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Lasciarsi andare

- Spiegati meglio - disse Rob stranito.

L'altro Adam l'aveva chiamata per conto del suo Adam ma secondo Robert era impossibile che si erano potuti parlare. 

- il tuo Adam ha creato una connessione con me perché non ti rispondevo e ti conosce bene da sapere che vai in crisi appena non lo sentì - gli spiegò l'altro Adam. - così mi diceva chiamalo e ti assicuro la sua voce era fastidiosa mentre ero impegnato e ti ho chiamato per tranquillizzarti che va tutto bene -

- non è fastidioso! E' bellissima - ribatté Rob infastidito. - e poi impegnato a far che? Non mi dire che stavi facendo sesso - 

- non ti devo alcuna spiegazione, non sono lui. Non sono il tuo Adam. Non stiamo insieme - disse l'altro Adam nascondendo cosa stava facendo. 

- Come ho potuto anche pensare che... -

- Adam, mi fai vedere quella posizione - disse una voce giovanile dall'altra parte del telefono.

Era veramente con qualcuno. Si sentì geloso anche dell'altro Adam. Era geloso di tutte e due parti e quel ragazzo gli sembrava così giovane.

- ora ti devo lasciare - disse l'altro Adam chiudendo la chiamata.

  L'altro Adam fece vedere la posizione a Jesse così da provare con Tobias e Derek. Erano tutti e tre bisognosi di affetto e altro, si vedeva perfettamente e lui gli stava dando modo altro l'auto difesa di trovare quello di cui avevano bisogno. Prima al cellulare con Rob, aveva mentito Non era vero che trovava fastidiosa la voce dell'Adam originale, era anche la sua. Sentiva che doveva mantenere una certa distanza e il suo comportamento con Rob.  

  Jesse prese il suo borsone, non si fece la doccia come stavano per farla gli altri due. 

 - Jesse giusto? Non ti fai la doccia? - chiese Tobias vedendolo che stava scappando via.

  - si sono Jesse. Non ho il tempo, devo tornare presto a casa - rispose Jesse agitato.  

  - I tuoi non lo sanno immagino - disse Tobias alla sua agitazione.

 - mia mamma e mia sorella non me lo permetterebbero - disse Jesse confidandosi. - sono troppo iperprotettive e molto soffocanti. Questo è il mio piccolo ritaglio da loro -  

  - ti capisco molto bene. i miei cercano di fare di me un soldato ma io non sono portato per quelle cose. L'autodifesa è tutta un'alta cosa. Mi sento più libero - disse Tobias anche lui aprendosi.  

  Jesse e Tobias leggevano una solitudine negli occhi dell'altro e sentivano che si erano trovati. Era destino, quell'amicizia avrebbe giovato ad entrambi. 

- ti accompagno io tanto siamo quasi vicini di casa - disse Tobias con un sorriso. 

- io... non... so - disse Jesse. 

- la doccia la faccio in fretta - disse Tobias rassicurandolo.

 Jesse voleva ancora stare con il suo nuovo amico ma aveva troppo paura quindi lo salutò e corse via. Tobias gli dispiaceva per la sua situazione e voleva far qualcosa per rallegrarlo. 

Intanto Colton parlava al cellulare con la sua amica Holland Roden, molti fan avevano pensato che stessero insieme ma non era così, avevano un legame profonda ma nulla di più. Lei era innamorata del loro collega amico molto più grande, Ian Bohen. 

 - non ti azzardare, Colton! Tu e Chris siete così perfetti e non puoi fissarti sull'età. Prendi me, sono innamorata di Ian e il nostro rapporto si evolve sempre di più - 

 - Chris è minorenne e io maggiorenne. Voi siete entrambi grandi e consenzienti -ribatté Colton a quel confronto.

 - Anche il vostro è un rapporto consenziente - disse Holland saggiamente. - buttati, Colton - 

 - per la legge no - disse Colton. 

 - Al tuo cuore e al suo non ci pensi?Sei testardo e idiota. - disse Holland. - ora vado, Ian mi è venuto a prendere. Abbiamo un'intervista con il cast e poi andiamo a mangiare qualcosa - 

Holland aveva ragione. Il loro cuori erano liberi da ogni legge o schema della società ma c'era sempre la mente ha bloccarlo. 

...

Rob tornò a casa per la sera, il suo Adam stava preparando una cenetta da leccarsi i baffi e tutti e due erano soli, anche perché Chris aveva chiamato che usciva a cena con Jaque e altri modelli. Lui era contento che Chris stava sperimentando cose nuove e poi conosceva Jaques e sapeva che era una brava persona molto solare e socievole. Chris aveva bisogno di questo.

  - assaggia questo sugo - disse Adam con il cucchiaio di legno. 

Rob soffiò e lo assaggiò. 

 - Strepitoso ma non poteva essere diversamente, tutto quello che fai con queste manine - disse Rob prendendo la sua mano profumata di zucchero e altro.

 Iniziò a dare baci sulle dite, il dorso e sali fino al braccio. Baci delicati ma che metteva i brividi e depose uno sul collo mentre il cucchiaio cadde nella pentola con la carne.  

  - Rob... - Continuò con i baci, Adam gettò la testa all'indietro e Robert gli baciò la gola. 

Il biondo si appoggiò al mobile della cucina mentre l'altro si slegò il grembiule e continuava con i baci.  

- baby, mi stai facendo impazzire - disse Adam gemendo, senza grembiule e maglietta.

- Mi piace questo Baby - disse Rob continuando baci sul petto e scendendo giù. 

