Era come se si trovasse al centro di una stanza buia. Era sola. Non sapeva cosa c'era lì intorno. Sapeva che qualunque cosa avesse fatto avrebbe condizionato tutti. Sul suo volto, pallido come un lenzuolo, due perle luminose le bagnavano le guance un tempo colorite. I suoi occhi, scuri come il buio che l'attornava, erano vuoti e tristi e il suo sguardo profondo prevaleva sulla volontà di nascondere la sua situazione. Cosa fare? Nascondeva il volto tra i capelli, che un tempo l'avrebbero confusa con il buio, ma ora risplendevano come il fuoco, cercava di capire se dal buio interiore qualcuno le avrebbe detto cosa fare. In realtà molti le avevano consigliato cosa fare, ma lei doveva ancora capire cosa voleva lei. Non voleva deludere nessuno, ma non sapeva se ciò che avrebbe fatto sarebbe stato fonte di scontri che le avrebbero reso la vita impossibile. E lei non voleva questo. Era stata accanto a una sua carissima amica che aveva attraversato un'esperienza simile e non aveva intenzione di vivere anche lei quella situazione. Ma desiderava quel ragazzo più di ogni cosa. Non era la sua bellezza ad averle stregato il cuore, ma l'attenzione che le prestava ai suoi problemi. La situazione era resa più difficile da un altro, che precedentemente aveva scaldato il suo cuore a sua insaputa. Una volta che costui ne era venuto a conoscenza, per spezzarle il cuore, aveva tagliato con le forbici dell'indifferenza il legame che lei aveva pazientemente creato con lui. Al suo ricordo un'altra lacrima le rigò il volto e un lieve singhiozzo eruppe da sé. Voleva riscattarsi, voleva dimostrare che tutti hanno prima o poi un lieto fine "e vissero felici e contenti", voleva che qualcuno la invidiasse e si pentisse di averla rifiutata. La sua determinazione veniva meno ogni volta che vedeva colui che l'aveva rifiutata, perché lei in un angolo del suo cuore lo amava ancora in segreto. Perchè, se la mente si rassegna, nel cuore continua ad ardere la speranza? Perché anche il cuore non smette di amare? Perché continua a far soffrire? Questo si domandava mentre ormai il volto era rigato e il libro sulle sue ginocchia era pieno di macchie bagnate, come sotto la pioggia. A tutto ciò si aggiungevano dei genitori impossibili che avrebbero accettato solo il ragazzo che le aveva spezzato il cuore, mentre avrebbero disapprovato quello che lo stava ricomponendo. Ma lei voleva quest'ultimo, l'unico che era stato veramente comprensivo e presente nella sua vita. Non riuscì più a pensare ad altro e fu sopraffatta dal pianto e dal dolore. Si sentiva sempre più soffocata dalla situazione e le sembrava sempre più difficile prendere una decisione.