gli occhi tuoi sono tristi
Gli occhi tuoi sono tristi
Messaggeri di una vita incerta.
Poche volte i' li ho visti,
Ma'l tuo sguardo ciò mi accerta.
Forse la chioma splendente,
Che porti sciolta o legata,
Altro non è veramente
Che amore amato et amata.
Il viso tuo è così dolce,
E puro et aspro et impuro insieme,
Che la mia voce si stolce
E d'osar definirlo teme.
La tua forma è imperfetta.
Ma in modo grazioso squisita,
Che d'una rara bellezza
Tu pari d'esser tornita.
Le stelle nel cielo stan quiete
E contemplan, di là, l'infinito.
Simmetricamente il ciel miete
Il loro andar, che già fu ito.
I fiumi che scorrono in terra
Riempiono i cori di gioia;
L'acqua altr'acqua afferra
E, andando, vince la noia.
La luna, bianca, che schiara
La notte già buia dell'uomo,
Pare di luce una tjara
Fatta con forma di pomo.
Il cielo scuro et ignoto
Sovrasta, indiscusso, la scena.
Così, da Lutetja a Kjoto,
Veglia le vie di chi è in pena.
Piacenza, 13 Aprile 2013
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