Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 52

Potei ricordare solamente l'inebriante sensazione di pienezza, una volta che -il dì seguente- mi svegliai, in preda ad un'insolita agitazione, che, tuttavia, la vista di un Bradley dolcemente dormiente fece svanire.

Persino la sua nuditá era accattivante!

Egli sembrava lottare con le lenzuola, in quanto le sue gambe si agitavano freneticamente, costantemente in cerca di una pace fisica, che trovarono solamente trascorsi alcuni istanti di battaglia.

Le sue labbra apparivano pallide, il fuoco dipinto su di esse era -evidentemente- svanito nella passione della notte precedente, ed io -benché avvertissi ancora le fauci del sonno tese sulla mia figura- non potei fare proprio a meno di ammirare anche quello che si apprestava ad essere un particolare insignificante, in una simile concentrazione di bellezza.

Come amavo la sua capigliatura scapestrata! Questa conferiva alla sua immagine solennitá e autorevolezza -caratteristiche che, di certo, nessun uomo sano di spirito avrebbe negato Bradley avesse- dunque la mia anima era indiscutibilmente più protetta da qualunque avversità.

Le sue dita erano poggiate sul mio seno e, di tanto in tanto, descrivevano cerchi concentrici, eppure i suoi occhi non si aprivano.

Il suo volto era troppo fanciullo per essere destato bruscamente!

Dopodiché, il mio sguardo scivolò sul suo petto, ancora graziosamente nudo, e ringraziai segretamente il buon Dio per aver inviato uno dei suoi angeli al mo fianco.

O forse dovevo ringraziare Lucifero per avermi donato uno dei suoi demoni?

In ogni caso, quale creatura meravigliosa!

Con un lieve cenno del capo, decisi di accantonare la mia salda venerazione, e mi vestii con un semplice abito in taffetà grigio, eppure fui costretta ad irrompere nello stanzino di Dorothy per chiedere il suo ausilio.

La donna sosteneva nei miei occhi brillasse una gioiosa luce differente, e sembrava -inoltre- molto ligia a scoprirne la ragione, ma glielo impedii ben presto replicando che questa era solo una sua futile impressione.

Oh, l'effetto dell'amore!

Tanto dolce per brillare e tanto malsano per distruggere!

Rabbonii i miei sensi con qualche minuto di lettura nel salone, tuttavia, quando udii alcuni veloci passi scendere dalle contorte scale, mi ricomposi e mi alzai velocemente, chinando il capo e avvolgendo il volume attorno al mio indice.

Solamente alzando lo sguardo potei ammirare un Bradley appena desto -pertanto il suo volto era dipinto di una tesa luce offuscata, la quale lo rendeva tenebroso- eppure i suoi occhi furono abbastanza vigili per osservarmi scrupolosamente.

Mi squadrarono.

Avvampai, dunque.

Ed egli si avvicinò.

Con un indice alzò il mio mento: "Suvvia, non essere così maledettamente timida, mia cara." Voce grave miscelata all'enfasi che inserì nel pronunciare simili parole.

Oh, come potevo non arrossire a ricordi tanto vicini, mio Dio?

Quando deglutii, egli aggiunse: "Non è nulla che tu reputerai ancora sconosciuto per molto..."

Ah, santa Vergine!

Desiderio celato tra le parole!

I sussulti del mio petto riverberarono tra le mie orecchie, tantoché non riuscii ad udire ciò che egli mormoró poco dopo, forse perché la mia concentrazione era ferrea sulle sue labbra, o forse per qualche altra ignota ragione!

Eppure, la mia attenzione ululò quando il giovane si sporse verso il mio volto, con un'avvenente lentezza, per lasciare sulle mie labbra una perfetta e dolce fusione con le sue.

Fui costretta ad allungare il braccio e a reggere le mie mani sulle sponde del tavolino da té, per impedire al mio istinto di replicare con un bacio maggiormente passionale.

Ah, quale strada avversa avevo intrapreso!

Dolce e innocua Allyson una volta, bramosa e impulsiva or ora!

La mia anima dissentì, accusandomi di un'ingiusta perdita del buonsenso.

Eppure, era così complicato sottrarsi alla tenerezza dei suoi baci!

