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18. Ti amo

Ieri sera non mi sono neanche resa conto del tempo che passava che mi sono ritrovata a letto. Mi sentivo molto sola ed in effetti ero sola.

Mi sono svegliata almeno quattro volte cercando invano con la mano il mio Newtie: è così che lo chiamo nella mia mente. A lui non l'homai detto.

Ieri sera ho capito che quel ragazzo è davvero troppo importante per me e che senza di lui non riesco proprio a vivere. Ero così triste senza di lui che mi veniva da piangere, nonostante sapessi che stava bene e che non era lontano non riuscivo a non immaginarmi che stesse soffrendo e che non riuscisse a dormire proprio come me. Ho passato la notte in un dormiveglia continuo e sono crollata solo all'alba.

Mi sveglio perché un raggio di sole mi sta colpendo proprio in piena faccia, mi rendo conto che è tardi e di malavoglia mi alzo dirigendomi verso le docce. L'acqua fredda sulla pelle mi congela ancora di più di quello che già sono, ma mi sveglia del tutto: in cinque minuti sono già fuori sveglia e pronta per una nuova giornata.

Faccio colazione da sola e quando riporto il piatto a Frypan gli chiedo "Ehi Fry, sapresti dirmi che ore sono?" "Certo" e guarda l'orologio "Ti sei svegliata un po' tardi oggi, sono già le otto" poi si gira e va a lavare i piatti.

Le otto? Le otto! LE OTTO! Sono in super ritardo. Sicuramente Alby avrà già fatto uscire i ragazzi dalla Gattabuia. Ma perché Newt non è venuto a salutarmi?

Mi guardo intorno alla ricerca del ragazzo biondo e lo vedo in lontananza con Alby. Ora si sono separati e Newt si sta dirigendo verso le Faccemorte. Comincio a correre e a chiamarlo, ma lui non da segni di avermi sentito, quindi aumento la velocità e spingo le mie gambe al massimo.

Entro nelle Faccemorte "Newt!" chiamo ancora, ma lui non si ferma. Porco caspio, ma è diventato sordo.

Urlo con tutta la potenza che ho, non smettendo di correre "NEWT! FERMATI!". Si ferma e proprio nel momento in cui si gira inciampo in una radice e gli cado pesantemente addosso. Mentre cadiamo vedo la sua faccia sorpresa e leggermente disperata. Sbatte a terra con me sopra e rimane fermo a guardarmi come se stesse rielaborando quello che era appena successo.

Mi riscuoto in fretta e senza spostarmi gli chiedo allarmata "Scusami tanto. Ti sei fatto male?" "No. Tutto intero" risponde ancora sotto shock. Ripenso a tutta la scena e guardare la sua faccia mi fa scoppiare a ridere come un'isterica, mi vengono anche le lacrime agli occhi e non riesco proprio a smettere. "Non c'è niente da ridere. Mi sei piombata addosso come una furia" dice cercando di fare una faccia offesa, ma non ci riesce e si unisce a me.

Quando finalmente ci siamo calmati lo abbraccio forte e gli sussurro "Non sai quanto mi sei mancato" "Ma se siamo stati lontani solo un giorno" ridacchia, ma poi aggiunge "Anche tu mi sei mancata tanto, scimmietta" e ricambia l'abbraccio. Mi abbandono su di lui, inspiro profondamente il suo profumo sul collo e penso Ti amo.

Sento il suo corpo irrigidirsi di colpo e mi rendo conto che le mie labbra si sono mosse, possibile che sia stata così scema da averlo detto ad alta voce?

Sento che il sangue mi sta velocemente arrivando alle guance e mi sollevo sulle braccia, guardo il ragazzo sotto di me e vedo che anche le sue guance si sono tinte di un leggero rossore. Mi sollevo di scatto e comincio ad indietreggiare, mentre lui si mette seduto. Ho gli occhi spalancati. Lui continua a guardarmi senza far trapelare nessuna emozione se non l'imbarazzo per quel momento.

Ho rovinato tutto, ho rovinato tut... sbatto contro qualcosa, è un albero. Senza pensare ad altro mi giro e lascio Newt ancora seduto lì dove l'ho lasciato dirigendomi verso il mio rifugio: il mio albero.

"Irene! Aspetta!" ora è lui che grida il mio nome, ma non voglio sentire le sue spiegazioni, mi farebbero solo più male, la sua faccia diceva già abbastanza: lui non mi ama e ora nulla sarà più come prima.

