Ammettere
Adam e Rob guardarono la scena con un sorriso, ci voleva proprio e Colton era la persona giusta. Anche lui veniva da una storia triste. Le persone sensibili e con storie molte simili si creavano una sintonia da subito. E quella sintonia che di solito li spingeva verso l'altro. Le settimane dopo furono dure per Adam e Chris per il fatto delle violenze fisiche subite, processi e deposizioni e Chris si rifugiò da Colton per un po di conforto anche se Adam, Rob e gli altri gliene davano tantissimo ma con lui era differente.
- Puoi venire ogni volta che vuoi - disse Colton facendo entrare nel suo appartamento.
- grazie, sei un vero amico - disse Chris abbracciandolo appena lui chiuse la porte.
Colton e Chris rimasero all'ingresso in quel caldo abbraccio e poi si spostarono sul divano. Colton gli preparò qualcosa di caldo e glielo verso nella tazza e gli preparo dei sandwich buonissimi.
- eccezionale - disse Chris mordendo il sandwich e la maionese schizzò.
La maglietta si sporcò, Colton gli diede una delle sue e si cambiò in bagno con un po di imbarazzo.
...
Adam era un po nervoso, Rob aveva preso un appartamento in affitto per stargli vicino e con la moglie stava attraversando un periodo difficile, avevano deciso di prendersi una pausa così da capire cosa fare e Matthew e John lo andavano spesso a trovare.
- Sei un amico prezioso, Rob. Il tuo matrimonio sta passando un periodo difficile ma non mi lasci solo ad affrontare tutto ciò - disse Adam commosso.
- Per te farei qualunque cosa - dichiarò Rob con un tono che sembrava che fosse innamorato.
Era assurdo. Rob innamorato di lui. Il processo doveva averlo fatto andare in tilt il cervello. Rob era un amico fedele e importante.
- non mi era mai successo -
- cosa non ti era successo? - chiese Adam confuso.
- Tutto questo. Non mi era successo di legarmi tanto ad una persona, non mi sento legato neanche così con Sheryl - disse Rob molto diretto. - e questo è tutto dire. Non so cosa mi succede ma mi sento diverso con te -
- Rob anch'io mi sento legato a te ma penso che sia normale, siamo amici e gli amici hanno un legame speciale e molto profondo - disse Adam molto convinto.
- ma io sento che c'è di più - disse Rob altrettanto convinto.
Adam vedeva grande confusione in Rob con il suo matrimonio, non voleva essere l'oggetto di uno scandalo e ne aveva già subite Rob con altri scandali. Naturalmente non voleva farsi illusioni, era di sicuro un momento e lui era in mezzo a tutto ciò ma doveva aiutarlo.
- io penso che il periodo di crisi con tua moglie ti faccia vedere cose che non esistono - disse Adam prendendogli la mano per aiutarlo. - ma se ci pensi bene sai di amarla -
Rob ricambiò la stretta, pensò alle parole di Adam e forse c'era un unico metodo per capirci qualcosa.Si fece coraggio e disse:
- posso provare una cosa? -
- si certo - disse Adam.
Rob si avvicinò e gli sfiorò le labbra, Adam era stupido e non se lo aspettava. Pensava che era un'altro tipo di cosa. Rob ebbe la sua conferma. Sentì qualcosa per lui ma già da prima in fondo al suo cuore lo sapeva. L'eccitazione per il pompino e tutto quel pulire e anche con la bocca. Era innamorato di Adam.
- sono innamorato di... -- non dirlo, Rob - disse Adam dopo quello bacio a fior di labbra.- di te - disse Rob alla fine sicuro.
Adam andò in crisi a quella confessione e a sentire per la seconda volta quelle labbra sfiorarlo dolcemente ma che voleva approfittare. Era un bacio delicato e dolce. Adam lo allontanò con delicatezza.
- so che pensi che di essere innamorato ma non è così - disse Adam convinto.
Rob non capiva perché Adam si valutava così poco. Ormai l'altro Adam era andato, non si vedeva più ma lui era sempre così nonostante lui e gli altri dimostravano il contrario.
- poverino, non ci crede che tu lo ami e questo che mi aiuta a riemergere. Lui è un debole - disse l'altro Adam prendendo il sopravvento. - devo dire peraò che è stato molto coraggioso ad affrontare quel bastardo senza il mio aiuto -
Era la prima volta che lo sentiva pronunciare belle parole sull'altro Adam. Forse c'era una speranza che tutto si poteva risolvere per il meglio.
