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A SCUOLA - poeti e cantautori

LE POESIE

Dimenticate Yesterday dei Beatles o L'infinito di Leopardi: L'Inno del Corpo Sciolto, una "canzone" dei primi anni '80 di Roberto Benigni, è il massimo a cui possa aspirare chi si rivede nei piccoli autori ospitati in questo capitolo.

Eh sì, perché moltissimi di noi si sono cimentati già nella scuola primaria nelle arti poetiche e musicali con personalissime opere non proprio edificanti scritte in estemporanei bigliettini da passare dall'ultimo al primo banco in classe senza farsi scorgere dai maestri.

Non tutti però sono riusciti a non farsi intercettare l'opera realizzata dagli attenti docenti e alcuni di questi soavi capolavori del sentimento sono finiti qui.

Cosa c'è di comico in questi accorati versi rivolti con trasporto emotivo malinconico al proprio oggetto dei desideri?

In effetti nulla, è pure bella!

Ma attenti all'indizio tra parentesi: quel T.C. è la firma dell'autore che, so per certo, era da intendersi Triste Crisantemo...

La parte interessante dal punto di vista della comicità non sta nella triste poesia, ma nel commento aggiunto sotto:

Triste Crisantemo non saprà mai che aveva "leggermente" sbagliato la direzione artistica verso cui canalizzare le proprie capacità realizzative: non era un emulo Foscolo, ma il nuovo Alberto Sordi!

Dalla composizione mesta passiamo ad un brano opposto, intriso di ingiustificata felicità:

Notevole l'uso insistito dell'apporto onomatopeico, ma inspiegabile il finale a meno che l'autrice non sia Biancaneve o una ninfomane che confida nelle supposte qualità virili di chi sta arrivando...

Mettiamo da parte le poesie emozionali sugli stati d'animo causati da problemi di cuore e viriamo decisamente sul genere più "corporale" degli stati addominali legati a problemi d'aerofagia:

Qui i canoni compositivi sono più classici, con un uso molto appropriato della rima baciata e meno appropriato per la scelta lessicale.

Pazienza!

Rassegniamoci al dato di fatto che non tutti nascono poeti dell'anima, ma qualcuno diventa poeta del fondoschiena.

Continuiamo questa disamina delle arti compositive dei bimbi della scuola primaria, rimanendo nell'ambito di questa corrente letteraria, diametralmente opposta al Romanticismo, che definirei Poesia del Retto, con la prossima opera:

Un capolavoro della composizione ermetica, in cui l'oggetto del desiderio non viene nominato ma solo evocato... per fortuna!

Concludiamo questa corrente poetica di m***a con chi dimostra un'eccessiva considerazione di sé anche in ambiti inaspettati:

Una musa ispiratrice per i bambini è senz'altro la mamma, per la quale si riservano i pensieri più gentili possibili come il prossimo:

...non sempre per la verità. Io proverei a cambiare fonte d'ispirazione poetica: proviamo con l'amicizia?

...mi fermerei qui per evitare altri possibili equivoci nell'interpretazione poetica di ciò che si scrive!

LE CANZONI

Passiamo all'ambito artistico della composizione dei testi della canzone proseguendo però nello stesso tema d'ispirazione legato a difficoltà intestinali:

Nell'introduttivo biglietto con simpatica dedica verso il compagno Walter (vedi cerchio blu), poi cancellata, vi prego di notare anche la maliziosa correzione dello stesso nome di battesimo (cerchio rosso) senza la lettera L che fa presagire all'orizzonte intendimenti poco carini nei suoi confronti nel seguente testo:

...e in effetti...

Tralasciamo volutamente la reale motivazione del perché questo erede di Mogol metta in relazione il compagno con i propri guai intestinali e notiamo come non abbia solo questo tipo di problemi a scuola ma anche altri relativi alla grammatica.

Continuiamo ora con le canzoni di musica leggera e con un avvertimento: per la piega che ha preso la scelta del contenuto artistico, più che leggera sarebbe meglio definire musica "pesante".

Nell'analisi stilistica del brano pongo alla vostra attenzione un dubbio e una certezza.

Affascinante il dubbio posto in evidenza dallo stesso autore, il quale riflette sul misterioso motivo per il quale condivide il suo giaciglio notturno con il compagno nonostante ammetta di avere qualche problema relativo alle proprie emanazioni olfattive non proprio apprezzabili.

La certezza invece è relativa al fatto che mai e poi mai convenga a qualsiasi sua futura scuola affidarsi a questo compositore per realizzare un inno ed eleggerlo Studente dell'anno, ma casomai Studente dell'ano!

Inno che peraltro, purtroppo, continua a senso unico...

Inquietante l'invito ad organizzare una puntata "speciale" di Masterchef col prodotto della propria poesia.

Rassicurante invece il finale grazie al verso in cui si scrive dell'invito conviviale a potersi pulire tutti insieme (il fatto non era scontato, visto l'estrazione culturale dell'autore).

Concludiamo questi splendidi momenti dedicati alla canzone d'autore con un gran finale:

Lo so.

Avete paura al solo pensiero di continuare.

E in effetti, l'incipit in cui si precisa che la seguente canzone sia aperta ad una divulgazione per tutti gli esseri umani presenti nel raggio di milioni di chilometri e il seguente countdown non rappresentano un buon presagio.

Rischiamo, ma siamo preparati al peggio.

...una carneficina di operatori della scuola e, al contempo, della grammatica italiana!

Con questi versi l'autore ci teneva a realizzare una scrittura cruenta che rendesse l'idea della sua voglia di frequentare la scuola.

Interessante la scelta finale del bidello che, per motivi legati alla metrica in rima, decide di non strapparsi i capelli come succede in gergo, ma di fare altro...

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