CAPITOLO 41
a voi che avete avuto pazienza fino ad ora, un abbraccio e tanto amore. mi rende felice sapere che qualcuno effettivamente si appassiona alle mie storie-
un bel capitolo per voi<3
comunque sinceramente non so più che scrivere, diciamo che ormai ho perso il filo gasp
Pov T/n
È passato qualche mese da quel maledetto pigiama party. Qualche mese poco interessante si potrebbe dire.
Qualche esame qui, qualche passeggiata là, e tutto è volato via come la mia voglia di vivere. Va tutto benino, Silya sta cercando di rimettere in piedi la sua vita, con i miei amici va tutto come dovrebbe andare. Mio padre sta cercando di essere un padre migliore ma con scarsi risultati.
Che dire, ringraziamo le improbabili comparse che sono spuntate nella mia vita.
Rotolo giù dal divano con la grazia di un elefante. Ho trovato un nuovo hobby: l'uncinetto. Hanji ci ha provato un paio di volte, ma ha finito solo con il ricoprire di lana lei e qualunque cosa si trovasse nel raggio di due metri.
Nulla di particolare e nulla di nuovo.
Mi alzo, raccolgo un gomitolo e lo infilo nel cesto sotto al tavolino.
"Buongiorno fiorellino"
"Ciao..."
"Dormito bene sul divano?"
"Mh, abbastanza"
"Te l'avevo detto di andare in camera"
Silya ride, poi si dirige in cucina.
Mia madre scende le scale, la segue e mi saluta sorridendo.
"Ciao mamma"
"Ciao T/n, dormito bene?"
"No"
Una terza persona si aggiunge alla conversazione, una persona fin troppo felice al mattino.
"Salve a tutti!"
"Hanji non urlare-"
"È mattina! Sveglia, su!"
"Hanji ti prego-"
Mia madre ride e Silya fa lo stesso. I miei timpani no.
"Vi prego non sono pronta a sentire questo casino- aspettate almeno mezzogiorno-"
"O le quattro, meglio ancora"
"Salve Caporale!"
"Buongiorno"
Levi scende le scale con la voglia di vivere di un mandolino, poi va in cucina e si fa un caffè. Si, ha scoperto che gli piace.
Sorride leggermente, qualcuno mi capisce allora.
Una volta fatta la triste colazione, prendo il telefono e chiamo Tanya.
"Ehy"
"T/n, buongiorno!"
"Ti va di uscire a pranzo?"
"Siamo solo noi due? Devo prenderlo come un appuntamento?" ride, io faccio lo stesso.
"Avevo intenzione di chiedere anche a Zeyn"
"Ottimo, lo avviso io. Ti porti dietro anche Levi e Hanji?"
Ci penso un attimo, poi sorrido leggermente. È un po' che non esco solo con loro due. No, non oggi.
"No, solo noi tre. Come ai vecchi tempi"
Sento Tanya ridere, poi mi saluta e riattacca.
Mi siedo sulle scale, osservando lo schermo spento del cellulare.
Va tutto bene, mi fa strano.
Invece di farti paranoie goditi il momento no?
Potrei
Ma non lo farai
No
"Che fate oggi?"
"Io esco a pranzo con i miei amici, pomeriggio credo staremo in giro. Come mai?"
"Io devo uscire pomeriggio, ho un appuntamento di lavoro" risponde mia madre, mettendo a posto le tazze appena lavate.
"Oh, okay"
"Io penso che farò venire Maddy a casa"
"Okay, capito, io e Levi andremo a farci un giro" ride Hanji, sistemandosi gli occhiali. Credo che sia il caso che se ne prenda un paio più... moderno.
La guardo.
"Hanji, ti va di prendere un paio di occhiali nuovi?"
Scuote la testa, sorridendo.
"Mi piacciono i miei, ma grazie cara"
Annuisco, poi riabbasso lo sguardo sul cellulare. Lo schermo nero mi ricorda il nulla. Sento una presenza vicino a me.
I fantasmi?
"Allora sei fuori a pranzo"
Annuisco al nano che si è appena seduto accanto a me. Mi dispiace per lui, ma ho una vita anche io.
"Bene. Torni pomeriggio?"
