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Cap. 4 - Sanguisuga


Nyra si gira a verso Aegon, sembra abbastanza sereno al momento.

Viene distratta dal telefono che squilla, è loro padre, si alza e raggiunge l'esterno del loft per rispondere.

"Certo padre...ci penso io, ti chiamo domani...notte" Aegon sente a malapena Nyra al telefono con loro padre.

La sorella lo ha accompagnato a casa dopo il disastroso pranzo, e loro padre ha fatto fatica a lasciarlo andare anche se alla fine ha dovuto cedere.

Nyra ha dovuto promettergli di prendersi cura di Aegon, che non lo avrebbe lasciato solo e intende mantenere la promessa.

"G-grazie per avermi accompagnato a casa Nyra" sussurra con voce sottile Aegon "p-puoi andare ora, dormirò comunque e prometto di non uscire" conclude, sempre senza guardare la sorella.

Nyra si irrita "guardami" ordina, Aegon alza lo sguardo di scatto un po' confuso dall'improvviso tono autoritario.

Ha forse fatto arrabbiare sua sorella in qualche modo? Ovvio che l'ha fatto, lo fa continuamente anche con sua madre o il nonno.

"Non ho intenzione di andarmene e lasciarti solo in queste condizioni, le cose cambiano da ora Aegon" la voce di Nyra è ferma e decisa, Aegon le vuole credere.

Il minore annuisce e appoggia la fronte sulla spalla della sorella, per un solo secondo, in cerca di conforto, che Nyra non glielo nega.

Dopo pochi secondi Aegon si scosta, vuole evitare di infastidirla con il suo peso, e si dirige verso le scale per raggiungere il letto.

Si sente barcollante ma non ha intenzione di farsi aiutare da sua sorella.

"Fai pure come se fossi a casa tua Nyra, io mi corico un po' se non ti spiace" sussurra Aegon mentre sale le scale sotto lo sguardo attento di Rhaenyra.

"Certo fratello, dormi tranquillo...ci sono io qui" l'ultima frase è solo un sussurro che Aegon non sente.


Qualche ora dopo

Quando Aegon si sveglia ha un gran mal di testa.

Si guarda un po' in torno e nota di essere nel suo loft.

Si sente ancora un po' intontito ma cerca di alzarsi e scendere in cucina.

"Nyra?" chiama la sorella mentre scende le scale, non riceve risposta, ne la vede.

Il cuore di Aegon gli salta in gola, se n'è andata?

"Rhaenyra?" la chiama ancora anche se sa bene che è inutile, sapeva sarebbe andata via, perché c'è rimasto tanto male?

Poi nota con la coda dell'occhio un piccolo foglio sul tavolo.

Sono andata a prendere i ragazzi per portarli dai nonni, torno tra poco.

Nyra

Dopo un attimo di confusione il macigno sul cuore di Aegon si alleggerisce, non lo ha abbandonato.

Poi però la razionalità lo pervade, sta continuando ad essere un disturbo per sua sorella e chi le sta in torno.

Aegon si sente grato per le cure di Nyra e anche Daemon ma sente di star tirando troppo la corda della gentilezza.

Non ha più intenzione di appoggiarsi a loro in questo modo, sua madre ha proprio ragione, è una cazzo di sanguisuga.

Deve allontanarsi, e presto, prima che tutti i progressi nel rapporto con sua sorella, e quella parte di famiglia, peggiori.

A destarlo dai suoi pensieri distruttivi è la porta di ingresso che si apre, è Nyra, deve aver preso le chiavi prima di uscire.

"Ehi" lo saluta velocemente Nyra mentre appoggia due borse che sembrano pesanti sul tavolo, ad accorgersene prima l'avrebbe aiutata.

"Ti ho fatto un po' di spesa, avevi il frigo vuoto" spiega Rhaenyra quando vede lo sguardo perplesso di Aegon alle borse.

Ad Aegon viene quasi da piangere 

E' troppo! pensa disperato.

Perché sua sorella sta facendo tutto questo per lui? Non capisce.

Il panico si impossessa di nuovo di lui, come a pranzo.

No! Non di nuovo ti prego! pensa, non crede di poter far fronte ad un altro attacco di panico quel giorno.

Sua sorella si accorge che sta andando in iperventilazione e prontamente lo fa sedere porgendogli un bicchiere di acqua.

