Il bacio viene interrotto.
Davanti a me leggo scritto "Game Over", poi buio.

Mi ritrovo nel letto, al punto di partenza.
Non capisco, cosa ho sbagliato?
La storia è andata come doveva andare! Dovrei essere in camera mia ora!

Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza scendendo le scale.
«Hey, Rachel!»
Come pensavo, Stella mi ha appena chiamata. Si avvicinano e prima che Amalia possa aprire bocca comincio a parlare. «Devo andare a pulire camera vostra, non è così?»
Detto ciò me ne vado nella loro camera e ripulisco per la terza volta.
Uff, che seccatura!

Dopo un po' sento il suono del campanello.
«BB!» dico tra me e me. Sono così felice di poterlo rivedere!
Aspetta- ma cosa sto dicendo!?
L'unica persona che vorrei vedere dovrebbe essere Robin, non quello stupido essere!

Scendo le scale così veloce che cado sbattendo il braccio sinistro sul gradino.
Mi alzo a fatica e vado ad aprire la porta.
«Ciao Garfield.» dico con la mano destra poggiata sul braccio sinistro.
«Hey Rachel!» dice lui sorridendomi. «Sei qui per darmi gli inviti per stasera, giusto?»
«Uh, si, ma come fai a saperlo?»
«Fortuna...»
Mi da gli inviti ed io li metto in tasca.
«Rachel, ti va di andare da qualche parte io e te?»
«Ehm...» stavo per dire no, ma pensandoci bene credo non ci sia niente di male a fare cose diverse dalla storia originale. Questa è pur sempre la mia di storia! «Si, perché no...?»
Dopo un po' BB fa un gran sorriso. «Davvero?? Evvai!» e fa un salto con il braccio che sale e poi scende, a pugno. Io roteo gli occhi, ma sorrido.
Gli dico di aspettarmi, facendolo entrare, e vado a cambiarmi. Mi metto una giacchetta blu notte con rige spesse bianche sia orizzontali che verticali e con maniche corte, sotto una maglietta bianca senza maniche, dei pantaloncini blu e delle scarpe da ginnastica bianche con sotto nero. Lego i capelli in una coda, metto gli inviti per il ballo sul tavolo del soggiorno ed esco con BB.
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Ci troviamo al parco, a camminare sull'erba mentre chiacchieriamo del più e del meno.
«Dovresti poterti divertire anche tu al ballo, invece di startene chissà dove a guardare Ro- Richard divertirsi.»
«Beh, io lavoro per lui, e poi stasera sarò in piedi accanto al trono su cui si siede. Non ho un compito ben preciso per stasera...»
«Hm...» lo guardo in silenzio e dopo un po' apro bocca cambiando discorso. «Cosa si fa? Mi annoio.»
«Hm... Che ne dici di una corsetta fino al lago qui di fronte?»
«Ok.» «Chi arriva ultimo dovrà... Ehm... Dare un bacio sulla guancia al vincitore!» «Eh!?» «Beh? Paura di perdere?»
«Io? Paura? M fammi il piacere!»
«Fantastico, allora siamo d'accordo! Partiamo al mio tre.»
Ci mettiamo in posizione. «Uno... Due e tre!» dice gli ultimi due numeri velocemente e parte subito dopo. Io comincio a correre più in fretta che posso cercando di raggiungerlo, senza successo.
Arrivo a destinazione sfinita.
BB, invece, saltella trionfante.
«Vittoria!» dice facendo pure il segno della vittoria con entrambe le mani.
A me scappa una risatina e lo guardo mentre si siede sull'erba.
Io mi metto accanto a lui e gli do un bacio sulla guancia.
Le sue guancie diventano di un colorito strano.
Io lo guardo sorridendo. «Non avevi detto che chi perdeva doveva dare un bacio sulla guancia al vincitore?»
«E-eh, si, è vero...»
Ci sdraiamo sull'erba ed io chiudo gli occhi.
In questo momento avrei voluto con me uno dei miei libri.

Dopo un po' sento dell'acqua che mi arriva addosso come piccole gocce di pioggia. Apro gli occhi e mi metto seduta. BB mi sta spruzzando con l'acqua del lago.
«Ma come ti permetti!»
Mi alzo e vado verso di lui con l'intenzione di fargliela pagare, ma inciampo e gli cado addosso.
Siamo entrambi bagnati, essendo che siamo caduti letteralmente dentro il lago. Mi trovo sopra BB. Quando me ne accorgo arrossisco imbarazzata e mi alzo di scatto.
Lui si alza con calma e mi sorride.
Esco dall'acqua e mi siedo sull'erba. «Accidentaccio, ho i vestiti completamente bagnati...»
«Beh, anch'io se è per questo.» mi risponde BB sorridendo alla fine.
«Come fanno a non darti fastidio i vestiti bagnati?» «Beh, fastidio un po' mi danno, ma non ci do conto.»

Passiamo un altro bel po' di tempo insieme finché non si fanno le 17. Ed il ballo è alle 19.
Mi accompagna a casa ed io lo saluto per poi entrare.