Capitolo 23
La mattina seguente mi sono svegliata presto pur avendo passato la notte a tentare di far entrare più roba possibile in una sola valigia. Scarlett mi ha aiutata fino all'una poi, esausta, ha alzato bandiera bianca e se n'è tornata a casa sua distrutta.
Arrivo in ufficio più o meno alla solita ora e trovo Paul già alla sua scrivania.
"Ehi, pensavo passassi più tardi, altrimenti ti avrei aspettata stamattina."
"Non ti preoccupare, non sapevo nemmeno io a che ora sarei arrivata."
"Tutto pronto per la partenza?" mi sorride furbetto
"Tutto tranne me!" sospiro
"Chi è che parte?" sento una voce alle mie spalle. Kara, Emily e Trevor stanno cercando di capire di cosa stiamo parlando.
"Io!" inutile mantenere il riserbo, ormai di lì a breve, l'avrebbero saputo tutti. Certo avrei preferito non essere presente per non dover rispondere alle loro domande curiose. Emily, poi, è una pettegola di prima categoria e non vede l'ora di mettere in giro chiacchiere. Già una volta ho dovuto riprenderla per questo motivo e da allora ho sempre avuto la sensazione che non aspettasse altro che farmela pagare per la figuraccia che le avevo fatto fare davanti a tutti.
"Oh che bello! Non sapevo saresti andata in ferie, tu non ti assenti mai dall'ufficio" inutile, non riesce a resistere e prova con l'adulazione
"Non vado in ferie infatti, parto per un viaggio di lavoro!" meno informazioni ha meglio è
"Viaggio di lavoro?" sta bruciando dalla curiosità "Stiamo acquisendo un nuovo autore ed io non lo so?"
Non faccio in tempo a liquidarla che Logan mi compare a fianco toccandomi la schiena.
"Allora Sarah? Ti devo passare a prendere più tardi per andare all'aeroporto?"
Quel tocco quasi impercettibile della sua mano mi provoca la scossa e questo mio disagio viene immediatamente colto da Emily che ci mette mezzo secondo a fare due più due.
"Ma... partite insieme?" riesco a vederlo quel luccichio nei suoi occhi tipico di chi freme per raccontare a tutto l'edificio i dettagli che ha appena scoperto.
"No... cioè... sì..." cerco di pensare in fretta ma non mi esce nulla
"Ti ho visto sul giornale ieri Logan, ma la tua nuova fidanzata non è gelosa che porti in viaggio una ragazza splendida come la nostra Sarah?" Che vipera! Non pensa nulla di quello che sta dicendo. Speriamo solo che non mi abbia riconosciuta.
"Non c'è nessuna fidanzata Emily, perciò Sarah può venire tranquillamente in viaggio con me. Non ve la porterò via per troppo tempo, vedrete" il suo tono è calmo e gentile, mentre risponde alle domande impertinenti di Emily
"E dove ve ne andate di bello Logan?" gli domanda arrotolandosi tra le dita una ciocca di capelli biondo platino. E' disgustoso il modo in cui tutte ci provano palesemente con lui.
"Mi dispiace, ma i dettagli non posso svelarli, è tutto top secret!" così, però, sembra che stiamo nascondendo qualcosa di personale
"O certo, non volevo impicciarmi" no, certo, come no! "ma tutto questo mistero è eccitante e adesso avete incuriosito tutti" per carità, bisogna assolutamente troncare questa conversazione prima che diventi qualcosa di incontrollabile
"In realtà il nostro viaggio avrà ben poco di eccitante Emily, e la riservatezza sul posto di lavoro è una qualità spesso apprezzata, dovresti allenarla un po' di più." le rivolgo un sorriso forzato, sperando che abbia colto il riferimento. Lei mi risponde con una smorfia di disapprovazione prima di dileguarsi velocemente alla sua scrivania.
"Logan, grazie, ma noi ci vediamo direttamente in aeroporto ovviamente, non ho bisogno di alcun passaggio."
Alzo la voce quel tanto che basta per essere certa che Emily e tutti gli altri ragazzi, ormai al lavoro, sentano. Spero che almeno questo possa placare l'inevitabile chiacchiericcio che seguirà al racconto di Emily.
All'ora di pranzo avevo già sbrigato le ultime questioni in ufficio, passato le consegne ad Harry e aggiornato tutti sul da farsi in mia assenza. Ovviamente Paul e Scarlett hanno insistito per accompagnarmi in aeroporto, ignorando completamente le mie numerose richieste di salutarci a casa.
"Ma non sai dove dobbiamo andare?" mi chiede Scarlett ansiosa "Magari Logan è già arrivato e ti sta aspettando al gate... ricontrolla la mail!"
"Scarlett me l'hai già fatta controllare due volte. C'è scritto che ci troviamo all'ingresso del terminal 1 del JFK. Stai tranquilla, siamo noi che siamo in anticipo."