- quindi lo apprezzi?- chiese Rob cercando di capire e creare un legame con lui.
-certo che lo apprezzo che quel bastardo paghi - disse l'altro Adam con lo sguardo uguale al suo.
Avevano la stessa ferita interiore.
-non sei diverso da lui. Sarai il più forte ma quel trauma segna entambi - la tua è una difesa e con me non devi averle. Posso aiutare entrambi a superare ciò -
- aiuta lui. io non ne ho bisogno - disse l'altro Adam negando anche se colpito dalla sua giusta osservazione.
C'era una ferita in lui come all'altro Adam e che lo rendeva cosi incurante di tutti.
- io penso che anche tu hai bisogno di aiuto e di dolcezza. Immagino che quest'ultima sarà rara o estranea nella tua vita - disse Rob sincero.
- dolcezza? Non ne ho bisogno. Dagliela all'altro - disse l'altro Adam scontroso, aprendo la porta.
- invece ne vuoi, anche se lo neghi - disse Rob leggendo i suoi occhi. - io ti posso salvare. Posso salvare entrambi -
- é difficile salvare chi non lo vuole. Io sto bene come sto - disse l'altro Adam uscendo dalla porta.
Rob lo guardò dalla finestra andar via. Era preoccupato ma non poteva tenerlo in casa. Aveva paura però che succedesse qualcosa ad entrambi. Senti legato in un altro modo all'altro Adam. Scoprendo quella ferita, era cambiato il suo punto di vista. L'altro Adam camminava per la strada quando qualcosa attirò la sua attenzione, un gruppo di persone che aggredivano un giovane uomo. Gli scattò qualcosa dentro e si buttò nella miglia con pugni e calci per salvarlo. Odiava la qualsiasi violenza. Lui aveva provato sulla sua pelle. Quel gruppo scappò via, il giovane dai capelli neri e lo guardò grato con il labbro spaccato con un rivolo di sangue e un occhio nero. Gli occhiali a terra.
- che vigliacchi - disse lui con rabbia.
- ti ringrazio - disse il giovane alzandosi in piedi, prendendo gli occhiali.
- quel gruppo volevano i soldi ma la verità è che si volevano divertire -
- non dovresti permetterti a nessuno di farti questo - disse lui al ragazzo. - e so come evitarlo. Ti insegnerò a difenderti -
Il ragazzo rimase colpito da lui.
- Tu non sei Adam attore vero? Sei diverso - disse il giovane capendo qualcosa.
Lui rimase a bocca aperta, non si aspettava che lui capisse.
- Tu conosci le doppie personalità? - chiese lui meravigliato.- Ho un padre che si occupa di tante cose tra cui questa e quindi capisco la differenza - disse il giovane.
Il giovane si presento come Derek, voleva offrirgli il pranzo o qualcosa ma l'altro Adam non accetto. Gli lasciò il numero per le lezioni di difesa e se ne andò. Fu un attimo e Adam tornò e si ritrovò in mezza alla strada ma ricordava come un film cos'era successo all'altro Adam. Era incredibile, non se lo aspettava di ricordare qualcosa dell'altro. Adam lo associava al fatto che forse l'altro Adam era con meno difese oppure la chiave era quel ragazzo. Forse l'incontro con lui aveva fatto scattare qualcosa nell'altro. Doveva parlarne con Rob. Lui l'avrebbe aiutato a capire. Adam parlò con Rob di tutto ciò e lui forse aveva capito.
- Penso che lui abbia abbassato le sue difese. Quel Derek gli avrà ricordato lui e forse vuole che non accada qualcosa del genere - disse Rob ad Adam. - lui ha la tua stessa ferita dentro e di sicuro odia la violenza sugli altri -
Adam non aveva mai pensato che anche l'altro soffrisse, pensava al suo di ferita ma non si era chiesto cosa l'altro sentisse. Avrebbe voluto stargli vicino ma era impossibile. Almeno che non gli scriveva un biglietto così quando emergeva lo leggeva.