Fu un tocco veloce, e di ciò ringraziai Iddio, poiché mi aveva donato una buona giustificazione per non intensificarlo, ma esso lasciava desiderare di più.

E come lo sapeva Bradley!

Ghignò al mio rossore, quel perfido seduttore!

"Ora," Congiunse le mani dietro la schiena. "posso gradire della tua compagnia, a colazione?"

Per quale sciocca ragione mi domandava futili richieste, quand'era certo della mia conferma? Un'aria differente aleggiava a tavola, durante la nostra lieta consumazione del tè inglese più rinomato, poiché molto spesso Bradley posava seducentemente le labbra sulla tazza, con il plausibile intento di rammentare a me stessa come avesse posato le medesime sul mio corpo, la notte precedente.

Potevo forse non definirlo un balordo per questo?

Peccatore di libertinaggio, dunque!

Mai avevo letto nei suoi occhi scintille tanto colme di malizia!

Il suo sguardo si schiuse in occhiate feline in sincronia con le sue labbra, quando chiese un'altra tazza di té.

Tuttavia, quando un umile servo irruppe nella sala, -non senza aver prima bussato deferentemente- mio marito rivolse lui un'occhiata colma di rammarico e raccomandazione, tantoché giurai di aver notato il servo rabbrividire.

E lo feci anch' io.

"Oh, signor Wilkinson, signora Wilkinson, buongiorno!" Dopodiché si rivolse a Bradley. "Un calesse, ha appena fatto il suo ingresso qui, nel cortile, e il suo buon guidatore dice di richiedere un colloquio con voi, signore."

Apprezzai l'occhiata perplessa che mi lanciò Bradley subito dopo, giacché era ovvio come egli cercasse un sostegno. Dopodiché, inarcò le sopracciglia e aggrottò la fronte, posando lentamente la tazza di té sul tavolo. "Chi è costui?"

Il servo scosse il capo. "Non ha avuto intenzione di rivelarlo, signore."

"È forse Jasper Rayman? In tal caso, che sia dato in pasto ai cani!"

"Non lo so, signore."

Bradley imprecò, gesticolando e alzandosi furiosamente.

Le tazze da tè sembravano perdere il controllo sotto la spinta che egli diede al tavolo.

"Quale futile scherzo è questo?" Sembrava veramente molto adirato!

Dunque pregai la Provvidenza di rabbonire la sua rabbia, eppure il giovane si affiancò a me sempre conservando la sua gentilezza, quando mi porse il braccio. "Andiamo, moglie mia. Andiamo a vedere chi è costui di tanto importante da richiedere con una tale maleducazione la nostra presenza!"

Il servo dinanzi a noi alzò lo sguardo e rivolse una lesta occhiata lungo il mio corpo. "Ma oh, signore, costui mi è sembrato richiedere solamente la vostra presenza, di voi signore, e..."

Fu interrotto da Bradley. "Ti dico che è mia moglie, ed ella sarà presente in qualunque questione riguardi la mia famiglia, che sia io a desiderarlo o lei stessa." Pronunciò simili parole tra i denti, il piglio corrucciato e quasi offeso.

Egli si avvicinò al servo. "E bada a non immischiarti in affari che non richiedono il tuo parere o un tuo consiglio: sono io a decidere in questa casa." Si sporse verso il suo volto per trasmettere lui timore, evidentemente. "Se voglio la presenza di mia moglie, non si discute, sono stato abbastanza chiaro?"

Quale imponenza!

Non seppi se apprezzare il suo gesto o dissentire al suo comportamento troppo risoluto -forse- nei confronti di un suo mansueto messaggero.

Talmente l'umiliazione che il servo si dileguò velocemente!

Durante il breve tragitto verso il cortile, ebbi modo di udire flebili borbottii uscire dalle labbra del giovane, tantoché trasalii.

Ma trasalii maggiormente quando, dinanzi a noi, notai Vincent.

Il cocchiere dei miei padre e madre.

Il vecchio cocchiere di Bradley.

*************

Cosa vorrá il cocchiere da Bradley? E questo come reagirá?

Amo troppo la scena dove il giovane "attacca" il servo per difendere i diritti di Allyson!

Votate e commentate!

Leggete assolutamente 365 Days di somethingreat8, storia spettacolare e particolare!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro