L'irresistibile ballare dello snodato Albanese nel film Uomo d'acqua dolce in un negozio di musica ci serve per aprire questo nuovo capitolo.
Si parla qui infatti di negozi.

Per collegarmi col capitolo precedente, comincerei da una bottega di prodotti per la pesca che sembra dare un avviso ai suoi clienti:

Una riflessione.

Capisco che per fare acquisti bisogna prima essere certi di respirare, ma l'avviso del proprietario, seppur educato nella forma, mi sembra totalmente inutile ed ovvio: si sono mai viste persone che sono uscite da casa morti e contemporaneamente sui propri piedi?

Il disguido vita/morte di questo negozio lo ritroviamo nella prossima insegna:

Si dice che, per evitare problemi, il proprietario cambiò l'insegna quando la gente cominciò a chiedere insistentemente preventivi sui funerali...  

Cambiamo allora inizio del capitolo con un'insegna che non crea disguidi nella clientela in cerca di certezze:

...non è questo il caso!

Perdete ogni speranza di certezza 'o voi che entrate qui: rischiate una profonda crisi d'identità a causa di insegne indecise se indirizzarsi verso l'ortofrutta o il mercato dell'auto.

In compenso, questo esercizio commerciale è rinomato perché eseguono ottime convergenze ai cocomeri, perfette equilibrature alle zucche e precisi controlli alla pressione dei pomodori.

In più, i prodotti alimentari non vanno mai in scadenza ma si portano alla revisione!

A proposito di alimenti la cui qualità potrebbe essere equivocata causa insegna...

Perché non chiamare allora i propri esercizi alimentari "Pasta ormai scotta", "Pizze nere affumicate" o "Gelati già sciolti"?

Nel prossimo negozio è il prodotto in vendita a non essere identificato con chiarezza:

Non tutti, però, mandano in confusione le persone: c'è chi decide che mestiere fare con coerenza:

In altri casi c'è chi ci tiene ad essere precisi sulle proporzioni della propria attività professionale:

Abbiamo capito che gli avvocati dello studio suindicato ci tengono a precisare che lo studio non è di dimensioni eccessive!

Allora cambio di programma e cominciamo dalle botteghe più fornite di prodotti, dove non manca nulla:

Wow!

Questa parte di cartellone pubblicitario ha qualche problema, guardiamo un pò più in giù?

Vabbè, proprio questa poteva anche restare chiusa quel giorno...

Da niente a troppo, da un eccesso all'altro, vediamo la prossima immagine di un negozio di dolci alla porta d'ingresso:

Qui c'è sicuramente di tutto, c'è cioccolata, c'è ricotta, c'è gelato, c'è panna, ce...llulite!

E se la clientela latita ci sono quei negozianti che, giustamente, si adoperano per riconquistarli a tutti i costi con iniziative di eccezionale fantasia:

Non tutti, però, pur di non perdere la possibilità di vendere chiudono un occhio nei confronti delle persone PARTICOLARI e accettano QUALSIASI bizzarria da parte dei clienti:

Il prossimo avviso sembra rivolto a chi ha appena fatto un'operazione di chirurgia estetica e si vuole evitare complicanze nel contatto silicone/elettricità:

Altri commercianti, invece, rischiano di perdere affari per la noncuranza con cui presentano i loro prodotti urtando la suscettibilità dei passanti in vario modo.

Ad esempio con accuse sessiste:

Confidenze intestinali non richieste:

Inviti sgarbati a consumare rapporti sessuali:

In alcuni casi non è colpa del negoziante, ma di qualche spiritoso passante:

Chiudiamo il capitolo con quelle vetrine che, invece, dimostrano quando il proprietario di un negozio ci tiene al rapporto con la propria clientela con una precisa e meticolosa informazione:

Oppure esibendo cortesi e gentili messaggi:

...anche se più che per il disagio, avrebbe dovuto chiedere scusa per l'italiano!

Concludiamo il capitolo con una "probabile" fake news:

...il cartello è vero, ma non ci risulta che si riferisca all'imminente apertura da parte di noto rapper di un negozio di occhiali.

Se fosse un abbinamento reale, perché non pensare anche ad altri negozi similari: vedrei bene, per esempio, Abbigliamenti per Jovanotti o Paramenti Sacri Fedez...