"Non credo. Tornerò per cena"
"Mh"
Mi lascio scappare una piccola risata, mentre sento dalla cucina provenire la voce di Hanji e Silya.
"Che hai da ridere?"
Lo guardo, rido di più. Fa tanto il figo, ma alla fine non gli piace quando lo lascio da solo. Penso che con tutti i suoi passati abbia delle abandonment issues.
"Niente, niente... comunque, si stanno divertendo di là in cucina"
"Già"
Gli do' una leggera spallata, sorridendo.
"Grazie"
Mi guarda confuso, non gli dico nient'altro e mi alzo.
"Vado a prepararmi, sono quasi in ritardo..."
Sento mia madre rispondermi un 'sì', poi salgo in camera e mi preparo.
"Ehy! Siamo qui!" il mio sguardo cade sulla figura saltellante di Zeyn, che con una mano alzata richiama la mia attenzione. Mi dirigo verso la fermata del pullman, regalo un abbraccio alle mie due teste vuote preferite.
"Che bello uscire da soli" confessa Tanya, stritolandomi. Annuisco, d'accordo con lei. È passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che l'abbiamo fatto. Non che uscire con Hanji e Levi non ci diverta, ovvio, ma... beh, le vecchie amicizia, giusto?
Saliamo sul primo bus che si ferma davanti a noi e scendiamo dall'altra parte della città. Il sushi migliore lo trovi solo qui, mannaggia.
"Allora, avete visto la nuova stagione di No Game No Life?" ci chiede Zeyn, mentre ci mettiamo in coda alla cassa. Tanya lo afferra per le spalle, scuotendolo.
"È uscita!?"
Lo fissiamo entrambe speranzose, poi lui si mette a ridere e realizziamo fosse tutta una presa per il culo.
Avremmo dovuto immaginarlo, la seconda stagione di quell'anime sarebbe un vero e proprio miracolo.
"Stronzo" borbotto, mentre ci avviciniamo alla commessa per ordinare.
Qualche minuto dopo siamo seduti ad un tavolo e ci stiamo soffocando di cibo. Tra un boccone e l'altro, dopo qualche small talk, arriviamo ad un argomento di un certo peso.
Il pigiama party.
"No ragazzi, non ne voglio parlare" sussurro, prendendo svogliatamente una patatina e appoggiando il mento su una mano.
"T/n, sai che hai bisogno di superarla, vero?"
Non rispondo alla ragazza, mi limito a masticare.
Zeyn si scambia un'occhiata preoccupata con Tanya, tornando poi a fissare me.
"Ti obblighiamo ad andare da uno psicologo, oppure ne parli con noi"
"Un ultimatum?"
"Un ultimatum"
"Non mi piacciono questi ricatti. Finitela, non ne voglio parlare, giuro che vi blocco anche sulla rubrica."
"T/n, noi vogliamo aiuta-"
"Mi aiutereste di più se mi aiutaste a dimenticare"
"Queste cose non si dimenticano, si affrontano. E se non ti sta bene, te lo devi far andare bene"
Tanya termina la frase quasi sibilando.
Scuoto la testa, non voglio aver a che fare con la cosa. Non sono in grado di affrontarla.
"Capiamo che tu abbia paura di accettarlo, ma non puoi continuare così"
"Zeyn, io so cavarmela da sola. Non ho paura. Sto bene. Lasciatemi stare" penso di essere stata abbastanza chiara no? No.
"T/n, è normale sentirsi così. Non vuoi affrontarlo. Non vuoi soffrire perché hai già sofferto molto. Ma non è stata colpa tua"
"Non completamente, almeno" Tanya gli tira un pugno sulla spalla, facendolo sbilanciare dalla sedia.
"Zeyn! Chiudi la bocca"
"Non sono pronta per parlarne, basta"
"Non sei mai pronta, T/n"
"Un giorno lo sarò. Non oggi, però"
Annuiscono, finiamo di mangiare in silenzio e usciamo. C'è tensione adesso, non so quanto ci divertiremo pomeriggio.
"Uh... quello è Gabriel?"
"Chi? Dove? Come sono i miei capelli?"
La nostra amica ride, mentre Zeyn la spinge leggermente.