"Le partenze mi mettono sempre in agitazione..." mi comunica Scarlett
"Mica sei tu quella che deve partire!" la riprende Paul mentre sfoglia un giornale che ha trovato abbandonato su una panchina.
"Magari partissi al posto suo Paul, così almeno per quattro settimane non dovrei più sopportarti!"
"Finitela voi due! Ce la fate a non ammazzarvi mentre sono via?"
"Non garantisco!" mi risponde Scarlett guardando storto Paul
"Nemmeno io!" le replica Paul glaciale
Alzo gli occhi al cielo sperando davvero di non essere chiamata dalla polizia.
"Guarda Sarah, è arrivato Logan!" Scarlett mi invita a voltarmi verso l'ingresso, proprio mentre Logan varca una delle due enormi porte scorrevoli che conducono all'interno dell'aeroporto.
Le feste natalizie si avvicinano e il JFK è un via vai di gente, molto più del solito, ma, anche in mezzo a quella folla di persone, Logan spicca tra tutti per bellezza e stile. Jeans scuri e scarpe sportive, cappotto nero e sciarpa blu sembra un modello uscito da una rivista. Non appena mi vede, mi sorride e si avvicina, trascinando elegantemente il suo trolley Louis Vuitton.
"Porca miseria, ma che razza di figo è diventato?" mi sussurra all'orecchio Scarlett
"Io te l'avevo detto, ma tu non mi credi mai" le risponde Paul
"Non ti credo, perché in genere non sei affidabile in fatto di uomini! Per te basta che respirino..."
"Smettetela immediatamente, sta arrivando..." ringhio tra i denti interrompendo il loro solito litigio.
Logan ci rivolge uno dei suoi soliti meravigliosi sorrisi.
"Ciao a tutti!"
"Buongiorno capo!" Paul si avvicina per primo
"Ciao Paul" lo saluta con una pacca sulla spalla "Ti prego, dammi del tu! Se mi chiami capo mi sembra di essere mio padre!"
"Ciao Logan," mi compare un enorme sorriso sulla faccia e non so perché "lei è la mia amica Scarlett, era all'università con noi!"
"Ciao Scarlett, è vero, ora mi ricordo... come stai?" le dice stringendole la mano con fare amichevole
"Molto bene, grazie. Mi raccomando, ti affidiamo la nostra amica, trattacela bene!"
"Vi assicuro che la tratterò come la cosa più preziosa che ho." mentre pronuncia queste parole mi inchioda con i suoi occhi speciali ed io mi sento, come spesso accade quando mi guarda così, avvampare per l'imbarazzo.
"Ehm...Bene, io direi che possiamo anche andare..." cerco di recuperare un minimo di lucidità "Ciao Scarlett, ci sentiamo appena atterriamo." mi volto frettolosamente abbracciando Scarlett per salutarla. Sento il suo sguardo ancora su di me e cerco di ignorare il turbamento che mi provoca.
"Ciao Sarah, divertiti e stai tranquilla, la tua casa è in ottime mani." sto per replicare qualcosa quando dei singhiozzi catturano la mia attenzione.
"Ed io non me lo merito un abbraccio?"
Tutti e tre ci voltiamo verso Paul, che, con la voce rotta, a stento riesce a trattenere le lacrime.
"Ma certo Paul, vieni qui!" lo stringo forte come una mamma che consola il suo bambino "Su, non fare così, non sto partendo per il fronte... ci sentiremo tutti i giorni e ti assicuro che non ti accorgerai nemmeno della mia assenza."
"Me ne accorgerò eccome! Come farò senza di te?"
"Ma se ti lamenti sempre che non ne puoi più di me? Per una volta che non mi avrai intorno per qualche settimana..."
"Non sono mai serio quando dico quelle cose" i singhiozzi si fanno sempre più acuti ed io, lievemente in imbarazzo, non so proprio cosa dire per cercare di consolarlo.
"Paul, sono solo poche settimane, ti prego, non farmi partire triste per averti lasciato in queste condizioni..." lancio un'occhiata furtiva nella direzione di Logan per vedere che espressione avesse. Lui coglie questo sguardo come una richiesta d'aiuto
"Oddio Paul, non fare così, mi fai sentire in colpa." si avvicina e lo cinge in un abbraccio. Lui per tutta risposta gli appoggia la testa su una spalla continuando a singhiozzare sempre più.
Non ci posso credere! E' una scena davvero imbarazzante, ma Logan non sembra curarsene minimamente.
"Dai Paul, ti prometto che te la riporto il più presto possibile e non appena torniamo organizziamo una cena tutti insieme al Paradise."
Alla sola parola Paradise i singhiozzi di Paul si fanno sempre meno insistenti.
"E pensi che a questa cena potrebbe esserci anche Bradley Cooper?" Non posso credere che glielo abbia chiesto veramente. Sfacciato!
"Penso proprio che potrebbe farci questa sorpresa!" annuisce Logan
Paul si tira su e si asciuga l'ultima lacrima: "Mi sento già meglio!" e scoppiamo a ridere tutti e quattro.
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