Vedere Adam così sciolto che gemeva e usava quel baby lo rendeva felice. L'altra volta l'aveva bloccato per pensieri passati ma adesso non era così, Adam godeva di quei baci. Adam portò le braccia al suo collo e gli sussurrò qualcosa a suo orecchio, Rob sorrise e lo prese in braccio. Lo portò verso il divano e lo adagiò per continuare i baci fino all'ombelico. Adam non si era mai sentito così amato, quei baci e tutto il resto. Rob gli aveva tolto anche i jeans. Continuando i baci anche sulle gambe, ginocchia, caviglie e poi gli sfilò le ciabatte per baciargli i piedi profumati. Aveva fatto la doccia. Poi risalì per baciarlo e si invertirono le posizioni, era ora Adam che spogliava Rob e baciava il suo collo. Era fantastico per Rob sentire Adam che lo spogliava, lo baciava e che si lasciava andare finalmente. Lo sentiva sciolto. In un momento in cui lo stava baciando, sentì la sua erezione e viceversa. Erano pieni di desiderio. Era eccitati. Non vedeva l'ora di far venire l'altro e Rob penso di invertire le posizioni per dargli altro piacere ma Adam non era del suo stesso avviso.Si chinò verso la sua cintura e gliela sbottonò per poi prenderlo in bocca. Gli ricordò molto il suo primo pompino da parte dell'altro Adam.

Era differente da quello fatto dall'altro. il suo Adam era così delicato, più attento e andava più lentamente ma tutto ciò lo fece impazzire di più. Amava entrambi stili, non ci poteva fare nulla e poi lo fermò per baciarlo. Non voleva venire nella sua bocca. Voleva qualcosa di soft per la prima volta insieme e poi ci sarebbero state di occasione per quello e molto altro. 

- Lo so che non sono lui, io... -

- Ma scherzi, Adam? Sei stato fantastico, angelo mio. Mi fa provare un piacere e un... -

Rob si interruppe perché venne in quel momento, sporcando il divano.

- Vedi che mi fai -

Adam ne fu felice ma non capiva perché lui non aveva voluto venire nella sua bocca. Il biondo guardò lo schizzò di seme sul divano e goccioline sul pene. Senza preavviso, si chinò a leccare via lo sperma da esso.

- Angelo mio, non c'è ne biso.... -

Adam aveva preso a succhiare di nuovo, sentì piccoli gocce cadere nella sua bocca e vide il biondo felice di pulirlo e gustare il suo seme. Rob non si aspettava tanta intraprendenza da lui ma forse si stava solo lasciando andare. Questo era una buon cosa e ne era felice. Adam lo baciò e lui sentì il suo stesso sapore tramite la bocca del'altro. Era tutto così dolce, delicato e molto erotico. Nessuno dei due aveva mai vissuto ciò, erano stati con altre persone ma era tutto completamente diverso. Adesso si baciavano e si accarezzavano sdraiati sul divano, guardandosi negli occhi pieni d'amore. 

Rob lo prese in braccio una seconda volta, non voleva che la loro prima volta fosse su un divano. Lo portò verso la stanza ma era chiusa a chiave, non si aspettava questo e guardò Adam.

- Ma c'è qualcuno? - chiese Rob confuso.

- Non lo so - disse Adam altrettanto.- ora sento cosa succede all'altro me quindi non è venuto nessuno - 

- allora perché la porta della stanza è chiusa? - chiese Rob stranito. 

 - Andiamo nel divano, non importa il luogo - disse Adam con un sorriso imbarazzato.

Era un mistero ma Adam voleva farlo sul divano ma lui non gli sembrava giusto. Poi si ricordò della stanza degli ospiti. Robert lo portò là e non c'era nessuno per fortuna, Matt era fuori e depose Adam nel letto. Erano nudi sotto le coperte e Adam graffiò la schiena a Rob mentre entrava in lui dopo averlo preparato molto bene, non gli importava del dolore anzi gli piaceva. Un marchio fatto da Adam sulla sua pelle come se voleva dire che era suo. Gli piaceva anche se Adam gli scusò ma lui lo baciò dolcemente. Anche le spinse furono lente e dolci, fecero l'amore con dolcezza come serviva ad Adam. 

- Baby, so che vuoi che sia tutto perfetto. Adoro tutta questa dolcezza ma non sono fatto di vetro. Non mi romperò se andrai un pò più forte - disse Adam all'improvviso. - non ti devi trattenere. Non voglio che tu ti limiti per altro -

  Anche Rob si lasciò andare, le spinte lente e dolci diventarono veloci e passionali. Questo lo fece gettare la testa all'indietro mentre lo baciava la gola e poi spingeva in lui. Era così stretto. Adam non aveva mai goduto in questo modo, Rob non si fermava più e le lor mani si intrecciarono. Era tutto perfetto. Una prima volta come tutti sognano. Tutte le altre volte con gli altri non erano niente a confronto a questa. Rob gli fece un piccolo marchio sul collo: un succhiotto come Adam aveva fatto con i graffi sulla schiena. Si erano marchiati a vicenda. Adam e Rob vennero nello stesso momento, Adam urlò quando fu riempito da suo Baby. Non c'erano bisogno di parole, si guardarono e si baciarono. Andarono a fare la doccia, una doccia molto rilassante e sexy e poi uscirono dal bagno e vide un ragazzo di 16 anni che chiudeva il frigo e li guardava tutto rosso. Adam lo riconobbe, era uno dei ragazzi allenati dall'altro se stesso.

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