A SCUOLA -i grandi pensatori
Lasciamo stare questa divertente parodia di Roberto Benigni e riflettete: avete presente Dante Alighieri, scrittore e poeta considerato il padre della lingua italiana, o Albert Einstein, uno dei più grandi fisici della storia della scienza?
Bene.
Non c'entrano nulla con i piccoli protagonisti di questo capitolo.
Alunni apparentemente senza proprietà di linguaggio, ma in realtà seguaci di una scrittura minimalista che, grazie ad un uso striminzito di aggettivazione, ha l'obiettivo di far sforzare la creatività del lettore:
Avendo sicuramente ben chiarito il concetto della lunghezza in generale della sua mamma, vi evitiamo la colorita descrizione degli arti del resto della famiglia.
Passerei dunque ad un altro cultore della ripetizione senza ritegno:
Voi potreste pensare che il bambino in questione si era fissato con l'argomento go kart solo in quella giornata?
Risolta la vostra eventuale curiosità, posso adesso affermare che non sono sicuro al cento per cento che quest'alunno diventerà un grande scrittore, ma sarei pronto a scommettere sul fatto che sarebbe in grado di scrivere una perfetta AUTObiografia...
Una leggenda narra che il bimbo in questione passò mesi e mesi prima di capire che all'appello dovesse rispondere con la parola presente e non con: <<go kart!>>
Per la serie grandi drammaturghi crescono vi invito a seguire con molta attenzione ogni passaggio della seguente composita creazione narrativa di genere fiabesco:
Chiara la consegna?
Leggiamo l'inizio e incamminiamoci in questo viaggio creativo pieno di sorprese:
So cosa il vostro intuito vi sta facendo sospettare: questo reiterarsi insistito del colore grigio vi ricorda qualcosa letto di recente.
No, no.
Non è lo stesso mini scrittore in erba di prima, caso mai è un altro mini scrittore che ha fumato lo stesso tipo di erba...
Continuiamo con lo svolgimento attendendo qualche improvviso scatto compositivo:
Dopo uno svolgimento così variegato, con ricchezza di personaggi, avvenimenti pieni di colpi di scena e ovviamente... i soliti colori, tenetevi stretti per il finale della storia che si prevede anch'esso particolarmente articolato:
Beh, articolato e vario forse non sono gli aggettivi giusti, però il resto...
Dov'è il colpo di scena?
Mancano i colori: la morta non è né gialla né grigia!
Vi pare poco?
Del resto è notorio che durante l'elaborazione dei temi a scuola si spargono a volte incredibili informazioni incontrollate su tutto e tutti.
Persino sul conto bancario dei maestri:
Smentita decisamente questa inattendibile fake news, concludiamo questo viaggio tra i grandi pensatori della letteratura del terzo millennio, con questo capolavoro di coerenza che, badate bene, partiva dalla domanda: Ti è mai capitato di essere stato sgarbato?
Non so se vi siete accorti con quale savoir faire il bambino abbia chiuso l'argomento...
All'inizio di questo capitolo non avevamo parlato solo dell'ambito linguistico, ma anche della scienza.
Potevamo, quindi, esimerci dallo scoprire le future menti che abbaglieranno il pianeta con le loro scoperte scientifiche e matematiche?
Cominciamo da chi si fa portavoce di insensate scoperte sensazionali:
Attenzione adesso a tutti i passaggi del prossimo problema.
Cominciamo dai dati:
Avete preso appunti?
Si parla di un maestro e della sua età, della data di nascita della moglie e della differenza di anni col marito, dell'età dei loro due figli.
Certo, quel bastardo del maestro ha tentato di far confondere gli scienziati in classe mettendo anche dati inutili come l'altezza e il numero dei fratelli... ma non sapeva con chi aveva a che fare:
Cominciano i calcoli.
Man mano che i teoremi venivano sviluppati, certamente ci sarà stata probabilmente in classe la sensazione di uno sprigionarsi di fumo d'arrosto proveniente direttamente dai neuroni in inutile stato d'agitazione.
Scopriamo quali fossero le misteriose domande del problema:
Che il nostro matematico fosse in piena crisi creativa si poteva sospettare dal fatto che, per calcolare la differenza di età tra il maestro e suo figlio, pare chiedesse insistentemente in giro il numero di targa della macchina della suocera.
Questo fece presagire QUALCHE difficoltà...
Come finì?
Non ci crederete, ma nonostante le difficoltà incontrate le soluzioni a tutte le incognite furono trovate.
Vi risparmio alcune di queste per permettere di accentrare la nostra attenzione sul quesito relativo alla moglie: quanti anni ha?
Il fatto che la risposta sia stata ripetuta con grande sicurezza per ben due volte cominciò a far vacillare anche le certezze del docente sulla reale età della moglie.
Avrà pensato:
<<Vuoi vedè che come tante donne s'abbassa l'età?>>
Per sicurezza controllo qualche altro compito:
Aaah, ecco allora...
Se nel primo compito risultava che l'età della moglie era di tremilanovecentoquarant'anni e nel secondo già duemilaventinove anni, il docente si tranquillizzò perché, eseguendo una semplice equazione polinomiale di quinto grado, gli sarebbe bastato correggere altri 729 problemi per arrivare ad un età più reale e meno vicina a quella della moglie di Matusalemme che, secondo il Vecchio Testamento, morì giovane... a 969 anni!
Concludiamo il capitolo con il diario di uno studente in cui, sbirciando tra i compiti assegnati, si può notare la passione viscerale con cui esegue i problemi di geometria:
...è consigliabile, però, non stargli vicino mentre li esegue!
Concluderei il capitolo con un immagine emblematica di cosa bisognerebbe farne di tale esempi di grandi pensatori in nuce:
Per i docenti che non si sentono pronti per una strage benefica per l'umanità come questa ed hanno bisogno di un corso di formazione adatto tenuto da un luminare perfetto per l'occasione leggete la circolare seguente...
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