- Lo aiuteremo - disse Adam convinto con un foglio. - capirà che non è solo -
- infatti gli ho proposto di aiutarlo ma è molto orgoglioso - disse Rob prendendogli la mano. - e anche a te perché devi capire che io ti amo, Adam -
Rob si avvicinò a lui, gli accarezzò la guancia e i loro occhi si guardarono. Adam sentì quel ti amo e non resisti a trattenersi e lo baciò. Rob era stupito ma ricambiò con dolcezza a quel bacio. Adam si stupì di sè mentre baciava Rob e il bacio era diventato più profondo e con la lingua. Era bellissimo e Adam non si era mai sentito così al settimo cielo. Approfondirono molto quel contatto sul divano, Rob infilò le mani sotto la camicia e accarezzò pian piano la pelle. Adam ebbe una reazione diversa da quella sperata. Adam si allontanò da lui e tremava come un bambino.- che hai, Adam? - chiese Rob preoccupato.
- ho fatto qualcosa di sbagliato? Se è così mi dispiace -
- scusami ma non sei tu. Sono io il problema e il problema che è riemerso con il mio ex padrigno, la storia di Chris e il resto - disse Adam sincero.
- tranquillo, non c'è fretta - disse Rob dolce.
- sei così dolce, non meriti una situazione così - disse Adam ringraziandolo. - meriti un amore più normale -
- chi vuole la normalità? Io di certo no. Adoro le cose complicate e tu sei speciale, Adam. Meriti tutto il mio amore - disse Rob baciandolo.
Adam non si era mai sentito così completa, felice e Rob lo comprendeva e lo amava per quello che era.
- Tu sei straordinario, Rob. Hai una pazienza, una dolcezza e ti ammiro per la tua perseveranza. Credi in me e mi accetti - disse Adam commosso e pieno di emozione. - anch'io ti amo. E farò di tutto per meritarmi te, Chris e i ragazzi -
Rob decise di parlare con Sheryl, partì il giorno dopo per Los Angeles e non fu facile ma le parlò a cuore aperto. Non era sua intenzione ferirla o ingannarla, lui era confuso prima ma ora capiva, era innamorato di Adam da tempo. Sheryl l'aveva capito da tempo della cosa e non fu sorpresa. Soffriva perché lo amava ma non poteva tenerlo a sé. Sheryl lo lasciò libero, Rob gli dispiace che lei stesse soffrendo ma queste situazioni era sempre così e c'era sempre una persona che soffriva alla fine. Sheryl lo tranquillizzò, era sempre stata per l'amore e Rob aveva regalato un bel matrimonio e due figli meravigliosi e certe storie era destinate ad iniziare e altre ad iniziare. Rob e Adam era nati per stare insieme e lei non poteva far altro che mettersi di lato per il bene di Rob. I due si abbracciarono e decisero di iniziare le pratiche per il divorzio e volevano parlare con i ragazzi di quella nuova situazione.I ragazzi saperebbe tornati oggi, era perfetto così a pranzo gli avrebbero dato la notizia e speravano che loro accettavano la cosa. Rob sapeva che i suoi figli adoravano Adam ma non sapeva se avrebbero accettato la fine del matrimonio di loro due e del suo amore per Adam. Aveva un po di paura ma Sheryl gli prese la mano e lo rassicurò. Loro avrebbero accettato quelle novità. Erano due ragazzi intelligenti che volevano solo il loro bene. Erano sorpresi di trovare loro padre là ma vedevano che i loro genitori si comportavano con serenità. Erano un po confusi ma erano contenti che si erano schiariti. Non si sorpresero quando i due annunciarono la loro separazione, loro lo sapevano già che sarebbe successo e tranquillizzarono che andavano tutto bene e che doveva essere sereno.
- Voi già lo sapevate! - esclamò Rob sorpreso.
- Papà, anche i muri si sono accorti che tu e Adam vi amate ma non avete il coraggio di dichiararvi - disse Matthew con un sorriso.
- Ma ci siete riusciti e la mamma è stata fantastica a capire ma lo sapevano già. Noi siamo più in avanti - disse John anche lui contento.
- ma sentili come si atteggiano, hanno preso da te - disse Sheryl scherzando.
Era un bellissimo momento familiare. Ora tutto era alla luce e Rob non vedeva l'ora di dirlo ad Adam. Lo chiamò ma lui non rispondeva e riprovò diverse volte ma nulla e si preoccupò della cosa.
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