"Hai una crush per Gabriel? Sul serio, Zeyn?" rido. Mi sbagliavo, se questo material boy ha una crush c'è da divertirsi.
"No..." risponde, abbassando la testa.
Gli do una pacca leggera sulla schiena, lanciando un'occhiata a Tanya la quale saluta Gabriel con una mano mentre mormora: "Non ce lo aspettavamo, Zeyn. E quando avevi intenzione di dircelo?"
"Non ho una cotta per lui... è solo... carino" ribatte, infilando le mani nelle tasche e rallentando il passo.
"Non c'è nulla di male eh" lo rassicuro, notando che la nostra conoscenza al di là della strada ci ha notato e sta venendo nella nostra direzione.
"Ehy!"
"Ciao Gabriel, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti eh?" lo saluto, ricordandomi dei nostri passati alle elementari. Eravamo tutti e quattro compagni di classe.
"Già. Come state? Ciao Zeyn, ti trovo bene"
"Ciao, si sto bene. Uhm... tu?"
"Non va male, ecco. Che fate di questi tempi?"
Parla al plurale, ma sta fissando solo il nostro amico in mezzo che sembra aver visto una divinità.
"Scuola, dormo, mi annoio... niente di ché. Tu?"
"Ho trovato una lavoretto part-time in un locale, è pieno di ragazze" ride, e noto Zeyn accennare ad un sorriso di circostanza.
"Che dite se ci facessimo un giro tutti insieme sabato? Riallacciare i rapporti non fa mai male" propone Tanya, e quando mi guarda negli occhi capisco subito cos'ha in mente.
Sorrido e annuisco, appoggiando il suo piano.
"Si dai! Mi sembra una buona idea"
"Perché no. Vi do il mio numero, cosi ci accordiamo sull'orario e il posto, va bene?" risponde Gabriel, sorridendo.
Zeyn è il primo a tirar fuori il telefono. Lo salva in rubrica, poi dice che ci manderà il contatto. Ci salutiamo e torniamo a camminare. Girato l'angolo e quasi arrivati a casa di Tanya, ancora nessuno ha aperto bocca.
"Non provate a dire 'non posso venire' all'ultimo momento, chiaro?" mormora Zeyn, lanciandoci occhiatacce. Mi sa che ha intuito le nostre intenzioni.
"Ma va, ti pare? T/n, diglielo, ci saremo di sicuro sabato"
"Certo che ci saremo. Anche noi ci teniamo ad uscire con Gabriel"
"Mh... non so se fidarmi, in ogni caso non vi parlerò più se mi mollate da solo con lui"
Ridiamo, poi ci fermiamo davanti al cancello della casa della nostra compare. È già tardo pomeriggio, e domani abbiamo una verifica. Sarebbe bello star fuori di più ma esiste quello schifo di istituzione chiamata scuola.
"A domani allora!"
"Ciao Tanya, ricordati di mandarci gli appunti" le rammento, salutandola e riprendendo a camminare in compagnia di Zeyn.
Chiacchieriamo sui vecchi tempi finché non arriviamo a casa mia, dove trovo Hanji in giardino a rincorrere le lucciole.
"State ferme cavolo, devo prendervi!"
"Hanji ma che fai?" le chiedo, basita.
"Sto cercando di prenderne una, voglio studiarla, vedere se funziona come quelle del nostro mondo"
"Credo proprio di si" risponde Zeyn, salutandomi e sparendo dietro l'angolo. Entro e affianco la scienziata , ridendo.
"No, sul serio, sarebbe il caso che tu tornassi in casa"
"No non posso, devo capire, devo-"
"Ti prego domani ho un test di scienze e non ho capito un cazzo" ammetto disperata, con lo sguardo più affranto possibile. Lei mi osserva un istante, poi sospira e impietosita decide di aiutarmi.
Entrando in salotto noto Levi seduto davanti alla tv con una tazza di the fumante in mano.
"Ce n'è un po' nella teiera sul tavolo in cucina se ne volete" ci dice, guardandoci entrare.
"No grazie, dobbiamo studiare" risponde Hanji. Lo saluto sorridendo, poi salgo le scale.
Sarà una lunga serata.
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