Purtroppo non sembra funzionare.

Non sa cosa fare, non riesce a vedere suo fratello andare nel panico ancora, un altro attacco di panico così violento nello stesso giorno potrebbe essere pericoloso.

Così presa dalla agitazione fa la prima cosa che le viene in mente.

Lo bacia.

Un bacio urgente ma dolce.

Quando si staccano Aegon respira più lentamente.

Ha funzionato! pensa Rhaenyra fiera di se.

La presa di Aegon su di lei però le fa capire che lui ha ancora bisogno di lei, gli porta dolcemente le mani a incorniciargli il volto.

Si guardano negli occhi per quelle che sembrano ore, non riescono a staccarsi.

Nyra ha troppa paura che suo fratello vada in pezzi proprio davanti ai suoi occhi se lo lascia andare e Aegon ha paura di rompersi se lei lo lascia andare.

Quindi si baciano ancora.

Questa volta non c'è urgenza, solo dolcezza e qualcosa a cui nessuno dei due vuole pensare in quel momento che è tutt'altro che perfetto ma è solo loro.

In quell'istante Aegon lo sa, lo ha sempre saputo, per sua sorella prova qualcosa di più che semplice amore fraterno.

"P-Perdonami" si scusa, anche se è stata Nyra a baciarlo per prima.

"N-no, scusami tu" sussurra in risposta lei, mentre si allontana per iniziare a mettere via la spesa.

Aegon sente già la mancanza del suo tocco.

Sente quasi freddo.

"Non è stato un errore ok?" sbatta dopo un po' Nyra, mentre guardano la TV insieme.

Ormai è sera, tra poco è ora di cena ma Nyra non ha ancora intenzione di andarsene.

Tanto orami ha portato i ragazzi da Rhaenys e Coralys e ha avvisato Daemon di raggiungerla al loft di Aegon.

Si trovano sul divano, istintivamente aggrovigliati l'uno all'altra, è stato così naturale, come il secondo bacio dopo il primo.

"No! Lo volevo" risponde Aegon in un moto di coraggio che si esaurisce subito.

Morditi quella cazzo di lingua Aegon pensa mentre cerca di sgrovigliarsi da sua sorella.

"Mi dispiace Nyra...sono un vero disastro al momento, prometto che non succederà più" si scusa nuovamente il minore.

Una ondata di rabbia assale Rhaenyra, "Aegon non hai fatto niente di male ok? Sono stata io ha incominciare" mette ben in chiaro.

Come il fuoco il calore divampa nel suo petto, mentre Nyra lo porta a coricarsi del tutto sul divano con lei sopra. 

Un altro bacio, questa volta non è solo urgente, è feroce.

Mani che tolgono vestiti, che accarezzano...Aegon si sente sopraffatto ma non ha il coraggio di fermarla, se lo fa non sa se potrà mai succedere di nuovo.

Quando sono entrambi senza maglietta e le zip dei pantaloni abbassate Nyra si ferma.

"Oddio, scusa...cazzo!" Nyra si allontana, è ancora lei a farlo per prima, come è la prima ha iniziare.

Questo crea una voragine nel cuore di Aegon, oltre che ad una grande confusione.

"N-no! Aegon cazzo ti voglio, non pensare nemmeno per un istante il contrario ok?" si affretta a mettere in chiaro la maggiore, notando lo sguardo perso dell'altro.

"Cosa dovrei pensare Nyra?" chiede con un filo di voce, quasi spera che lei non l'abbia sentito.

"Che ti voglio, tantissimo solo...non senza Daemon" sussurra abbassando gli occhi Nyra.

Aegon arrossisce, se sente di aver sempre voluto Rhaenyra da quando il sesso è entrato nella sua vita con Daemon era ben diverso, non ci aveva mai pensato.

Loro zio è innegabilmente un uomo molto attraente, ma non sa se può considerarlo in quel modo.

Oh beh, tra me e Nyra non è proprio destino eh? pensa amareggiato.

Vengono interrotti dal suono del citofono, è arrivato Daemon con la cena.

Si ricompongono velocemente e fanno salire loro zio.

Per ora faranno finta di niente, Nyra deve parlare con il marito ma questi non sono fatti di Aegon.

Visto? Una fottuta sanguisuga! pensa il minore mentre si siede al tavolo per cenare.


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