico e fu un'esperienza che fece impazzire a Chris e che voleva ripetere più spesso dopo che fu venuto. Aveva messo un asciugamano sul letto per non farsi scoprire.
- Colton, ora vieni per me. Fammi sentire mentre mi pulisco le dita - disse Chris con un tono erotico da farlo venire.
Infatti subito dopo, sentì colton gridare il suo nome mentre veniva.
Si diederono una buonanotte dopo quel sesso telefonico e sorrisero dalle loro stanze appagati.
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