Mi arrampico, ma non ho nemmeno la forza di allontanarmi dal suolo e rimango seduta sul secondo ramo. Le lacrime cominciano a scendere, ma le asciugo in fretta. Non ho voglia di piangere, voglio smettere di pensare alla caspiata che ho fatto, anche se è impossibile.

Sta arrivando, lo sento, si ferma sotto l'albero e comincia a parlare "Perché sei fuggita?" "La tua faccia ha già chiarito tutto" rispondo con la voce leggermente tremula.

"Ma non mi hai lasciato nemmeno il tempo di spiegare. Mi hai preso alla sprovvista. Io... è da tempo che voglio dirtelo." le sue guance cominciano a colorarsi di nuovo e io non so cosa dire, quindi continuo a guardarlo "Io... Caspio, anch'io ti amo Irene. Ti amo dal primo giorno in cui ti ho vista. La tua prima notte quando mi sono risvegliato con te di fianco, io pensavo che tu fossi un angelo che era venuto a prendermi, ma ero felice, perché eri la cosa più bella che avessi mai visto. Irene, sei la ragazza più meravigliosa, dolce, coraggiosa, forte e gentile che esista...".

Mi ha spiazzata, completamente e balbetto confusa "T...tu ti ricordi quella notte? Tu...hai detto che... che mi ami?" devo sembrare proprio un'idiota. "Sì, mi ricordo il nostro primo incontro e sì... ti amo da morire" sono così felice che rischio di scivolare mentre scendo dall'albero, ma Newt mi prende al volo e mi stringe a lui come non aveva mai fatto.

Mi aggrappo con le braccia attorno al suo collo e le mie gambe attorcigliate al suo busto, mentre lui mi tiene per la vita. Ci guardiamo negli occhi e io mi perdo nei suoi: bellissimi e profondi. Indietreggia fino a che non arriva ad appoggiarsi ad un albero.

Il suo viso si sta avvicinando molto lentamente al mio e io chiudo gli occhi per godermi il momento che aspetto da molto tempo. Sento le sue labbra sfiorare le mie e ci baciamo: un bacio dolce e passionale allo stesso tempo. Le sue labbra si muovono morbide sulle mie. Mi sento così leggera che potrei prendere il volo da un momento all'altro se non ci fosse Newt a tenermi.

Ci separiamo per riprendere fiato e apro gli occhi, mi sta guardando con un'espressione così dolce che non resisto e mi avvicino di nuovo a lui per baciarlo.

"Tu non sai da quanto aspetto questo momento" mi sussurra provocandomi piccoli brividi di piacere lungo la schiena "Io aspetto da quando ti ho visto il primo giorno" rispondo sorridendo e cercando di staccarmi da lui, ma non me lo permette. Mi fa girare attorno a lui e mi ritrovo aggrappata, come un koala, sulla sua schiena.

"Forza, raggiungiamo gli altri" e si incammina verso la cucina mentre io gli circondo il collo con le braccia e ridacchio, tutto l'imbarazzo sparito "E' stranissimo essere così alti, si vedono molte più cose. Sei come un piccolo albero che cammina" gli dico baciandogli la testa e abbassandomi subito dopo per schivare un ramo troppo basso "Ed è anche un po' pericoloso" ribatte lui facendomi scendere per non farmi fare brutti incontri con altri rami. "Sarò il tuo personale albero che cammina" aggiunge con sguardo divertito e poi prendendomi per mano. Ancora non ci credo che ci siamo baciati e poi... lui mi ama!

*Angolo autrice*

Eccomi qui! Di nuovo in ritardo e con una brutta notizia da darvi.

1. Partiamo dalle considerazioni su questa... cosa(?) che ho scritto. È la prima volta che scrivo un momento come questo e non credo che sia venuto molto bene. Quindi mi scuso immensamente!!! Se avete consigli su come migliorarlo scrivete pure.

2. La brutta notizia è che questo era l'ultimo capitolo che ero riuscita a scrivere durante le vacanze di Natale, quindi d'ora in poi non posso più garantirvi che pubblicherò ogni sabato/domenica. Vi prometto però che ogni minuto libero della giornata scriverò e appena finito un capitolo lo pubblicherò.

Non odiatemi per questo😥

Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni, le stelline e i commenti. Non riesco ancora a credere che vi piaccia. Ma sono davvero felice🎉

Vi voglio bene, a presto pivellini miei😘

Irene💙💜

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